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nella mia zona vi sono molti JD serie 8000 che arano prevalentemente fuori solco, io tutte queste difficoltà non le trovo, ho arato quest'anno con un 8270R ma ok vai via leggermente di traverso ma non mi sono mai trovato in difficoltà coi come non mi sono mai trovato a cadere nel solco avendo visto anche un 936 non ho visto poi una gran differenza, si viaggiava pure li di traverso, a mio avviso è puramente una questione di abitudine, da noi in prov di Bologna nessuno ara in solco tutti fuorisolco e senza troppi problemi.
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bè diciamo che se ti capita di notte poi, mettici un po assonnato ti vengono dei bei colpi, soprattutto se sei su una statale a tavoletta è un bel botto.... io ho perso 10 anni della mia vita..... che strizzaaaaaaaaaaaa
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io penso che i riferimento per i progettisti di qualsiasi azienda siano i mercati principali, nessun progettista di macchine over 300 prende l'italia con la sua deframmentazione agricola come esempio, in europa guardano alla Germania, alla Francia e ai paesi dell'est dove le estensioni di terra sono notevoli e dove sicuramente un T8 non ha problemi a fare le svolte, in Francia ad esempio vi sono molte aree coltivate di forma rotonda dove in poche parole non si fa mai manovra, poi non dimentichiamo che i grossi numeri su queste potenze vengono fatte negli USA dove problemi di dimensione sono inesistenti, in Italia forse le uniche zone dove un trattore over 300 possa essere sfruttato come si deve è nella bassa ferrarese dove vi sono estensioni notevoli di terra, almeno per quanto ne conosco io, poi ci stà tutto che si critichi ma è una critica dovuta alla ns realtà fatta di milioni di piccoli appezzamenti poi come ha detto Devil... lo stesso lavoro lo si fa con un T7 o un trattore omonino.
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per la rigenerazione non occorre andare in officina, gl'iniezione di carburante è ridicola per farla partire, inoltre una volta acceso il tutto funziona per autocombustione, è come accendere una sigaretta, questa parte quando i sensori captano un valore di contropressione allo scarico fuori dai parametri, l'utilizzatore non se ne accorge nemmeno se non ha una spia che lo indica e può lavorare tranquillamente, io penso che in agricoltura certi problemi che si possono avere sui mezzi che utilizziamo normalmente, vedi auto o camion non siano cosi rilevanti, nel senso che un'auto o un camion viaggiando non hanno mai un valore costante di giri a causa del traffico e qesto poi porta ad avere problemi di intasamento FAP o EGR, è lo stesso problema che mi sto ponendo nel mio ramo (carrelli elevatori) dove l'utilizzo a regime costante non è fattibile come in agricoltura, dove i regimi dei motori sono spesso e per lunghe ore al max regime, questo aiuta ad impedire certe problematiche, o almeno in parte. Che l'EGR si possa intasare è normale, ma pure il sistema SCR è soggetto a probabili intasamenti, vedi per il posto dove sono messi i bocchettoni per il riempimento (dietro le ruote anteriori), vedi anche per stoccaggi o chiusure delle taniche non accurate, perciò mi vien da dire che le problematiche sono molto simili. nel caso dell'elaborazione del motore direi che le problematiche sono molto più probabili, ma nello stesso tempo penso che il problema principale che c'è anche ora, è poi in caso di guasto il riconoscimento della garanzia che in questo specifico caso viene a mancare.
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be perkins direi che è affidabile... non dimentichiamoci che è poi CAT...
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- mccormick
- trattori mccormick
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i filtri per lo stage IV per ridurre NOX esistono già e sui motori di grossa potenza hanno dimensioni veramente esagerate, è proprio per questo motivo che al 90% chi ora usa SCR dovrà per forza passare ad utilizzare EGR e FAP, che in questa combinazione al momento permette di utilizzare filtri ingombranti ma non esagerati, inoltre se si utilizzassero solo i filtri molto probabilmente la loro vita sarebbe notevolmente ridotta, questo da quanto mi risulta parlando con vari motoristi che abbiamo contattato in azienda dovendo rimotorizzare tutta la ns gamma.
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mi permetto di dire che i camion per essere euro 5 hanno entrambe i sistemi, le vaschette di ADblue sono riscaldate per impedire il congelamento.
