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fare le fasce elastiche e, con l'occasione, anche le valvole a 6000 ore su un motore same ad aria era prassi comune. Intervento da considerarsi di manutenzione ordinaria. Ci sono tante altre macchine di tutte le marche che hanno avuto necessità di interventi importanti verso lo stesso monte ore. Certo è che è strano sapere che sono in molti a cambiare trattore, di qualunque marca, prima delle 6000 ore per evitare interventi straordinari pesanti. Ah, ma forse è colpa dei psr.
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Farti arrabbiare sai che è uno dei miei sport preferiti. Un rubin nel dubbio è meglio evitarlo peggio di una malattia, tuttavia è innegabile che ci siano stati dei casi in cui grossi problemi non ne sono stati riscontrati, ma la stessa cosa vale per il tuo supertitan, secondo me a 2000 si disfa
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Si ma quelle che metti tu sono le potenze massime dichiarate, non le potenze din
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Toso credo ci sia un malinteso, non ricordo di aver mai scritto da nessuna parte un'infondatezza del genere. 9000 ore sono alla portata di qualsiasi macchina, e a 9000 ore non esiste nessun trattore di nessuna marca che non è passato per l'officina, a meno che il monte ore non lo abbia accumulato con il trapano a far girare il contaore, come si faceva da ragazzini per togliere i km dal booster.
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Il 4600 sul libretto di circolazione secondo normativa DIN 70020 dovrebbe essere dato a 61, come diceva johndeerista, forse in base all'anno di produzione ce ne saranno di omologati a 62? Comunque erano venduti con "potenza massima" a 66hp.
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Non so di che macchine same tu stia parlando, quelle prodotte nel periodo in oggetto (anni 90) erano tra le più avanzate sul mercato per tecnologia. Porteremo anche quelli della zona di padova che le hanno superate già da un pezzo allora
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Documentazione pubblicitaria italiana del 1975 lo spaccia per 66hp, quella tecnica dovrebbe riportarne qualcuno in meno, vedasi il ford 7600 pubblicizzato per 100hp poi nella realtà dovrebbero essere 94. Il balzello delle potenze perpetrato dalle filiali italiane dei trattori stranieri in quell'epoca è sicuramente affascinante. Qualche volta mi ricorderò di tirar fuori le potenze omologate in italia per i vari marchi di allora.
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Se ti interessa la potenza ufficiale nel nostro stato devi guardare i dati italiani e non quelli esteri.
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Ok, grazie Basa. Su erba medica invece? Problematiche? Che differenza tecnica c'è tra 660 e 640? Per esempio sulle John Deere, tra 960 e 990 oltre alla dimensione raggiungibile vi sono anche differenze costruttive, vedi le 4 molle di contrasto cinghie in loco delle 2 (sulla più piccola). A proposito di 990: rotoballe di paglia, a distanza di 5 mesi si può fare il punto; nè con i 3,4 giri delle prime nè, tantomeno, con i 4,4 giri delle ultime si sono verificati cedimenti della rete (novatex record). Ottima tenuta della forma delle rotoballe collocate alla base della pila (il classico pagliaio a piramide fatto all'aperto e poi coperto) tant'è che il grosso di quelle che ho fatto io sono state utilizzate proprio come fondamenta, in testa sono state messe rotoballe fatte con altra macchina, più soggette a schiacciamento. Nessun problema di muffe o "tronco" centrale anzi, estrema facilità di trinciatura delle rotoballe stesse con il lanciapaglia. Solo qualche "macchietta" nelle prime, ma si trattava di paglia che aveva preso una giornata abbondante di pioggia, quindi sostanzialmente soddisfatti gli utilizzatori. Loiessa: prima "partita" un disastro, ma per colpa dei 20 giorni di pioggia che ha preso mentre era a terra. Roba da concimaia. Rotoballe da 6 quintali. Seconda partita, roba parecchio "fibrosa", falciata i primi di giugno, durante la pressatura si rompeva senza necessità di cutter, ma nonostante questo un prodotto del tutto accettabile, senza muffe e senza nessun altro problema. Come peso dovremmo essere sui 5 quintali. Prato stabile e trifoglio, ottimi considerando l'annata. Erba medica: primo taglio disastroso, oltre ad un foraggio vecchio e grosso, l'inesperienza iniziale con questa macchina mi ha portato a pressare troppo (....troppo...i valori sul terminale erano comunque bassi) in ragione del grado di umidità. Rotoballe diametro 150, pesi verso i 5,5 e più. Presenza di muffe bianche, specie nel nucleo, prodotto scarsamente appetibile. Corso ai ripari, su altri primi tagli ridotta a 0 (zero) la pressione della macchina ci si è salvati in calcio d'angolo, più per fortuna che altro. Secondi tagli e successivi: capito il problema del cuore duro e tutto il resto di patologie della macchina, si è cercato di imballare in orari in cui l'umidità fosse la più bassa possibile (complice anche la scarsa perdita di foglia che permette questa macchina), con regimi motore il più bassi possibile e velocità il più elevate possibile; così facendo si sono limitati i problemi, andando ad ottenere un prodotto certamente non da premio ma comunque soddisfacente per i clienti; tutti tranne uno che la 990 non vuole più vederla neppure in foto. Va precisato che quanto sopra è riferito a lavori eseguiti fino a luglio-agosto, a seguire i risultati della macchina sono misteriosamente peggiorati. In particolare a fine stagione su prato stabile non è stato proprio possibile imballare, sfornava balloni adatti più a fare pilastri da ponti che non foraggio per allevamento. In sintesi, macchina promossa a pieni voti solo su paglia, dove la differenza la fa la sua grande capacità di pressare, sui foraggi invece la macchina è completamente da rivedere per quanto concerne la pressione di esercizio e la gestione della stessa.
