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fratino

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  1. volevo scriverlo nel messaggio precedente ma vedo che già conosci il problema principale della semina diretta e cioè che per partire bene con questa tecnica c'è bisogno di un terreno non maltrattato con lavorazioni fatte col bagnato e senza problemi di sgrondo delle acque. se il tuo terreno non presenta questi problemi potresti anche provare a partire col sodo da subito. dalle mie parti è stato fatto già varie volte di seminare terreni sodi da qualche anno sinceramente con risultati al primo anno alterni ma dico la verità non abbiamo capito il perchè. ottimi risultati li hanno avuti con la semina diretta del frumento su medicai di 4-6 anni e quest'anno anche io ho adottato questa tecnica. per le colture primaverili io non ho ancora un esperienza diretta non essendoci seminatrici da sodo monogerme nella mia zona ma ci sono molte testimonianze incoraggianti da utenti del forum primo tra tutti dj Rudy ma anche Vella so che nel beneventano semina piu di 200 ettari di girasole su sodo. dalle mie parti sfruttando le macchine da grano si sono fatte prove con sorgo e ci sono stati buoni risultati ma anche li non ho esperienza diretta perchè il sorgo non è una coltura che non prende l'art. 68 quindi non lo faccio. sinceramente se avessi avuto terreni con buoni potenziali per fare mais io valuterei anche la tecnica dello strip till, per me è una tecnica abbastanza sconosciuta però la reputo molto interessante per ovviare ad alcuni problemi che si presentano con la semina diretta
  2. un paio di domande : hai già una seminatrice? hai già esperienze di sodo alternato alle lavorazioni? che colture pratichi abitualmente nelle tue zone?
  3. ciao Angelo e benvenuto!
  4. io dietro al trekker 95 senza nemmeno una zavorra in collina ripida avevo un corma 22 dischi monotrave lo tirava benissimo però devo dire che noi andiamo sempre di traverso mai a rittochino. però lo abbiamo venduto perchè è veramente troppo leggero e a parte sull'arato fa una gran fatica ad entrare. per me almeno 22 dischi bitrave ce lo vuole
  5. non sapevo che facessero le rotanti il sistema che hanno per salvare i pignoni in caso di urto tu ce l'hai sulla tua?
  6. lo so naturenergy magari alla prossima giornata in campo si può anche fare un salto e molto interessante. e dimenticavo di dire che una volta all'anno (generalmente i primi di marzo) l'associazione organizza in collaborazione sempre con A.A.P.R.E.S.I.D. un viaggio di 10-12 giorni in Argentina con visite alle aziende agricole più all'avanguardia, tre o quattro giorni all' EXPOAGRO che è la fiera della meccanizazione agricola http://www.expoagro.com.ar/site/ e poi corsi per conoscere le ultime notizie sulla semina diretta insomma un esperienza che secondo me utilissima se si vuole intraprendere questa strada. certo considera che ti partono almeno 2000 euro:AAAAH: tra volo albergo ecc ma non sono soldi buttati via almeno secondo me.
  7. ci provo a spiegarlo:nel breve periodo (2-3 anni) la capacità di smaltimento delle acque peggiora con la tecnica sodiva continuata e potrebbe essere utile un passaggio con un subsoiler che non sconvolge gli strati del terreno ma lo arieggia (non tutti i sodisti pensano che sia utile io si) poi dopo il terzo quarto anno il terreno comincia a strutturarsi da solo e aumenta la capacità di assorbimento dell'acqua grazie a tutti i micro e macro fori che si formano al posto delle radici delle colture passate che si degradano e grazie all'attività degli organismi terricoli che ritornano ad abitare i terreni non disturbati dalle lavorazioni. questa è quello che dovrebbe succedere a grandi linee poi per chi è interessato ad approfondire il discorso può visitare il sito dell'A.I.P.A.S. http://www.aipas.eu/ ci sono parecchie informazioni sulla semina diretta in piu l'A.I.P.A.S. una volta l'anno se non sbaglio organizza delle giornate in campo a scopo divulgativo a cui partecipano tecnici italiani e per l'occasione vengono anche tecnici dell'A.A.P.R.E.S.I.D. direttamente dall'Argentina. è una bella esperienza per chi è interessato a questa tecnicaO0
  8. no io del condizionatore posso farne a meno perchè ho sempre poco prodotto per ogni taglio. il condizionatore mi aumenta il peso e dove falcio io più la falciatrice è leggera meglio è. sinceramente il sistema a pendolo va molto bene ma anche questo credo che dovro evitarlo perchè mi alleggerisce troppo la ruota posteriore sinistra e in discesa dopo devo scendere sempre con il bloccaggio inserito (esperienze fatte col forf 8340 e la krone easy cut 280).
  9. si lo so la mia per esempio è una aba group da 2,4m però vorrei cambiare perchè ho avuto problemi con i dischi un pò leggeri sull'attacco della lametta che prendendo un sasso (qui da me ce ne sono) si strappano. per esempio ho lavorato con una kuhn avuta in prestito da un amico e ho subito notato che in quel punto specifico (l'asola dove avviti la lametta)è molto più robustaO0. anche la krone sinceramente mi piace per i particolari ben curati ma ho paura che queste macchine straniere non siano alla portata del mio portafoglio:fiufiu: comunque la settimana prossima vado a sentire qualche campana
  10. fratino