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in italia non ne vedremo mai penso...
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situazione limite YouTube - 2010-10-18 Mais hakselen De Bruyne in Boekhoute.wmv
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che ne dite di questa!!!!!!!!!!!!!!!
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Nuove mietitrebbie John Deere serie S
mikyxt ha risposto a Andrea terratech nella discussione Macchine da raccolta
altre foto da combineforum -
di scappatoie io non ne ho trovate, tutti cercano di lavorare dove possibile sulla riduzione dei kw ma nel settore agricolo è impossibile.. in altri settori si possono provare sistemi ibridi diesel ed elettrico.
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bella domanda... nessuno farebbe una cosa simile troppo ingombro e troppo esoso...ma sarebbe bello appena riesco chiedo.
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tutto il discorso flessibilità lo stò seguendo nell'azienda in cui lavoro, stiamo riproggetando una parte di macchine per poter avere i motori che corrispondano allo stage IIIB, sui mezzi con potenze superiori ai 57 kw si è scelto di fare la flessibilita, la scelta è stata pressochè obbligata perchè nessun motorista ci dava un motore da poter fare tutti i test del caso, non dimentichiamo che i costi dei nuovi motori in alcuni casi sono del 70% superiori a quelli precedenti, sulle macchine invece che sono intorno ai 40 kw si è fatto o si pensa di fare il downsizing, cioè si riduce la potenza sotto i 37 kw, ciò comporta che il motore non ha bisogno di dpf o altro sistema, ovvio che le prestazioni calano un pochino ma in questo modo si risparmiano dei soldini. in america jd ha dovuto presentare la nuova serie perchè le regole che hanno per la flessibilità sono più restrittive che in europa, i nr sono minori, senza contare che il mercato di macchine di alta potenza da loro è il principale e più numeroso, loro avrebbero esaurito la flessibilità in pochissimo tempo perciò la scelta di un nuovo motore, considerate il fatto che fino a circa 2 anni fà il discorso sulla flessibilità era alquanto vago non si sapevano le regole... e un'azienda come loro non si potevano permettere di aspettare. appena trovo le regole per il mercato usa ve le posto.. le ho in ufficio. allora negli usa da gennaio sarà commercializzata la nuova serie 8r, stage IIIB, in Italia molto probabilmente continuerà la vecchia visti i nr di macchine vendute, poi dal 2012 ci sarà la nouva serie 8r e dal 2014 ci sarà un modello con un motore evoluto per lo stage IV, anche se non è folle pensare che possano dare la possibilità di una nuova flessibilità.. dallo stage IIIB allo stage IV
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Same IRON³, Lamborghini R7 e Deutz Fahr Agrotron L
mikyxt ha risposto a DjRudy nella discussione Trattori da campo aperto
si chiama flessibilità la possibilità di utilizzare motori non più in regola con le direttive, le cas devono presentare una richiesta ad ogni stato dove vogliono venderli, verranno autorizzati e ogni mezzo cosi venduto dovrà avere un certificato dove il costruttore dichiara che il tal mezzo è stato venduto sotto regime di flessibilità ma non è possibile vendere tutto ciò che si vuole, il tutto è regolamentato da limiti. nel link che allego vi è una spiegazione. http://www.senato.it/documenti/repository/lavori/affarieuropei/Schede%20di%20valutazione/SCHEDAVALUTAZIONECOM(2010)362.pdf IT COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 27.10.2010 COM(2010) 607 definitivo 2010/0301 (COD) Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2000/25/CE per quanto riguarda le disposizioni per i trattori immessi sul mercato in regime di flessibilità (Testo rilevante ai fini del SEE) SEC(2010) 1252 SEC(2010) 1251 RELAZIONE 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA La direttiva 2000/25/CE relativa a misure contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori destinati alla propulsione dei trattori agricoli o forestali e recante modificazione della direttiva 74/150/CEE del Consiglio ("la direttiva") fissa i livelli massimi di monossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM) emessi dai gas di scarico dei motori diesel installati nei trattori agricoli o forestali. Tale direttiva è stata allineata a quella simile relativa a macchine