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880dt4

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10 Good

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  • Paese o zona di provenienza
    San Felice Sul Panaro, MODENA

Converted

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    Studente di Ingegneria del Veicolo
  1. Scusa, mi son dimenticato di aggiungerti alla lista! Scutnai + 1 Dj Rudy Jacopino Afx 8010 Puntoluce Jd Fan Mapomac Dodo Patto + 1 880dt4 + 3 Cicciolino + 1
  2. Io e mio padre ci siamo di sicuro, altre 2 persone sono in forse fino a stasera causa paglia...comunque le inserisco nell'elenco! Scutnai + 1 Dj Rudy Jacopino Afx 8010 Puntoluce Jd Fan Mapomac Dodo Patto + 1 880dt4 + 3 Ciao, a domani!
  3. Mi dispiace, ma causa università non riesco ad esserci....:muro:
  4. Scusate, ma chiaccherando con mio padre (che lavora da un contoterzista da una vita) e con un amico contoterzista suo coetaneo, mi hanno detto che il Fiat 1000 "non super" era molto fiacco e non dimostrava i 100CV che aveva...il landini 9500 2RM dell'epoca,a fianco del fiat 1000 2RM, sembrava avesse 10Cv in più durante la preparazione del terreno con la fresa... Il 1000 Super invece era tutta un'altra cosa, una vera bomba, gran motore!! Ora, non sò se è semplice campanilismo da parte del terzista propietario del landini, però mio padre non ha interesse a parlar male di un trattore o di un'altro...quindi chiedo a voi.E' possibile un tale divario di prestazioni, visto che tra il 1000 e il 1000 Super vi erano solo 10 CV? Qualcun'altro è a conoscenza di ciò?Oppure sarà stato un fatto puramente casuale, magari loro hanno provato una macchina particolarmente "sfortunata", non sò...
  5. Ecco due immagini della interfaccia utilizzata nelle ultimissime prove in campo (per testarne la funzionalità) e esposta all'Eima. Come si può vedere è uno schermo (non touch screen) di facile lettura e senza riflessi, ho provato io stesso perchè non mi fidavo! Vengono visualizzati i giri della turbina, la posizione del cambio marcia e del by-pass e i dati di lavoro più importanti quali la velocità di rientro del carrello, i metri di tubo svolto, la pluviometria , la portata e la gittata istantanea. Con i pulsanti MAIN 1, MAIN 2 e MAIN 3 si accede alla programmazione del lavoro e si possono impostare le proprie "volontà" come il tempo totale di irrigazione, la pluviometria desiderata o la velocità di recupero del carrello! Saluti!
  6. Boccaglio da 38 e 7 bar?!? Non vai mica per il sottile!!:clapclap::clapclap: Forse c'è stato un equivoco e non mi sono spiegato bene, chiedo scusa. Il rivenditore esegue solo la mappatura del campo (deve essere fatta con un palmare, quindi se anche il contadino o il contoterzista di fiducia ce l'ha, possono farlo anche loro) la quale non deve più essere ripetuta, a meno che non venga modificata la geometria dell'appezzamento (fossi, confini, ecc). La centralina invece la programma l'operatore, chi va ad usare la macchina! Voi posizionate il getto e il rotolone, dopodichè inserite i parametri di lavoro desiderati (si può inserire la pluviometria, il tempo di lavoro o la velocità di recupero) e la macchina, in base alla pressione che gli arriva dalla pompa (considerata sempre corpo estraneo e staccato, sul quale il sistema non può operare), ai dati GPS e al vento decide gli angoli di lavoro per irrigare tutta e sola la zona mappata in precedenza. Voi potete anche eseguire, volendo, un controllo manuale sulla lavorazione escludendo la gestione della centralina e impostando tutti i vostri dati sulla interfaccia utente! Appena la trovo vi metto un'immagine della schermata dell'interfaccia, così potete vedere su quali parametri si può andare ad agire! saluti a tutti e auguri di Buona Pasqua!
