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Quote latte - Cosa sono, cosa è successo.
Marbury ha risposto a Mapomac nella discussione Zootecnica
è partito da zero e ormai fatta per fatta ha detto " faccio una cosa fatta bene" e ha fatto stalla da 140 capi con 1 robot + predisposto per un altro + autoalimentatore + capannone ecc. In montagna quindi tutta chiusa e i costi sono lievitati, in totale con macchinari era 1 milione. Poi però nn tieni conto che la banca vuole gli interessi, che mettere dentro 100 vacche sono cmq se ti va bene 200.000 ecc. Poi qua molti non si fanno i conti, non sanno quanto gli costa produrre un litro, molti pensano che basti mettere dentro + vacche e mungere. Ma se non hai gli alimenti e comprando tutto spendi 40 cent/litro e vendi a 38 più vacche metti dentro piu debite fai.. senza contare che le segui meno ecc quindi aumentano le rogne... -
Quote latte - Cosa sono, cosa è successo.
Marbury ha risposto a Mapomac nella discussione Zootecnica
un prezzo medio di 35 centesimi... qui in italia penso pochi ce la possono fare, di sicuro non se hai mutui da pagare... Poi dipende da realtà a realtà, in montagna di sicuro chiudono tutti. Qui da me un ragazzo 3 anni fa a fattà stalla nuova con robot ecc: 1 milione finanziato al 70%... ora sta inpiccato perchè il latte è andato a 38c + premi e tipo ho sentito che sono pure andati a riprendersi le vacche perchè nn riusciva a pagarle.. -
Quote latte - Cosa sono, cosa è successo.
Marbury ha risposto a Mapomac nella discussione Zootecnica
il problema non è difendere il prezzo è chiedersi perchè in Germania possano produrre a 29 centesimi quando noi a 39 fatichiamo a starci dentro. Oggi tornavo da padova e ho visto ad occhio 10 ettari recintati che stan costruendo un nuovo centro commerciale, avanti cosi, poi le pagliacciate in piazza che nn servono a nulla e i soldi dati a pioggia a gente che mette la moglie casalinga come agricoltore e si ristruttura la casa con i contributi europei... -
potresti spiegarti meglio? Te intendi tipo di terreno o realtà economica che ci sta intorno? Mi spiego, qua da me vendono il terreno a 80.000 ettaro, non è terreno particolarmente fertile e non è irriguo. Vedo aziende nelle marche o cmq centro italia dove stessa tipologia di terreno (collinare non irriguo) lo vendono a 10.000-15.000 / ha. Sarà anche argilloso mentre il nostro è medio impasto ma scambierei domattino 10ha miei per 80 loro... Unico vantaggio della mia zona (nord-est) è il fatto che c'è un'economia attiva sia per trasformazione del latte (perchè se hai 200ha e 500 vacche ma nn sai a chi venderlo te ne fai poco) sia come giro economico, essendoci molta gente mediamente con il quattrino anche chi trasforma e rivende direttamente riesce a sbarcare il lunario.
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penso 400$ a ettaro
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per quello che può servire condoglianze da chi ci è passato. Speriamo li spendano tutti in medicine
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se hai l'operaio sopra da pagare ti credo... il problema dell'operaio è che lo paghi, sparo una cifra, 8 euro all'ora ma a te rende 4... E' come mio padre quando chiama qualche pensionato a fare dei lavori tipo sfalciare a mano sotto i vigneti ecc, lo paga 8 euro all'ora ma se contiamo quanto gli rende non dovrebbe pagare neanche 50 centesimi...
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alla fine il fieno è l'alimento che costa di più, con il trinciato a 3 euro quest'anno le stalle che devono comprarlo danno il minimo indispensabile per il rumine... con i prezzi del latte in caduta.. la cooperativa dove consegna mio padre han tagliato di 5 centesimi al litro... ZAC e ancora nn hanno abolito le quote latte, poi si che sarà da piangere... perche alla fine chi compra è chi ha poca terra e non si produce gli alimenti e secondo me quelle aziende dovranno chiudere.. Non capisco però perchè venderlo a 5 euro/qle, siamo al limite del guadagno... a questo punto se nn posso seminare altro perchè son prati stabili non arabili mi prenderei delle nutrici e poi vendo i ristalli...
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è brutto da dire ma uno parte prima in "nero" e vede se ha un riscontro e poi con psr e aiuti si mette in regola.
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potresti lavorarlo tu stesso cosi da valorizzarlo di più..
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C'è da dire che da un punto di vista estetico l'acacia è infestante e non fa bella figura... Carpino molto meglio
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Ex concessionario JD riparano un po tutti i marchi visto che in zona ci stanno poche officine competenti...
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Noi quando chiedemmo pareri al concessionario fendt di zona chiedendogli parere tra JD serie m e explorer3 ci ha detto di andare senza dubbi sulla same perche a suo dire per fascia economica erano i migliori qualità prezzo sui 100 cv. Non centra molto ma visto il titolo..
