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Non paga mai, a mio avviso le zavorre posteriori sono il sintomo del non corretto uso della macchina, fate una prova, mettete la macchina in pesa con l'asse posteriore, abbassate l'aratro, pesate, alzatelo e pesate, pensate alla penetrazione ed al peso della terra sui versoi in lavoro, quanti q.li devo zavorrare per ottenere forse il 20 % ecco questo fa lo sforzo controllato, carica sulla motrice un peso inimmaginabile, solo quando serve e perciò preciso istante che serve, capite il perché della precisione dell'analisi? Fatela questa verifica della Pesa, guardate il terzo punto come agisce quando il sollevatore alza, con le leve si ottengono risultati impressionanti per il carico motricità, basta volerlo fare.
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Allora, parliamo di sollevatore elettronico, che per elettronico si intende la funzione di controllo. Abbiamo: profondità, sforzo controllato, sensibilità. Diciamo che su Fendt e jd, la sensibilità e collegata allo sforzo, molto meno incasinata di altri in cui più parametri vanno poi in conflitto. IL RADAR VA SPENTO. Si regola lo sforzo, che ha la funzione di analisi, migliore è l'analisi più precisa la risposta, un poco come misurare con strumenti digitali al posto del metro. La profondità di lavoro viene stabilita con il sollevatore, qui diventa fondamentale la triangolazione del tiro sull'aratro, generalmente il terzo punto crea un parallelogramma con il sollevatore, cosa che mi elimina diverse possibilità, quindi analisi del carico, carico tramite il sollevatore, non vedo nulla di complicato, se poi cosa attacco non mi permette di ottenere o sfruttare la macchina ed il suo potenziale, dovrei riflettere sul fatto, ora permettetemi uno sfogo, ma chi vi vende la macchina non vi spiega come e perché funziona? NO! Quando e come avete affrontato il discorso traino, triangolazioni di tiro, altezza dei traini ecc. Si parla di agricoltura 4.0 Togliamo pure il quattro, scendiamo dalla cabina e cominciamo ad analizzare il sollevatore, perché, per chi non lo sapesse è lì che si attacca l'aratro.
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Non ho detto che non funziona ho detto che, a 0 ho il massimo controllo dello sforzo controllato, a 100 quello della posizione, quindi se il trattore muovendosi sul terreno che sicuramente non è regolare, cambia assetto, se l'aratro è vincolato, cambia anch'esso. Se diversamente ho un analisi del carico, quello e soli quello modifica la reazione del sollevatore. Analisi del carico precisa, risposta precisa
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Non bisogna confondere la sensibilità con lo sforzo controllato, sono cose diverse
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Ora, non mi dilungo a spiegare il meccanismo, ma in termini semplici, se misuro il mm con il metro ho un idea, se lo misuro col micrometro ne ho un altra, più mi avvicino allo zero, maggiore è la precisione di intervento, più lavoro vicino al 100 minore è lo spostamento del sollevatore rispetto al corpo macchina, in sintesi analisi del carico o mantenimento della posizione, quando lavoro con un attrezzo, il trattore si muove sul piano del terreno, l'attrezzo deve essere svincolato dai cambiamenti di livello, altrimenti li riporta, ma deve essere solidale, per caricare la macchina nel momento, e solo in quello, di cambiamento del carico, così ottengo trazione, e non l' effetto di sollevamento, nell'uscita nelle capezzagne, ma nel rimanere interrato a prescindere dalla posizione del trattore. A questo concorrono anche altri fattori come la triangolazione dei tiri, ( distanza e altezza attacchi a tre punti) le nostre perplessità sull'utilizzo o meno dell' impiego corretto dei parametri dello sforzo controllato, sono convalidate dal fatto che, nessuno, ne abbia mai spiegato come e perché si debba utilizzare, ne di altri fattori che ne concorrano al corretto funzionamento, ma, dato che la fisica regola le forze in gioco, se ne sfrutto le dinamiche ho necessità di minor potenza per fare lì stesso lavoro, mentre in agricoltura succede esattamente l'opposto, non più tardi di mercoledì scorso, con il disappunto dei tecnici JD, ho dimostrato loro quelli che ti sto dicendo, impostando il parametro all' opposto di loro, esattamente quello che ti sto dicendo, la controindicazione di questo modo di operare è il carico a cui sottopongo la struttura dell'aratro, che viene usata per trasmettere motricità, un poco come prendere un filo di ferro, metterlo solo in tiro, o fletterlo continuamente, la resilienza è completamente diversa, buona riflessione P.S. Mi sono scordato di precisare che: questa impostazione vale su Fendt, il concetto è lo stesso ma a seconda dei marchi, la posizione o lo sforzo controllato, si alternano o da un lato o dall'altro della scala, addirittura jd, con variare delle serie lo ha invertito, tanto per tenervi svegli ed attenti ...
