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Ringrazio per i complimenti, e ne approfitto per dire che l'impaginazione verrà sistemata a breve.
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Coefficiente di mineralizazione Come detto in precedenza l'Humus presente nel terreno può essere rinnovato ed in alcuni casi aumentato con l'ausilio di sovesci di graminacee ed ovviamente con l'apporto diretto di S.O. e di letame o compost. L'Humus presente nel terreno non è però fisso, infatti è costantemente degradato in forme minerali dei singoli elementi. La quantità annualmente "distrutta" viene definita con il K2, ovvero il coefficiente di mineralizzazione. Esso varia tra 1 e 2,5 %. La variabilità del dato è data da diversi fattori, su tutti prevale il terreno. E' un dato sperimentale, quindi la sua veridicità è da ricercare nelle numerose prove sperimentali. In Italia si ha un K2 di: [table]1,8 % nei terreni pesanti 2% nei terreni di medio impasto 2,2 - 2,5 nei terreni sabbiosi[/table]Come calcolare quanto humus viene mineralizzato in un anno ? Diamo qualche dato ipotetico: terreno di medio impasto densità 1,25g/cm3 strato lavorato 30 cm S.O. da analisi 2,3% K2 1,95% Massa totale 1 cm3 = 1,25 g pertanto se un m3 = 1000 L ed un L = 1000 cm3 1,25 *1.000.000 = 1.250.000 g = 1250 Kg = 1,25 t/m3 10.000 m2/ha * 0,30 cm = 3000 m3 3000 * 1,25 = 3750 t/ha di terreno interessato al calcolo Humus totale 3750 * 2 % = 75 t Humus degradato annualmente 75 * 1,95% = 1,463 t/anno Come rimediare a ciò ? Cosa e quanta biomassa interrare per ripristinare l'Humus mineralizzato ? Il calcolo più facile è con il letame, specie se maturo (il cosiddetto burro nero). Come si può vedere in tabella il K1 di un letame bovino è di 30%, la S.S. di 22%. Una t di letame contiene pertanto 220 Kg di S.S. Moltiplicando quindi questa per il K1 si avra: 200 * 30 % = 66 Kg di Humus prodotto. Se la perdita è di 1, 463 t/anno, ovvero 1436 Kg, saranno sufficienti 1436 / 66 = 21,75 t di letame. Questo dato va ovviamente ponderato con l'apporto di Humus di eventuali scarti e residui colturali. Ricordo inoltre come tutti i dati riportati in tabella siano quasi tutti di origine esclusivamente sperimentale. Nella letteratura, potrete sicuramente trovare differenze.
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Il vigneto - vitigni e tecnica
Mapomac ha risposto a FIAT 27C DIESEL nella discussione Viticoltura - Enologia
Che ti consiglio ? Ti consiglio di leggere questa discussione http://www.tractorum.it/forum/coltivazioni-arboree-f22/vedemecum-di-sezione-leggere-prima-di-postare-362/ Perdonami se lo hai già fatto...ma se lo hai fatto, evidentemente qualcosa non torna- 1011 risposte
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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato
Mapomac ha risposto a DjRudy nella discussione Mondo Agricolo
Table 02 Wheat Area, Yield, and Production Quant'è il fabbisogno italiano ? In che misura è soddisfatto dalla produzione nazionale ? Che potenzialità produttiva hanno buona parte delle regione, menzionate in tabella, se si producesse con tecniche moderne ?- 5201 risposte
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Beh diciamo che l'urea non è il solo catalizzatore. O meglio non il "vero" catalizzatore, che rimane comunque una componente fisico come la marmitta catalitica delle auto. Certo è che è un ovvio aumento dei costi di gestione. Ma questi sono i prezzi da pagare per l'inquinamento...o no ?
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Si può sapere qual'è questo costruttore ?
