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Tiziano

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  1. Non posso esserti d'aiuto, non ho mai fatto lavori similari ma solo assistito. Quantomeno servirebbe un manuale per conoscere i vari passaggi, sopratutto nella registrazione degli azionamenti dei due stadi.
  2. 😁😁 C'era anche il 175.24, che era anche tre assi con tara abbastanza bassa e senza rimorchiabile; o il 190.26 e 30; giusto per fare due nomi, Ma il problema è sempre trovare il mezzo giusto con ancora una vita sfruttabile, senza scommettere troppo sulla fortuna; ma questo vale per tutti i macchinari in genere.
  3. A mio avviso (e riscontro grafico) il motore sarebbe un Lombardini 832, 100x105mm, bicilindrico, 1648cc; potenza 32,8cv a 2600 giri min, o 34 a 3000giri min. La targhetta identificativa del motore sarebbe presente in quel riquadro del convogliatore ventola, che nel tuo "vuota" Ovvio che non c'è carburatore, ma la pompa iniezione
  4. Non sono ferrato in queste macchine, tuttavia dovrebbe essere stampigliato sul telaio il tipo di macchina (una piccola zona rettificata e numeri punzonati), stessa cosa per il motore; se metti una foto di questo, forse riesco individuare almeno la marca.
  5. I trattori con la frizione totalmente indipendente, hanno il comando separto delle forcelle dei rispettivi cuscinetti reggispinta; mentre in quelli a frizione a doppio stadio (cioè a pedale comandante prima quella del cambio e poi la pdp) hanno un comando unico che lavora sulla corsa dei piedini frizione. Perciò penso non sia possibile rendere il comando totalmente indipendente con leva dedicata.
  6. Poi dipende molto dal tipo di tessitura del terreno e l'umidità; es da noi, che è molto argilloso, se bagnato si attacca e non conta più avere o meno le tassellate; in questo caso è assai meglio inserire la dt (chi c'è l'ha) che fa si di mantenere pulite le ruote. Semmai, le direzionali classiche con le tre coste perimetrali, si puliscono prima, cioè perdono la terra attaccata, mentre con le tassellate rimane all'interno dei talloni per molto di più; e nel caso uscendo dal campo, si debbano percorrere strade, poi si perde il terreno con le velocità centrifuga imbrattando l'asfalto (cosa non simpatica, bisogna ammetterlo....)
  7. Se la misura è identica, non ci sono problemi di circolazione, poichè non sono riportate altre indicazioni al di fuori della misura ed eventualmente delle tele. Dal punto di vista visivo, non sono il massimo, ma se non ti fai questi scrupoli, non vedo il problema. Molte attrezzature cui devono ricevere il moto dalla ruota per trasferirlo ai vari meccanismi (ranghinatori, seminatrici ecc) hanno le tassellate. In fondo, tutti i doppia trazione, che viaggiano con la dt disinserita, hanno le direzionali tassellate; semmai, il problema potrebbe essere, che viaggiando spesso in strada, i talloni comincino ad usurarsi alternativamente; per cui sarebbe bene alternarle tra dx e sx cambiandole di posizione ogni anno.
  8. In questi trattori, l'elemento frenante è racchiuso all'interno della trasmissione e collocati -sostanzialmente- all'uscita del differenziale; sono multidisco a bagno d'olio, perciò, indipendentemente dal tipo di materiale utilizzato, non disperdono nessun tipo di sostanza in atmosfera. I Fiat precedenti (Nastro oro e anche prima, erano a nastro a secco, ma sempre collocati all'interno della struttura della trasmissione; alcuni vecchi Same e Ford disponevano di freni a tamburo collocati accoppiati al disco ruota, sostanzialmente similari alle autovetture (benchè assai più grandi), perciò con ferodi comunicanti con l'atmosfera. Tuttavia io non ne farei un problema; che in un trattore, i freni assumono funzionalità differenti rispetto all'auto, sostanzialmente per la velocità assai inferiore e perciò con meno energia da dissipare -e minore usura del ferodo-.
  9. Ottimo, quindi hai l'idraulica separata dalla trasmissione. Vai di 80W90, sarai più che a posto!
  10. Mi sembra la procedura giusta. Per capire, secondo te il motore gira bene?, mangia olio? ovvero ti sembra in forma o ha tanto lavoro sul groppone?
