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Storia: Cingolati landini
Tiziano ha risposto a FIAT 27C DIESEL nella discussione Storia macchine agricole
C'erano anche questo mini (pubblicità da rivista marzo 1969)e questo maxi (tratta da depliant), notate l'estetica spartana e i fari Siem -
Se non vado errando, la serie 66 non era una versione rivestita del 640, quello che intendi Tu era la serie 46 e poi 56 ( c'erano anche gli omologhi Agrifull), inoltre il motore era un po' differente essendo l'evoluzione della serie 8000, con corsa di 115 mm e alesaggio di 100 e 104 a seconda delle versioni. I 66 con tre cifre (466>766) invece avevano i motori con corsa da 100 e alesaggio 100 e 103. Mi sembra che la trasmissione dei 66 derivasse originariamente da una nuova seria Agrifull (gestione GEPI) con motori MVM a testate singole.
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..........beato te che vai ancora a scuola........io lavoro da 25 anni e sono stufo da un bel po'. Per quanto mi riguarda farò di tutto per essercivenerdì
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Raccoglitrici pomodoro da industria
Tiziano ha risposto a Mapomac nella discussione Macchine da raccolta
Noi facciamo pomodoro industria, ma con una superfice molto (ma molto) limitata, fino 3 anni fa usavamo una Pomac trainata con cernita manuale; ottima macchina ma con produzione forzatamente limitate dal numero delle persone cernitrici. Adesso è nel magazzino a riposare, benchè sia perfetta. Ultimamente ci siamo affiancati ad un produttore che possiede una Guaresi: produzioni orarie fantastiche, spazi manovra incredibilmete ridotti e versatilità estrema; stare però al banco di cernita per rifinire il lavoro, non è il massimo. -
Penso non fossero molto diffusi, io non ne ho mai visti. Erano già presenti negli anni 60; se non sbaglio sono finiti sotto il marchio Goldoni.Qui sotto metto un paio di modelli da un depliant anni 80.
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SAME AUTOMAZIONE (anni 60)
Tiziano ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Ho dato uno sguardo ai libretti uso e manutenzione degli Ariete a cofano tondo e ho ricavato che in quello datato maggio 1964, vengono citati solo i freni (di servizio e stazionamento) a tamburo sulle ruote motrici posteriori, diametro interno tamburo mm 400 e larghezza ceppi 60 mm.In quello edito nel maggio 1967 vengono citati solo freni servizio e stazionamento a dischi sui semiassi delle ruote posteriori, con diametro di mm305.Non vengono riportati impianti frenanti in alternativa.Era omologato anche la versione …../I equipaggiata con impianto di frenatura misto-automatico pneumatico per la frenatura rimorchio; con componenti principali marca OMP.- 278 risposte
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In genere, riempire eccessivamente d'olio una scatola di trasmissione, si provoca un surriscaldamento dell'olio, poichè gli ingranaggi compiono una specie di pompaggio dovendo farlo sfuggire dai denti mentre ruotano, poi, come minimo ci sarà un notevole rifiuto dallo sfiato. Occhio al tipo di olio che devi usare, poiché se la riduzione è un coppia ipoide serve un lubrificante specifico (E.P., estreme pressure). In genere, le attrezzature agricole "normali" hanno esigenze non così specifiche.
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Parco macchine
Tiziano ha risposto a Filippo B nella discussione Macchine Agricole Varie e Componentistica
312r I° serie, 513R automatic con muletto flangiato, 600, 45/66 dt s, Kubota xb1, rotolone ferbo e pompa relativa, 2 rimorchi, scavacipolle, raccoglicipolle, trainata pomac pomodori, erpice rotante, atomizzatore tifone, trincia nobili, motofalciatrie bcs, motocoltivatore bertolini, carro frutta marchesi ecc. ecc. ecc. -
In questa zona le 100-120c hanno avuto una diffusione limitata; era grossa per i privati (di allora) e piccola per i contoterzisti che le preferivano la 180 ci e la successiva FA20 per le arature nelle terre fortemente argillose che ci contraddistinguono. Oppure qualche sparuto Allis Chalmers con motore 2 tempi oppure rimotorizzato Fiat.Il mio contoterzista usa tutt’oggi una Fiat 180 ci con reversibile trainato, che quando passa trema la terra….Le 100 e 120c ora hanno dei ruoli complementari, in genere con estirpatori o frangizolle trainati (roger) per quando la terra diviene come il sasso.Sperando di fare cosa gradita metto il depliant della 120c
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Serie NASTRO D'ORO: il grande successo FIAT
Tiziano ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Breve compendio all’ampio servizio di Filippo sulla Nastro Oro: il 550 a ruote, al suo debutto, nel marzo 1968, disponeva già della frizione presa di forza (asae 540 giri min) a comando indipendente con leva manuale orizzontale posta alla prossimità sinistra del coperchio del cambio.Anche il 600, evoluzione più performante del 550 (e precursore del 640) era dotato di simile comando.La pubblicità qui sotto è datata luglio 1968.Nota di servizio: chi disponesse del depliant originale del 550 e simili, può contattarmi, sono disponibile allo scambio di copie. -