mobili non stradali (97/68/CE). La direttiva stabilisce valori limite di emissione sempre più contenuti per diverse fasi, corrispondenti a diverse date di adeguamento. I produttori devono garantire che i nuovi motori rispettino tali limiti affinché possano essere immessi sul mercato. Al fine di modificare la direttiva 2004/26/CE, la direttiva 2005/13/CE ha introdotto la fase dei valori limite di emissione attualmente applicabile alla maggior parte dei motori diesel, denominata fase III A. Tali limiti saranno progressivamente sostituiti dai valori limite più rigorosi di cui alla fase III B a decorrere dal 1° gennaio 2011 per i nuovi trattori immessi sul mercato. Il periodo di omologazione per tali motori è iniziato il 1° gennaio 2010. Ciò influirà sulla produzione di una vasta gamma di trattori. Per rispettare i limiti della fase III B, i motori attuali dovranno subire importanti modifiche. Cambiamenti a livello di configurazione, dimensione o peso dei motori hanno ripercussioni a catena sui produttori di trattori che dovranno rivedere integralmente il progetto dei trattori al fine di installarvi il motore modificato. Questo processo può avere inizio solo quando il motore è completamente sviluppato. In linea generale, le soluzioni tecniche che consentono ai motori di rispettare i limiti di cui alla fase III B non sono ancora definitive. I produttori di trattori non sono quindi in grado di rivedere interamente il progetto dei veicoli nei quali il motore dovrà essere installato. Mentre per alcuni di tali veicoli le disposizioni in materia di emissioni di cui alla fase III B non causeranno gravi problemi, per altri un motore conforme alla fase III B è tutt'altro che ultimato e sono necessari ulteriori e notevoli sforzi nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico per garantire che tali trattori possano essere immessi sul mercato con motori conformi alla fase III B. I costi che i produttori devono sostenere per conformarsi ai nuovi limiti di emissione sono significativi. Essi comprendono ad esempio i costi di ricerca e sviluppo, i costi della nuova progettazione dei macchinari, i costi di post-trattamento, i costi di documentazione ed etichettatura, ecc. A partire da inizio 2009 la maggior parte delle industrie con sede nell'UE che fabbricano trattori è stata inaspettatamente e gravemente colpita dalla crisi finanziaria ed economica globale. In generale l'improvviso calo delle vendite ha causato una forte diminuzione dei redditi e dei capitali disponibili per finanziare la ricerca e lo sviluppo in ambito tecnologico necessari per i trattori dotati di motori conformi alla fase III B in tutte le categorie di potenza e per tutte le applicazioni entro le scadenze fissate dalla direttiva. Le direttive 2004/26/CE e 2005/13/CE hanno inoltre introdotto il cosiddetto regime di flessibilità per facilitare la transizione tra le diverse tappe che fissano i limiti di emissione. Il regime di flessibilità consente ai produttori di trattori di immettere sul mercato, durante il periodo che separa due fasi successive dei valori limite di emissione allo scarico, un numero limitato di trattori dotati di motori che rispettano ancora i limiti di emissione della fase precedente. Il regime di flessibilità consente a ogni produttore di trattori di immettere sul mercato 1) per ogni categoria di potenza del motore, un numero limitato di trattori non superiore al 20% delle proprie vendite annue (calcolato come la media degli ultimi 5 anni delle vendite nell'UE) oppure 2) un numero fisso di trattori definito nella direttiva. La seconda opzione è destinata alle piccole imprese che producono quantità più limitate di motori. La proposta allegata tiene conto delle difficoltà che i produttori incontrano per ottenere l'omologazione di motori conformi alla fase III B e per immetterli sul mercato a causa dei ritardi nella progettazione di nuovi motori e dell'inaspettata crisi finanziaria. Si propone di modificare le disposizioni del regime di flessibilità per attenuare gli effetti della transizione tra la fase III A e la fase III B estendendo la sua applicazione pur mantenendo l'entrata in vigore della fase III B dei limiti di emissione, al fine di preservare l'obiettivo della direttiva di ridurre le emissioni di gas e di particolato inquinanti nell'Unione europea. 