  11. Il livello olio (purchè non drasticamente basso) non influenza la pressione olio, se non per il fatto che si scalda prima (essendocene di meno) e abbassando la viscosità. Se cambiando l'olio, il fenomeno si ripresenta uguale, significa che quantomeno entrambi gli olii hanno le stesse caratteristiche; perciò cambiarlo non avrebbe senso, amenochè tu ti orientassi per olii più viscosi, che arrivano sino a sae 60 come lo era l'HPX "dedicato" ai motori un po' giù di carreggiata, che ne limitava i consumi, garantendo una buona viscosità anche a caldo: però non sono olii facimente reperibili. Ora dipende anche dall'uso che devi farne del tuo; e pensavo anche a quanti giri hai il minimo motore, perchè se abbastanza basso (500 giri min o anche meno) potrebbe anche essere questa la causa. Perciò, a mio avviso, devi controllare bene (ma bene) la pulizia radiatore olio e alette raffreddamento (togliendo la cuffia convogliatrice laterale dell'aria di raffreddamento per verificare bene) e tenere un minimo motore sui 700 giri min; se poi le cose continuano, eventualmente cambire il bulbo sensore con uno nuovo. Va detto che il bulbo fa spegnere la spia a circa 1 bar di pressione e quando la spia lampeggia o fa l'occhiolino (comunque non accesa fissa) siamo a cavallo di quella pressione. Se poi continuasse sempre con il lampeggiare ma il motore funzionare comunque bene senza consumi di olio motore preoccupanti: o ci convivi , oppure bisogna aprire il motore in ricerca della causa
  12. Presumo che la "spia olio" non sia quella del livello, ma che indichi l'insufficente pressione olio motore, ovvero è quella che si accende anche quando spegni il motore (rimenendo la chiave inserita su servizi) Tecnicamente potrebbero essere tre fattori determinanti: 1- bulbo pressione starato/difettoso; 2 olio motore con viscosità inferiore a qulla dichiarata; 3 temperatura olio così alta da rendere poco viscoso l'olio; 4 usura delle bronzine di banco tali da lasciar "scappare" l'olio e perciò caduta di pressione. Potrebbero essere altre cause secondarie ma di difficile interpetazione, tipo un tappo di fisione saltato, pompa olio usurata, filtro olio problematico; ma siamo nell'ambito di ipotesi. Domanda: prima del cambio olio aveva lo stesso comportamento? Personalmente controllerei che le alette cilindri e radiatore olio siano perfettamente puliti, così da avere una temperatura motore più bassa possibile; per quanto riguarda taratura bulbo, occorrerebbe uno strumento di misura molto preciso. Riguardo l'olio motore, la gradazione 10w40 dovrebbe essere giusta, poi la qualità non lo sa nessuno se non si fanno esami di laboratorio; se proprio ti vuoi disingannare, devi fare un cambio olio con un prodotto che possa darti affidabilità; io uso l'ENI (agip) multitech 15w40 su tutto il mio circolante aziendale e mi sembra un prodotto serio, lo prendo in fusti da 50L (o da 20) e costa relativamente poco; comunque una caduta di pressione con olio molto caldo, viene inevitabilmente ad esserci, anche se nei miei non arriva ad accendersi o lampeggiare la spia o lancetta manometro sul rosso.
  13. Mi sembra strano un sae 90 per l'impianto idraulico, pur se in comunione con la trasmissione. Ad ogni modo, un 15W40 per il motore e semmai prendi gli universali che fanno anche trasmissione ed idraulica, così uniformi le sostituzioni con un unico olio; che tra l'altro va bene per molti altri usi/motori; la tua non è una macchina sofisticata (non friz/freni multidisco o ingranaggi ipoidi) perciò ha esigenze lubrificanti "semplici" Uno di questi è L'Eni (agip) multitech 15w40, ma ne esisto altri, che comprati in pratici bidoncini da 20 litri, costano anche relativamente poco
  14. Il trinciasarmenti è un attrezzo abastanza faticoso da far ruotare, poichè, all'atto pratico, il rotore gira alla stessa velocità del motore (più o meno) e se hai erba tenace, la potenza non basta mai; Dovresti comprendere le varie velocità della presa di forza e capire quale è la più adatta rispetto a quella della trincia che dovrebbe essere standardizzata a 540 giri (asae). Quei trattorini li, erano concepiti per le frese da risaia (io ho un piccolo Kubota) e le velocità della pdp erano per far ruotare più veloce la fresa e sminuzzare meglio; in genere la velocità più alta della presa di forza è superiore ai 540 giri Considera che io ho una trincia da 180 cm e se c'è trinciare roba importante, fa fatica anche un 45 cv; fai le debite proporzioni e comprenderai che il tuo rimane sottodimenzionato; comunque niente paura, tieni una marcia molto bassa di avanzamento e vedrai che troverai il giusto compromeso, oppure fai un po' di sopradosso (ovvero stai un po' sul giù passato) in modo da caricare meno la trincia
  15. Tiziano