    Fiatagri 180-55

    appunto che chi compra una macchina come questa deve mettere in conto anche il costo di un pianale adeguato al suo trasporto e al relativo mulo per tirarlo perchè gia prendendo ad esempio la tua foto siamo nell'ordine dei 120 qli che sul campo li potrai anche portare ma su strada no. poi un aratro per questa macchina pesa 25-27qli correggimi se sbaglio e proprio li sei fuori con l'accuso. l'erpice a dischi lasciamolo perdere.... ci vuole un tre assi anche per un 180-55 a meno che non si facciano 2 viaggi
  11. fratino

    Fiatagri 180-55

    questo non lo so perchè io aro solo col gommato ma son sicuro che i miei colleghi la 160-55 (il180-55 non ce l'ha nessuno qui)sul rimorchio da 7,5 non ce la mettono proprio per via della lunghezza perchè gli attaccano un trivomere corma che da solo sarà lungo 4m. stesso discorso per erpice a dischi o cerrello portaattrezzi pesante piu ripper sono troppo lunghi. forse lo portano a piedi o hanno un sistema per tirarlo sul pianale. è per questo che dico che queste sono macchine fantastiche ma trovandosi oggi a valutare pregi e difetti un numero molto limitato le sceglierebbe.
  12. fratino

    Fiatagri 180-55

    comunque in effetti dalle mie parti chi ha ancora queste macchine prima porta il trattore sul campo e poi l'attrezzo perchè a parte con l'estirpatore su un biasse 7,5-8 m (qui sono tutti cosi i pianali doppio asse)non ci entra.
  13. fratino

