Vai al contenuto

naturenergy

Members
  • Numero contenuti

    263
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di naturenergy

  1. DJ, si possono aggiungere spandiconcime con relativo disco in una fare successiva? Oppure magari solo i dischi del concime e poi fare concimazione liquida? (in questo modo diventerebbe una seminatrice da sodo leggera. Una forzatura ma se il terreno a marzo lo permette......) P.S. (DJ la mia ha già la doppia molla!)
  2. Primo, io sono di Jesi. Da sono oramai 2 anni che semino con la Semeato TD 300, anche su mais. Non si è mai minimamente intasata. Quest'anno il terreno era umido ma è andata benissimo. Abbiamo seminato dopo mais, cipolle, girasole; nessun problema. Dico questo perchè ritengo giusto, come tu hai riportato la tua esperiena, riportare la mia. Ciao
  3. Esatto, Tulip è il nome dell'azienda (Tulip). In italia c'è un solo importatore (Bono Luigi) di Saluggia.
  4. No, il problema non è dovuto alla pesa, ma come accennavo all'elevata altezza di caduta del concime sul disco. Se si concima percorrendo la collina in salita e discesa (non in laterale) si nota che il grano ha una diversa colorazione, appunto a fasce, dovuto ad una diversa distribuzione del concime. Questo problema me lo hanno fatto notare due dei migliori terzisti della mia zona. Attenzione parlo di forti pendenze! Uno dei due terzisti lo ha detto all'ispettore e Amazzone gli mandò due prolunghe per ridurre il problema, ma alla fine ha preso un Tulip con pesa ed è molto soddisfatto.
  5. Con quali palette però? Quelle da 28m o da 24? Grazie!
  6. Complimenti! E' da un pezzo che segue questo prodotto. Sono fortemente indeciso tra il Vicon, Tulip (ex Lely che nella mia zona di collina è considerato il migliore) e Bogballe (che non so come vada in collina....)! Sinceramente il Vicon mi piace molto per le soluzioni che adotta, ma in zona hanno tutti Kuhn, Amazzone o Sulky. Chi ha Amazzone lo loda per la precisione ma non è soddisfatto per l'uniformità di spargimento in collina (lamentano una caduta troppo alta). A ma piacerebbe il RO-ML (2000l) con pesa, ma senza il computer perchè ho il Fendt 415 con ISOBUS e guida gps! Probabilmente senza il computer dovrei risparmiare abbastanza! Tu sai se si riesce a spargere UREA almeno a 21m (meglio se 24m) con le palette da 28m? E' solo questo il mio dubbio! Ciao!
  7. Si, ho avuto modo di contattare il produttore del decompattatore. Per chi vuole il suo recapito telefonico può inviarmi una mail privata. Cerco di descrivere la telefonata e le mie considerazioni. Come i più sanno ho un decompattatore a V con ancora michel. Prima che lo adoperassi credevo che l’ancora michel aveva solo vantaggi. Oggi posso dire che è un ottima ancora, ma ha anche alcuni svantaggi non indifferenti. Prima magari descrivo l’ancora del decompattatore in oggetto (che chiamerò “tipo Agrisem” data la sua somiglianza) e poi la confronto con la michel. L’ancora “tipo agrisem” ha uno stelo verticale che dopo un primo tratto rettilineo subisce una inclinazione di circa 10°. Alla sua base è saldata un piede largo 25-27 cm (il costruttore non ricordava con precisione) con una punta che consente di penetrare nel terreno ed una lama che premette di tagliare il terreno da lavorare. Il piede rispetto al piano del terreno ha un angolo (non conosco il suo valore, ma credo intorno ai 10°), per permettere il sollevamento del terreno e quindi l’azione di arieggiatura. La presenza di un rullo posteriore è molto importante perche il terreno dopo essere stato sollevato e quindi rotto, va ri premuto per esaltare l’azione di de compattazione. E’ l’azione congiunta di sollevare e comprimere la zolla a creare la rottura della stessa. L’ancora è costruita in acciaio Hardox 800 con elevata durezza, resistenza meccanica ed elasticità. L’ancora durante la lavorazione vibra riducendo lo sforzo di trazione. Lo stelo ed il piede sono saldati. Un difetto che potrei attribuire a quest’ancora è l’assenza di elementi di lavoro consumabili e quindi sostituibili. Il fatto di avere un corpo unico saldato, anche se in acciaio molto duro (usato per costruire utensili da cava) se impiegato per lavorare grandi superfici, fortemente argillose e/o pietrose probabilmente le usura abbastanza rapidamente. E’ da PROVARE. Non è un difetto insormontabile perché con poche modifiche si può dotare di elementi avvitati che quando sono consumati vengono sostituiti. Sono un costo aggiuntivo che va valutato dopo aver provato l’ancora su una superficie ragionevole. Quest’anno ho lavorato circa 60ha con il mio arieggiatore e gli elementi consumabili mostrano già una certa usura. Probabilmente a 300 ha vanno sostituiti. Il vantaggio di quest’ancora è sicuramente il suo costo. Non mi sembra corretto pubblicarlo (a meno che non mi autorizza il costruttore) ma posso dire che costa quasi ¼ dell’ancora michel (che ha un costo direi eccessivo). Ha un prezzo davvero accessibile. Quelli che io ritengo essere i vantaggi rispetto all’ancora michel sono: -minor numero di ancore a partirà di larghezza. Questo è dovuto al modo con cui lavorano questo tipo di ancore, cioè a cono rovescio. La lama effettua un taglio uguale alla sua larghezza. Siccome ha un angolo di incidenza, solleva il terreno sopra essa, ma il sollevamento si propaga a appunto a cono verso la superficie. Se l’ancora lavora a 40 cm, già a 20-25 cm di profondità la larghezza di lavoro diventa 30-35 cm. Questo permette una luce tra le ancore di 70 cm e lavorare tutta la superficie. Quindi minore numero di ancore a parità di larghezza con ovvia riduzione della potenza del trattore. Un aspetto non secondario (considerazione personale) è la direzione della lavorazione. L’ancora tipo agrisem deve sollevare il peso del terreno soprastante, deve vincere l’attrito del terreno stesso e deve applicare una forza per staccare la zolla dal resto del terreno sottostante. Quindi e forze hanno una direzione verticale ed orizzontale. Nell’ancora michel si deve vincere la forza di attrito (su una superficie maggiore perché l’ancora è più grande e ce ne sono in numero maggiore), applicare la forza per staccare la zolla, ma in particolare spingere la zolla lateralmente (è a mio avviso questa la forza preponderante che genera lo sforzo di trazione). Infatti dalle prove che ho fatto con il mio decompattatore bastava aumentare la profondità di lavoro di 5 cm perché il trattore andava in crisi. Fin tanto che le zolle venivano quasi rovesciate (tipo aratura) il trattore non aveva problemi. Nel momento in cui si riduceva questa azione il trattore andava in crisi. -lavorazione di tutta la superficie. Osservando la foto grande di pag 5 del seguente documento (http://www.agrisem.com/brochures/1-15_Blades_equipment_2010_FR.pdf) si capisce bene la differenza tra l’ancora tipo agrisem dall0ancora michel. Certo se le passate successive si fanno molto vicine questo inconveniente è ridotto, ma in linea teorica va considerato. -minima lavorazione della superficie. Nell’ottica dell’agricoltura conservativa il decompattatore va utilizzato in quelle annate dove si è dovuto obbligatoriamente (es piovosità eccessiva o altri motivi contingenti) calpestare il terreno. Quindi magari sulle carreggiate profonde, in capezzagna ecc…! Lavorando il mio terreno ad una profondità di 25 cm (trattore Fendt 415 che mi ha permesso lavorare a questa profondità) l’effetto è stato simile alla lavorazione con grubber. Molto buona per colture tipo da seme o soia, ecc…, ma non per il sodo. Utilizzando un ancora tipo agrisem, alla stessa profondità la superficie rimane pressoché intatta. Se poi avanti ad ogni ancora viene aggiunto un disco che incide i primi 5-10 cm di terreno (ed il residuo) lo stelo dell’ancora dovrebbe creare una zollosità minima (parlo delle tipiche zollette che ben si vedono nei video precedenti). Certo questa è una raffinatezza, tipica negli arieggiatori americani. Riassumendo, i vantaggi di quest’ancora sono: -costo accessibile; -sforzo di traino ridotto; -minima lavorazione superficiale;
  8. Il primo tagliando è stato fatto a 80h con cambio di tutti i filtri. Ora devo fare il secondo tagliando e, come dici tu ha due filtri, di cui uno viene cambiato ogni tagliando ed uno ogni due tagliandi. Non so dirti con precisione quale cambiarà questa volta. Il meccanico me lo ha spiegato ma sinceramente ora non ricordo! Quando lo cambia se sono presente me lo faccio dire e ti riferisco. Il secondo tagliando in realtà già doveva essere fatto (350h). Ora ha 370h ma fatte in semina quindi rientro nei limiti massimi! Gli intervalli dovrebbero essere ogni 250h (ma non ci metto la mano sul fuoco. Devo leggere bene sul libretto)
  9. Dopo 380 h di lavoro sono molto soddisfatto. Ho avuto modo di lavorarci quest'estate con il subsoiler polacchi 6 ancore. Profondità di lavoro 25 cm, e trattore non zavorrato. Lo slittamento era mediamente del 25-30% quindi lo sforzo controllato lavorava molto. Il terreno era durissimo, anche perchè il lavori sono stati svolti ad agosto. A settembre il trattore è stato zavorrato con due zavorre da 300kg ciascuna nelle ruote posteriori, piastra da 120kg e 4 valigette da 40 kg al sollevatore anteriore. Ovviamente la macchina zavorrata è tutt'altro mondo! Molto più stabile, in manovra (specie condizioni scomode) l'asse antreriore è stabile, e, nota fondamentale, lo slittamento è sceso all'8-12%. Il trattore può avere tutti i "difetti" di questo mondo (tira meno di un PS, ogni sera bisogna soffiare i filtri, ecc....) ma la comodità del cambio vario e la sua semplicità di utilizzo rendono il trattore perfetto per le mie esigenze! In definitiva, sono troppo soddisfatto! P.S. Per correttezza come ho segnaleto la rottura del tubo del freno de Case Quantum, segnalo "rogne" di natura elettronica dovte ad un disallineamento di un magnee del freno amano, e lo sporcamento con limatura di ferro del sensore di torbidità dell'olio cambio. Problemi normali ma che danno noia perchè bloccano il trattore. Il lato negativo dell'automazione!:-)!
