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Come dicevo mesi fa, bisogna vedere gli sviluppi del settore, niente è a impatto zero a partire da qualsiasi prodotto che viene commercializzato in GDO, il consumatore vuole le commodities!!! La normativa però si sta adeguando chierendo l'utilizzo di sottorpodotti e questo è davvero il futuro, il mais doveva costare un esagerazione oggi marca 20 euro e cala ancora, il tutto per dire che i biogas nell'asse mondiale del mercato dei cereali contano come il due di coppe con in banco spade. La realizzazione di nuovi impianti ha subito una flessione (dovuta anche all'attesa della nuova incentivazione), quindi vediamo come si riesce a far convivere i settori. Vuoi smantellare la stalla, se non ci si sta con i costi non puntate il dito contro i digestori.
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Colture e sottoprodotti dedicati all'alimentazione di impianti biogas
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Non tutti hanno la tua fortuna, anche perchè non tutti i terreni sono uguali e non dipende solo dalla finezza del letto di semina purtroppo. Albe vedo domani se riesco a scannerizzarlo è sull'inserto Agrisole speciale biogas (tutto BTS) -
Colture e sottoprodotti dedicati all'alimentazione di impianti biogas
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Proprio oggi leggevo un articolo su delle prove effettuate da Adani sulle rese in biogas/ha e costi/ha, e diceva che il top resta Triticale-mais in alti imput produttivi, in bassi imput si preferisce il sorgo. Il problema resta di tipo puramente pratico, raccogliere tanti ettari di triticale non è semplice visto il rapido viraggio della coltura. -
In italia il prezzo degli impianti negli ultimi due anni invece che calare è cresciuto del 5%, un buon impianto da 1 Mw (con strutture trincee e stoccaggio) non va sotto i 3,8 milioni, poi si puoi spendere meno e girare in monopattino. I motori non sono garantiti 5 anni solo con il cambio di olio e filtri (vedi calendari di manutenzione), Comunque è vero il problema meccanico lo risolvi in poco il biologico in molto (ma non dipende quasi mai solo dall'impianto). I margini vanno da un 10 a un 30% (c'è anche chi fa di più) poi dipende da cosa alimenti a da come fai la gestione. E la gestione incide anche un 50% sugli utili alla fine dei 15 anni!!! La costruzione normalmente dura 5 mesi Due mesi lo start-up per arrivare a pieno carico, altri 2 per starci in maniera costante (se lo si sa fare) Oggi almeno 4 mesi mediamente per la prima fatturazione Tempi di autorizzazione oggi almeno 4 mesi L'incognita sono i tempi di allaccio che possono arrivare anche a 9 mesi, mediamente 5. Vedremo dopo il 2013 cosa dicono parlano di un'incentivazione simile alla germania e di incentivare il biometano. Vedarum
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Colture e sottoprodotti dedicati all'alimentazione di impianti biogas
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
A vederla cosi l'epoca sembra giusta, anche perchè se anticipi non hai di peso secco in granella, Cosa faceva di umidità? Hai provato a fare qualche analisi sul verde. Poi guarda che la campagna dei vernini quest'anno è stata pessima. -
Bioenergie Italiane: reale opportunità per l'agricoltore?
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Ne ha tagliato un pezzo... per dire ciò che si vuole far credere. Posto che le centrali a biomassa legnosa che oggi sono più remunerative sono quelle che utilizzano SRF, cioè essenze che hanno un rapido accrescimento e che vengono tagliate una volta ogni 3 anni (ci sono anche diversi lavori dell'univerista di torino). Posto inoltre che oggi le certificazioni se si vuole arrivare a certi canali (non solo la biomassa, ma anche tutta la filiera delle carta) sono obbligatorie, poi certo i delinquenti ci sono ovunque, ma queste certificazioni non sono sicuramente una stupidata da prendere (sono certificazioni di filiera che oggi per esempio sponsorizza anche Coop nei sui prodotti cartacei, che non sono solo la carta reciclata, anzi). Comunque resta che il problema del legno sono state anche le numerosissime caldaie a pellet che sono state istallate, e una gestione, pardon non gestione dei boschi in gran parte dell'italia. E ripeto che il filmato di report è una denuncia, come sempre, che sottolinea una sola realtà e colpisce un settore.- 218 risposte
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Bioenergie Italiane: reale opportunità per l'agricoltore?