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Rumors delle novità John Deere all'EIMA
Mapomac ha risposto a Redazione Tractorum nella discussione News
Qualcosa di simile dovrebbe essere già stato presentato nell'ultima edizione di Agritecnica. -
Mi limito solo a riportare quello che ho capito leggendo il materiale reperito in rete. L' SCR è l'acronimo di Selective Catalyst Reduction system, ovvero catalizzatore selettivo per la riduzione dei NOx (ossidi di azoto). Questo "non è altro" che uno dei tanti sistemi che sono stati studiati negli anni per contenere le emissioni di inquinanti, che in particolare per i motori diesel sono appunto rappresentati dai Nox, ovvero ossidi si azoto in termini generali formatisi all'inizio della combustione, quando composti particolarmente aggressivi, intaccano anche l'azoto, che come si sa è allo stato gassoso, relativamente molto stabile. L' SCR fa parte della categoria dei dispositivi post-trattamento, infatti l' EGR, il common rail, la fasatura variabile, ecc fa parte del perfezionamento del propulsore. Rispetto al campo agricolo, nel settore autotrasporti, l'interesse per queste tecnologie è da tempo conosciuto. Il ruolo dell'urea è quello di creare una soluzione riducente, derivante dall'ammoniaca presente appunto nell'urea. Mediante un catalizzatore si ha la conversione dei NOx in acqua e azoto allo stato elementare. Ricordo come un catalizzatore in senso lato, è quell'elemento che abbassa l'energia di attivazione per una determinata reazione, che senza l'intervento dello stesso, non avverrebbe. Tra le varie problematiche che ho trovato vi è quella che l'urea congela a -11° C e questo in certi ambienti, è ovviamente si crea un problema di natura tecnica della stessa, non solo all'interno dell'impianto della macchina, ma anche in fase di stoccagggio e distribuzione. (infatti va regolarmente rifornita) Questo è uno scheme GENERICO di SCR Sicuramente nella prossima edizione dell'Eima, ci sarà la possibilità di informarsi adeguatamente al riguardo.
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... ma guarda un po'!
Mapomac ha risposto a LorenzVigna nella discussione Presentazione nuovi utenti
Ciao Lorenzo. Come vedi c'è già qualche argomento per i quali avrai sicuramente indicazioni interessanti. E non mi riferisco alla sola vite. Ti dice niente la parola KWH... -
CaseIH STEIGER & QUADTRAC
Mapomac ha risposto a RobertinoTrattorista nella discussione Trattori da campo aperto
Mi ricollego al discorso di albe e filippo, dove indicate che vedreste bene un "piccolo" articolato, al posto degli over 300. Vi dirò che in parte mi trovate d'accordo, ma un recente scambio di vedute con venditore (e specifico venditore, perchè ovviamente avrà tirato l'acqua al suo mulino...), mi ha fatto vedere la cosa anche da un'altro punto di vista. Diamo quasi per scontato che chi prenda un articolato (parliamo di questi "ipotetici" piccoli), lo faccia perchè ha grandi superfici, quasi tutte accorpate, poca necessità di transitare per strada, usa attrezzi trainati ecc. Perchè non dovrebbe preferire un cingolato in gomma ? Nelle nostre strade il complesso articolato - attrezzatura trainata come si comporta ? (parlo di lunghezza complessiva e certi incroci e stradine, già al limite per trattore e rimorchio ecc...)- 58 risposte
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- cingolo gomma
- isodiametrico
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Taggato come:
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D'altronde in condizioni di terreno bagnato qual'è l'attrezzo che non lascia suola...?
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Quanta invidia eh ?
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Come lo confronteresti nei confronti delle vangatrici (o eventualmente delle bi-vanghe) ? Quando e perchè preferire il rotoaratro ?