2. ESITO DELLE CONSULTAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO I rappresentanti degli Stati membri e le parti interessate del settore sono stati consultati in merito alla proposta attraverso il gruppo di esperti sulle emissioni delle macchine di cui alla direttiva e attraverso il gruppo di lavoro sui trattori agricoli. La Commissione ha inoltre proceduto, tra maggio e giugno 2009, a una consultazione approfondita delle autorità degli Stati membri e di tutte le parti interessate, ovvero i rappresentanti del settore, le organizzazioni ambientaliste e le associazioni dei lavoratori. La presente proposta tiene conto dell'analisi tecnica della direttiva 97/68/CE effettuata dal Centro comune di ricerca (CCR) che comprende, tra l'altro, una valutazione della necessità di modificare le disposizioni del regime di flessibilità, uno studio sulla valutazione d'impatto effettuato da un consulente esterno per valutare l'incidenza delle opzioni proposte nell'analisi tecnica del CCR e uno studio complementare relativo all'impatto delle opzioni dell'analisi tecnica del CCR, comprese le conseguenze per le PMI di una modifica al regime di flessibilità. 3. ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA Lo scopo della direttiva 2000/25/CE, nonché della presente proposta di modifica, è quello di contribuire al buon funzionamento del mercato interno dei trattori e allo stesso tempo di tutelare la salute umana e l'ambiente. La base giuridica è pertanto l'articolo 114 del trattato. La presente proposta prevede le modifiche alla direttiva 2000/25/CE riportate qui di seguito. Un aumento della percentuale del numero di motori immessi sul mercato nel quadro del regime di flessibilità in ogni categoria di motore dal 20% al 50% delle vendite annue di macchinari dei produttori di trattori nonché, in alternativa, un adattamento del numero massimo di motori che possono essere immessi sul mercato nel quadro del regime di flessibilità durante il periodo che separa la fase III A dalla fase III B. Tale misura scadrà il 31 dicembre 2013. 4. INCIDENZA SUL BILANCIO Nessuna 5. ELEMENTI OPZIONALI 2010/0301 (COD) Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2000/25/CE per quanto riguarda le disposizioni per i trattori immessi sul mercato in regime di flessibilità IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 114, vista la proposta della Commissione europea , previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo , visto il parere del Comitato delle regioni , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, considerando quanto segue: (1) La direttiva 2000/25/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2000, relativa a misure contro l'emissione di inquinanti gassosi e particolato inquinante prodotti dai motori destinati alla propulsione dei trattori agricoli o forestali e recante modificazione della direttiva 74/150/CEE del Consiglio disciplina le emissioni allo scarico dei motori installati nei trattori agricoli o forestali. La fase attualmente in atto rispetto ai limiti di emissione applicabili all'omologazione della maggior parte dei motori ad accensione spontanea , è la fase III A. La suddetta direttiva stabilisce che tali limiti saranno progressivamente sostituiti dai valori limite più ridotti di cui alla fase III B a decorrere dal 1° gennaio 2011 per quanto riguarda l'immissione sul mercato e a decorrere dal 1° gennaio 2010 per quanto riguarda l'omologazione di tali motori. La fase IV, che stabilisce valori limite inferiori rispetto alla fase III B, entrerà in vigore progressivamente a partire dal 1º gennaio 2013 per quanto riguarda l'omologazione di tali motori e a partire dal 1º gennaio 2014 per quanto riguarda l'immissione sul mercato. (2) La transizione verso la fase III B implica un cambiamento tecnologico che richiede notevoli costi di attuazione per la nuova progettazione dei motori e per lo sviluppo di soluzioni tecniche avanzate. La transizione stabilita dal legislatore nel 2005 coincide con la recessione economica del settore interessato che rende difficile per l'industria sostenere i costi di attuazione necessari per l'adattamento ai nuovi requisiti giuridici. (3) La direttiva 2000/25/CE stabilisce un regime di flessibilità che consente ai produttori di trattori di acquistare, nell'arco di tempo che separa due fasi di limiti di emissione, una quantità limitata di motori non conformi ai valori limite di tale periodo, ma