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Già nei primi 5 minuti di filmato, danno numeri a caso: 350.000 t/anno, significa 960 t giorno, facciamo che un camion trasporti 20 tonnellate? cioè 48 camion al giorno, non 112 tir tutti i giorni, sempre che non abbia capito male io, poi mi fermo con la visione, perchè mi sembra come al solito una stupenda trasmissione per dire ciò che si vuole.- 218 risposte
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Colture e sottoprodotti dedicati all'alimentazione di impianti biogas
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Vedremo, noi quest'anno abbiamo provato a seminare frumento, dico provato perchè poi non siamo riusciti, se ne riparla il prossimo autunno. Tienici aggiornati. -
Si si certo ho infatti messo lordi, non netti (sia insilato che granella). Sono concorde con te albe, come gia detto tranne sulla biomassa. Tu hai rischiato con un 250, altri invece no, tra 15 anni vedremo chi ha avuto ragione. Certo che chi paga i 1000 euro/ha di affitto i loro conti li avranno fatti, anche se poi vediamo come abbassano il costo della razione, non dimentichiamoci che oltre a dover dimostrare il 51, bisogna dimostrare il 100% dello smaltimento (340 ovunque per impianti alimentati solo abiomasse vegetali, e 170 per la sola frazione zootecnica).
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Albe se npn ricordo male ha in costruzione un 320, quindi penso che lui i conti li abbia fatto in maniera piuttosto accurata
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Colture e sottoprodotti dedicati all'alimentazione di impianti biogas
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Ne ho visti un paio di campi la settimana scorsa, non mi è sembrata brutta, non ha comunque una gran spiga secondo me, poi bisogna sempre vedere come va nel digestore!!!! Se qualcuno fa qualche prova sarei curioso di saperne qualcosa. -
Per ovviare non bisogna per forza fare una società, si lamentano tutti degli affitti, prendete della terra in affitto, oppure più semplicemente fate contratti di fornitura e smaltimento.
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Certo che puoi fare un impianto anche con 100 ha, puoi fare un 250 e essere perfettamente autosufficiente, anzi ti avanzerebbe qualcosa, o puoi fare un 320 e comprare qualche sottoprodotto sul mercato (comunque molto pochi es 1t al di di farinetta di mais, qualcosa d'altro che costa meno, es pasta, biscotti, glicerina, oli, melasso, distiller di frumento, siero di latte concentrato, risone, ecc ecc). L'analisi economica è comunque in attivo, solo che il pareggio si sposta di qualche anno.
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Il tuo guadagno da imprenditore è la conversione della materiaprima in qualcosa, incrementando il suo valore dandogli valore aggiunto (carne, latte, energia), quindi il tuo costo di produzione deve essere il più analitico possibile. Se ti avanza del mais quello esce come incasso al prezzo di mercato. (A me in estimo mi hanno insegnato cosi, e lo reputo assolutamente corretto, altrimenti giocando con i prezzi dei fattori di produzione puoi fare guadagnare o perdere a tuo piacimento). I 6000 euro escono dal prezzo dell'energia 0,28 euro/Kw. Puoi se vuoi considerare nelle previsioni future un rischio di mancata produzione della biomassa, cioè grandina non produco biomassa e quindi devo andare ad acquistarla sul mercato (tipo assicurazione), ma la biomassa che netra nell'impianto, come nella stalla deve essere considerata con il suo reale costo di produzione, poi ripeto puoi paragonare l'investimento con la vendita diretta del cereale. Puoi paragonare un prodotto da acquistare con il prezzo del mais sul mercato, ma il tuo costo di produzione deve essere analitico. Questo vale in generale, solo mettendo tutte le voci in maniera analitica vedete effettivamente dove sono i colli di bottiglia della vostra gestione (tutti i dati: bianco, nero, ore dell'imprenditore, ammortamenti ecc). agostino, anche secondo me è corretto vederla cosi.
