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4 cilindri da campo aperto intorno ai 100 cv: pochi fronzoli e tanta sostanza
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Trattori da campo aperto
Vediamo brevemente cosa offre LANDINI: nel nostro caso le offerte in questo segmento potrebbero sembrare due, ossia il Vision 105 e il Powerfarm 105. Per questa discussione scegliamo di inserire il Vision, in quanto ha struttura, peso e dotazioni simili alle macchine gia viste in precedenza (NH T5000 & Same Explorer3) Il modello di punta, il 105, ha una potenza di 98,6 cv (secondo normativa ISO). Vi è il modello 100, con potenza leggermente inferiore. fino a poco tempo fa esisteva, al posto del 100, il modello 95. Che motore monta e quali sono le caratteristiche salienti? Il motore è il Perkins 1104/c a 4 cilindri da 4400 cc, turbocompresso. Alesaggio per corsa 105X127, misure (in particolar modo la C) che hanno fatto la "storia" dei motori Perkins utilizzati da Landini. La macchina ha disponibile l'inversore elettroidraulico al volante? Si, in opzione al classico inversore meccanico è possibile scegliere l'inversore elettroidraulico al volante Principali caratteristiche della trasmissione La trasmissione di base è a 5 rapporti su 3 gamme, per totali 15 marce avanti e 15 retromarce. In opzione viene offerto il superiduttore che porta il numero di marce a 20. Ulteriore opzione è rappresentata dal''hi-lo elettroidraulico a pulsante che raddoppia il numero delle marce. Possibile sia con, sia senza superiduttore. Presente anche il tasto frizione sul pomello del cambio, per cambiare le marce meccaniche senza ausilio del pedale frizione. Naturalmente queste trasmissioni raggiungono i 40km/h. Doppia trazione e bloccaggi differenziale Sia la doppia trazione, sia il bloccaggio dei differenziali, sono a comando elettroidraulico a pulsante. I bloccaggi sono al 100% in entrambi gli assali. L'assale anteriore inoltre è dotato di freni dedicati già di serie. Disponibile versione due ruote motrici?Si è disponibile la versione due ruote motrici; in verità al momento non ho notizie certe circa la possibilità di avere anche il modello piu grande (105, appunto) nella versione a semplice trazione Disponibilie caricatore frontale originale? Era disponibile il caricatore dedicato al Vision, la denominazione commerciale dovrebbe essere stata Pro 400, ma al momento tale allestimento non figura piu nel sito Landini. Sollevatore posteriore e presa di forza Sollevatore posteriore meccanico, in opzione sollevatore elettronico "landtronic". Prese di forza disponibili: 540/750 oppure 540/1000 (opzional). Di serie presa di forza sincronizzata. Innesto PTO elettroidraulico a pulsante. Fino 2 distributori idraulici a doppio effetto piu 1 a semplice (di serie 1 doppio e 1 semplice) Disponibili Sollevatore e presa di forza anteriori? Disponibili in opzional, presa di forza a 1000 rpm Cabina e posto di guida La configurazione base prevede la cabina, con condizionatore aria in opzional. Peso della macchina? Il peso dichiarato per la versione DT cabinata è di circa 41 quintali Eccovi il link della brochure sul sito Landini Ed infine, il PREZZO? Il prezzo di listino di un Vision 105 "base" è di 43.000 euro abbondanti, che salgono a 47.000 per la versione TOP con inversore elettroidraulico ed altri equipaggiamenti. Al momento non conosco la scontistica in casa Landini, chi la conosce la riporti, grazie. P.S. Al momento non risulta nessun "clone" marchiato McCormick -
Ti sarei di scarsissimo aiuto, di OTO so praticamente nulla, anche se in passato me ne sono stati offerti vari esemplari. Comunque una visita "turistica" la posso anche fare, un ferro che "canta" lo ascolto sempre volentieri.
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Domanda per gli utilizzatori del mezzo: la serie 700 ha ancora il sistema di sterzo coi cingoli controrotanti, come le precedenti?
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Benvenuto anche da parte mia
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Si Basa, un paio o forse tre esemplari, i primissimi importati in Italia, in quanto al momento del lancio Claas aveva ancora l'accordo per la loro commercializzazione in Europa. Ne hai visto per caso qualcuno? Se si, dove?
