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Tiziano

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  1. Eh!, tristi eventi della vita. Ad ogni modo grazie per la tua testimonianza!. In realtà, da quanto ho letto, il motore a V, pur concettualmente simile, non è lo stesso di quelli montati sulle moto. Osservandone, poi, la struttura, mi vien da domandarmi il costo effettivo industriale di una simile meccanica, visto anche il basso numero di esemplari costruiti, anche se in ambito militare, i costi passino in secondo piano.
  2. Il 640 ha la 540 giri a 1940 giri motore su 2400, e, a mio avviso, è rapportato bene (io ho il 600, stessa meccanica e mi trovavo bene), esempio, la serie 666 li ha a circa 2200 giri minuto; in entrambe le scelte, ci sono vantaggi e svantaggi. Probabilmente, la tua fresa ha una rapportatura "corta", ovvero abbastanza ridotta alla coppia conica o nei pignoni della catena laterale, per cui gira relativamente piano; era la stessa mia condizione, che con la fresa "Rotor" girava piano, mentre un mio amico, sempre col 600, ma la "Breviglieri" a 4 velocità, sceglieva il rapporto più confacente all'uso. Poi ho trasformato la mia Rotor in fresa cofanata per uso sotto le serre e ho invertito i pignoni della catena, adesso fila che sembra un mulinello e tira il terreno quasi a borotalco😁 (però è più faticosa da far girare 🙄), ma per quello che devo fare è perfetta così.
  3. Tiziano

    Fiatagri 35-66

    Brochure franzosa, ma si comprende bene http://tracteurs.someca.free.fr/docs/fiat_35_66_pub.pdf
  4. La macchina sembra in ordine, ovvero si presenta bene esteticamente (non sembra riverniciato o raffanzonato per la vendita); riguardo l'arco di protezione sarà assai difficile trovarne gia fatti per quel tipo di trattore (come per tutti quelli meno diffusi, in pratica), tuttavia un fabbro ferraio iscritto all'albo potrebbe confezionartene uno tranquillamente, poichè dovrebbe avere le linee guida (dimensione scatolati ecc) per poterlo costruire e rilasciarti un attestato di abbinamento al trattore specifico. Io dispongo del libretto uso e mantenzione del carraro 300 serie Vanguard (dovresti trovarlo scritto sotto il logo 300 o da qualche parte sul cofano)
  5. No, sono un semplice agricoltore.....😁
  6. Sicuro?, controlla nella targhetta riassuntiva metallica posta sotto il serbatoio, se c'è scritto "OAT store" é ex jugoslavia; se invece "UTB Brashov" allora è Romania; da quel poco che so, la 300 veniva dalla ex jugoslavia, così come la 420; mentre la 450 e alcuni motori per cingolati Agrifull, dalla Romania.
  7. Tiziano

    Filtri aria motore

    Anche nel nostro 45/66 c'è la doppia cartuccia, che è sempre rimasta pulita; non ho mai nemmeno visto accesa la spia. Ho sempre soffiato la cartuccia principale in concomitanza con i lavori più polverosi (es trincia stocchi mais), ma ho sempre riscontrato una carica di polvere modesta; ovviamente sostituita con le tempistiche più o meno consigliate. Paradossalmente, sull'Agriful con motore VM, c'è scritto di pulire la cartuccia solamente nel momento che la spia si attiva (ha quella meccanico-manometrica con il pulsante reset), per evitare trope manipolazioni, ma non ha quella di salvaguardia. E' probabile un problema qualitativo della cartuccia principale, oppure un difettoso serraggio del coperchio, che ha lasciato passare polvere. Nel mio, un settore dove si aggrappa il gancio metallico del coperchio, si è usurato, pregiudicando la tenuta, perciò ruoto il coperchio di un settore, in modo che il gancio stringa normalmente.
  8. Tiziano