Serie NASTRO D'ORO: il grande successo FIAT
Tiziano ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Questi sono gli Strain Gage, applicati al corpo trasmissione di un 411R, o 312R. -
Serie NASTRO D'ORO: il grande successo FIAT
Tiziano ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Il 411 in prova aratura con gli Strain gage e furgone registratore -
Mercoledì 28-01-2009 Visita al centro sperimentale New Holland
Tiziano ha risposto a Johndin nella discussione Manifestazione agricole
Mi metto in nota pure io. -
Serie NASTRO D'ORO: il grande successo FIAT
Tiziano ha risposto a Filippo B nella discussione Storia macchine agricole
Grazie a Filippo per l’esaustiva relazione riguardo all’incomparabile Nastro d’Oro; penso non vi sia una serie trattoristica in grado di segnare così positivamente una frazione temporale importante della nostra meccanizzazione agricola.Volevo spendere due parole in relazione all’immagine del 450 “volante”: queste erano, ovviamente, prove di fatica e il furgone che seguiva, oltre a teleguidare la trattrice, si faceva carico di registrare i dati “filotrasmessi” forniti dagli Strain gage. Questi dispositivi erano degli “estensimetri a variazione di resistenza” , speciali elementi sensibili, a prima vista non molto dissimili da un francobollo, i quali venivano incollati al pezzo sotto esame e ne seguivano le deformazioni, dandone l’esatto valore delle sollecitazioni realmente agente nei punti critici della struttura del veicolo, nonchè le grandezze meccaniche (vibrazioni, sforzi, pressioni ecc.) interessanti un determinato aspetto del funzionamento del trattore stesso; ciascuno di questi contiene una griglia fatta di filo assai sottile (2-3/100 mm.) la cui resistenza elettrica varia proporzionalmente con la deformazione.Per l’esecuzione delle prove dinamiche veniva impiegato un furgone porta strumenti appositamente allestito e ricevente i dati attraverso cavi schermati, trasmettendoli attraverso 6 canali amplificatori a frequenza portante e registratori a 6 canali ( Brush); una volta raccolti e valutati i risultati delle diverse misure (trascritti poi su carta, come i sismografi) si valutavano le rappresentazione delle fasi critiche del fenomeno osservato.Gli Strain gage erano già utilizzati dalla Fiat Aviazione nel 1954, per valutare il comportamento sotto stress indotto durante lo stallo con fattore di carico crescente, stabilità longitudinale e varia fenomenologia parassita del velivolo cacciabombardiere sperimentale Fiat G82.Il tutto venne trasmesso velocemente anche ai meno delicati trattori, e qualche anno dopo, la nuova serie 11 già vantava questi approfonditi termini di sperimentazione.La scelta dei punti critici dove applicare gli Strain gage, nella maggior parte, era facilmente intuibile ma nei casi meno evidenti si sondava preventivamente applicando delle speciali vernici a base di resine, che una volta essiccate, assumevano una consistenza vetrosa ( tensovernici stress coat Magnaflux), avevano la proprietà di fessurarsi quando la deformazione locale superava un determinato valore minimo; seguendone le fenditure della vernice si individuavano le aree di eguale sollecitazione.Tutto ciò erano elementi sicuramente preziosi per lo sperimentatore e, soprattutto, per il progettista. -
Muoversi avanti e indietro tra queste pagine diventa estenuante, 35 secondi solo per caricare la pagina di questa risposta!!, e poi clessidra, clessidra e ancora clessidra!!; devo avere il modem col filtro del gasolio intasato.
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Hai perfettamente ragione, é che debbo ancora orientarmi bene all'interno di questo portale; ma, sopratutto, ho poco tempo per visitarlo in lungo e in largo.Inoltre -annotazione a margine- chi non dispone della ADSL fatica ad esplorare le varie sezioni, poichè caricare le singole pagine ci vuole un'infinità, specie se sono presenti immagini consistenti.
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Sì, non sarebbe male, sopratutto se documentazione tecnico-pubblicitaria riguardante trattori e macchinari inerenti. Qualcosina l'ho, dagli anni ' 50 in poi.
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Dovrei esserci pure il sottoscritto, però il giorno preciso non so; il biglietto, da 15 anni a questa parte lo ricevo direttamente dall'ente organizzatore, spero anche per quest'anno.
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Degli anni '60 ne abbiamo due in azienda, ma li uso per .....lavoro.Un 312R I° serie (1960), e un 513R Automatic (1963) con flangiato il muletto posteriormente. Qundo posso li sostituirò con qualcosa di più moderno, ma, ovviamente, non saranno mai venduti
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Sono Tiziano, dal basso mantovano, agricoltore a tempo pieno. Sinceramente è la mia prima iscrizione in un forum di questo argomento, spesso, negli altri, c'è troppa partigianeria; ma quà, sono sicuro, ci sarà più sale in zucca.Un saluto a tutti da parte mia.