ZAPPATRICE ROTATIVA

L’attrezzo, nato per uso in risaia, deve essere considerato come una parte integrante della trattrice ed espressamente dedicata all’uso specifico, perciò nell’uso classico a cui viene chiamata una fresa tradizionale può mostrare qualche limite; tuttavia è in grado di svolgere adeguatamente la missione a cui viene essa chiamata.

Le lunghe zappe a forma di sciabola sono fissate con un solo bullone, si tratta di un fissaggio semplice ma non è difficile che saltuariamente qualche bullone si allenti, producendo allarmanti battiti  ciclici.

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Nell’uso normale su terreno non troppo compattato la funzionalità è buona, con la pdp a 540 giri min lo sminuzzamento è grossolano ma si possono ottenere profondità interessanti, con la 1000 giri lo sminuzzamento appare ottimo ma se se il cofano non è regolato bene la terra viene sparata  a distanza; la 540 giri è da preferire perché anche meno impegnativa per il motore.

La regolazione della profondità avviene col carrello posteriore tramite manovella a vite direttamente dal posto guida,

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questo però comporta sempre la presenza delle impronte lasciate dalle sottili ruote pivottanti, il cofano ha la regolazione delle molle di pressione  che lo tengono aderente alla battuta, che però essendo  collegate all’escursione del carrello di profondità, ne variano la pressione in funzione delle regolazioni dello stesso.

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L’efficacia delle zappette, con la presenza di erba, appare meno valida rispetto alle frese normali .

Con il terreno duro, ci sono maggiori difficoltà, poiché l’inevitabile leggerezza della fresa, rende difficile la penetrazione e produce reazioni e scossoni che si trasmettono a tutto il trattore.

Dal punto di vista della costruzione e carpenteria,la zappatrice appare ben studiata e realizzata, dopo 400 ore circa di lavoro, non si sono verificati cedimenti o fessurazioni, la componentistica è ottima, la trasmissione a catena laterale ha un registro catena a slitta interno al carter, e assieme alla coppia conica centrale si distinguono per non produrre calore anche dopo una giornata di utilizzo, che significa una bassa potenza assorbita e alto rendimento.

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I tappi di rifornimento di questi ultimi, recano stampigliati la capacità di olio nei rispettivi carter.

Il moto viene trasmesso attraverso il classico codolo ASAE da 1” 3/8  a sei scanalature e un giunto cardanico doppio fissato in modo classico (pulsante e molla) solo dal lato trattore.

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La separazione della fresa dal trattore è abbastanza agevole e anche il suo successivo riattacco non è difficoltoso, reso facile anche per la possibilità di spostare trattore e attrezzo a mano, purchè vi sia un decente allineamento.