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Mapomac

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  1. Nessuno parla dei frangizolle, chiamati (a seconda delle zone) "roger" Per quanto riguarda la mia zona, in annate secche (questa ad esempio) a volte è l'unico attrezzo che consente di entrare relativamente tranquilli, nella terra arata. Io conosco come costruttore Zucchi (San Prospero - Mo) .: Zucchi srl :.
  2. Sempre gentile...attento che... j.deere86 non fare caso a puntoluce è così perchè la fia lo stressa:tickedoff:
  3. Forse chiamasi globalizzazione. Forse chiamasi mercato globale. Hai infatti detto "multinazionale", oltre all'Italia (e nemmeno tutta) dove CNh potrebbe "rischiare" di proporre il TK 130 ?
  4. Di certo si troverà in buona compagnia, è verde come tanti voi, nonchè neo acquirente di un 6930 Premium... :clapclap: Caro Roberto vedrei che non ti sentirai solo... Benvenuto a j.deere86
  5. Benvenuto ! Alto contenuto tecnico mi raccomando
  6. Mapomac

    Irroratrici

    Infatti a questo dato viene sempre data poca importanza, riferendosi il più delle volte alla dose/ha. A tuo avviso che aumento (magari in %) di concentrazione è possibile ottenere con l'usilio della manica ? Concordo su tutta la parte sulla peronospora. Tralasciando il discorso "pioggia eventuale" (anche se quest'anno soprattutto al nord, e in specie sul pomodoro, è quello che ha fatto la differenza), sarebbe interessante valutare l'aspetto economico. Ovvero mi conviene avvalermi dell'ampia finestra che mi da un sistemico, o faccio un trattamento di copertura in più ? Ma in questo caso non è sufficiente regolare bene i giri motore e la pressione, in funzione della velocità di avanzamento ?
  7. Spiacente contraddirti, ma dal video si evince tutt'altro. Sempre ammesso che siano i dati reali :cheazz: Umidita: 10.9 % Purezza: 99,5 (forse è questo il dato più strano) % di cariossidi rotte: 0,14 %
  8. Credimi, potresti rimpiangere quanto detto... Sul vedere, nulla da dire, ma sul sentire...portati le cuffie !!! :2funny:
  9. Mapomac

    Irroratrici

    Pasquale ti vedo particolarmente esperto di irroratrici. Pertanto ti faccio una domanda. Se prendiamo una coltura particolarmente vigorosa, ad esempio (guarda caso ) pomodoro o patata, potenzialmente il flusso d'aria della manica, può "schiacciare" la vegetazione, sovrapponendo più foglie, e pertanto limitare la totale copertura da parte del trattamento ? Questa critica, mi è stata fatta dai sostenitori della barra tradizionale. Possibile che avessero ragione agli albori delle maniche ad aria, dove il flusso non era regolabile, e forse troppo incidente e perpendicolare al terreno ?
