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Turf

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  • Biografia
    L'erba è la mia passione!

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  • Paese o zona di provenienza
    Milano

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    Droni

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  • Occupazione
    Droni per l'agricoltura, agricoltura di precisione e trattamenti biologici

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  • Homepage
    http://www.stadio.biz

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  1. Turf

    Mais

    Per esperienza professionale ti posso dire che il trattamento biologico funziona nel breve periodo un 10% in meno del tradizionale MA non è la regola, dipende molto dall'andamento stagionale e dall'epoca di intervento per l'uno o per l'altro che nel 90% dei casi va a fortuna a dispetto dei bollettini. Ho visto campi fianco a fianco trattati con i 2 metodi nelle 24 ore, quello chimico con formulati ovo-larvicidi, e stesso ibrido che presentavano esattamente gli stessi attacchi con percentuale di larve pianta simili, così come ho visto campi trattati con chimico decisamente meno colpiti e viceversa trattati con Trichogramma messi molto meglio. Se si ha la costanza con il biologico negli anni l'efficacia migliora, non sto a spiegarne i motivi, ma ci sono annate in cui le condizioni climatiche penalizzano il Trichogramma che soffre delle temperature estreme prolungate nel tempo. Comunque se non funzionasse le varie regioni (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna di certo) non avrebbero finanziato tale metodologia come è avvenuto con il nuovo psr Ultima cosa il costo è spesso inferiore al trattamento con un insetticida (ovo larvicida) e pertanto si potrebbe pensare di fare anche 2 trattamenti aumentando sostanzialmente l'efficacia. Ovviamente se lo chiedi al venditore di turno che nel suo portafogli ha insetticidi ti dirà ovviamente che non funziona ma questo è comprensibile, lui fa i suoi interessi.
  2. Turf

    Pioppo

    Se a qualcuno interessa, il 27 c'è il convegno finale del progetto
  3. Turf

    Mais

    Se lavorano bene non te ne pentirai. Noi abbiamo ormai clienti da 7 soddisfatti, se vuoi un consiglio lascia un campo dove tratti con il chimico e poi prima del raccolto fai il confronto sezionando 30/40 piante per campo e contando le larve di seconda/terza generazione.
  4. Turf

    Mais

    Con la differenza di prezzo dello scorso anno ti acquisti 17 q/ha di urea, quindi non credo sia quello il problema è che uno vuole guadagnarci sempre di più (cosa legittima) ma in borsa c'è un detto vendi, guadagna e pentiti, perchè chi non è abituato a queste attività quando il prezzo inizia a scendere aspetta sperando che risalga e poi si trova con tutto il guadagno in fumo. In queste cose bisogna essere rigidi, ti dovevi fissare un obiettivo raggiunto il quale dovevi vendere. Per me ora hai 2 strade, o al primo storno anche minimo vendi tutto (guadagni e forse ti pentirai ma con i soldi in tasca) o vendi come ti hanno detto a pacchetti fino a quando non raggiunge una soglia che ti devi fissare ora sotto la quale non vuoi scendere e li vendi tutto senza se e senza ma. Ultima alternativa ti affidi ad un trader bravo che fa una valutazione dei grafici ma non so quanto senso abbia, diciamo che così lasci le cose un po' meno al caso. My2 cents In bocca al lupo
  5. Turf

    Pioppo

    Ciao a tutti, sto cercando dei pioppeti in Lombardia per dei rilievi con drone e lidar per una ricerca, meglio se zona Pavia che non siano irrigati neanche quando in stress e meglio se per produzione di legno. Se qualcuno ha questa tipologia di pioppeti mi contatto grazie.
  6. Turf