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Quindi posizione, se consideriamo 0 come massimo sforzo e cento come massimo controllo della posizione, li riporta la simbologia ove una freccia su u una giù indica posizione controllata e un aratro stilizzato indica lo sforzo controllato, (capisco le tue perplessità o dubbi ma credimi è così lavorate tutti così, in effetti chi mai ha sollevato il problema o parlato di quel misterioso parametro!
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Nella scala da 0 a 100, non il sollevatore, lo sforzo controllato Scusa, ingrandendo la foto ho capito l'errore, se fai la modifica, puoi lavorare anche con altri attrezzi nello stesso modo, esempio l'estirpatore, che avendo una larghezza maggiore e attacco fisso, va a caricare trasversalmente si su sollevatore che sui rulli, con l'aratro puoi bloccare la barra traino, sarà più semplice valutare il trasversale ed allineare il carico, cosa più complessa con la barra libera
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Dove imposti lo sforzo controllato?
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Diciamo che la foto due, è l'impostazione corretta, in effetti lo sforzo controllato lavora agendo sull'eccentrico dell'asse bracciali, presumo si tratti di gruppo SDF, se lo blocchi il carico va sul tenditore non sull'asse bracciali, nel lato dx c'è la leva che va sulla molla, ( l'elettronica è lo stesso concetto, ma con le cellule di carico in posizioni diverse a seconda dei marchi) se vuoi ottenere l'effetto alto bloccato, basso libero, basta spostare il fulcro posteriore stabilizzatore, più alto di 60 mm, allungare il perno perché non si sfili in assenza di attrezzatura, punti le piastre forate sui supporti stabilizzatori, simuli le situazioni di lavoro, alto basso, verifichi la funzionalità SMONTI i supporti saldi il tutto ed il gioco è fatto, dubbi?chiedi! La regolazione poi VA FATTA ad attrezzo COMPLETAMENTE ALTO
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Sarebbe interessante sapere, modello e marca trattore, ogni marca ha un sistema tenditori, che possono essere simili o no, Fendt è a se, poi si passa a impostazioni sforzo controllato, che, è vincolato a come è concepito l'aratro, non più tardi di ieri, parametri in completo disaccordo con tecnici jd, risultati pure, ma questa è un altra storia Scusate, per tenditori liberi, intendevo flottante, il tenditore in qualsiasi impostazione, deve essere libero, (senza le spine che lo bloccano) perché lavora in spinta!
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Non si può lavorare con stabilizzatori e barra traino libera, se riesci fai una foto a come imposti, poi si vede
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Questi ragionamenti sul peso di un aratro, vengono fatti anche quando ad un 130 hp applicate una seminatrice di 30 q.li?