  10. E ci risiamo...vi chiederete voi, ma a chi interessano le raccoglitrici per pisello ? :cheazz: Quindi ecco i miei motivi: - In Italia abbiamo zone molto vocate per la produzione di questa coltura industriale. Mi riferisco alle provincie di Ferrara, Ravenna, Piacenza, Mantova, Verona, Lodi, Milano ed in misura minore alcune zone delle marche e dell'abruzzo. Oltre al pisello vengono coltivati anche fagioli borlotti. Per la raccolta si utilizzano le stesse macchine. - Ultimamente vedo nel nord Italia, un'incremento delle colture industriali, dovuto forse anche alla scomparsa della bietola. - Sono macchine particolari, che mi sono sempre piaciute. Vuoi per le dimensioni, vuoi perchè ce ne sono poche in giro, vuoi perchè tutto il cantiere di raccolta è una cosa a mio avviso "affascinante". Sarà anche che quando si passa in strada con il convoglio (furgone officina + 2 trebbie) tutti si voltano a guardare... - Dopo le raccoglitrici per pomodoro da industria sono forse le macchine che conosco meglio... Indicazioni generali sulla coltura La pianta nei climi italiani ha un ciclo di circa 4-5 mesi che si conclude con la raccolta nel periodo di maggio-giugno. Senza dilungarci nella tecnica colturale, possiamo però dire quali siano le principali caratteristiche: - pianta C3, pertanto molto importante l'acqua e il LAI (leaf area index) - importante nella scelta varietale, così come nella pratica agronomica, l'uniformità di fioritura, importantissima per poter effettuare la raccolta meccanica con la miglior resa possibile. - al nord rendono sempre meglio le varietà precoci (compatibilmente con il rischio gelate) in quanto i facili incrementi di T in primavera portano ad un'indurimento del seme troppo rapido. - può crescere in asciutta se le precipitazioni nel ciclo raggiungono gli 800 mm - ricordiamo come sia una leguminosa, pertanto l'attività di azoto fissazione è senz'altro gradita. L'attività del rizobio è molto ridotta nel primo mese del ciclo. - le rese per il prodotto fresco sono di 3-6 t/ha (per il secco 2,5-3 t/ha) Breve storia delle raccoglitrici Credo che questa serie di immagini possa essere abbastanza esplicativa. Come potete vedere in un primo momento in campo avveniva solo la raccolta della pianta, per la sgranatura ci si affidava a macchine fisse in stabilimento. A mio avviso quello che ha rallentato il progresso tecnologico, è stata la solo "recente" applicazione dell'idraulica in agricoltura, tale da permettere alle raccoglitrici di raggiungere le attuali produzioni e rese. Le componenti e i vari meccanismi richiesti per ottenere una COMPLETA meccanizzazione della raccolta e delle sgranatura, sono talmente tanti che senza l'attuale conoscenza dell'oleodinamica, ha portato ad avere le prime macchine considerate moderne solo circa 15 anni fa. Aggiungo che tutte le macchine per effettuare una sgranatura efficiente, devono essere autolivellanti, cosa di certo non possibile 30 anni fa. Come funziona indicativamente una raccoglitrice per pisello da industria ? Possiamo riassumere brevemente il funzionamento così: - il pickup molto simile a quello di una rotoimballatrice effettua il distacco dei baccelli dalla pianta. A seconda della cultivar e delle condizioni di raccolta, spesso anche buona parte della pianta viene strappata e di conseguenza immessa nel canale di alimentazione. - il prodotto viene portato nel cestello posteriore (quel lungo cilindro che è molto facile individuare). All'interno di questo vi sono a seconda del modello e della casa costruttrice 5 battitori. Questi non sono altro che cilindri sprangati lunghi quanto il cestello. Di questi uno è detto battitore principale, gli altri satelliti. - il cestello è in continua rotazione, stesso dicasi per i battitori. Grazie alla rotazione di tutto il sistema trebbiante il prodotto viene fatto muovere secondo il flusso che vedete in figura, passando, sempre in rotazione, per spessori sempre inferiori. Questo provoca l'apertura