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Bene ottimo argomento. Approfittiamone per fare un po' di chiarezza in merito e per dare alcune indicazioni sul sovescio. Credo sia superfluo indicare cosa sia il sovescio, ma nel caso qualcuno non lo sapesse, possiamo riassumere molto brevemente dicendo che è una pratica agronomica, consistente nel coltivare una specie erbacea, principalmente leguminose o graminacee, per poi interrarla. A seconda della specie adottata si avrà un risultato diverso. Obiettivo primario è sempre quello di apportare fertilità al terreno, ma non sono da meno anche molti altri benefici che un sovescio apporta, come l'azione erbicida, il contenimento dell'erosione, la conservazione od il miglioramento della struttura ecc. Molto indicativamente possiamo affermare che: Leguminose: grazie all'attività azotofissatrice, consentono un'apporto di N nel terreno, specie se con apprato radicale profondo. Hanno poco apporto di Sostanza organica (S.O.), in quanto interrandole in fioritura o pre-fioritura, sono costituite da una biomassa composta dal 70-80 % d'acqua. Graminacee: a differenza delle leguminose, sono ricche di fibra (cellulosa ecc) ed in tempi più lunghi forniranno materiale per la formazione di S.O. e Humus. Quanto N può produrre un determinato sovescio ? Occorre partire dal dato si sostanza fresca prodotta, ovvero la biomassa sintetizzata dalla pianta; da essa calcolare la sostanza secca; infine convertire questo dato in unità di N. Per convertire il valore di S.S. di in N, si deve dividere per 6,25. Questo fattore è ottenuto calcolando che mediamente il contenuto proteico è formato da circa 1/6 di N. Indi per cui 100g di proteine/16g di N = 6,25. Il risultato di un sovescio è comunque da considerarsi un intervento ammendante e non fertilizzante. Come sappiano l'ammendante principe è il letame, pertanto sarebbe lecito chiedersi a quanto letame corrisponde un sovescio. Quanto Humus può produrre un sovescio L'umificazione è un processo che porta alla trasformazione della S.O. dei tessuti vegetali in una forma stabile, chiamata appunto Humus. La sua composizione è estremamente variabile e di difficile analisi analitica. Una buona umificazione si ha quando si parte da materiale organico di provenienza diversa ed eterogeneo. Questo per avere popolazione microbica estremamente variabile, che ricordiamo essere la principale artefice della decomposizione della S.O. Il coefficiente isoumico K1 esprime la resa in Humus della sostanza organica tal quale. Questo valore può essere molto basso partendo da un 10-20% delle paglie, fino ad arrivare ad un 50% del letame maturo. Il rapporto C/N A questo punto è bene anche introdurre il rapporto C/N. Questo valore infatti esprime la "convenienza" o meno di un sovescio, e più in generale, indica il bilancio dell'N quando si va ad interrare una massa vegetale. Sia essa derivante da sovescio che da residuo colturale. Come è noto i microrganismi responsabili della degradazione della S.O. utilizzano l'azoto e il carbonio contenuto in essa, per trarne energia e costruire proteine necessarie al loro sviluppo. Generalmente i batteri mediamente necessitano per fini metabolici, di 30 parti di C e 1 parte di N, il rapporto ideale della S.O. (sost. organica) quindi sarebbe 30. Esempio Nella paglie in generale (quindi nel materiale prodotto da graminacee), abbiamo generalmente un C/N > 30. In questo caso i batteri si trovano ad esaurire l'azoto contenuto nella S.O. prima di aver finito il C. Pertanto iniziano ad utilizzare quello del terreno. In un sovescio di legumisose invece abbiamo un C/N In questo caso l'N è in esubero rispetto alle necessità di degradazione del C e pertanto rimane disponibile nel terreno. Ad esempio la pollina ha un C/N basso, e il rilascio di N può arrivare all' 80% del totale. C'è comunque da dire che l'N eventualmente "rubato" dai batteri, è solo momentaneamente reso indisponibile, in quanto alla morte degli stessi viene nuovamente reso al terreno. Infatti le stesse pareti cellulari ed i contenuti vacuolari sono costituite da componenti proteiche e cellulosiche che torneranno di nuovo in ciclo. Vediamo quindi di dare qualche numero Contenuto di S.fresca e S.S. Coefficiente K1 A breve vedrò di trattare il K2, ovvero il coefficiente di mineralizzazione. Ovvero se come abbiamo detto l'Humus è una forma stabile della S.O. che rilascia lentamente N, vedremo come calcolare questo dato. Sarà mia cura inserire anche qualche esempio pratico come modello...perchè a voi alla fine è questo che interessa vero ? :perfido:
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- ammonizzazione
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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato
Mapomac ha risposto a DjRudy nella discussione Mondo Agricolo
Effettivamente ci vorrebbe una discussione intitolata "rapporto tra media ed agricoltura". Per caso qualcuno ha visto l'ultima puntata di Rosso Malpelo di Sortino (La7) sulla moria delle api ?- 5201 risposte
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Raccoglitrici pomodoro da industria
Mapomac ha risposto a Mapomac nella discussione Macchine da raccolta
Eh si puoi dirlo forte ! Infatti la tendenza è ridurre al minimo la presenza di operatori a bordo macchina. Sia implementando la cernita elettronica, sia ricorrendo a pratiche agronomiche corrette. (anche se poi quando c'è da pulire la macchina, qualcuno ci vuole, e non sempre può farlo l'operatore) Azzarderei una stima del 90 % di operatori extra-comunitari sui nastri cernita. -
Ma quale festa... io sono convinto che se il capo gli chiede di fare la notturna di semina, lui accetta. In ogni caso auguri !!!