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Ps per gli autoconsumi è un pezzo che dico di guardare i Kw istallati
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Secondo me non è corretto considerare la biomassa a prezzo di mercato perchè a mio avviso devi considerare l'investimento in toto paragonato ad un altro investimento possibile, altrimenti devi fare il paragone: - 1 ha di mais= 50 ton insilato = 6100 euro/ha lordi - 1 ha di mais= 14 t granella = prezzo 25 euro/t= 3500 euro/ha lordi Allora devi dire se vendo un ettaro di mais portandolo a granella incasso tot, se lo stesso mai lo impiego per fare biogas incasso tot. Altrimenti non conta il fatto di autoprodursi la biomassa (ma cosi secondo me per tutti i costi di produzione), allora hai una contabilità analitica e non cento ipotesi. Poi puoi fare paragoni con n biomasse. se immetto questo risparmio quello e vedo dopo il risultato netto cosa mi conviene, almeno io i sottoprodotti li valuto cosi.
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Facciamo un po di chiarezza analisi dei costi Realizzazione: - Pratiche iter autorizzative. - Preparazione e sistemazione terreno - Impianto (vasche, motore e strumentazioni varie) - Trincee per insilati - Vasche stoccaggio - Linea elettrica MT per utilizzo/consegna (componenti e ENEL). - Trattamento digestato (se necessario). - Gestione e allestimento cantiere e sicutrezza. Analisi costi di gestione: - Mezzo caricatore (ammortamento 5 anni) (costo fisso) - manodopera (1 operaio, normalmente + imprenditore come cambio) (Costo fisso) - Manutenzione motore (normalmente contratto) + Lubrificanti (costo variabile). - Manutenzione impianto (ordinaria, straordinaria ecc) c'è chi fa il contratto, questa dipende anche molto dal tipo di impianto e l'ho già spiegato credo bene in altri post. (costo variabile) - Service biologico (costo fisso) - Costo Mutuo. (costo fisso) -Costo eventuali assicurazioni. (costo fisso) - Ore funzionamento macchina (costo variabile) - Autoconsumi (costo variabile) - Biomassa (costo variabile) - Distribuzione digestato (Costo variabile) - Spese varie (acquisto attrezzi se uno non li ha, ecc ecc). altre considerazioni: - se utilizzo calore (costo investimento- Risparmio dall'utilizzo del calore 1Mw puo scaldare 8000 mq di abitazione/capannone). - Risparmio fertilizzanti da utilizzo digestato.
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Non tutto il raccolto dell'anno precedente va stoccato, comunque si considerata anche mancato introito e cambiale agraria per vivere l'anno della costruzione. Non bisogna per forza fare un biogas. Hai un po di terra? Sei stufo di lavorare come un matto e avanzarti la PAC(quando ci riesci anon toccarla)? Vendi che con i prezzi che ha la terra per colpa del biogas fai la vita da signore tu e le tue generazioni a venire.