del baccello e la fuoriuscita dei semi. - il cestello funge da griglia rotante, i semi escono da esso e vengono intercettati dai nastri laterali inclinati che potete vedere. Questi allontanano la vegetazione residua. I semi, in quanto tondi più pesanti, rotolano in fondo fino ad essere raccoltri dal nastro inferiore in posizione centrale. - il prodotto viene spinto nella parte frontale della macchina, dove una facchiniera lo solleva per portarlo nel cassone. Durante il salto tra questa ed il contenitore, una serie di ventole provvede alla pulitura della granella. Importante al fine di una raccolta ottimale è la regolazione dell'inclinazione longitudinale del cestello. Questo infatti in linea di massima ha sempre una leggere pendenza posteriore, per facilitare la fuoriuscita della massa trebbiata. Tale regolazione è di fondamentale importanza in quanto un'inclinazione troppo blanda porta ad una permanenza del prodotto nel sistema trebbiante, troppo prolungata, con conseguente perdita di granella per rottura o schiacciamento. Altresì un'inclinazione troppo elevata porta ad una azione trebbiante meno aggressiva, pertanto le perdite sono da ricondursi a baccelli non sgranati. Alcune macchine moderne Queste le principali case costruttrici: PMC PMC Harvesters Diffusa in Italia Ploeger PLOEGER Diffusa in Italia Oxbo Oxbo International Corporation Sono presenti solo alcune raccoglitrici per mais dolce. Alcuni video "carini" Potete vedere qualche situazione un po' a rischio, qualche ribaltamento, non dico che sia all'ordine del giorno, ma credetemi capita spesso...ed è anche per questo che mi piacciono queste macchine. :perfido: [TABLE]YouTube - new pmc979ct | YouTube - FMC Peaharvester by Rijko BV Helmond | YouTube - Pea Harvester rollover | YouTube - fmc979at vs pmc979ct | YouTube - Pea harvester rollover | YouTube - PMC Pea Harvester Stuck | YouTube - PMC Pea Harvester Stuck going up hill| YouTube - new ploeger epd538 italy | YouTube - ploeger EPD 530 | YouTube - ploeger EPD530[/TABLE] Sperando di aver fatto cosa gradita, lascio a voi la parola.
  11. Così di primo impatto mi viene da dire che le 2 finestre "login" e "chi è online" troverebbero migliore collocazione in alto. Forse sarebbero però "brutte" per i non registrati e per chi accede solo al portale
  12. Mapomac

    Irroratrici

    Tralasciando per ora il discorso economico, non che sia meno importante sia chiaro, concordo che una 15 qli. o più sia pesante da tirare (così a titolo informativo nell'ultima campagna pomodori, un conoscente ha battuto il record di 4 trattori, 70 Cv di media, per riuscire a trattare). Ma nelle situazioni di terreno forte e bagnato, queste semoventi, soprattutto quelle a ruote non isodiametriche, come si comportano ? Tu Dj mi dici che riesci a trattare e ci credo, ma credi anche quando ti dico che da noi si sono salvati solo chi aveva le GROSSE semoventi (ovvio che la fila dove entravano la cancellavano), inquanto le piccolole semoventi, forse a causa della trasmissione idrostatica, non so, ipotizzo, rimanevano letteralmente ferme, anche non essendo necessariamente piantate. P.S. Ovvio che si sta parlando di situazioni quasi di nicchia...
  13. Che mi dite dei ripuntantori vibranti ? Effettivamente devo dire di non averne mai visti all'opera. Mi corre voce però che siano preferiti nei terreni sassosi, dove a differenza del normale ripuntatore, ha il pregio di portare in supeficie, o comunque di spostare meno sassi e pietre di grosse dimensioni. Ad esempio questo è quello di Badalini
  14. Stessa cosa la posso riportare pure io. Se non ricordo male è stato effettivamente il 2005, ma anche il 2006. Nella mia zona non si riusciva ad entrare in campo e pertanto presero piede le combinate. Come al solito è stato un'esordio dovuto ad una situazione d'emergenza. Un' approccio a mio avviso sbagliato, tant'è che tutt'ora si continua ad utilizzare le combinate solo quando con le convenzionali non si riesce ad entrare.
