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Ho assistito alle prove con Naturenergy e devo dire che il lavoro dell'ancora è impressionante. Naturalmente con sole 2 ancore la sezione da prendere in considerazione è quella in mezzo alle ancore stesse. Il terreno viene notevolmente sollevato, anche se dal video si vede poco, e questo avviene sia a 20-25 cm di profondità che a 40 in egual misura. Stando dietro l'attrezzo si poteva notare un sollevamento di circa 15-20 cm con la terra che cominciava a deformarsi già 30-40 cm prima dell'ancora. L'effetto sul terreno è notevole e le zolle createsi, nonostante in pratica si lavorasse senza rullo, erano di dimensioni ridotte e fessurate risultando friabili se manipolate. La prova è stata eseguita in condizioni tutt'altro che ottimali: terreno secco e molto duro con profondità regolata al sollevatore e non alla dischiera posteriore che era libera. La velocità di avanzamento, come si vede dal video, era decisamente bassa e secondo me l'effetto sarebbe anche migliore a 8-9 Km/h che potrebbe essere la velocità ottimale. L'ancora che si è piegata verso il centro, secondo me, si giustifica con due circostanza. La prima è che il materiale utilizzato per il prototipo è l'Fe510: duttile e non particolarmente resistente. L'altro aspetto potrebbe mettere in luce, invece un grande pregio di queste ancore con terreni così tenaci: pensandoci bene l'ancora per piegarsi in quel modo deve essere stata soggetta ad una forza sull'esterno molto maggiore di quella all'interno. Questo mi ga pensare che forse le due ancore possono, con terreni tenaci, essere distanziate maggiormente. Credo infatti che l'ancora si sia piegata perchè nella parte interna il terreno si frantuma molto prima che all'esterno per effetto della collaborazione con l'altra ancora. Alla fine delle prove abbiamo ragionato su quanto sperimentato e ipotizzato di maggiorare il piede del 20-25% circa (in profondità). Con un acciaio antiusura con elevata resistenza a snervamento e conseguente maggior effetto molla dovrebbe funzionare egregiamente anche diminuendo lo spessore dell'ala di 5mm portandola a 15. @gianlu81: la piastra orizzontale è inclinata rispetto alla direzione di avanzamento in modo da sollevare il terreno e la parte frontale è sagomata leggermente a cuneo in modo da minimizzare l'effetto ricalcatura: non dovrebbe formare suola o sottoporre a gravi pressioni il terreno.
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@Tonytorri: quando hai seminato il 1758? Piante al mq? il mio, seminato il 22 marzo, non è ancora al punto nero (come del resto il 90% del mais in generale)
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Frumento TENERO - Tecniche, scelte colturali, pratiche agronomiche
Elo ha risposto a IlCoNtE nella discussione Coltivazioni erbacee
Pur condividendo i grandi pregi del letame devo contestare questa generalizzazione. Il letame maturo è un ammendante e contiene alcuni degli elementi nutritivi di cui le colture hanno bisogno col vataggio, rispetto alle concimazioni puramente chimiche, di apportare anche sostanza organica. Ritengo (e mi pare di capire di avere una certa letteratura in accordo) che la migliore concimazione, chimica o organica che sia, è quella che permette di mantenere un equilibrio nel terreno e di compensare gli asporti delle colture. Per usare solo ed esclusivamente letame dovrai darne in abbondanza (moolto in abbondanza) per non aver bisogno di altri apporti e dovrai farlo costantemente. E' un po' come se tu usassi sempre e solo un certo concime complesso con un determinato titolo. Per raggiungere magari le unità di azoto necessarie puoi trovarti ad avere troppo fosforo e potassio che si accumula anno dopo anno. Secondo me, in definitiva, non hai bisogno di altri concimi chimici solo se usi troppo letame o (ancora peggio) liquame. Del resto il tuo ragionamento ribaltato diventa: se usi abbastanza concimi chimici e con le giuste scelte colturali spargere anche letame è una spesa inutile se non addirittura un danno! Che ci si trovi di fronte al solito caso di verità che sta nel mezzo?- 14726 risposte
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Non me ne parlare! Pioggia con rotolone o scorrimento?
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quindi hai fatto 170q di pastone da granella? Io pensavo integrale. Hai davvero un bel mais vista l'annata: al 14% di umidità erano 128q/ha!!! Complimenti!
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Non male direi, il D24 non si smentisce mai. 170q di pastone al 35% di umidità a cosa equivalgono? possibile 115 q/ha di granella secca? in ogni caso hai portato a casa davvero un bel risultato anche dal punto di vista economico bel colpo! Fatti due conti hai guadagnato di più che a venderlo a 30 euro secco!!!!!!!