    Mais

    Chi ha deciso di seminare mais a discapito della soia forse non sbaglia, ai posteri l'ardua sentenza
  7. Esatto chi crede di poter vivere nel passato ha perso in partenza chi non si evolve in qualsiasi settore viene schiacciato da chi è più lungimirante di lui, la storia lo dimostra, poi ovvio tutto va calibrato secondo le proprie dimensioni aziendali e le proprie prospettive ma se ho 10 ha in 10 appezzamenti farò colture o trasformazioni di nicchia cercando di prendere più contributi possibili per la "cura del territorio" non cercherò di fare mais dove come concorrenti ho le aziende rumene da 10.000 ha.
  8. Per le aziende di piccole dimensioni io vedrei una soluzione che in Italia non si è quasi mai attuata per via dell'individualismo degli agricoltori ovvero la creazione di consorzi per la condivisione dei macchinari, non ha senso economicamente parlando acquistare una seminatrice di precisione in un'azienda di poche decine di ha quando la userò qualche giorno all'anno, ma avrebbe senso se l'acquisto fosse condiviso, l'attrezzatura sarebbe di certo più utilizzata e ammortizzata velocemente, ma le formule potrebbero essere diverse. Attualmente la cosa più semplice per testare le nuove tecnologie in Italia è il ricorso al terzista. Sull'argomento generazioni, che non mi interessa sviluppare qui, voglio concludere dicendo che se le vecchie generazioni, di cui faccio parte, fossero state così ineccepibili non avrebbero lasciato ai giovani un paese allo sfascio ed economicamente in ginocchio con un debito mostruoso sulle spalle, quindi prima di incensarsi e dare colpe ai giovani che non hanno, farei un esame di coscienza. Sul fatto che l'agricoltura abbia mantenuto tutti anche qui avrei da ridire perchè non esistono altre attività che abbiano ricevuto e continuano a ricevere sovvenzioni come l'agricoltura, sovvenzioni che tutti pagano e gli agriturismi, i grandi macchinari etc, spesso sono stati finanziati con altri soldi pubblici per sostenere un settore che spesso non sta in piedi per incapacità. Giro in tante aziende e spesso i vecchi come me non conoscono neanche i cicli dei patogeni che colpiscono le 2/3 colture che hanno e si fanno consigliare dal venditore di turno su cosa e come usarlo, fanno corsi per patentini "facilitati" perchè studiare come si applica la lotta integrata è faticoso più che stare 8 ore su un trattore. Detto questo ribadisco conosco molti giovani che mi fanno ben sperare per il futuro dell'agricoltura. E poi finiamola di dire che solo gli agricoltori lavorano, se hai il bestiame certamente è molto dura ma chi coltiva cereali, ora come ora lavora meno di un impiegato di medio livello.
  9. Se il papà "vero agricoltore" ha fallito come padre crescendo degli sbruffoncelli, come li definisci tu, sinceramente non mi interessa, qui credo si parli di tecnica e un ragazzo che si vuole formare in questo o altro per me non è uno sbruffoncello, ma una persona che si crea un futuro ed una cultura che farà parte del suo processo evolutivo. Vedo molti giovani formati e che fanno andare le aziende molto, ma molto meglio di quanto non facessero i loro padri quindi i discorsi qualunquisti valgono poco ma queste analisi le lascio ai sociologi io mi occupo di altro.
  10. Un conto è fare le semine per Dekalb che fornisce la mappa già interpretata o improntata per le proprie esigenze e il terzista la inserisce nella macchina che la esegue un altro è farsi una mappa, con questo non voglio dire che non sappia interpretare delle mappe del suolo o di resa per fare delle mappe di prescrizione ma per ora di terzisti con queste capacità ne ho trovati pochissimi e ti assicuro che li abbiamo cercati. Come parallelismo direi che una cosa è fare un progetto di un pezzo meccanico in autocad un altro è essere operatore di CNC. Dimenticavo, certo fare agricoltura di precisione su piccoli appezzamenti è più complesso ma la variabilità su 10 campi da 1ha e probabilmente maggiore che su un campo da 10ha. Su un campo piccolo il problema è usare il satellite per le mappe perchè i contorni "sporcano" i pixel di contorno che come sappiamo hanno una risoluzione di 10m (quelli gratuiti) problema che non hai con altre piattaforme a pagamento o con i droni.
  11. Non serve sempre uno storico, serve di certo con le mappe di resa un po' meno con quelle satellitari/droni ma non di certo con le scansione geoelettriche del suolo. Se usi i satelliti hai uno storico visto che i dati passati sono accessibili. Ps. sui dati di resa ci andrei coi piedi di piombo se non conosco perfettamente chi li ha acquisiti perchè ne abbiamo viste di tutti "colori".
  12. Decisamente più di 2 le cose che non vanno, dove vogliamo mettere le ripetizioni magari randomizzate di quelle file e poi andrebbe valutato come il dato è stato raccolto dalla trebbia perchè li ci casca spesso l'asino (come dicono da noi). Sarebbe poi basilare conoscere la sorgente del dato per la mappa di prescrizione e come si è elaborata la prescrizione, perchè ribadisco non è cosa banale. Per fortuna molti giovani si stanno interessando a queste tecniche e si stanno formando e nel futuro prossimo diventeranno uno standard nelle applicazioni anche per via dei sempre più stringenti vincoli ambientali. Vuoi mettere per i rischi di lisciviazione una distribuzione di liquami a rateo variabile in funzione della tessitura del terreno rispetto al metodo tradizionale?
  13. Un perchè potrebbe essere che non sa analizzare le mappe di variabilità e quindi fare delle corrette mappe di prescrizione ragione per la quale non ha ottenuto benefici, un altra motivazione potrebbe essere che nei suoi terreni non ha variabilità sufficiente da giustificare delle applicazioni a rateo variabile (può succedere). Fare mappe di prescrizione non è cosa banale, non è che nella zona rossa applico un +30% di concime e in quella verde un -20%.. insomma la differenza è un po' quella che ci sta tra fare un corretto piano di concimazione basato su analisi del terreno e asporti della coltura o quella più comune fatta un tanto al mq perchè così fa anche il mio vicino.
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