approvati nel quadro della fase precedente più vicina dei limiti di emissione. (4) L'articolo 4, paragrafo 8, della direttiva 2000/25/CE prevede di valutare l'eventuale necessità di un'ulteriore flessibilità riguardo ai valori limite della fase III B e IV. Al fine di fornire una soluzione temporanea all'industria durante la transizione alla fase successiva, è necessario adeguare le condizioni di applicazione del regime di flessibilità. (5) Nel corso della transizione tra la fase III A e la fase III B la percentuale del numero di motori immessi sul mercato nel quadro del regime di flessibilità va aumentata dal 20% al 50% delle vendite annue di trattori dotati di motore di tale categoria dei singoli produttori di trattori. L'alternativa prevista secondo cui un numero massimo di motori possono essere immessi sul mercato nel quadro del regime di flessibilità deve essere adattata di conseguenza. (6) La direttiva 2000/25/CE deve pertanto essere modificata di conseguenza. (7) Le misure previste dalla presente direttiva fanno fronte a difficoltà temporanee incontrate dall'industria. Esse devono pertanto essere limitate alla transizione dalla fase III A alla fase III B e scadere il 31 dicembre 2013. HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 La direttiva 2000/25/CE è così modificata: 1. Nell'articolo 3 bis, è aggiunto il seguente comma: "Il regime di flessibilità, conformemente a quanto disposto ai punti 1.2., 1.2.1. e 1.2.2. dell'allegato IV, si applica soltanto alla transizione dalla fase III A alla fase III B e scade il 31 dicembre 2013." 2. L'allegato IV, punto 1 è sostituito dal testo nell'allegato I della presente direttiva. Articolo 2 Recepimento 1. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro [dodici mesi dalla pubblicazione della direttiva], le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni. Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal [giorno, mese, anno = il giorno successivo alla data di applicazione]. Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni essenziali di diritto interno adottate nella materia disciplinata dalla presente direttiva. Articolo 3 La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Articolo 4 Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva. Fatto a […], il […] Per il Parlamento europeo Per il Consiglio Il presidente Il presidente […] […] ALLEGATO I Il punto 1 dell'allegato IV è sostituito dal seguente: "1. AZIONI DEI PRODUTTORI DI MOTORI E DI TRATTORI 1.1. Fatta eccezione per il periodo di transizione dalla fase III A alla fase III B, un produttore di trattori che desidera ricorrere al regime di flessibilità richiede l'autorizzazione dell'autorità competente in materia di omologazione per immettere sul mercato, o procurarsi presso i propri fornitori di motori, nel corso del periodo intercorrente tra due fasi di limiti di emissione, le quantità di motori precisate ai punti 1.1.1. e 1.1.2., non conformi ai valori limite di emissione in vigore al momento, bensì a quelle della fase immediatamente precedente. 1.1.1. Il numero di motori immessi sul mercato nel quadro di un regime di flessibilità non supera, per ciascuna categoria di motori, il 20 % delle vendite annuali — da parte del produttore di trattori in questione — di trattori dotati di motori della categoria in questione (calcolate sulla base della media delle vendite degli ultimi cinque anni sul mercato dell'Unione). Se un produttore di trattori commercializza trattori nell'Unione da meno di cinque anni, la media è calcolata sulla base del periodo effettivo durante il quale il produttore di trattori ha commercializzato trattori nell'Unione. 1.1.2. A titolo di opzione alternativa alla sezione 1.1.1., il produttore di trattori può chiedere per i propri fornitori di motori l'autorizzazione ad immettere sul mercato un numero fisso di motori nel quadro del regime di flessibilità. Il numero di motori di ciascuna categoria non può superare i valori seguenti: Categoria di motore (kW) Numero di motori 19-37 200 37-75 150 75-130 100 130-560 50 1.2. Durante il periodo di transizione dalla fase III A alla fase III B, un produttore di trattori che desidera ricorrere al regime di flessibilità richiede l'autorizzazione dell'autorità competente in materia di omologazione per immettere sul mercato, o procurarsi presso i propri fornitori di motori, nel corso del periodo intercorrente tra due fasi di limiti di emissione, le quantità di motori precisate ai punti 1.2.1. e 1.2.2., non conformi ai valori limite di emissione in vigore al momento, bensì a quelle della fase immediatamente precedente. 