  7. Hai più che ragione, ci sono mille realtà nelle quali la macchina potrà essere utilizzata! Scusa, mi ero scordato che la tua macchina recupera grazie al motore diesel!!Sorry!:ave: Partendo nel progetto dalla macchina R4/1 di Ocmis equipaggiata già di turbina idraulica non ci siamo posti il problema di lavorare con un motore endotermico, anche se questo faciliterebbe un pò le cose....probabilmente...in linea di massima direi comunque che l'elettronica potrebbe essere adattata con non troppe difficoltà ad un motore diesel, ovviamente cambiando tutta la sensoristica.... Grazie mille per le spiegazioni molto dettagliate!! Cavolo,addirittura ti sbanda il carrello? Non credevo!! Scusa, magari è una cosa stra risaputa, ma è la prima volta che lo sento....quando abitavo in campagna abbiamo sempre irrigato con i tubi di zinco (o acciao?!?!) e lì il getto non sbanda di sicuro!! Saluti!!
  8. Come si dice, Angelillo, "hai toccato nel vivo"! Nel senso che le startegie attuabili nella fase di testata erano essenzialmente due: quella descritta da te e quella che poi abbiamo applicato sulla macchina. Quella da te citata ha il vantaggio di non irrigare il tubo ed il terreno a lui sottostante, limitando di conseguenza l'attrito della tubazione sul terreno durante il rientro del carrello e l'eventuale "impantanamento" (non mi viene il termine in italiano!sorry!) di quest'ultimo. Il problema e' la realizzazione in automatico di questa strategia. Tu come fai ad irrigare cosi? Sei a carrello fermo quando irrighi a settori di 45 gradi e poi recuperi il tubo con la PTO del trattore e a pompa dell'acqua spenta? Noi dovevamo innanzitutto fare qualcosa di automatico, quindi totalmente indipendente dalla presenza dell'operatore, e la strategia da te menzionata non era facilmente perseguibile proprio perche' ci sembrava indispensabile, dopo aver irrigato con 2 settori a 45 gradi, la presenza dell'operatore che agisse sul recupero del tubo mediante il trattore. Probabilmente con uno studio piu' attento (e quindi lungo, che non avevamo il tempo di fare causa consegna del tutto per l'Eima) si potrebbero irrigare le sole zone laterali al tubo mentre questo sta rientrando, effettuando una variazione costante degli angoli di settore...e' un'ipotesi. comunque prima della commercializzazione (a proposito, non so' quando avverra'! Mi dispiace!) ci saranno da rifinire alcuni aspetti...e questo potrebbe essere uno di quelli Per quanto riguarda l'ostacolo, li' dipende tutto dalla sua forma! In pratica ci sarebbero da fare mille prove per ogni tipologia di ostacolo e quindi eseguire una "mappatura" della cetralina come si fa per quella dei motori, indicando in ogni circostanza le modalita' migliori di operare. Questo sempre perche' si e' voluto render il tutto automatizzato e caratterizzato da una pluviometria grossomodo uniforme (anche nei pressi dell'ostacolo, come si vede nel diagramma sopra, per questo abbiamo fatto un sacco di prove prima di trovare la strategia ottimale! Bisogna giocare con le sovrapposizioni delle gittate), ma credo che esista la possibilita', qualora si desideri, di agire manualmente e impostare le proprie volonta'!! Almeno, la possibilita' di lavorare escludendo l'elettronica so' esserci, poi non so se si possa anche "guidare" il getto nell'aggiramento dell'ostacolo!Magari mi informo! Dite pure se avete altri accorgimenti particolari per irrigare le zone un po' critiche, come la testata o in vicinanza di ostacoli o di profili del campo irregolari, sono curioso! Durante la fase di progetto abbiamo chiesto ad alcuni agricoltori della zona, ma alcuni pareri in piu' fanno sempre comodo, anche perche' voi avete di sicuro gia' verificato sul campo gli effetti delle vostre strategie! Saluti a tutti!