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CaseIH STEIGER & QUADTRAC
Filippo B ha risposto a RobertinoTrattorista nella discussione Trattori da campo aperto
Pensa che abbiamo talmente ragione, che non lo importano neppure..... :cheazz: In America, erano disponibili i gommati 280 e 330 come "attacco di gamma" fino a poco tempo fa, rispettivamente con il Cummins da 8,3L e 9L. Ora il "piccolo" ahimè si è estinto pure nel Nuovo Mondo, adesso il modello di partenza è il 335 (con il motore da 9 litri gemello del Magnum). A chi interessa ecco la brochure americana http://www.caseih.com/files/tbl_s46IVDGalleryItems/DocumentVideo303/1552/CIH8030705.pdf Comunque, il 335 ha un peso di circa 140 quintali, ha un cofano piuttosto stretto visto l'impiego del motore "piccolo", ha una lunghezza certamente di tutto rispetto ma con il sistema "Acusteer" ha un raggio di sterzata dichiarato a 3,8 metri (centro trattore). A spanne potrei anche ipotizzare una larghezza contenuta sotto i 3 metri, con gomme 710 da 44 pollici... Ma è una mia ipotesi, non ho il dato di larghezza in quanto non sono riuscito a trovarla nella brochure sopra riportata. Peccato il concetto di trattore snodato non sia adatto assolutamente ad attrezzi portati, pensiamo per esempio ad un qualunque attrezzo interrato (ripuntatore, estirpatore etc etc), ad ogni minima sterzata si va a sollecitare l'attrezzo. Ma con attrezzi trainati..... Non credo serva nessuna considerazione a riguardo. Visto che anche in Italia nelle alte ed altissime potenze si stanno difondendo sempre piu attrezzi trainati... Credo che un "giocattolino" del genere potrebbe avere un suo perchè anche nel nostro Paese, di certo sarebbe molto piu sensato di macchine quali 936 Fendt e Company, spesso impiegati sotto livelle e scrapers. Quanto potrà costare attualmente un STX 335 Gommato? Secondo me, non molto di piu di un JD 8530 o Fendt 936 o qualunque altra "ammiraglia" over 300 cv.- 58 risposte
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- cingolo gomma
- isodiametrico
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Ma certo che è un bel Trattore da restaurare! Non esistono Trattori belli da restaurare e Trattori brutti da restaurare. Semmai esistono Trattori che valgono la spesa richiesta per il ripristino, ed altri meno. Ma quando c'è di mezzo la passione questo dato non conta niente. Io lo vedo piuttosto sano, non ha vistose ammaccature alla carrozzeria, sembra anzi piuttosto completo. Pensa, se fosse mio non lo restaurerei, semmai lo ripristinerei meccanicamente come si deve, sostituirei le parabole e i vetri dei fanali e gli altri particolari rotti o compromessi, poi una bella lavata, una passata di pasta abrasiva finissima (giusto per togliere l'unto incrostato e far risaltare un po' di piu quella splendida tinta da "vissuto"), per finire una bella spruzzata di gasolio dappertutto (periodica). E me lo terrei così, bello conservato. Ma i gusti son gusti, ognuno fa cio' che crede. Complimenti, davvero un bell'acquisto. P.S. non so se lo conosci già, comunque lo riporto per eventuali visitatori: Trattori d'epoca Oto Melara - Il museo storico di Rino Benatti - Trattori d'epoca italiani questo è il sito di un Esperto del marchio, pare avere anche tutta la documentazione....
