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Solo due anni fa, alla passata edizione di Eima International, Lovol Arbos era ancora un’entità non ben definita, ferma, stando a quel che trapelava all’esterno, allo stadio della progettazione delle macchine e guardata dai più con grande scetticismo.

Oggi la holding Industriale e di partecipazioni controllata al 100 per cento dalla cinese Lovol Heavy Industry Ltd fa il suo debutto alla rassegna bolognese offrendo al pubblico, insieme alla concretezza delle cifre – un fatturato 2016 che arriverà a 80-90 milioni di euro ed un organico attivo in Italia di 360 dipendenti, ai quali si aggiungono circa 100 unità in Cina – quella dei prodotti.

Numerose le novità relative ai brand Arbos, Goldoni e MaterMacc esposte all’interno di un un unico stand (Padiglione 19, stand B2).

ARBOS SERIE 5000: TRATTORI VERSATILI E MULTIFUNZIONE

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Si comincia con la versione “Made in Italy” della serie di trattori Arbos 5000, nel segmento di potenza 100-130 cavalli, allestita negli stabilimenti di Migliarina di Carpi e provvista di un nuovissimo motore Kohler a 4 cilindri e 3.400 centimetri cubi di cilindrata, emissionato Stage IV/Tier 4 Final, con curva di potenza e coppia costante già da 1.300 giri al minuto, per prestazioni al massimo in tutte le situazioni di impiego.

Associata al motore, una trasmissione meccanica sincronizzata con cambio Powershift a 2 o 3 stadi e inversore al volante (meccanico o idraulico). Da segnalare l’ampia possibilità di personalizzazione con Pto a 2 o 3 velocità (anche a regime motore Eco) e impianto idraulico fino a 110 litri al minuto con sollevatore meccanico con sistema easy lift o elettronico per la gestione di tutte le attrezzature portate o trainate. Innovativa, infine, la cabina con struttura a 4 montanti e profilo panoramico che garantisce comfort, visibilità e sicurezza.

LE SERIE 6000 E 7000, IN FASE AVANZATA DI PROTOTIPAZIONE

Sotto i riflettori di Eima 2016 ci saranno anche la serie 6000 (nella foto sopra) robusta e affidabile con potenze da 140 a 200 cavalli e la serie 7000 (nella foto sotto) che, spingendosi fino a 260 cavalli, incarna la massima espressione dei concetti ingegneristici di casa Arbos. Entrambe sono in fase avanzata di prototipazione e saranno sul mercato tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018. In evidenza tra le caratteristiche tecniche i motori a 6 cilindri, il cambio con 5 marce, 3 gamme e 3 rapporti powershift per la serie 6000 (per un totale di 45 marce), 4 rapporti powershift per la 7000 (per un totale di 60 marce), l’impianto idraulico Load Sensing, il sollevatore da 8.000 e 10.000 tonnellate rispettivamente, la cabina con sedile a sospensione pneumatica.

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Tutta la gamma Arbos è predisposta alla tecnologia Arbos Telematics che comprende guida satellitare Gps, predisposizione Isobus nonché un sistema di telemetria per tenere monitorato il comportamento e le prestazioni della macchina.

GOLDONI Q-110: IL MEGLIO DI UN FRUTTETO E DI UN ISODIAMETRICO

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Anche la gamma degli specializzati Goldoni, lo storico brand di Migliarina di Carpi entrato nel gruppo Lovol Arbos a dicembre 2015, fa registrare due importanti new entry: il Q-110 (nella foto sopra) e l’isodiametrico E-100.

Il nuovo modello Q-110, che si inserisce al top dell’affermata serie Quasar, è in grado di sintetizzare il meglio di un trattore da frutteto e di un isodiametrico.

Finalista al Tractor of the year 2017 per la categoria “Best of Specialized”, associa al rinnovato look moderno e funzionale, l’agilità di un passo contenuto (1.925 millimetri) e la stabilità frutto di un bilanciamento ottimale sull’asse anteriore e posteriore.

Con una potenza di 106 cavalli, erogata dal motore VM-R754 IE4 Common Rail a 4 cilindri da 2.970 centimetri cubi emissionato Stage IIIB, il nuovo Q-110 può raggiungere i 40 chilometri orari.

La trasmissione è meccanica sincronizzata con trazione integrale a 24+12 rapporti. L’impianto idraulico a tripla pompa serve l’idroguida, un sollevatore e tre distributori posteriori, mentre un joystick elettroidraulico di ultima generazione gestisce i distributori anteriori in numero massimo di 3.

La cabina pressurizzata, disponibile in versione standard e ribassata, si colloca in classe IV e dispone di filtri a carboni attivi e sensore di pressurizzazione. Il sistema Isobus, infine, assicura un’interazione avanzata con attrezzature specifiche da frutteto e vigneto.