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Uhm...questa tua affermazione non si addice ad un "vecchio informatico" La mela morsicata è Apple ovviamente
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Nuove mietitrebbie assiali DEUTZ-FAHR Serie 75
Mapomac ha risposto a Redazione Tractorum nella discussione News
Vassalli Fabril -
Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato
Mapomac ha risposto a DjRudy nella discussione Mondo Agricolo
E' proprio quello a cui mi riferisco. Parlando di cereali, ben pochi hanno un'idea delle potenzialità produttive di altre zone del mondo, e di come sia relativamente molto semplice ed economico (fino ad ora) importare centinaia di migliaia di tonnellate di prodotto. Sul discorso qualità forse hai ragione, ma a mio avviso non sempre si ha un consumatore che è in grado di apprezzare la qualità e a volte non è anche in grado di comprarla (mi sembra palese che oggi, recessione vera o finta, non si possa andare a chiedere al consumatore medio di spendere anche un solo cent in più del necessario). Aggiungerei che (non vorrei passare per un difensore dell'import ad ogni costo) bisognerebbe sempre valutare caso per caso la qualità del prodotto che arriva da noi. Gli scandali ci sono ogni giorno, ma più che colpa dei produttori nelle zone d'origine, a mio avviso è il commerciante (o industriale) che va alla ricerca del prodotto meno caro possibile. Ergo, i "cinesi" si mangiano il riso buono ed esportano quello cattivo. E ripeto si parla di cereali, perchè se andiamo su altri prodotti, la qualità nostra c'è ed è indiscussa, quanto non riproducibile altrove. E qui, forse effettivamente si fa poco per sfruttare questa risorsa.- 5201 risposte
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Trapiantatrici automatiche
Mapomac ha risposto a Mapomac nella discussione Macchine Agricole Varie e Componentistica
Gli operatori richiesti, sono il conducente del trattore ed un' operatore che movimenti gli alveoli o le cassette per quanto riguarda il precompresso. Checchi & Magli mi sembra faccia solo semi-automatiche, potrei sbagliarmi. Questo è l'alveolo. E' sostanzialmente un contenitore di polistirolo dove viene fatta crescere la pianta per i trapianti. Questo è il precompresso. La scelta o di uno o dell'altro dipende molto dalla specie che si va a riprodurre. Considerando che ad esempio un'insalata risente poco delle inevitabili rotture a livello radicale, quando si staccano i cubetti uno dall'altro, potrebbe essere preferito appunto il cubetto precompresso. Tra l'altro questo è il metodo più utilizzato in nord Europa L'alveolo d'altro canto può avere degli "svantaggi". Spesso ci si chiede perchè le piante trapiantate sviluppino un'apparato radicale fascicolato (che comunque in alcuni casi può essere un vantaggio), mentre generalmente quelle ottenute da seme, un'apparato tendenzialmente fittonante. Il motivo è da ricercare nel fatto che l'apice radicale delle piantine, sviluppandosi è facile che esca dai fori di sgrondo dell'alveolo. Questo a contatto con l'aria si secca. La radice pertanto avrà un ridottissimo sviluppo in senso apicale, e tendenzialmente sarà portata all'emissione di radici secondarie.- 106 risposte
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- agriplanter
- alveolo
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Intendevo foto della RAU
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- agrofinal
- aguirre bs 5000
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Nuove mietitrebbie assiali DEUTZ-FAHR Serie 75
Mapomac ha risposto a Redazione Tractorum nella discussione News
Per la gioia di chi è un forte sostenitore delle macchine convenzionali...vero Mauro ? -
8 maggio - visita alla Carraro Agritalia
Mapomac ha risposto a toni nella discussione Manifestazione agricole
Io pure mi ero iscritto in tempi non sospetti. Che famo ? Mauro non lo si può tagliare a metà . Io invece, ne verranno almeno 4 -
Arrivato. Grazie