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Per come la vedo io, anche se il CH55 avesse avuto gli stessi cv del Fendt, le "avrebbe prese" lo stesso, il limite infatti non sembra la potenza (non mi pare che il motore del cinghione soffra, comunque i cingoli non accennano a diminuire la rotazione), semmai come giustamente affermato il limite è dato proprio da un eventuale differenza di massa delle due macchine. A "nudo" le due macchine hanno pesi simili (con qualche quintale in meno per il cinghione), ma il Fendt è iperzavorrato, davanti ha il "sasso" da 25 quintali, dietro ha i due anelli alle ruote per totali 20 quintali, piu ha il sassolino al sollevatore posteriore (diciamo altri 10 quintali?). Cosi equipaggiato stiamo a 160 quintali (con un paio di quintali di gasolio, pesi dichiarati poi bisognerebbe metterlo in pesa...) Il Challenger, non mi sembra avere le piastre zavorra sotto la "pancia", ha il pacco standard davanti al muso (non ricordo a memoria quanto pesava ma mi sembra meno di 10 quintali). Quindi staremo piu o meno a 110 quintali. Inoltre, è abbastanza visibile in partenza al 16esimo secondo, il Fendt alleggerisce il muso, considerando che il tiro sta sotto all'asse dei....semiassi posteriori, con buona probabilità significa che hanno un pò "barato" sul livellamento del tiro, a favore del Fendt. Comunque tanto di cappello al 936, per quella scarsa stima che nutro per lui e i suoi "compagni" (di altri marchi), battere un CH55 che pesa 50 quintali in meno è già un ottimo risultato........... P.S. contro un 765 pari peso dubito avrebbe qualche speranza di salvare la faccia, comunque sarebbe una "prova" (se cosi si puo' dire) interessante............ Nell'eventualità, io punto 10 euro sul Challenger.....
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Già...... Riki, picchia sempre a tutti i regimi?O al minimo?
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DUE Ruote motrici da campo aperto
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Trattori da campo aperto
A Cremona, certamente erano esposte macchine indirizzate ad impieghi zootecnici. Pensiamo ad esempio al carro miscelatore, dove praticamente la DT non verrà mai utilizzata (a meno che la trincea non sia su sterrato e in inverno sia necessaria trazione per uscire dall'eventuale pantano....). Oppure voltaforaggi, presse raccoglitrici, fasciatrici di rotoballe, tutti impieghi nei quali un 2R puo' trovare ancora un perchè. Mi è capitato qualche volta di vedere, nelle menzionate aziende zootecniche, esemplari di TLA, Same Explorer, New Holland TDD, etc etc, in versione 2R e senza cabina; il requisito di questi era evidentemente il prezzo accattivante, tanto per gli impieghi che vanno a svolgere sono piu che sufficienti. Il loro scopo è magari sostituire il vecchio Fiat 640 piuttosto che il Same Centauro piuttosto che altri modelli, che oramai sono alla frutta e non risulta più conveniente neppure tenerli agganciati al carro miscelatore o allo sfaldatore di rotoballe.- 490 risposte
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- 2 ruote motrici
- 2 wd
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La tua osservazione, caro Silvestro, è molto intelligente. Tuttavia, ritengo il Warrior un "vero" cingolato, di quelli coi cingoli in ferro che tanto fanno ancora sognare molti Utilizzatori (presenti anche in questo Forum), e per i quali un tempo esisteva il famoso rapporto 1cv-1 quintale (piu o meno, poi dipende da che tipo di macchina, la 120C et similia infatti erano lontane da questa proporzione). I Challenger e company sono dei "sostituti" dei tradizionali gommati di alta potenza, e che poco c'entrano coi cingoli in ferro, fermo restando la costipazione del terreno, che per entrambe le tipologie di cingolati (gomma e ferro) è sempre molto bassa, certamente distante anni luce da quella di un comune gommato pari potenza. Comunque ripeto, la mia era un osservazione del tutto "ludica". Personalmente ammiro molto questa macchina, non fosse altro per il particolare controllo dello sforzo, agente sulla trasmissione e non sul sollevatore (se le attuali macchine sono ancora come i primi esemplari prodotti). Significa che questa macchina in aratura piuttosto si impicca, ma il sollevatore rimane giu
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- cingolato da aratura
- cingolato idrostatico
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Oh, bene bene, finalmente anche un po' di prezzi e modelli. Ricapitolando, finora si sono menzionati: landini Landpower same Silver 130 ed omologhi modelli di famiglia new holland T6050 Delta McCormick offre il modello MC Power6, con potenza di circa 120 o 130 cv. A listino, stanno a quasi 70.000 euro (!), ma probabilmente il margine di trattativa è abbastanza ampio. L'altro modello "d'attacco" a 6 cilindri è l'MTX, con un prezzo simile ai modeli citati sopra. Non credo arriveranno ai prezzi dei modelli menzionati in precedenza, ma le macchine sopra hanno p-shift e altre comodità. Quali altri modelli di altri Costruttori possiamo menzionare?