E-100, IL NUOVO ISODIAMETRICO

Con il nuovo E-100, ideale su terreni in pendenza e in spazi di manovra limitati, il marchio Goldoni si fa largo nel segmento degli isodiametrici, offrendo un trattore ai vertici per maneggevolezza, agilità e stabilità.

La struttura compatta, che non sacrifica in alcun modo il comfort del posto di guida, il baricentro basso e la distribuzione ottimale dei pesi garantiscono la massima sicurezza anche durante l’utilizzo di attrezzature heavy duty.

Il nuovo motore Stage IIIB da 92,5 cavalli è abbinato ad una trasmissione con tre opzioni 8+8, 12+12 e 16+16. Da segnalare anche il nuovo impianto idraulico e il sollevatore a sforzo controllato.

Decisamente accattivante, infine, la linea estetica sottolineata dal cofano che segue il nuovo family feeling Goldoni.

NUOVE TIPOLOGIE DI PRODOTTO PER MATERMACC

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Quattro intensi anni di studio in R&D e test in campo, si traducono per l’azienda di S. Vito al Tagliamento, nell’orbita di Lovol Arbos Group da gennaio 2015, in una nuovissima e più ampia gamma prodotto che cresce, in particolare, nel segmento dei trattamenti delle colture e di cui Eima costituirà l’anteprima.

POLVERIZZATORE MBS SERIES, IN TRE DIVERSE CONFIGURAZIONI

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Disponibile in 3 diverse configurazioni, con cisterna da 800, 1.000 e 1.200 litri nominali e barre con larghezze di 12, 15, 16 e 18 metri, suddivise in 5 o 7 sezioni, il polverizzatore MBS Series (nelle due foto sopra e in quella sotto) dispone di pompa a membrane da 168 litri al minuto oppure, a richiesta, da 200 litri al minuto.

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Garantisce la massima aderenza su ogni superficie il telaio in acciaio ad alta resistenza, trattato con processo di cataforesi e rivestimento a polvere che previene la corrosione e ne estende l’impiego alla concimazione liquida.

Di serie, i monitor di gestione anche con tecnologia Isobus.

SPARGICONCIME MMX E MCA A DOPPIO DISCO

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Caratterizzati dagli standard qualitativi di alto livello che da sempre contraddistinguono le seminatrici MaterMacc, i nuovi spargiconcime a doppio disco serie MCA (nella foto sopra, disponibili in diverse configurazioni sia per capacità di carico sia per tipologia di prodotto da distribuire) e serie MMX (nelle due foto sotto, compatti e adatti alla distribuzione di concimi chimici granulari, polverulenti e pellettati), hanno larghezza di spargimento fino a 24 e 36 metri rispettivamente.

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Nella progettazione di queste nuove macchine è stata prestata particolare attenzione all’elettronica di gestione, prevedendo cilindri elettroidraulici che regolano l’apertura delle serrande e ben 4 celle di carico dinamiche per avere uno spaglio sempre preciso e performante in relazione alla velocità di avanzamento.

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Il sistema Elektro permette di adeguare, in modo automatico, l’apertura delle sezioni di dosaggio in funzione della velocità di avanzamento del trattore e delle reali caratteristiche di scorrimento dei fertilizzanti minerali utilizzati nella concimazione.

L’UPGRADE DELLE SEMINATRICI MS 8230

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Le seminatrici MaterMacc saranno rappresentate all’Eima 2016 dalla MS 8230 (nella foto sopra) con nuovo elemento di semina rivisto nell’ergonomia e serbatoi seme più capienti per una maggiore autonomia di lavoro.

Presenti nell’area esterna, infine, una seminatrice da cereali a righe con assolcatore a disco singolo e larghezza di lavoro di 3 metri e la seminatrice MS 8130 a 6 file con interfila di 75 centimetri dotata di serbatoio del concime da 800 litri con assolcatore a doppio disco e microgranulatore sulla fila.

IL SISTEMA RED, “NOVITÀ TECNICA” A EIMA 2016

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MaterMacc presenta anche un nuovo sistema denominato RED (nella foto sopra), acronimo che sta per Recovery Energy Depressure, premiato all’Eima con il riconoscimento di “Novità Tecnica”.

Il sistema sfrutta l’energia che viene dissipata dai gas esausti allo scarico dei motori endotermici (quelli dei trattori, ad esempio) per ottenere il livello di depressione necessario per il corretto funzionamento degli elementi di semina di precisione.

Tra i vantaggi garantiti dal sistema la riduzione degli assorbimenti al motore e il contenimento dell’impatto ambientale.

Fonte: Meccagri