  10. La Sfoggia Thesis Big è prodotta dalla Agrometal argentina (AGROMETAL ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::). Sfoggia è l'importatore italiano. Stando a quel che diceva un dirigente della sfoggia a Bastia Umbra, non le importano più perchè hanno dato problemi di resistenza meccanica. Sembra una copia della semeato ma è totalmente diversa. La Thesis ha il disco turbo e poi il doppio disco di semina; la Semeato ha solo il doppio disco di semina. Non ricordo se in questa discussione se ne è parlato ma il solo doppio disco (su cui agiscono 200-250 kg) è migliore (PER I TERRENI ITALIANI) del disco turbo accoppiato al disco di semina! Ciao
  11. Dall'esperienza avuta quest'anno ritengo che la distanza tra la dischiera e le ancore del Ma-Ag sia ridotta. Sembra una banalità, ma quest'anno avrò rotto 10 bulloni di sicurezza (10.8), (lavorando circa 60 ha) e l'elevata distanza della dischiera del mio subsoiler Polacchi mi ha permesso di non rovinare la stessa. Inizialmente contestai molto questa grande distanza, ma ora ringrazio Polacchi! Potrei mettere dei bulloni più grandi o dei 12.9 ma preferisco rompere un bullone in più che sollecitare la struttura del subsoiler! P.S. Quest'anno il terreno è acciaioso!
  12. 1-2km/h su 6km/h sono il 33% non credo che siano proprio poco! Giovanni scusami ma sii pignolo fino in fondo: 1 km/h rispetto a 6 km/h è il 17 % 2 km/h rispetto a 6 km/h è il 33 % :asd::asd: p.s. quando vieni a vedere il mio 415? O sei nauseato dal verde:asd:!
  13. Con la Semeato TDNG 300E semini anche su terreno arato e affinato. La prova è stata fatta su un appezzamento di 30 ha dopo pisello proteico. 10 ha sono stati arati, 10 ha un passaggio di grubber kuhn Mixster e 10 ha su sodo direttamente! La produzine è stata la stessa!
  14. Colture da seme! Cosa di preciso ancora non è definito. Stiamo aspettando il tecnico dell'azienda sementiera! Le lavorazioni successive non lo so di preciso. Dipende dalle piogge e da come vogliono il terreno. Non so se basterà solo un passaggio di strigliatore, solo doppia dischiera o cosa!
  15. Premetto che a me piacciono molto i prodotti He-Va. Non ho visto le macchine lavorare dal vivo quindi dal video soltanto credo che l'ancora He-Va lavori meno terreno dell'ancora michel. Sembra che faccia un taglio nel terreno e basta. L'ancora michel invece solleva di più il terreno. Magari DJ che era presente può smentirmi. Oggi inizio a lavorare con l'arieggiatore Polacchi attaccato al challenger MT 745B. Da un solo giro di prova (senza stare troppo a regolare il terzo punto e la dischiera) praticamente si fa tirare molto. Il terreno è molto duro è vero ed il subsoliler va abbastanza giù, ma lo sforzo controllato lavora abbastanza. Per ora carico due video.
  16. Vorresti mettere in dubbio le doti del 415? :asd::asd:! Le zavorre servirebbero a farlo slittare meno (ora arriva facilmente a fondo scala) e a dare più stabilità allo sforzo controllato! Per il discorso della disciera molto dipende anche dal terzo punto! Infatti se lo tiro fuori lavora molto la dischiera se lo tiro dentro le ancore lavorano più in profondità.
  17. Ieri è arrivato l'arieggiatore Polacchi! Dopo mezza giornata di lavoro posso dire che sono veramente soddisfatto! L'ho provato con il Fendt 415; devo provarlo ancora con il Challenger e con il Lamborghini 1800! Poi potrò dirvi di più. Per ora dico solo che la doppia dischiera fa un lavoro eccellente! Ecco un primo video!
  18. A me piacciono molto le saldatrici che produce quat'azienda STELGROUP! Sono professionali e costano almeno 3-4 volte il prezzo di quella che dici tu! Per saldare con elettrodo da 4 mm e non aspettare che la saldatrice vada in sicurezza termica ogni 5 minuti forse ti serve una macchina professionale!
×
×
  • Crea Nuovo...