  15. The Combine Forum - Home Uno dei pochi forum esteri (e ne ho girati parecchi) di ottimo livello.
  16. ImageShack® - Image Hosting è utilizzabile ? O comunque è SEMPRE meglio utilizzare XtremeShack ?
  17. Non sapevo se postare qua o nella discussione dove si parla di affinamento, trattandosi di una considerazione personale. Noto ultimamente (ma credo che la cosa sia diffusa) un'abuso nell'uso dell'erpice rotante. Vedo parecchie situazioni dove è sprecato, in quanto altre attrezzature sarebbero ugualmente adeguate. Noto una certa disaffezione nell'usare le numerose attrezzature ad organi folli che spesso possono sostituire l'erpice rotante, senza contare l'usura minore (sia dell'attrezzo che della trattrice), i minori consumi, e una resa in ha maggiore. Posso capire terreni come quelli di angelillo o comunque terreni molto sciolti, dove lo sforzo richiesto e la velocità raggiungibile rende comunque conveniente l'erpice rotante, ma vedo zone con terreno fortemente argilloso dove magari non piove da 2 mesi, dove si entra comunque. Provate a venire a fare un giro dalle parti di Modena...vedrete i rotanti piangere...
  18. Mapomac

    Irroratrici

    A me piacerebbe affrontare 2 argomenti - dose distribuita/ha. Come "regolarla" in funzione della tecnologia che abbiamo a disposizione ? Quanto può essere ridotta grazie alla manica d'aria. Riporto la mia esperienza: anno 2008, annata critica per il pomodoro da industria, peronospora ovunque. 10-12 qli./ha vs 5-6 qli/ha. Risultati identici. - convenienza delle semoventi. E qui so che c'è un grosso sostenitore delle semoventi. Sempre per riportare l'esempio del pomodoro, conosco parecchie aziende di 300-400 ha, dei quali in media 100 di pomodoro (mediamente un trattamento a settimana per 2 mesi), che utilizzano trattore + botte semiportata. Per che superfici diventa economicamente conveniente una semovente ? Come si comportano in caso di terreno bagnato ?
  19. Apro questa discussione per parlare di macchine per la raccolta del pomodoro da industria. Perchè ? E' presto detto: - forse sono le macchine che conosco meglio - mancava... Passando ai motivi seri: - L'Italia è un grosso produttore di pomodoro da industria. Abbiamo delle ottime eccellenze rappresentate, sperando che non si offenda nessuno, per quanto riguarda la tecnica dalla provincia di Piacenza e per quanto riguarda la superficie investita, dalla Puglia in generale. - In Italia sono presenti le principali ditte costruttrici di macchine da raccolta, fatta forse esclusione di PMC che è inglese. - La scomparsa della bietola ha riportato in auge alcune colture industriali da tempo abbandonate, per l'eccessivo investimento richiesto. Oggi però si registra una controtendenza, assieme al pomodoro le grandi aziende possono oggi inserire nel loro piano colturale fagiolino, pisello, borlotto ed appunto pomodoro. Quali sono le tappe fondamentali ? A partire dagli anni 70 si va sempre più diffondendosi la raccolta meccanica del pomodoro da industria. Le prime macchine effettivamente funzionali sono da ricondursi a Guaresi. Ovviamente si trattava di macchine trainate con cernita manuale del prodotto. Indicativamente occorrevano almeno 8 persone solo solo per la cernita. A questi vanno aggiunti l'autista del trattore che trainava la macchina. Devono passare ancora parecchi anni prima che facciano capolino le prime selezionatrici elettroniche, che permettevano di alleviare molto l'onere di monodopera per la cernita del prodotto. Questa è stato la vera innovazione che ha poi spinto alla realizzazione di macchine semoventi, permettendo rese molto più elevate ed in tempi fino ad ora impensabili. In seguito il perfezionamento delle selezionatrici, l'abbinamento di più elementi ottici in linea, l'aggiunta di altri dispositivi elettronici per la gestione della macchina, hanno portato alle macchina attuali Nelle immagini sottostanti potete vedere una Guaresi trainata e le attuali selezionatrici eletroniche Alcune moderne raccoglitrici