1.2.1. Il numero di motori immessi sul mercato nel quadro di un regime di flessibilità non supera, per ciascuna categoria di motori, il 50 % delle vendite annuali — da parte del produttore di trattori in questione — di trattori dotati di motori della categoria in questione (calcolate sulla base della media delle vendite degli ultimi cinque anni sul mercato dell'Unione). Se un produttore di trattori commercializza trattori nell'Unione da meno di cinque anni, la media è calcolata sulla base del periodo effettivo durante il quale il produttore di trattori ha commercializzato trattori nell'Unione. 1.2.2. A titolo di opzione alternativa alla sezione 1.2.1, il produttore di trattori può chiedere l'autorizzazione, per i propri fornitori di motori, ad immettere sul mercato un numero fisso di motori nel quadro del regime di flessibilità. Il numero di motori di ciascuna categoria non può superare i valori seguenti: Categoria di motore (kW) Numero di motori 37-56 200 56-75 175 75-130 250 130-560 125 1.3. Il produttore di trattori inserisce le informazioni seguenti nella domanda che presenta a un'autorità competente in materia di omologazione: a) un campione delle etichette da affiggere su ciascun trattore dotato di un motore immesso sul mercato nel quadro del regime di flessibilità. Le etichette contengono la dicitura seguente: "TRATTORE N. … (numero di serie) di … (numero totale di trattori nella rispettiva gamma di potenza) CON MOTORE N. … E OMOLOGAZIONE (direttiva 2000/25/CE) N. … "; e b) un campione dell'etichetta supplementare da affiggere sul motore, contenente la dicitura di cui al punto 2.2 del presente allegato. 1.4. Il produttore di trattori mette a disposizione dell'autorità competente in materia di omologazione qualsiasi informazione relativa all'attuazione del regime di flessibilità che detta autorità reputi necessaria per prendere una decisione. 1.5. Il produttore di trattori presenta ogni sei mesi alle autorità competenti in materia di omologazione di ciascuno Stato membro nel quale il trattore o il motore venga immesso sul mercato una relazione sull'attuazione dei meccanismi di flessibilità cui ricorre. La relazione specifica i dati cumulativi riguardanti il numero di motori e di trattori immessi sul mercato nel quadro del regime di flessibilità, i numeri di serie dei motori e dei trattori, nonché gli Stati membri nei quali i trattori sono entrati in servizio. Detta procedura prosegue per tutta la durata d'applicazione del regime di flessibilità". SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA PER PROPOSTE DI ATTI AVENTI UN'INCIDENZA DI BILANCIO LIMITATA ESCLUSIVAMENTE ALLE ENTRATE 1. DENOMINAZIONE DELLA PROPOSTA La proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2000/25/CE per quanto riguarda le disposizioni per i trattori immessi sul mercato in regime di flessibilità 2. LINEE DI BILANCIO: Capitolo e articolo: non pertinente Importo iscritto in bilancio per l'esercizio interessato: 3. INCIDENZA FINANZIARIA Proposta senza incidenza finanziaria 4. MISURE ANTIFRODE Non pertinente 5. ALTRE OSSERVAZIONI- 594 risposte
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- deutz agrotron
- deutz fahr l710
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a mio avviso e parlando con diversi motoristi, alla fine di tutto chi ha scelto l'egr adesso e il biturbo dovrà passare per forza all'utilizzo di urea per stare dentro ai parametri che dal 2014 saranno in essere, chi ha scelto ora l'uea dovrà poi mettere sù l'egr e non si esclude la turbina doppia per ovviare i problemi del turbo lag causati dalla strozzatura che l'egr comporta sui rendimenti, ma soprattutto per avere una portata d'aria maggiore, poi tutti avranno i cosiddetti filtri, che pure questo rimane ad oggi un campo talmente nuovo che al teorico non si può dare un target di vita perchè il tutto è talmente variabile da utilizzo e altri fattori, quindi ora ci scanniamo su quale sia al omento la soluzione migliore, a mio modo di vedere lo sono entrambe sono scelte fatte dalle case costruttrici in base alle loro analisi, dal 2014 vedremo chi saprà trovare il rendimento migliore e contenere i consumi.