  9. Salve a tutti! Dunque, nel caso di una casa all'interno della zona da irrigare il getto si comporta (dimensioni a parte, nel senso che noi abbiamo eseguito le prove con un ostacolo fittizio lungo 10 metri, simulando una cabina dell'Enel) grossomodo come rappresentato nel grafico sottostante: Il sensore GPS posto sul getto rileva quando questo si trova alla quota del limite superiore dell'ostacolo; a questo punto il riavvolgimento del tubo cessa e viene irrigata, con settore di 90°, la zona davanti all'ostacolo (zona 1 viola). Dopo un tempo proporzionale alla pluviometria desiderata viene riattivato il recupero del tubo mentre il settore di irrigazione è sempre di 90° ma irriga a fianco dell'ostacolo (Zona 2 verde). Quando il getto raggiunge il limite inferiore della ipotetica casa o cabina dell'Enel, il riavvolgimento cessa ancora e praticamente si attiva di nuovo la fase TESTATA (si irriga in direzione della macchina e, dopo un certo tempo di pausa, il tubo viene riavvolto a velocità maggiore del normale, come spiegato nella precedente discussione, per poi rigirarsi e riprendere la normale irrigazione) con l'unica differenza che il settore di irrigazione è di 270° e viene mantenuto fino all'inversione del getto (zona 3 blu). Ed ora qulache foto delle prove. Due viste del campo prova di Guastalla: getto durante l'irrigazione normale su parte dei pluviometri posizionati a terra: Getto durante il lavoro in inversione. La corda rossa e bianca in basso nella foto rappresenta l'ipotetico ostacolo; questa foto è stata scattata in una delle prime prove, quando la strategia di aggiramento dell'ostacolo non era ancora perfettamente a punto, infatti si vede il getto percorrere la fiancata dell'ostacolo lavorando in inversione. Questo è il getto montato sul carrello della OCMIS R4/1: Ed ora 2 foto della fiancata della macchina: la prima durante le prove (sono visibili tutti i cavi di collegamento al PC per monitorare e variare i dati istantaneamente) questa invece è la macchina senza cavetti vari!! lo schermo nero è l'interfaccia utente. Ovviamente la macchina non entrerà in commercio così, i dispositivi saranno disposti in maniera opportuna (solo quelli che si possono spostare!) Spero di aver risposto al buon Mapomac! E se qualcuno ha chiarimenti da chiedere o una qualunque domanda, son qui!! Non rispondo subito, ma prima o poi....risponderò!!:ave: Saluti a tutti
  10. Scusate il ritardo, ma ho chiesto conferma alla Comer per poter pubblicare del materiale! punto 1) le immagini provo a metterle! Tutto il consentito! Punto 2) "mappatura della pluviometria" Durante il mese di prove in campo abbiamo raccolto diverse mappature, in particolare facevamo prove mirate su ogni settore di un campo ipotetico, cioe' prove in testata e prove in campo aperto. Unendo i risultati ottenuti, si e' ottenuto il grafico seguente: http://www.xtremeshack.com/immagine/i10827_pluvioGP2.bmp[/img]"] (mi dispiace, riesco a metter le immagini solo cosi' ) Con una irrigazione tradizionale, sperimentata su un campo di patate nel bolognese utilizzando la macchina R4\1 che poi abbiamo modificato, si e' ottenuto questo grafico: http://www.xtremeshack.com/immagine/i10828_pluvioirrigatorestandard.bmp[/img]"] NB: in entrambi i casi la testata e' stata eseguita nel seguente modo. Il carrello viene portato al bordo superiore del campo, si gira il getto in direzione della macchina e si inizia l'irrigazione, bagnando di fatto il tubo che collega rotolone e carrello. Appena possibile, il getto viene girato e si inizia l'irrigazione normale, bagnando cioe' in direzione opposta al tubo. Questa operazione e' manuale con il metodo tradizionale e automatica con il sistema GP2. La pluviometria in testata, in particolare, si presenta