Come funziona in linea di massima una raccoglitrice ? (tratterò solo le semoventi, per ovvie ragioni. Oggi se non per piccolissime realtà, le trainate non sono più contemplate) Possiamo dividere il lavoro svolto dalla raccoglitrice in 3 grandi settori: la raccolta della pianta e del prodotto dal suolo, il distacco delle bacche dalla pianta, cernita del prodotto per l'allontanamento delle bacche verdi, marce e comunque del prodotto non conforme (compreso quindi foglie, terra, sassi, vegetazione) La pianta viene raccolta dal pick up (in Italia principalmente è un pick up a denti, ma è possibile trovare in altre realtà modelli a falcetto o a dischi), tramite il nastro 3 viene inviata al battitore 4. In questo caso abbiamo un battitore a raggi vibranti, che potete vedere in dettaglio nelle altre foto, ma esiste anche un'altra tipologia di trebbiatura: battitore a cinghie. Tralascio questo argomento in quanto il battitore a raggi vibranti ha soppiantato le cinghie già da parecchi anni. I battitori a cinghie infatti, oltre ad essere una tecnologia precedente, erano tornati in scena una decina d'anni fa, quando sembrava che l'effettiva maggior delicatezza di questo sistema nei confronti delle bacche potesse venir riconosciuta e di conseguenza remunerata, dalle industrie di trasformazione. La cosa però non ha preso piede. L'azione vibrante dei raggi porta al distacco delle bacche che per gravità cadono sul nastro 7, è invece il nastro 10 che porta la vegetazione residua nella parte posteriore della macchina, dove la ventola 12 provvede ad allontanarla in senso opposto all'avanzamento. Il flusso d'aria generato colpisce la "cascata" di prodotto nel salto tra il nastro 7 e nastro 11, eliminando così le foglie e la vegetazione che inevitabilmente si sono staccate durante la trebbiatura. A questo punto il prodotto tramite il nastro trasversale posteriore 11 subisce "un cambio di direzione" ritornando quindi in direzione anteriore. Viene quindi immesso sul nastro di precernita, dove a seconda del numero di selettori elettronici, subirà una decisa pulitura. Successivamente al nastro cernita, il prodotto viene immesso sul nastro di cernita manuale dove 1-2 o più operatori (a seconda delle situazioni) affina la pulitura del prodotto. Generalmente è necessario un'operatore anche nella parte posteriore della macchina, prima della cernita, in modo che possa intercettare corpi estranei che potrebbero danneggiare la selezionatrice. A volte questo è il solo operatore, più ovviamente il conducente. Affinchè la cernita sia efficace, il nastro di precernita deve essere perfettamente in piano. A seconda delle scelte costruttive delle varie case, possiamo avere un livellamento automatico del solo nastro, oppure dell'intera macchina. Nel primo caso il livellamento riguarda solo il verso trasversale, nel secondo sempre quello trasversale riferito però alla macchina intera. Quest'ultima scelta è stata ormai adottata da quasi tutti i costruttori ed alcuni propongono un'ulteriore bilanciamento longitudinale dei nastri di cernita (vedi Guaresi). Il tutto nell'ottica di mettere le selezionatrici nelle condizioni migliori per effettuare il loro lavoro. Ricordo come la resa attuale di queste macchine si aggirino tranquillamente sui 1000 qli./h, pertanto se pensate che devono tutti passare per quel nastro, immaginatevi come esso no consenta intasamenti o rallentamenti. Infine il nastro si scarico provvede a scaricare il pomodoro su bins o altri contenitori atti al trasporto. Per esperienza personale, questo è un punto critico della macchina. Si viene a creare un vero e proprio collo di bottiglia. Ovvero tutta la macchina è in grado di sostenere una certa resa, ma il nastro di scarico non è altrettanto performante, dovendo così rallentare la velocità di raccolta. Le restanti immagini "chiariscono" in dettaglio il funzionamento delle altre componenti. Quali sono le ultime "novità" ? Diciamo che grandi innovazioni non ci sono state. Effettivamente il