    Fiat 411 r

    Sulla pompa di iniezione, c'è una vite con testa ad esagono dell'11 -se non sbaglio- con anche il taglio per il cacciavite, la sviti di un paio di giri, poi sviti il cappello dello stantuffo della pompa di adescamento (che è posizionata sempre sulla pompa iniezione, a lato), una volta svitato il cappello titi in su lo stantuffo (se non si è bloccato col tempo) e cominci a pompare, finchè dalla vite non esce gasolio privo di bollicine. Riavviti il tutto e fai l'avviamento normale come se il motore fosse freddo, probabilmente partirà un po' disordinato, ma poi si riassesterà. Teoricamente, anche solo pompado con l'adescamento, senza svitare la vite da 11, si dovrebbe svuotare dall'aria, poichè sulla pompa c'è una valvolina di sovrapressione che lascia passare l'aria verso il serbatorio. Si sente quando l'impianto è disareato, qaundo senti una buona resistenza al pompaggio e nel contempo la valvolina emetterà una specie di pernacchia (rumore vibrante) di passaggio gasolio al rifiuto.
  9. Di che 300 stiamo parlando?, perche quella Italiana (carro blu ruote arancio) ha il 1700 con pompa iniezione in linea e supplemento iniezione automatico, invece quella jugoslava (carro marron e ruote bianche)ha il 1500 con pompa iniezione rotativa CAV senza supplemento, questa caratteristica la sfavorisce negli avviamenti a freddo invernali e con motore non più nuovo; dovrebbe avere un facilitatore che sarebbe l'esclusione anticipo, premendo il funghetto dello spegnimento andrebbe a spostare un nottolino presente sulla parte esterna del corpo pompa inez rivolto verso il motore (bisognerebbe verificare). Il serbatoietto del thermostarter non avrebbe bisogno di manutenzione e si ricarica automaticamente durante il funzionamento del motore. Se senti "le combustioni" , ovvero il "blum" significa che funziona e il gasolio arriva, però non bisognerebbe tenerlo attivato cosi' tanto, ma un massimo di 15/20 secondi, così si crea la "nebbia calda" del gasolio, senza bruciare; perchè il thermostart è una candeletta elettrica, che scaldandosi, apre una sfera che fa passare un po' di gasolio, che finendo sulla candeletta, lo vaporizza senza bruciare, ma se si insiste troppo, finisce per prendere fuoco e vanificare il procedimento. Ovviamente se il motorino avviamento è un po' stanco, le cose si complicano.
  10. !3,9 km/h per la 215 e 15,5 km/h per la 300, probabilmente dettati per la maggior circonferenza di rotolamente degli pneus posteriori di dimensioni maggiori. Ad ogni modo, a trattore a vuoto lo spunto dovrebbe essere decisamente facile; tra l'altro con la 300, che ha il regolatore meccanico alla pompa iniezione, risulta più reattiva al carico (più "sveglia") rispetto al regolatore pneumatico della 215. La 300 Italiana hai il motore da 1700cc e pompa in linea, mentre quella Jugoslava ha il 1500 (della 250) con la pompa rotante CAV.
  11. Tiziano

    Impianto elettrico fiat 250

    No sono molto pratico, comunque il 10 dovrebbe essere il segnacarica (che comanda la lampadina spia), mentre il regolatore è il 14; comunque controlla il fusibile di carica, (11, oppure il 7 nella figura 63) che è in un partafusibile volante, pulisci bene i contatti, perchè tra polvere e umidità è un attimo che smetta di far passare corrente. Oppure le spazzole di eccitazione dell'alternatore.
  12. Tiziano

    Impianto elettrico fiat 250

    Nel link qui sotto, a pag 30, lingua franzosa ma si comprende bene http://tracteurs.someca.free.fr/docs/250.pdf
  13. Se vai a pag 68 del pdf del link qui sotto, vedi il profilo del cerchione posteriore http://tracteurs.someca.free.fr/docs/som35_pieces.pdf
  14. Tiziano