    Fiatagri 180-55

    bravo Silver mi hai anticipato la rispostaO0 infatti volevo dire che il 180-55 o la 160-55 è vero che con un carrellone due assi li sposti abbastanza agevolmente ma è anche vero che tranne pochi casi particolari (vedi lavorazioni che che portano ad un usura precoce dei cingoli in gomma tipo terreni tenaci secchi o sassosi) per me oggi la maggior parte si orienterebbe su una macchina cingolata in gomma di pari potenza che è più polivalente e piu comoda. vabbè vi anticipo la macchina in questione non esiste ancora:fiufiu: ma intanto tipo le nuove cingolature in gomma applicabili ai gommati non credete che limino ulteriormente la già esigua fetta di mercato che questi cingolati in ferro avrebbero?
  14. io non so dove trovare i relativi grafici ma c'è una prova analoga all'università di Ancona che dura da 17 o 18 anni di confronto tra tecnica convenzionale e sodo continuo che conferma la tendenza evidenziata nella prova che hai esposto. certo che se ci fosse una misura tipo Veneto anche qui nelle Marche e piu in generale in sud Italia dove principalmente si fanno colture che ben si adattano al sodo e tranne pochi casi non c'è il problema dell'interramento delle deiezioni animali secondo me ci sarebbe una diffusione di questa tecnica molto più ampia che in Veneto . forse è proprio per paura di un'adesione troppo consistente che non la fanno
  15. grazie per le risposte adesso vado a dare uno sguardo ai siti. quindi secondo voi con 6-7 mila euro si prende una falciatrice blasonata come kuhn o vicon? ne varrebe la pena visto che l'alternativa è di buttarne 1500-2000 sulla mia per revisionarla completamente
  16. be le testate dei tunnel per i foraggi sono completamente aperte e questo dovrebbe favorire una certa circolazione dell'aria tra il fieno e il telo però in effetti se il tunnel è molto lungo forse queso effetto non è più sufficiente a far fermentare correttamente il fieno non ci avevo pensato. sarebbe bello sentire chi ha un esperienza diretta
  17. bè io non mi riferivo proprio al caso specifico di questo tunnel non so nemmeno io i dettagli volevo solo dire che dalle mie parti i tunnel si vedono da 20 anni perchè gli allevatori li facevano peri polli o i conigli poi uno un anno uno l'anno dopo sono tutti crollati sotto le nevicate ma i padroni non erano per le campagne a salvare il bestiame erano a casa ad aspettare che cadessero. io non sono un eroe ma sono uno che se prima ho risparmiato facendo un tunnel la sera che nevica anche di notte mi metto a spalare per salvarlo tutto qui
  18. si per me vale sempre la pena tipo per l'uso che ne volevo fare io (coprire il fieno) il problema che non lo facevano montare qui da me se avevi poca terra
  19. si però pastore permettimi di fare questo appunto al ragionamento che hai fatto: ma perche a uno fa un tunnel di piu di 1000m quadri e risparmia almeno un 50-60% rispetto a una struttura fissa non si degna con nevicate di un metro e magari piu di passare una giornata a girargli intorno con un trattore con una pala per scansargli un pò di neve e scaricarlo. io ho delle tettoie in legno e lamiera autocostruite che mi hanno fatto risparmiare molto all'epoca della loro costruzione ma in 15 anni 3 o4 volte sono salito sopra con mio padre armati di pala le abbiamo scaricate dalla neve altrimenti sarebbero sicuramente crollate. io penso che chi fa un tunnel episodi del genere deve metterli in conto in qualche annata
  20. bè in effetti neanche io avevo gli strumenti per misurarlo ma non mi sono posto il problema perchè lo dovevo mettere in un posto molto riparato dal vento. il problema è che aumentando il carico neve perche io sono a 400 m sul livello del mare e anche adesso c'è un metro e piu di neve il preventivo per gli stessi metri quadri lievitò in media da 13-14 mila a 18 circa che è un 30 % in più. naturalmente aveva anche una resistenza al vento maggiore ma i dati precisi non li ricordo piu.
  21. comunque quando vai a farti fare il preventivo (almeno a me)ti chiedono a che altitudine sei e a quanto vento sarà esposto il tunnel. e li dopo la struttura puo cambiare parecchio ma haimè anche il prezzo cambia e non sono più cosi economici
  22. fratino

    Fiatagri 180-55

    premetto che la 160-55 e il 180-55 mi piacciono molto e anche se non ho un azienda abbastanza grande da comprarmene uno mi farebbe molto piacere rivedere queste macchine evolute in commercio. ma siete sicuri che oggi, visto come si sono evolute le tecniche di coltivazione e come si sono trasformate le aziende agricole sempre piu con terreni distanti tra loro anche parecchi km,queste macchine possano fare veramente un numero di vendite che giustifichi la loro reintroduzione? per carità per alcune lavorazioni pesanti sono ancora oggi imbattibili ma prendendo ad esempio il 180-55 di cui si parla qui non pensate che il worrior in un certo senso sia la naturale evoluzione? secondo me è molto affascinante vderlo lavorare ma alla fine quanti ce ne sono in giro?
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