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Signori, se ricordate sin da subito ho manifestato le mie perplessità sull'uso di macchine a potenze elevate con attrezzi portati, non per le macchine in se ma per la non bilanciatura dei carichi che si scaricano sulle trasmissioni, ora, se non tiene una macchina non tiene, ma, stranamente, quelle impiegate con attrezzi portati ma con tiro bilanciato vedi preparatori o simili, hanno meno problemi di quelle che arano, Io un pensierino lo farei, ma se lo dico Io non conta un cazzo, se ve lo dice in giacca e cravatta allo stand di 500mq, anche se non capisce un cazzo va bene, stranamente a gente subisce il fascino di chi la incula, buona cambiale a tutti
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Pranzo Tractorum Nord/Est: Agriturismo Mulino delle Tolle. 9 Marzo 2025
ggb58 ha risposto a ISO nella discussione Manifestazione agricole
Un grazie a tutti, strepitoso Alan, Mattia impeccabile come sempre ma pensieroso per il San Valentino.... escile quelle ortiche dalle tasche -
Pranzo Tractorum Nord/Est: Agriturismo Mulino delle Tolle. 9 Marzo 2025
ggb58 ha risposto a ISO nella discussione Manifestazione agricole
Troveresti conforto nella condivisione del desco da parte dei fedelissmi, la pecora bollita, di sicuro non è infetta, tutto ma non infetta -
Pranzo Tractorum Nord/Est: Agriturismo Mulino delle Tolle. 9 Marzo 2025
ggb58 ha risposto a ISO nella discussione Manifestazione agricole
Escila una motivazione ineccepibile tipo; ne va della vita di un numero imprecisato di persone.... -
Pranzo Tractorum Nord/Est: Agriturismo Mulino delle Tolle. 9 Marzo 2025
ggb58 ha risposto a ISO nella discussione Manifestazione agricole
Ggb58 + 1. -
Non entro nel merito del costo, vedo però che la macchina non è assolutamente male, (t7), una buona bilanciata, cosa che manca in giro, senza una montagna di zavorra su assale anteriore è ben equilibrata, complicata la regolazione del sollevatore, troppo sensibili i comandi e poco intuitivi...
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Se per questo, quando abbiamo iniziato a fare i fuorisolco, la slitta non è stata presa nemmeno in considerazione, quelle che sono le problematiche del parallelogramma, a mio modesto parere sono di gran lunga inferiori ai vantaggi che può offrire, non per moda ma tecniche, saluti
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Non credo proprio, anzi, il braccio semmai accorcia l'aratro, lo sforzo per il traino poi è difficile da considerare, la cosa da tener presente invece a mio avviso è l'assetto del traino, cosa che con il braccio è completamente diversa, le difficoltà sono altre, e chi li ha realizzati lo sa bene....
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Mai sostenuto il contrario, il mio atteggiamento per alcuni può sembrare presuntuoso o arrogante, pongo quesiti e porto esperienze, forse non dovrei, in un contesto ove chi trae beneficio non è solo l'utilizzatore, ma torniamo al tema, secondo voi perché se aziono il flottante o affondamento rapido l'aratro si pianta? Se fosse mancanza di penetrazione non si pianterebbe comunque, se una punta non taglia, non è aumentando la pressione che penetra, il flottante annulla lo sforzo controllato, che per effetto di una qualsiasi causa impedisce la penetrazione, se non individuo la causa non risolvo o attenuo il problema, io ragiono così, buon feste
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Non mi riferivo a te nello specifico ma in generale, sulla pratica che avviene sugli aratri al momento delle manutenzioni o, peggio per cercare di ovviare a carenze che spesso sono derivate da un uso scorretto del trattore
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No tutt'altro, la problematica semmai é capire le esigenze, la difficoltà sta nel risolverle, ma le variabili sono molteplici, non ho la presunzione della perfezione, anzi, ma che un utilizzatore migliori un prodotto mi fa pensare che uno dei due ha sbagliato professione, buone feste
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Il fatto che l'utilizzatore migliori il prodotto, mi fa riflettere, porto sempre l'esempio degli utensili, che per me hanno significato un cambio di filosofia di pensiero, se io riesco a migliorare un utensile, il grado tecnologico dello stesso è discutibile, il vomere poi è come un inserto, non posso montare cosa voglio dove voglio, perché non fate lo stesso discorso sui trattori? Lì costa di più vero? Buone feste
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Buona pratica sarebbe prima accertarsi che il trattore vada dritto, non delegare alla guida assistita il tener la direzione, i riduttori ringrazieranno…..