    Zucche

    Capisco, cavità placentare molto piccola, che sarebbe il sogno di tutti.
  16. Tiziano

    Zucche

    Potrebbe essere anche una tipologia "charentais" che è un retato con fetta; ad ogni modo ci sono mila e mila varietà più o meno simili o con variazioni minime; dai una occhiata anche al catalogo Nunhems. Semmai il problema potrebbe essere che vendono in buste da almeno 1000 semi, mentre se te ne servono molto meno, devi andare su rivenditori più al dettaglio. In genere, i meloni venduti in bustina sono da hobbistica o semiprofessionali, normalmente varietà classiche e che difficilmente appaiono nei cataloghi poichè superate da altre con caratteristiche "nuove" (ma non sempre migliori). Ad ogni modo evito di dare consigli anche perchè ogni areale ha una propria vocazione e la stessa cultivar di melone può dare risultati diversi dal punto di vista organolettico e di resistenza della pianta.
  17. Tiziano

    Zucche

    Per le zucche ti consiglio Levantiaseed, sono specializzati e hanno un ventaglio di varietà considerevole, tra i più ampi; noi abbiamo anche fatto un campi sperimentali (roba seria, mica noccioline). Per meloni e cocomere, ci sono tante case sementiere, più o meno conosciute (Clouse, Seminis), poi alcune sono più forti in certi settori o hanno prodotti di punta; poi dipende sempre dalla condizione pedoclimantica e di mercato, cui bisogna soddisfare, prima di dire ciò che buono o meno. C'è anche Meridiem che ha un buon catalogo di meloni e cocomere. Noi coltiviamo meloni di tutte le ditte che ho citato.
  18. Tiziano