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Trattori John Deere serie 6000, dalle origini ad oggi
Marbury ha risposto a Andrea terratech nella discussione Trattori da campo aperto
Ciao, il trattore è del cugino di mia mamma, uniche note a parte lavoretti già una centralina della PDF in garanzia e lo scorso anno sostituita testa del motore mi pare. Come lavori metà ore con bossini 140 e il resto aratura e fienagione. Purtroppo non ti saprei aiutare, mi spiace- 2913 risposte
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Salve, come da titolo volevo sapere se si può ed è conveniente provare a riparare la centralina di un trattore (john deere 6210) o è meglio sostiturila (2000 euro)... Eventualmente se sapete in zona veneto/fiuli/emilia chi effettua queste riparazioni.. grazie
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Trattori John Deere serie 6000, dalle origini ad oggi
Marbury ha risposto a Andrea terratech nella discussione Trattori da campo aperto
Salve, ho lo stesso problema, la centralina si può riparare o conviene sempre sostituirla? Eventuale costo della riparazione? John deere 6210 con 16000 ore... Già sostituita a duo tempo in garanzia avrei in casa quella vecchia da provare a riparare- 2913 risposte
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grazie mille
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salve, sono alla ricerca del manuale uso e manutenzione dell' OM 750 special per un amico. Se qualcuno ne è in possesso o sa come procurarlo gli sarei molto grato. Grazie
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sai assicurazioni Ma sei sicuro? A noi han detto che se fosse stato agricolo cambiava poco o niente..
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http://ilgazzettino.it/NORDEST/PRIMOPIANO/abigeato_furti_tori/notizie/1052590.shtml VENEZIA - L’abigeato ha tutta l’aria del reato antico. Gli animali si sottraevano soprattutto quando rappresentavano il bene primario, averli o no era lo spartiacque tra la fame e lo stare bene. Che nel 2014 torni l’allarme sembra quasi impossibile e a restare stupiti sono gli stessi allevatori che da qualche tempo avevano abbassato la guardia. Sette furti, e notevoli, in una manciata di giorni non sono cosa di poco conto, come spiega Giuliano Marchesini, direttore di Unicarve, gli allevatori del Veneto. «Siamo in pieno allarme - denuncia - Sono spariti nel nulla in pochi giorni oltre 200 tori, un danno che sfiora i 350mila euro circa. Erano almeno 6 anni che non accadeva più nulla, quando venne sgominata la banda veronese che si era resa responsabile di 54 furti, con 42 arresti». I ladri, con una tecnica che è sempre la stessa, hanno preso di mira allevamenti nel Basso Rodigino, Veronese, Padovano e Vicentino tutti con la stessa caratteristica: le stalle devono avere un accesso facile alle grandi arterie del traffico. «Conoscono bene gli allevamenti, sanno che ci sono i tori - spiega Marchesini - Arrivano con grossi camion adibiti al trasporto dei mobili e li caricano: una trentina di bestie per volta, di più non ci stanno». Sono bestie destinate alla macellazione, il sospetto è che in poco tempo vengano macellati e finiscano in qualche banco vendita. «Ci stiamo difendendo a suon di sms - aggiunge il direttore di Unicarve - Quando vediamo qualcosa che ci insospettisce lanciamo l’allerta generale. La cosa che si preoccupa maggiormente è che si sta verificando anche un racket dei passaporti dei bovini, che vengono rubati, falsificati e possono accompagnare qualsiasi bestia». Il momento giusto per rilanciare quella che per Unicarve è una battaglia in piedi da tempo: dopo aver vinto la guerra dell’etichettatura (oggi di una bestia macellata si conosce la storia dalla nascita) oggi puntano sul "dna". «Poche decine di euro e il traffico sarebbe debellato - spiega Marchesini - Esistono marchi auricolari che con il "passaporto" del bovino contengono anche il dna. I dati si falsificano, il dna no. E in un momento in cui siamo invasi da carne proveniente dalla Polonia diventa indispensabile riuscire ad avere la certezza della provenienza del bestiame». L’allevamento di bovini è sempre stato per il Veneto una notevole fonte di reddito, ma ora la crisi è pesante: con la chiusura delle frontiere russe dalla Polonia arriva carne a prezzi stracciati. «Alla borsa merci di Modena la carne vale 2,5 euro al chilo, contro i 2,7 di costo di produzione - conclude Marchesini - per i circa mille allevamenti del Veneto è crisi nera». Eppure solo fino a qualche anno fa con 450mila capi, la produzione veneta copriva il 40 per cento della carne italiana.
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P.S.R.: modalità di richiesta, % di contributo, requisiti ecc.
Marbury ha risposto a tonytorri nella discussione Normative agricole
bho, 10 anni mi sembrano un'eternità, non hai nessuna certezza che la tua attività possa funzionare, mettiamo che tra 4 anni il mercato cambia ecc e te non riesci più a campare di quello che stai facendo, cosa fai? -
Salve, abbiamo acquistato un telescopico che non è immatricolato agricolo e l'assicurazione ci ha sparato 450 euro... anche se fosse stato agricolo non sarebbe cambiato molto perchè risulta come macchina semovente... Voi quanto pagate? C'è possibilità di assicurarlo solo per il periodo estivo, tanto poi rimane sempre in azienda?
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ciao, scusa il ritardo, provincia di belluno
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P.S.R.: modalità di richiesta, % di contributo, requisiti ecc.
Marbury ha risposto a tonytorri nella discussione Normative agricole
ma in cosa consiste il vincolo? Mettiamo che uno ha un part-time e vuole aprire azienda agricola con primo insediamento, lo può fare? Mettiamo mio caso, mi insedio e tra 3 anni vinco concorso per professore, posso andare ad insegnare tenendo comunque aperta l'azienda agricola e quindi pagando relativi contributi ecc? -
Secondo me ha fatto un affare chi ha preso il JD 6400 a 13000 mi pare, gran macchina