perfezionamento della cernita elettronica ha ormai raggiunto (forse ovviamente) un limite per ora invalicabile. Infatti bisogna effettivamente dire che la problematica principale nella raccolta del pomodoro da industria è appunto la cernita. E direi che è stato brillantemente risolto. Cosa è possibile vedere nelle macchine recenti ? Essenzialmente pick-up elettronico, sterratore elettronico. Il primo è un dispositivo elettronico per automatizzare la regolazione dell'altezza del pickup di raccolta. Sicuramente sulle macchine grosse, considerando che a differenza degli Usa, la raccolta è ad una fila (o fila binata, la le cose non cambiano), occorre puntare sulla velocità di raccolta. Con questo dispositivo è facile mantenere gli 8-9 Km/h Il secondo è un accoppiata nastro + selezionatore elettronico per la sola separazione di terra e sassi. Sinceramente non so quanti ne abbiano venduti... Quali sono le principali ditte costruttrici ? Guaresi - Guaresi S.p.A (in testa per diffusione e numero di macchine costruite) Pomac - POMAC INDEX Bargam - Agroindustrial Grupo Capa, S.A. Gallignani - Home - Gallignani.it Sandei - MTS Sandei Considerazioni Personali (e ripeto personali:)) Qualcuno potrebbe pensare che io stia facendo pubblicità a Guaresi, dato che molte foto sono appunto di macchine Guaresi. C'è da dire però che non è mica colpa mia se le altre case sono rimaste "ferme". Per forza di cose, l'unica azienda che si distingue e cerca di apportare innovazione nel settore è appunto Guaresi. Detto questo io ho avuto modo di confrontare in modo approfondito Guaresi e Pomac, ma per ora mi astengo dal dare giudizi. Potrei riportare alcuni pregi e difetti di ambo le macchine, riportandoli anche a ciò che offre la concorrenza. Concludo riportando alcune mie considerazioni su selezionatrici, sterratore, pickup elettronico. - Selezionatrici: alcune case costruttrici offrono oggi la possibilità di montare fino a 3 elementi. A mio avviso se si arriva a raccolta con la necessità di avere 3 selezionatori, forse è il caso di rivalutare le scelte agronomiche. Non si deve arrivare a raccolta con una % di verde così elevata da richiedere una "forza selezionatrice" così elevata. - Sterratore: lo sterratore proposto è presentato come la soluzione per la raccolta in caso di terreno bagnato. Per esperienza personale, questo è effettivamente un problema molto importante, ma si presenta solo in suoli argillosi. In presenza di tessiture pesanti non credo che lo sterratore possa essere di molta utilità. E' infatti l'intasamento delle stanghe dei nastri a recare disturbo, il quale non è provocato da zolle di terra che risalgono i nastri della macchina, ma da continui apporti di terra delle radici e sollevata dai denti del pick-up. Riassumendo lo sterratore serve per le zolle, non per il fango... Inoltre è proposto come soluzione per i terreni sassosi. Sinceramente in un contesto attuale, moderno e razionale, andare a coltivare pomodoro su terreno sassoso, tale da rendere problematica la raccolta, non penso sia la scelta ottimale. - Pickup elettronico: sicuramente utile sull'asciutto. Da valutare l'efficacia sul bagnato. Va però detto che con l'ausilio dei rulli motorizzati sotto al pickup, in situazioni normali diventa praticamente inutile. Forse sarebbe meglio curare meglio la sarchiatura e la sistemazione del terreno, piuttosto che incorrere in costosi (a memoria 8-9.000 €) e complicati sistemi elettronici Detto questo dato che sicuramente avrò tralasciato qualcosa, lascio a voi la parola, sperando che ci sia anche qualche altro utilizzatore.
  20. E poi il tuo amo2 , dice che sono permaloso...
  21. No no...in realtà sei qui perchè sei un lecchino del boss... :asd:
  22. Suvvia non siamo permalosi... Mica poteva fare un multiquote chilimetrico.... L'invito è ovviamente rivolto a TUTTI !!!
  23. Portarle in usa...ok Portarle ai raduni...ok Portarle all'outlet invece di...ok Ma anche qua Ciao Annalisa !
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