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Come test rapido per le aflatossine sul web ho trovato questo, ma immagino ne esistano altri. Aflatossine e DON - Kits rapidi in striscia Leggendo qua e la sembra che la condizione più pericolosa per lo sviluppo di aflatossine nel mais sia lo stress idrico fra fioritura e primo riempimento e umidità combinata con alte temperature. Queste alte temperature non sono poi altissime, per cui direi che in Italia la condizione termica è verificata ogni anno. L'umidità (sulla spiga) non mi sembra sia stata peggiore del solito: anzi, se ho capito bene è peggio la pioggia dell'afa. Altro aspetto essenziale è l'umidità alla raccolta e le modalità con cui si tratta il prodotto fino all'immagazzinaggio! E qui sembra si possa fare la differenza, per cui chi ha mais ancora umidi è bene dare un occhiata qui Agricoltura :: Come prevenire le aflatossine nel mais in fase di raccolta e stoccaggio per approfondimenti.
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E' vero che i 30€ sono una soglia psicologica, ma mi sa che di mais, quest'anno, ce n'è davvero poco, soprattutto di quello bello. Plausibile che molti aspettino i 30 per vendere e quindi ci potrà anche essere una flessione ma se siamo a queste cifre oggi quando raggiungerà i 30? Se ci arriva entro ottobre potremmo arrivare a 32-33 a fine inverno-inizio primavera... e poi a fine primavera inizio estate? Anche perchè con un prezzo molto allettante si stimolano maggiori investimenti per il 2013 e quindi il prezzo potrà "crollare fra nemmeno un anno" e magari rimanere basso per 2 o 3 anni. Se tentenna e cala, invece, potrebbe rimanere lo spauracchio, altrettanto psicologico, dell'annata no 2012 (mi sa che molti rischiano il fallimento quest'anno) a frenare l'aumento delle superfici e protrarre la situazione prezzi alti per 2 annate. Sarò un po' troppo malizioso ma la vedo così, poi dipende proprio da noi agrioltori atimare quale sia un prezzo giusto per il nostro prodotto in una simile situazione. 21,80 € per il pastone non è per nulla male! Trebbiatura e trasporto a carico dell'acquirente? Questa sera ho fatto un altro giro in mezzo ai campi di mais. Contrariamente alle aspettative solo l'A46 seminato al 18 marzo è arrivato alla maturazione (già quello del 22 non ha un solo chicco con l'attaccatura imbrunita), gli altri sono ancora in accumulo! In generale le pannocchie sembrano sane e le piante ancora parzialmente verdi (non piove da 3 mesi ma il 95% della superficie non ha mai subito stress idrici). Ieri nonostante le previsioni di nubifragi non siamo arrivati a 5 mm di pioggia per cui ho deciso di irrigare ancora un 1758 dopo un "assaggio" di qualche pannocchia. E' la 4a o 5a irrigazione (a scorrimento) a 15-20 gg di distanza fra l'una e l'altra per questo campo. Purtroppo è previsto ancora caldo e c'è molto vento..... speriamo sia l'ultima di quest'estate interminabile. Non mi sbilancio sulle produzioni rimandando i dati alla trebbiatura, ma in generale non mi sembra di essere sotto la mia media..... qui il sistema dei navigli ha dimostrato tutta la sua potenzialità. Sono commosso.
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Il mio mais è vicino al punto nero (credo ancora 10-15 gg) e fin'ora, considerata l'annata, non mi posso lamentare. Domani faccio l'ultima irrigazione a circa 10 Ha (la quinta per la la maggior parte la quarta per un campo da 2 Ha). Semine dal 18 al 25 marzo. 2 Ha al 2 aprile e 9 pertiche riseminate il 29 aprile causa corvi e nutrie. Le varietà sono: le pioneer A 46, F73, 1758, 1114, D24 e della Dekalb il 6815. Il migliore sembra l'A46: Pianta 3,1-3,2 m, moltissime spighe a 22 ranghi, pannocchia finita, un 30-35% con due pannocchie vere (sono molto curioso di vedere la resa alla pesa!!!). Poi metterei il P1758 e il D24. Fanalino di coda, almeno dal punto di vista visivo, il 6815. L'elemento di maggior rilievo è l'evidente differenza a seconda dei periodi di semina. anche 3 o 4 gg di differenza nella data di semina a fine marzo hanno comportato veri e propri stravolgimenti nelle piante. Bene invece sia le semine del 2 aprile (P1114) e la risemina del 29 aprile dove l'A46 ha avuto sviluppo vegetativo eccezionale (piante oltre i 3,2m) ma ad occhio una pannocchia 1l 10-15% più leggera rispetto a quelli del 18 marzo. La cosa che più mi ha stupito, ma forse per ingenuità, è che gli A46 seminati a 40 gg di distanza sono ad un grado di maturazione molto vicino, ma i primi sono spigati 20-25 gg prima. Inoltre le semine di A46 del 18 marzo hanno richiesto meno irrigazioni (3 su 5). Per me il vincitore pre raccolta di quest'anno è l'A46 anche se non scarto l'ipotesi che sulla pesa possa vincere il P1758 o l'F73 anche in virtù della maggiore densità di semina (+15%).