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Ehmm, se le stagioni vanno avanti così l'insilato diventerà il suo lavoro principale. Speriamo davvero apportino modifica a tutte le macchine già in circolazione, anche se di mio rimango dubbioso. Altre modifiche sono già in cantiere, almeno a parole. Si parlava anche di una modifica per sostenere in modo migliore le cinghie nella parte superiore, al momento abbastanza "libere"; non so se questo risolverà lo sfilacciamento delle stesse. La macchina è davvero un animale per produttività e resa oraria, peccato per i tanti difetti, forse conseguenza della maturità non ancora raggiunta dal progetto. Qui la differenza credo la faccia il post vendita e la volontà da parte del Costruttore di rendere soddisfatti i clienti. Vedremo se la serietà che ci si aspetta da jd prenderà in mano la situazione o meno.
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Nella rivista MAD di dicembre c'è l'articolo-prova inerente la McHale V660. Abbinata ad un Jxu115, su paglia di frumento come risultati vengono indicati: diametro balle 166cm (media), peso medio 354kg, tempo medio di realizzazione rotoballa 125 secondi. Vorrei chiedere se qualcuno del forum può confermare questi dati secondo la propria esperienza, o se si tratta di cifre non adeguate alle reali capacità della macchina, perchè da una rotopressa da più di 40.000 euro su paglia mi aspetterei quasi il doppio della produttività.
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SAME AUTOMAZIONE (anni 60)
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Scusa, avevo fatto i conti a mente e probabilmente le feste mi han rincoglionito, sono 6,5 centimetri sul diametro e non 9.- 278 risposte
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SAME AUTOMAZIONE (anni 60)
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Si l'avevo capito, intendevo appunto che montando gomme piu piccole all'anteriore se non adegui anche la misura al posteriore sicuramente rompi qualcosa, probabilmente l'albero della trasmissione anteriore ancor prima della coppia conica (quest'ultima è abbastanza dimensionata).- 278 risposte
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SAME AUTOMAZIONE (anni 60)
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Sgraneresti probabilmente qualcosa, i circa 9cm sul diametro di differenza sono un abisso. Il 480 su richiesta comunque montava anche le 28'' anteriori e 34'' posteriori.- 278 risposte
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Se può esserti utile come indicazione, Dozza ha stimato il 5506 tra 7 e 9000 euro; è il Lanz più simile al tuo che riesco a trovare nelle quotazioni ufficiali di William Dozza. Da scambio di informazioni di un qualche tempo fa con amici, pare che di 3606 in italia ne siano arrivate alcune decine.
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MF 1150, la versione 540 invece sull'MF 1155
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E' probabile, Bisson è lo storico concessionario Ford di Vicenza, attualmente ha anche un museo che, volendo, è possibile visitare. C'era anche Bettanin sempre a Vicenza, altro storico concessionario che, tra le altre cose, ha fondato la FAI (terne, escavatori etc), le prime erano costruite proprio su base Ford. Si però queste sono modifiche che di "storico" non hanno nulla, secondo me il discorso Ford è un pò diverso e, appunto, legato ad aspetti e modifiche "storiche" messe a punto in maniera "ufficiosa" già dagli addetti della rete assistenziale.