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Portale e le sue sezioni: VISITATELE!
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Comunicazioni con lo Staff
Certo che interessano Polaris..... ehmmmm...... Twin Spark Per le cartelle mancanti, verranno certamente aggiunte. Circa il logo Tractorum, stiamo effettivamente facendo alcune prove per stabilire quali metodi utilizzare, comunque cercheremo una formula il meno invasiva possibile. Grazie per l'opinione e per l'offerta di contributo! -
Motocoltivatori
Filippo B ha risposto a SuperTigre nella discussione Macchine Agricole Varie e Componentistica
Inserisco anche io un paio di foto del mio motocoltivatore. -
Non sono un professionista, quindi mi accontento della mia Alpina: Modello P 450. Ha una decina d'anni, per l'uso che ne faccio io va più che bene, se la memoria non mi inganna la barra dovrebbe essere da 50 cm. Unico difetto, la carburazione un po' troppo sensibile, ma comunque niente di particolarmente scocciante. Unica rottura, la membrana del carburatore (......e forse si è rotta per colpa del padrone...... ). Per il resto niente da segnalare, a parte il suo probabile pensionamento in favore di una Husqvarna, modello da definire (hobbista si, ma capriccioso...... )
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Storia ed evoluzioni della DOPPIA TRAZIONE sui mezzi agricoli
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Dovrebbe essere databile intorno al 1930 la costruzione del primo esemplare di MASSEY HARRIS GENERAL PURPOSE, macchina a 4 ruote motrici con impostazione molto simile al già citato Pavesi: Qui lo possiamo vedere all'opera in un bel video, anche se in verità le ruote gommate "stridono" un po': YouTube - 1935 Massey Harris GP 4WD Si tratta, in sostanza, con buona probabilità della prima interpretazione delle 4 ruote motrici nei campi americani.- 24 risposte
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- ansaldo meli
- general purpose 4
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Storia ed evoluzioni della DOPPIA TRAZIONE sui mezzi agricoli
Filippo B ha pubblicato una discussione in Storia macchine agricole
La doppia trazione sui trattori agricoli è indubbiamente una delle più importanti innovazioni del secolo scorso. Certamente è stata una soluzione apprezzata a livello mondiale; di sicuro nel nostro Paese (ed in altri Paesi con morfologia simile) ha attechito con certo riscontro numerico fin dalle prime produzioni "industriali" dei mezzi con DT. Vuoi per la presenza di vasti territori collinari, vuoi per la presenza di terreni non sempre facili da lavorare, In Italia fin dagli anni 50 si è avvertita la necessità di avere nei listini trattori con tali tipologie di trazione. Ci sono stati poi Costruttori che ne hanno fatto il proprio "cavallo di battaglia", altri hanno affidato la costruzione e l'allestimento dei propri mezzi a Ditte specializzate, altri (Costruttori stranieri in primis) invece non hanno considerato l'ipotesi di proporre i propri gommati in versione 4 ruote motrici (spesso nel Paese di origine del marchio non vi era necessità di questi mezzi), costringendo i relativi Importatori Italiani di tali Marchi a coraggiose trasformazioni pur di rimanere anche nel mercato di questo "nuovo segmento", che nel frattempo cominciava a raccogliere consensi dai clienti. L'alternativa ai trattori Doppia Trazione (o 4 ruote motrici, che dir si voglia) erano i trattori cingolati. Ma è pur vero che, con il passare degli anni, tali trattori cingolati non si prestavano più a determinati impieghi. Impieghi che, invece, si confacevano ai trattori DT. Possiamo citare quale esempio la movimentazione ed il trasporto, impieghi boschivi, lavorazioni su vigneto e frutteto in collina e/o montagna. Ma anche lavori in campo aperto in pianura. Possiamo pensare ad esempio a terreni con scarsa portanza, lavorazioni in risaia, lavorazioni effettuate in stagioni piovose, ma anche semplici lavorazioni primarie (aratura etc) su terreni particolarmente tenaci, che notoriamente mostravano tutti i limiti dei trattori a 2 ruote motrici. E per le quali, non sempre era possibile ricorrere all'impiego di trattori cingolati. I gommati 4 ruote motrici, in confronto ai cingolati, vincevano nettamente sui trasferimenti, sui trasporti, sulla velocità di esecuzione e, a