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Nella nostra zona a fine aprile pioveva! Per cui c'è stato un buco si semina fra metà aprile e il 10-13 di maggio per il riso in asciutta. Per la barra lambente niente da fare: i terzisti sono presi col trinciato e hanno smontato le ruote in ferro! Grave dilemma per il prossimo anno: sinceramente non me la sento di rischiare ancora con tutto quel crodo per cui ho 2 possibilità: Clerarfield o cambio coltura per un paio di anni almeno. Il problema che si tratta di autentiche fogne: le 85 pertiche che ho infestate non bevono un goccio d'acqua e anche in annate così calde devo scaricare l'acqua per cambiarla. Non farebbero fatica a mantenere il livello per mesi! Qualcuno ha provato altre coltivazioni in risaie simili? (20 anni a marcita seguiti da altrettanti a riso!) Aratro talpa + minima e poi soia (visto la tendenza delle quotazioni)? Magari una precoce seminata a fine maggio? quali alternative?
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A chi lo dici! Ho 85 petriche con più di un culmine al mq. e pensare che sembrava nato tutto prima della semina, ma evidentemente non era così. Domani cerco qualcuno con la barra lambente sperando che la differenza di altezza basti! @Smarta, conosci qualcuno in zona?
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E' vero, anche se qui vigono diverse linee di pensiero e molti, sul riso, non ne danno proprio: secondo me è da parecchio che non fanno un'analisi del terreno. Fino a qualche anno fa io non ne distribuivo perchè da analisi fatte i terreni ne avevano davvero troppo, poi sono passato alle 60-80 unità.
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In effetti l'ho trovato molto interessante. Il P, che ritenevo immobile, viene invece indicato con efficenze ridotte a seconda del PH: massimo 80% L'azoto derivante dalla mineralizzazione della S.O., secondo questo documento, può essere davvero una voce importante. Nel mio caso siamo sulle 60 unità/ha che anche contate al 50% diventano 30 Kg da togliere dai calcoli fatti: troppi secondo me. Tieni in considerazione che è un disciplinare da seguire per ottenere contributi sul PSR. Inizialmente volevo partecipare con una parte della SAU per la misura "concimazione equilibrata e avvicendamento" ma fatti i calcoli mi sono un po' spaventato: avrei dovuto scendere a 70-80 unità di N/ha anche perchè non ammette di considerare perdite nell'N dei fertilizzanti chimici. Assurdo, soprattutto in risaia!
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A proposito della concimazione del riso posto il Link di quanto richiesto dalla Regione Lombardia per gli interventi della misura 214 A e B: http://www.ersaf.lombardia.it/upload/ersaf/gestionedocumentale/AL_20090412_3628_allegato_1_disc_gen_az_a_b_AGR_MS_784_4553.pdf A pagina 20 c'è la tabella con le asportazioni delle colture. per il riso l'indicazione è di 16 unità di N/Ha ogni 10q di granella prodotta che diventano 24 se si asporta anche la paglia. A queste vanno aggiunti 20 Kg/ha per l'interramento delle paglie della coltura precedente (10 se le paglie si asportano) e vanno tolte le unità che vengono rilasciate dalla mineralizzazione della sostanza organica e che secondo me, trattandosi di risaia, al massimo pareggiano la fame di azoto per degradazione delle paglie. Stando a questi dati anch'io tendo a concimare con un po' troppo azoto :cheazz: e potassio mentre sono bassino di fosforo. Che ne pensate?