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Tutto sui ranghinatori
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Attrezzature da campo aperto
Vediamo se ho capito: dagli ultimi messaggi emerge che l'unica tipologia di ranghinatore che si salva è quella a rastrello, nel senso che il foraggicoltore si prende il suo bel rastrello a mano e va ad andanarsi la medica. Sono ironico, naturalmente. Io penso che il foraggio di qualità lo faccia il voltafieno, il ranghinatore è di complemento. Rimango perplesso in particolare verso le pesanti critiche agli stellari, nel mio piccolo con quel ferro vecchio da rievocazioni storiche che uso ho ottenuto un ottimo prodotto, tanto che, scherzosamente, l'allevatore a cui ho ceduto la medica si è lamentato per l'alto costo di catene in stalla (le bove rompevano le catene pur di appropinquarsi al foraggio in corsia). Lo stellare Tonutti rimane la mia prima scelta, a seguire un giroandanatore doppio con andana centrale di marca ancora non definita. Certo, se in quest'ultima tipologia ci fosse la possibilità di staccare il foraggio da terra prima di depositarci sopra l'andana..... Per landini 13500: secondo la mia piccolissima esperienza, l'andanatore a pettine se ha un limite viene esaltato proprio in abbinamento alle presse prismatiche, l'eventuale attorcigliamento a causa del quale si formano "i trenini" di ballette. -
SAME AUTOMAZIONE (anni 60)
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Per la risposta mi son rifatto a quanto avvenuto sui 3 cilindri del 360, non mi è mai capitato neppure per sbaglio di vedere smontato il motore del 480. Sul perchè e sul come penso si rimanga sempre nell'universo delle ipotesi (con senso logico, ma sempre ipotesi sono), una delle poche persone che potrebbe rispondere con cognizione di causa e memoria storica penso sia il Sign. Ogliari; anche qualche vecchio meccanico dell'assistenza ufficiale ma quelli che potrei intercettare io sono spesso e volentieri al bar con un quartino di merlot davanti, con una attendibilità dunque inversamente proporzionale al grado zuccherino. L'ipotesi logica è che abbiano semplicemente riciclato le casse d'anima e/o gli stampi di fonderia "dimenticandosi" di sostituire i punzoni numerici; pensare che avessero fatto del magazzino con così tanti monoblocchi (per poi smaltirli nella serie automazione) mi suona alquanto strano, non me la vedo proprio la Same a spendere tanti quattrini per 2000 monoblocchi nella seconda metà degli anni 50 da tenere poi in naftalina per le produzioni future.- 278 risposte
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Nelle macchine di origine inglese era prassi relativamente diffusa, principalmente perchè in madrepatria erano già disponibili i rapporti veloci. Dalle mie parti chi aveva il toro da monta da portare in giro prendeva o massey ferguson (quelli inglesi e non quelle ciofeche francesi) o ford.
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SAME AUTOMAZIONE (anni 60)
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
I cilindri sono da 115 su monoblocco marchiato 110.- 278 risposte
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Case IH Serie STX e STX QuadTrack
Filippo B ha risposto a johndeerista nella discussione Trattori da campo aperto
Toso, c'è un 450 in vendita da un pò in sicilia, mi pare sui 140.000 euro il prezzo richiesto.- 2134 risposte
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Sopra dicevo che i confronti andrebbero fatti tra macchine coeve e della stessa categoria. Quindi il "rivale" in casa fiat sarebbe eventualmente il Winner 130 e non il 130-90. Non dimentichiamo che in quell'epoca tutti i costruttori stavano perseguendo il progetto del 130cv "moderno". Confronto tra winner 130 e 130-90 è stato fatto in passato, ma io non ero presente, quindi non posso riportare nulla in tal senso, non sarebbe corretto. Il confronto di cui parlavo nel precedente era espressamente legato al motore (che è circa lo stesso sia nel winner 130 sia nel 130-90), con una linea pto del tutto simile, quindi abbastanza verosimile e veritiero. Le conclusioni tratte su prestanza e consumi preferisco tenerle per me, ultimamente c'è troppa permalosità in alcune discussioni
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Può darsi anche che i motori fiat nella tua zona durino la metà dei motori same, nella mia no di certo. Di same-lamborghini con più di 10.000 ore ne conosco parecchi, di fiat con solo 5.000 ore perchè di più non ne possono fare non me ne viene in mente nessuno. Non so che new holland ci fossero nel 1989-90, io se dovessi fare un paragone l'unica macchina che mi verrebbe in mente è il ford 8340. Se devo fare un paragone di solito cerco di farlo tra macchine coeve, non credo confronterei mai un antares 130 con un M135. A proposito di cambi, nel complesso non mi sembra che quella dei winner (ti riferivi a questo quando parlavi di new holland?) fosse migliore. Per quanto concerne le prestazioni, sempre in virtù dei paragoni il più possibile fatti con coetanei, in primavera ho finalmente fatto la prova alla presa di forza che da tanto volevo; antares130 vs.fiatagri 130-90. L'idea che mi son fatto è abbastanza chiara. Per l'impianto elettrico, la linea che scalda di più pare essere quella dei fari da lavoro sulla cabina. Alcuni hanno addirittura montato ulteriori due fari da lavoro sui supporti delle frecce anteriori come le serie successive, andando però ad attaccarsi alla linea originale.
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Tutto sui ranghinatori
Filippo B ha risposto a Filippo B nella discussione Attrezzature da campo aperto
Non intendevo dire che costa poco (io ero fermo a qualcosa meno di 80.000, ma sempre tanti sono), e sicuramente ci sarà un buon margine di guadagno netto anche per il costruttore e l'eventuale venditore, ma per come è concepito e costruito ha un discreto costo economico per la sua realizzazione.