    Same Ariete 85 CV 1974

    In che senso?, cioè che il motore non vuol saperne di andare in moto pur ruotando, oppure si è bloccato fisicamente opponendo resistenza alla rotazione (al traino le ruote strisciano perchè inchiodate dal motore)
  15. Dipende da che motorino avviamento monta, se l'originale o uno sotituito. L'originale, se non sbaglio dovrebbe essere un Magneti Marelli con l'innesto Bendix, ovvero senza elettromagnete che sposta il pignone (ha solo il teleruttore -lato opposto al pignone-), poichè esso ha un elicoide sull'albero motorino avv che fa spostare automaticamente il pignone verso il volano mentre gira (e lo espelle se il motore gira più forte dopo avviato); spesso questi pignoni, quando usurati, nel momento che il motore da la prima combustinone, viene espulso e va in folle, quindi bisogna ripetere l'avviamento più volte. Lo faceva anche nel nostro 513R, ma non in modo grave, d'inverno dopo 2-4 tentativi andava in moto. Lo tiri giù e vai dall'elettrauto, ma so già cosa ti dirà: <<prendine uno nuovo che spendi quasi uguale>>
  16. Giusto me li lasciassero in tasca, sarebbe meglio, almeno li impiegherei secondo i miei concetti (sarchiatrice o prostitute, sarebbero affari miei), invece così una parte non indifferente finisce ai sindacati che devono gestire le pratiche, il resto è un sottaciuto finanziamento all'industria, cui noi facciamo da utili idioti (non è una cruda offesa, ma il termine è usato per descrivere qualcuno che sembra essere manipolato senza accorgersene)
  17. Cioè intendi se ha il canale più o meno pronunciato?, domani butto un occhio (ho il 312 , con montati i cerchi del 411).
  18. Sono in lingua francese, ma con un po' di buona volontà si comprende tutto http://tracteurs.someca.free.fr/docs/780.pdf http://tracteurs.someca.free.fr/docs/780_plan.pdf http://tracteurs.someca.free.fr/docs/350.pdf
  19. La serie 70, che ha la trasmisione della serie 80, ha il gruppo serito da due comparti: il cambio vero e proprio, e la trasmissione finale che comprende anche il servizio del sollevatore; perciò il post qui sopra illustra la parte finale, mentre nel link che lascio qui sotto, alla operazione n°30 è indicato il foro filettato cui osservare il livello cambio velocità. http://tracteurs.someca.free.fr/docs/780_plan.pdf
  20. Questa -degli incentivi- non può essere considerata nemmeno più droga da sballo, ma morfina di un corpo in metastasi.... La questione va al di là della mera questione economico finanziaria, ma coinvolge in pieno il nostro tipo di società civile e la sua impalcatura politica. E la rana continua a bollire.
  21. Comprensibile! OT: mi domando fin quanto internet o parte di essa potrà essere "gratuita"; o quando ci addebiteranno la co2 prodotta dai server per far funzionare il tutto .... 🙄 A dir la verità le nostre colture "intappolano" la co2, dovremmo (o dovremo) far valere questa nostra capacità; la Tesla ci vive su questo principio dei crediti carbonio ceduti alle altre case automobilistiche in cambio di 1,7 miliardoni di € nel 2023....... (i più informati dicono quasi 9 dal 2009, capite dove sta l'inghippo...)
  22. Qui entriamo in un argomento che, da solo, varrebbe un forum a parte; poichè la vendita "a casa", ovvero nell'azienda produttrice, avrebbe un senso, ma richiede molte energie e dedizione; non può essere considerata come integrazione, altrimenti non si riesce a seguire bene l'azienda e il punto vendita. Per fare buona cosa servono molti prodotti da offrire contemporaneamente e per il maggior tempo possibile, servono le serre per ampliare l'offerta temporale e locali refrigerati per supplire i picchi di produzione. Ortaggi e frutta sarebbe l'ideale, passare al trasformato (marmellate ecc) si "passa il fosso" entrando in un settore molto più spinoso, a causa delle gestione sanitaria della filiera. Se una azienda medio-piccola volesse affrontare questo tipo di sbocco per la propria produzione, se dotata di personale famigliare collaborativo, potrebbe essere redditizio, ma bisognerebbe comprendere anche l'eventualità di fare qualche mercato settimanale. Se si offre prodotto buono, a prezzo ragionevole e trattando bene la clientela, si fa presto ad avere un buon giro, anche senza farsi pubblicità e persino mettere fuori cartelli; il passaparola, alla fine, è la miglior pubblicità; ovvio che serve tempo per stabilizzarsi con un "portafoglio clienti" ampio, non è una cosa che si fa in due settimane, diciamo che per partire potrebbe essere utile anche un battage pubblicitario o l'offerta cui sopra, ma se dietro non c'è la sostanza di una buona offerta, l'azione non sta in piedi. Parlo per esperienza personale, noi vendevamo anche a casa, da un certo punto di vista è anche soddisfazione economica ( a prezzo, si vende benissimo anche la seconda scelta, eccome!) però era un impegno notevole, specialmente nei periodi di punta cui l'azienda richiedeva mano d'opera per altre cose; poi sempre macchine e gente in corte agli orari più disparati e qualche "cagarampin" di troppo mai contento. Poi, quando avevamo le ciliege, si catenava il putiferio, il delirio più totale, francamente insostenibile. Perciò abbiamo deciso di smettere. Va anche notato, che la maggior parte della clientela ha una certa età (che fa spesa anche per i figli) e non penso che si informi sul web dove trovare un punto vendita, sono persone che hanno tempo di girare e si fanno volentieri qualche km in più per essere sicuri che il prodotto che si vende arrivi proprio dai campi dell'azienda.
  23. Bisognerebbe anche ridurre il getto del carburatore, poichè il motore a petrolio ha bisogno di più carburante, in proporzione al benzina; in alcuni vi erano anche differenze nel sistema di raffreddamento, perchè il motore a petrolio scalda meno (es il Lombardini Lap 90 aveva meno fori passaggio aria al volano e cilindro con alettature meno estese). Io non mi avventurerei in modifiche serie di meccanica, se si riesce a trovare il kerosene, o adattare una miscela benz gasolio, cercando di usare il motore con certa cautela, si fa lo stesso il lavoro e si vive felici ugualmente. Volendo, il motore va lo stesso così com'è anche a benzina, non perfettamente poichè si sente che va a miscela "grassa", ma va.
  24. Tiziano

    Fiat 411 r

    Se vai in questa discussione, trovi uno spaccato della pompa, il raccordo del rifiuto è girato verso l'alto. La dinamo, come scrive Luca, ha un coperchietto lato bronzina (opposto alla puleggia) trattenuto da due vitine, e smontandolo troverai un feltro che dovrai impregnare con un po' di olio.
  25. La pompa iniezione ha il suo piccolo foro di introduzione olio, accampagnata da una piccola asta di livello, dovrebbe essere proprio quello vicino al coperchio triangolare della prima foto; potrebbe essere anche una cosa simile ad un tassello di gomma che va svitato per poterla estrarre.
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