in questo modo. Pluviometria in testata con irrigatore GP2 http://www.xtremeshack.com/immagine/i10830_testataGP2.bmp[/img]"] La pluviometria in testata con il metodo tradizionale e' http://www.xtremeshack.com/immagine/i10831_testatatradizionale.bmp[/img]"] Punto 3) L'acqua distribuita nelle zone centrali e' maggiore e non minore del previsto. Nella prova di bologna con macchina tradizionale, a macchina impostata su 30 mm di acqua, nella zona centrale (per intenderci, 10-20 metri a destra e sinistra del tubo) la pluviometria variava da 30 a 33 mm raggiungendo l'apice proprio dove vi era il tubo steso. Per questo motivo si e' aumentata la velocita' di rotazione del getto nelle zone centrali. Il motivo fisico e' semplice e rappresentato in figura: la zona centrale, durante il recupero del tubo, viene bagnata un numero di volte maggiori rispetto a quelle laterali. http://www.xtremeshack.com/immagine/i10832_perchvariarelavelocitdispazzata.bmp[/img]"] Nel grafico grande iniziale la pluviometria della macchina tradizionale e' stata rapportata a 15 mm (perche' tutte le prove successive erano state fatte a 15 mm) e l'aumento nella zona centrale non e' molto marcato. In realta', nella zona azzura da 13 a 17 mm, nel metodo tradizionale si sfiorano sempre i 17 mm mentre con il GP2 si e' sempre molto vicino a 15 mm impostati. Non ho a disposizione ora un'immagine della curva impostata sul getto per variarne la velocita', ma in sostanza la velocita' viene espressa come "percentuale" rispetto alla corrente prodotta dal generatore a bordo del getto. Per esempio, si supponga che il getto produca 100 V. quando il getto si trova ad irrigare frontalmente (cioe' in direzione opposta al tubo), al getto arrivano 80 v, cioe' l'80% dell'energia totale. Man mano che il getto ruota per irrigare le zone periferiche del campo, questa percentuale si abbassa e la velocita' con la quale ruota il motorino (incaricato di ruotare il getto) cala a sua volta. Ovviamente per rendere possibile tutto cio' e' necessario montare sul getto un trasduttore di posizione. Punto 4) La mappatura deve essere eseguita con un palmare e un software apposito per poi essere scaricata sulla centralina a bordo dell'irrigatore. Si pensava di far comprare il palmare solo al rivenditore di zona, cosi' da limitare i costi, e poi questo era incaricato di mappare il campo, operazione da fare una tantum, in quanto la fisionomia del campo rimane inalterata normalmente per parecchio tempo. Le operazioni di mappatura sono pianificate, cioe' occorre mappare i vertici del campo e, a parte, gli eventuali vertici di un ipotetico ostacolo qualora questo si trovi nell'area di lavoro della macchina. http://www.xtremeshack.com/immagine/i10833_esempiodimappatura.bmp[/img]"] Punto 5) I costi sono il capitolo piu' "ignoto" in quanto quello presentato all'Eima era un prototipo, quindi e' stato realizzato con costi certamente diversi da quelli di un prodotto industrializzato. In sostanza, quando il prodotto verra industrializzato si faranno le dovute ricerche di mercato e comprando grossi quantitavi di merce sicuramente si otterra' un prezzo non particolarmente elevato (le tecnologie utilizzate come modem radio e centraline sono disponibili a prezzi democratici:asd:) L'interfaccia utente sara' semplice, dovrei avere una foto dove si vede abbastanza bene, appena la trovo la metto! E'lo stesso schermo nero che c'era all'Eima, per chi l'ha visto! Appena so qualcosa di piu' e trovo l'immagine ritorno sull'argomento. Spero di aver risposto alle vostre domande, comunque se ho tralasciato qualcosa (moooolto facile:ave:) o se avete altre domande, ben venga!! Chiedo scusa se i tempi di risposta saranno un po' lunghi ma sono preso da un'esame un po' peso!! Ciao!