    prima della messa in moto

    Non conosco bene il 180, (se non vado errato è il bicilindrico), però dovrebbe essere ad iniezione indiretta con precamera ad alta turbolenza e candelette; perciò controlla che siano efficienti entrambe, ovvero che non ci siano interruzioni di corrente da qualche parte o efficienza interruttore; credo abbia anche la terza candeletta spia sul cruscotto, controlla se funziona.
  19. Esatto, sopra i fori c'è la camera con all'interno le pulegge su cui si avvolge il nastro freni; quando i paraoli, all'uscita del differenziale, cominciano a lasciar passare il lubrificante, le eventuali piccole perdite escono dei fori (lo si nota specialmente dopo che si ha usato il trattore e si sia scaldato l'olio della trasmissione); poi via via l'usura aumenta da una goccia ogni tanto, diventa sempre più frequente, finchè un giorno l'olio arriverà ai ferodi e il trattore non frenerà praticamente più, nemmeno a spingere sui pedali come maciste. Soluzione di ripiego sarebbe lo smontare le finestrelle di controllo posto sotto (però non ricordo se il telaio "piccola" le abbia) e spruzzare della benzina con la pistola apposita del compressore e contemporaneamente far girare la ruota, in modo da tentare di pulire un po' il sistema (lo so, è poco più che una "sruffianatura", ma consente di tirare avanti e ritrovare un po' di efficacia frenante. Altrimenti bisogna togliere la ruota, il parafango, e staccare tutta la "tromba" del semiasse (chiamiamolo così, ma sarebbe un sottosistema del rtrotreno), sfilarla assialmente e così si vedrà tutta la camera del freno; la puleggia frenante rimarrà attaccato al semiasse e tromba, mentre il nastro rimmarrà all'interno. Cambiare il paraolio sarà facile; il nastr ofreno dovrebbe essere sostituito, ma se lavato energiccamente con benzina e spoi scaldato per bene in modo da far "spurgare" i ferodi, poi tornerà praticamente come nuovo. Io l'ho fatto 2 volte col 312r e ho ritrovato l'efficacia frenante originale o giù di li.
  20. Signori, dimentichiamoci il "mercato" e la visione liberale dell'impresa. Guardate cosa sta succedendo con il mercato auto, che fa numeri immensamente superiore all'agricolo, eppure stanno incaponendosi ad orientarlo verso azioni contronatura (mercatisticamente parlando).
  21. Purtroppo nel pdf cui sopra, manca una parte molto importante, la trovi nel link qui sotto. La meccanica del 420 non ha particolari pretese di lubrificanti, bastano quegli olii universali che possiedono anche le specifiche "GL4" per trasmissioni. Uno s tutti l'ENI (agip) multitech 15w40, adatto anche per motori diesel automobilistici e motori a benzina di ampio raggio (basta verificare le specifiche), perciò anche tosaerba, motocotivatori e tanto altro, oltrechè scatole trasmissioni non ipoidi e impianti idraulici. Io lo uso per tutti i mezzi aziendali e si trova anche nelle pratiche taniche da 20 litri ad un prezzo buono http://tracteurs.someca.free.fr/docs/420_plan.pdf
  22. Considera che la motozappa monoruota Moto Guzzi, aveva 5 cv e montava il monocilindrico 2 tempi dello "Zigolo" nella sua ultima versione, ed era 110 cm cubi di cilindrata, ovviamente adattato all'uso specifico; presumo che anche gli altri marchi si avvicinassero a questa livello di potenza specifica; poichè per gli usi indistriali/agricoli, la potenza erogata è abbastanza similare per poter uniformare l'intercambiabilità dei vari motori nelle applicazioni (stazza, potenza, giri motore)
  23. Buttando un occhio qua e là, il lubrificante che indichi, è un "EP" ovvero "estreme pressure", tipicamente adatto a coppie coniche ipoidi e viti senza fini, cui è richiesto un lubrificante dal forte potere aggrappante sulle superfici, in modo che le forze che agiscono sui denti degli ingranaggi non possano spezzare il velo che li ricopre. In un prospetto c'era anche scritto che tale lubrificante (a volte non sono veri e propri olii, ma altre basi) era inteso come "for life" ovvero duraturo per tutta la vita del meccanismo, senza sotituzioni periodiche. Detto ciò, l'olio contenuto nella scatola trasmissione del tuo motocoltivatore, probabilmente sarà ancora perfettamente idoneo all'uso, e devi controllare solamente che il livello sia a posto; se proprio vuoi procedere al cambio o rabbocco, stando all'olio che citi, devi cercarne uno con le specifiche "EP".
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