parità di potenza, anche sul prezzo di acquisto. Certamente pagavano dazio, invece, su capacità di trazione (un cingolato trasforma tutto il proprio peso in capacità di trazione, il trattore DT invece circa il 60%), e su stabilità nelle pendenze. Per molte aziende agricole, si rendeva necessaria la presenza sia del gommato, sia del cingolato. E non tutti potevano permettersi un parco macchine così "vasto". Il trattore a doppia trazione è stata una soluzione a questo problema; si poteva disporre infatti di una macchina veloce, che potesse circolare su strade pubbliche e anche su strade ponderali in assoluta tranquillità e senza alcun danno, e che, all'occorrenza, potesse esercitare sforzi di trazione maggiori rispetto ad un semplice gommato 2 ruote motrici (o semplice trazione), con buona dinamicità anche su fango o terreni impervi. La storia dei mezzi agricoli a DOPPIA TRAZIONE ha radici lontane, in questo argomento cercheremo di raccontarne la storia e le evoluzioni. Anzitutto, va subito precisato che i Nostri Costruttori Nazionali hanno giocato un ruolo da protagonisti assoluti. E' infatti, riconosciuto abbastanza unanimamente, che il primo trattore agricolo prodotto con sistema a 4 ruote motrici sia stato il PAVESI-TOLOTTI, risalente al 1918. Va precisato che, in qualche parte del Mondo, è possibile siano stati fatti esperimenti ed anche siano state costruite macchine prima della data menzionata, ma al momento non vi sono notizie in tal senso. Il Pavesi-Tolotti è una macchina davvero capace di stupire ancor oggi per le soluzioni tecniche in essa utilizzate. La Doppia trazione infatti non sarà l'unica grande innovazione. Anzitutto, va precisato che le velleità del mezzo erano più orientate agli impieghi militari che civili, comunque la macchina era proposta anche come mezzo agricolo. Le caratteristiche erano uniche: telaio portante suddiviso in due unità, una supportante l'avantreno, l'altra il retrotreno. In mezzo, a raccordare le due unità, uno snodo centrale doppio, con funzione sterzo e bascula. Le intuizioni in questa macchina sono molteplici: una distribuzione dei pesi prettamente all'anteriore (che permetteva di enfatizzare le doti di traino), grande capacità di adattamento alle asperità del terreno. La doppia trazione rendeva il mezzo un grande "scalatore", riusciva ad arrampicare in posti inacessibili fino ad allora ad un mezzo meccanico a ruote. Fig 1 : trattore PAvesi Tolotti, datato 1918 Fig 2: chassis del mezzo, di vede bene il particolare telaio snodato Fig 3: meccanica posteriore del trattore Pavesi Fig 4 vista da sopra schematizzata del trattore Pavesi-Tolotti Questa macchina in Agricoltura non ebbe un particolare riscontro, tuttavia ebbe un discreto-buon successo quale veicolo militare adibito al traino di pezzi d'artiglieria. Per questo impiego erano previsti vari accessori ed allestimenti, quali ad esempio il verricello con eventuale portale per il sollevamento verticale, oppure il timone frontale che permetteva di poter accoppiare due o piu Pavesi (modelli P2 e P4) per il traino di pezzi d'artiglieria particolarmente impegnativi da trainare. Nell'immagine sotto possiamo vedere un esemplare dotato di argano per aratura funicolare: Fig 5: Pavesi con argano Queste macchine, hanno uno schema meccanico che vari anni dopo verrà ripreso negli USA per dar vita ai celebri trattori snodati-articolati che tanto successo hanno avuto dalla metà del secolo scorso in avanti, e che hanno motorizzato le immense pianure statunitensi, permettendo di poter scaricare le elevate potenze dei propulsori in essi installati, e dei quali certamente torneremo a parlare in questo argomento a seguire. E' necessario a questo punto, precisare che gli "esperimenti" circa la Doppia Trazione furono molteplici, anche su macchine a tre ruote, disposte due anteriori ed una posteriore con trasmissione a catena; la stessa John Deere realizzò un modello così costruito. Alcune realizzazioni furono anche antecedenti alla costruzione del primo Pavesi a 4 ruote motrici. Al momento le menzioniamo soltanto, se di interesse l'argomento verrà ripreso a seguire.- 24 risposte
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- ansaldo meli
- general purpose 4
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Frese ......quali scegliere e perchè? su quali terreni ?