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- anidride carbonica
- catalizzatore ossidante
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si si 8345 mentre scrivevo pensavo al nuovo.. scusate
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- anidride carbonica
- catalizzatore ossidante
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nelle automobili i problemi di fap sono determinati al tipo di uso discontinuo, con un trattore se lo accendi è perchè ci devi lavorare e la rigenerazione ci mette solo alcuni minuti e solo quando i sensori leggono delle contropressioni alte, con un trattore non ci vai di certo a fare spesa quindi probema risolto. sul consumo di olio non ha nulla a che vedere con la rigenerazione, cosi come il consumo di gasolio, la quantità che viene nebulizzata per la rigenerazione è veramente irrisoria una volta partita la rigenerazione è come accendere una sigaretta...funzia per autocombustione. parlando con un'amico che ha acquistato un 8360RT ... lui non ci fà polemica sull'scita del nuovo R, aveva un 8400T con una marea di ore e lo doveva cambiare e cosi cambierà quello nuovo quando sarà ora di cambiarlo ma non certo perchè è uscito il modello nuovo, il vecchio JD credo avesse più di 9000 ore e direi che la sua parte l'ha fatta. il problema potrebbe riversarsi sui concessionari, ma chi acquista un mezzo di questo genere dubito che lo cambi con la frequenza di un'auto, lo devi pur ammortizzare.. in qualche maniera, meno che non hai vinto il superenalotto e allora puoi fare ciò che vuoi.
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- catalizzatore ossidante
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un paio di anni fà un mio amico ne ebbe uno in prova, lo usò per qualche giorno in un cantoiere separato nella raccolta delle bietole, defogliatore ant e scavabioetole posteriore, direi che una volta preso la mano con i comandi è un bel giocattolo, con le 4 ruote sterzanti e l'andatura a gambero non era male nell'entrata nel campo e nelle manovre, ovvio che era sempre più lungo del tvt che usava all'epoca ma nel complesso ne è stato contento.... non ha proceduto all'acquisto per una questione di offerta.... sò con certezza che dalle parti di imola tempo fà 1 esemplare era impeganto nella campagna dell'aratura... se qualcuno sà qualcosa.???
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- claas isodiametrico
- claas portatrezzi
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bè a bologna anche se c'è reni mac chine di mf non se ne vedono tantissimi anzi, di over 300 nella mia zona manco 1, e dico provincia nord di Bologna, si vedono si molti 8r o rt, qualche fend 936 ma non moltissimi un paio credo, alcuni tg e qualche t7000 o giù di lì, i jd sono di gran luinga superiori, nel giro di 10 15 km vi sono ben 7 jd over 300 della nuova serie... e a sentire sono tutti contenti.... poi è ovvio che ci vuole anche fortuna, quando mio padre faceva il terzista ci è capitato il mezzo sfigato e di rogne ne abbiamo avute una marea.
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si ma l'urea non conta in questo, serve solo ad eliminare una parte degl'agenti inquinanti, i motori sono stati rifatti tutti, poi chi ha scelto di mettere l'urea e chi ha scelto in questa fase di non utilizzarla (vedi jd) ma dal 2014 tutti avranno questo sistema...
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- auto command
- blue power
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Challenger MT700 vs John deere 8030t
mikyxt ha risposto a MT765B nella discussione Trattori da campo aperto
si ma in giappone le dimensioni dei campi sono molto minori che da noi e allora l'uso di tali mezzi è giustificato, nei miei viaggi in giappone non ho mai visto un trattore americano o europeo e questo qualcosa vorrà pur dire.... è tutto miniaturizzato. -
io penso che siano stati obbligati a presentarlo perchè dal prox anno in america non avrebbero potuto vendere i vecchi 8R, il regime di flessibilità nelgli states è molto più restrittivo e sicuramente loro non avrebbero coperto di sicuro la richiesta del mercato....
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ok le norme ma all'interno della norme vi è la possibilità per i costruttori di chiedere il regime di flessibilità, che non è altro che la possibilità di vendere motori con stage precedente ma in numeri limitati, per i motori di questa fascia di potenza possono vendere 125 motori con lo stage precedente...molto probabilmente in europa e soprattutto in italia i numeri giustificano tale scelta cosa che in america forse visti i numeri non conviene... anche in america si può richiedere la flessibilità ma è molto diversa come gestione.
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II° Tractorum in Campo 19 settembre 2010 Migliaro (FE)
mikyxt ha risposto a Staff Tractorum nella discussione Manifestazione agricole
io volevo chiedere scusa a tutti ma per impegni di lavoro sabato ero in volo per il sol levante e ritorno in italia domani.... mi spiace e scusate ancora...