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Colture e sottoprodotti dedicati all'alimentazione di impianti biogas
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
La segale ibrida non l'ho ancora provata, ma me ne parlano bene come produzione in biomassa. Tra triticale e frumento sono rimasto molto contento del Frumento, calcolare però che comporta un secondo raccolto seminato avanti (come per il triticale). -
- Io i conti li faccio sui 3 impianti che gestisco. - Il pre ammortamento lo ho considerato. - Il guadagno inizia al 3 mese. - Per fatturare abbiamo impiegato 2 mesi con i primi 2 Mw e 3 per il terzo megawat (dalla data del primo parallelo rete). - Il costo della biomassa nella gestione è il costo di produzione non il prezzo di mercato (puoi valutare l'investimento paragonandolo ad un altro se vuoi BOT, CCT, Latte, Carne, Borsa ecc, ma o i conti li si fanno correttamente o altrimenti è come uno che tira una coperta corta) - Il costo della raccolta è il prezzo che mi fa pagare il terzista materiale posto in trincea pressato, quindi il gasolio che mangia la trincia è compreso. - Il costo della manodopera è considerato. - Considerato l'interesse passivo sulle scorte. - Considerato costo full service solo sulla parte motore (il resto lo facciamo tutto in casa biologia e manutenzione impianto). - Lo scorso anno con i primi 2 impianti ho fatto circa 8300 ore pieno regime, autoconsumi 6%; non tutti gli anni sono cosi certo, ma più piccola è la taglia più i fermi macchina si riducono come tempismo. Che incide - Calcolare da che investimento si parte. - Che taglia di impianto (noi 3 impianti da 1Mw considerare anche economia di scala). - I 4-5 anni sono considerati sulla nostra realta (ripeto teorici perchè ovviamente abbiamo fatto un mutuo parte a 10 e parte a 15 anni). - Un impianto da 1Mw con tutti gli annessi e connessi va dai 6 ai 7 anni. - La gestione in 15 anni puo incidere anche un 50% del guadagno. Se uno fa un impianto risparmiando, non è in grado di gestirlo (o spende una cifra di soldi per farlo), deve andare sul mercato per il 40% della biomassa, ha un autoconsumo del 15%, allora perde. Con tutto cio dico: NON E' UN GUADAGNO FACILE!!!! E' un investimento che non tutti sono in grado di portare avanti.
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Bioenergie Italiane: reale opportunità per l'agricoltore?
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Aveva ragione mio nonno, l'agricoltore è una gran brutta razza (pensare che lo siamo da generazioni), quando gli dan dei soldi si lamenta, quando non ne prende si lamenta... Cominciamo a guadagnare quello che c'è e dove si può, poi tanto arriverà un'altra normativa nitrati che stringera i ranghi e le cose cambieranno ancora (non è sempre successo cosi?)- 218 risposte
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Bioenergie Italiane: reale opportunità per l'agricoltore?
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Bisogna capire chi fa il prezzo del mais? e chi fa il prezzo del latte? Usiamo la cacca, ma le vacche cosa hanno mangiato? Da dove è arrivata quella biomassa li? Siamo in negativo comunque (sempre che lo siamo), gli allevamenti hanno impatto ambientale alto, basta latte e carne in maniera intensiva, pascolo!!!- 218 risposte
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Gli anni del mutuo. La redditività inizia dal terzo mese, infatti normalmente si inizia a pagare le rate dal secondo anno, (da inizio realizzazione), viceversa il tempo in cui si ripaga l'impianto ipotizzando di mettere i ricavi per abbssare il debito è tra i 4 e i 5 anni.
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Bioenergie Italiane: reale opportunità per l'agricoltore?
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
Penso che almeno ti facciano parlare, da me ci son 2 bar e son sempre pieni!!!! Analizzerano il giro dei clienti del locale, valuteranno la licenza, i muri ecc. Con la terra san già che non torni, o almeno tornano loro nel rivenderla.- 218 risposte
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Bioenergie Italiane: reale opportunità per l'agricoltore?
green ha risposto a DjRudy nella discussione Bioenergie
si è corretto per il fotovoltaico, ma non di notte, si i picchi ci sono di giorno ma di notte c'è comunque consume e secondo me è meglio avere corrente 24h. E comunque io sostengo il fotovoltaico, non sono contro anzi. ps. avevo scritto un post rispondendo a Dj rudi, ma il cumputer se lo è mangiato, mi riprometto di rifarlo domani. Rispondo solo a una piccola cosa è vero che non siamo nel baratro, ma ti faccio un esempio per cercare di far capire cosa spero diventi l'agricoltura: se io giovane voglio fare l'agricoltore e non ho nulla, vado in banca e chiedo: voglio acquistare 20 ha di terreno inizio facendo monocultura, mi finanziate? Risposta hahahahahahahahahhaha.- 218 risposte
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