Filippo B ha risposto a IlCoNtE nella discussione Attrezzature da campo aperto
In alcune colture trovano ancora ampia collocazione, vedi orticole e vivaismo, dove sono richiesti dei letti di semina (o trapianto) particolarmente soffici e molto affinati. In genere in questi "settori" vengono usate le versioni senza rullo con cofani posteriori, anche se mi è capitato di vedere qualche rullo a spuntoni. -
Mmmmmmmmm.............. eccolo concept perugini
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Passaggio di proprietà,reimmatricolazione,ecc riguardo macchine agricole
Filippo B ha risposto a ale 91 dt nella discussione Normative agricole
La partita IVA puo' essere anche quella per il reddito dominicale, in teoria basta possedere un pezzetto di terra. Qui in provincia di PD, per il passaggio di proprietà basta appunto tale P.Iva, si va in Motorizzazione con documento di acquisto (sufficiente anche scrittura privata, se compravendita eseguita tra privati), la spesa esatta al momento non la ricordo (ci son dei bollettini postali da versare), ma staremo sui 50-60 euro. -
Beh Delfo, il prezzo non mi pare esagerato, anzi, personalmente pensavo anche a qualcosa in più. Se facciamo un raffronto coi gommati, con 100.000 euro non si compra di sicuro un pari potenza. Riferendomi al peso, a ben guardare potrebbe essere anche un po' leggero in confronto alla potenza, il rapporto non è neppure 1CV /50Kg, guardando i grossi cingolati del passato il rapporto era quasi 1cv/100 kg. P.S: non mi intendo assolutamente di cingolati, la mia è un osservazione del tutto "ludica".
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- cingolato idrostatico
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Salve Twin Spark e benvenuto!
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Ehhhh, bella domanda! Sarebbe interessante avere quanto meno una grandezza di prezzo per poter "ragionare"...... So che l'Azienda tempo fa non era molto "propensa" a dare informazioni o altro, comunque con un po' di pazienza Tractorum puo' anche tentare di coinvolgere il Costruttore e organizzare qualcosina in campo!
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- cingolato idrostatico
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Precisazione: quando ho scritto "riempire" non intendo fino al livello del tappo, sia chiaro. Diciamo che se la scatola contiene 2 litri di olio (quantitativo fittizio quale esempio) metti un litro di olio e uno di gasolio. Fai girare un po' (senza interrare l'attrezzo, naturalmente) e poi scarichi. Per il livello, diciamo che, molto approssimamente (sarebbe meglio avere un quantitativo esatto, vista la delicatezza ed il lavoro gravoso che spesso svolgono i componenti coinvolti) basta che gli ingranaggi (tutti quelli nella parte bassa) siano in grado di pescare olio e propagarlo per sbattimento all'interno della scatola stessa.
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Premessa: tenete in considerazione che tutte le foto che ho caricato sono in ordine inverso, per la visione partite dall'ultima e risalite fino alla prima. Quando ho dieci minuti le sistemo. Il tasto N1? Sinceramente non saprei, dubito comunque che sia il consenso per l'inserimento dell'avanzamento, che dovrebbe essere relegato solo a questo tasto http://www.xtremeshack.com/immagine/i1918_Diapositiva27.JPG Per quanto riguarda il TMS, in realtà la sua funzione è mettere in interazione motore e cambio, permettendo, ad esempio, di mantenere costante la velocità di avanzamento a prescindere dai giri motore (che possono aumentare e diminuire in base allo sforzo).
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- autopower
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