  11. Fiat 880 dt a quattro cilindri...il primo amore nn si scorda proprio mai! In parallelo fiat 250, ma l'880 è sempre stato il mio preferito!Non facevo grandi lavori, ma mi gasava un casino! Poi a 13 anni mi sono trasferito in centro...ho versato lacrime amare quando con il camion son venuti a ritirare il trattore...:niubbo:
  12. Spero di non combinare casini, visto ke è la prima volta ke scrivo sul forum, e mi scuso già da subito per eventuali errori! Vi volevo parlare dell'irrigatore semovente a Georeferenzazione Puntuale e Gestione Pluviometrica (da qui il nome GP quadro) che è stato presentato all'Eima 2008 nella zona del quadriportico, quale vincitrice del premio innovazione. Ho avuto l'occasione di fare la tesi di laurea alla Comer, una delle aziende, assieme alla Sime e alla Ocmis, ke hanno realizzato questo progetto. In particolare mi sono occupato della ricerca delle strategie di funzionamento della macchina per poter distribuire un livello di acqua il più uniforme possibile all'interno dell'appezzamento da irrigare e successivamente sono state verificate tutte sul campo, dando tra l'altro buoni risultati! La bade di partenza: - Riduttore Comer 2 marce - irrigatore Ocmis R4/1 (tubo: diametro 100 mm e lunghezza 400 m) - getto Sime Explorer. Per prima cosa si è portata la trasmissione da 2 a 4 marce per avere un maggior numero di gamme disponibili; successivamente il cambio è stato accoppiato alla turbina ed entrambi sono stati dotati di attuatori elettronici. Il getto è stato completamente ridisegnato dalla Sime, generando il movimento di rotazione grazie ad un piccolo motore elettrico. Lenergia è stata presa da una piccola turbina rotante grazie all'acqua prelevata da una derivazione effettuata sul getto (appena riesco metto una foto, detta così si capisce proprio poco!!:cheazz:). Per implementare le corrette strategie di lavoro sono state effettuate semplici (a volte meno) simulazioni di lavoro e soprattutto abbiamo parlato con alcuni agricoltori per raccogliere informazioni sui problemi principali derivanti dall'utilizzo di una macchina standard. Il primo problema affrontato è stato quello di render costante il volume di acqua distribuito sul terreno (la pluviometria) per una singola passata: la soluzione è stata quella di variare, durante la rotazione, la velocità del getto. In pratica si è fatto girare il getto più velocemente quando questo si trova ad irrigare in direzione opposta al tubo ke lo collega alla macchina, mentre lo si è fatto rallentare quando si stanno irrigando le zone laterali del campo. Sono state automatizzate le operazioni di giro getto ad inizio campo, cioè quando il carrello e quindi il getto si trovano in testata. Qui il getto viene fatto girare per irrigare in direzione della macchina, cioè bagnando il tubo. Appena la centralina rileva ke il getto si trova ad una distanza dal bordo superiore del campo appena maggiore della gittata (anke la gittata viene calcolata dalla centralina e abbiamo fatto 1 fatica da cani per trovare la formula corretta!!), il getto viene automaticamente girato di 180° e si riprende una irrigazione normale. Per consentire il dialogo tra il getto e la centralina, posizionata a bordo dell'irrigatore, sono stati usati 2 modem radio con frequenze apposite per non essere influenzate dai disturbi creati dalla vegetazione e soprattutto dalla nebbia di acqua ke si viene a formare. Per conoscere la posizione del getto all'interno del campo si è ricorsi ad un'antenna GPS e ad una pre-mappatura del campo. Grazie a ciò è anche possibile irrigare ed eventualmente schivare ostacoli (quali case, fienili, strade, elettrodotti...) presenti all'interno della zona ke si andrebbe altrimenti ad irrigare senza modificare i fine corsa del getto. Sono stati inseriti anke altri accorgimenti, più ke altro molte finezze....ad esempio, un grosso problema iniziale è stato il corretto conteggio dei metri di tubo svolto e sono stati nicessari 3 giorni di prove per saltarci fuori...ma grossomodo il principio di funzionamento è quello elencato sopra! Poi se qualcuno ha domande, non c'è problema! Appena riesco metto anke alcune foto della macchina e il video ke girava all'eima! .....mapomac, hai visto ke ho scritto qualcosa finalmente? Forse anke troppo! Un grazie a Mirko Ballerini, il mio correlatore ke programmava effettivamente la centralina alla Comer (essendo io un povero ingegnere meccanico..).
  13. 880dt4

    Salve a tutti

    Ciao!! Sono Fabio e mi sono appena appena iscritto su consiglio di mapomac (incontrato all'EIMA vestito di tutto punto!!). Mi sono appena laureato in ingegneria meccanica all'università di Modena, laurea triennale, e lo stage l'ho fatto alla Comer Industries...il risultato era presente al quadriportico dell'EIMA: l'irrigatore semovente a controllo elettronico con gestione GPS e distribuzione pluviometrica uniforme!! Niente male, a dir la verità...poi se qualcuno vuol sapere qualc o ha già visto qualcosina in fiera mi faccia sapere!! Ciao ciao!!:n2mu:
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