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Non vedo perchè dovresti cambiare mestiere, so che le unità di azoto date al riso variano molto da zona a zona. Non so se per motivi colturali o culturali, in ogni caso ci sono zone dove si arriva anche alle 200 unità/Ha e zone in cui non se ne parla di superare le 80-90. Tu sei nel Vercellese e mi confermi che è una zona dove si carica molto (altrimenti non saresti stupito). Negli anni ho coltivato Volano, Loto, Selenio, Baldo e quest'anno Ulisse. Semino sempre una sola varietà, per cui, con l'Ulisse non so dirti che produzioni farò, magari lo posto al raccolto, in particolare la produzione di quei 2 campi che per la prima volta vedono il riso. Per le produzioni ottenute penso siano normali. Es il Baldo, che è quello che ho coltivato begli ultimi anni, ho una media di circa 60 q.li all'ettaro con punte dii 75. E' un riso a taglia alta e fa molta paglia per cui tende a mangiare, ma non mi è mai servito passare le 120 unità (in media ne davo 105-110). Ho fatto prove alzando la dose ma non ho ottenuto benefici, anzi, più sensibilità alle malattie e più paglia da interrare. C'è anche qui chi entra con 150 Kg di urea per volta perchè vuole vedere il riso verde scuro, ma poi inizia col beam ai primi di luglio e l'anno scorso era già tardi. Nel mais io distribuisco anche liquami, per cui il terreno è piuttosto ricco, per questo ho concimato in base allo sviluppo delle piante piuttosto che a tavolino. Considera che le 2 nuove risaie, seminate in acqua con 180 Kg/ha di seme (volutamente bassino per la varietà), hanno le piantine con un accestimento notevole (decisamente maggiore delle altre) e la vegetazione risulta molto fitta. Più di un agricoltore, in zona, mi aveva avvisato di stare attento con le concimazioni. Qualcuno alterna 3 anni a mais e 3 anni a riso con produzioni di quest'ultimo davvero notevoli.
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Si è la dose totale. In presemina 225 Kg/ha di ossido di potassio (al 60% quindi 135 Kg/ha di K2O), quindi niente azoto. in accestimento 130 Kg/ha di N-Process (al 35% di N quindi 45,5 Kg/ha di N) Quando ad inizio campagna ho fatto il piano di concimazione pensavo di finire con 250 Kg/ha di 16-0-30 ad inizio levata ma ho desistito visto lo stato della coltivazione particolarmente rigodliosa e di colore intenso. Per cui ho totali 45,5 unità d'azoto e 135 di potassio. Non è ovviamente una concimazione normale per me, ma ripeto che si tratta di campi che per molti anni hanno visto solo mais e una volta (l'anno scorso) frumento. Normalmente uso da 95 a 125 unità di N all'ettaro a seconda delle varietà di riso che coltivo, del tipo di fertilizzante e dell'andamento stagionale.
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Concordo con Green Deere: il mais da granella arricchisce il terreno a patto di reintegrare le asportazioni. Qualcuno una volta mi disse che il Mais è l'unica specie C4 che coltiviamo, ossia è quella che più di tutte riesce a immagazzinare carbonio. Questo carbonio, alla base della sostenza organica, viene per buona parte immagazzinato nel terreno con stocchi e radici. Il miglioramento del terreno è confermato anche dalla mia personale esperienza. Certamente il discorso cambia completamente se parliamo di trinciato. In ogni caso fare la stessa coltivazione anno dopo anno sullo stesso terreno, anche se si tratta di mais, porta altri squilibri, problematiche con le infestanti, con le malattia fungine e, appunto, con i parassiti.
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45 Kg/Ha di azoto
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@ B155B: Non potrebbe essere un effetto combinato meccanico + brusone? La regolarità della forma è piuttosto strana e fa proprio pensare ad un urto o qualcosa che ha piegato e traumetizzato la foglia. Poi il tessuto danneggiato potrebbe essere meno resistente agli attacchi di brusone piuttosto che aver assimilato meno il Beam. Prova a verificare se è un sintomo diffuso o riguarda alcune zone o...... bande. Il mio riso ha cominciato a spigare. Per ora tutto bene. Di brusone ho visto qualche traccia quando ho trattato coi fungicidi in due campi che vengono da molti anni a mais. Nonostante mi sia limitato a 45 unità di N è molto carico e ha rischiato di brusonare molto presto. Il resto tutto OK
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Allora come ha fatto a diffondersi in tutti gli areali maisicoli italiani in pochissimi anni? Chiedilo a chi ti dice che si sposta di poco.
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Orzo: tipologie, utilizzo, varetà, tecniche di coltivazione
Elo ha risposto a Alberto64 nella discussione Coltivazioni erbacee
Quest'anno anch'io ho coltivato orzo per la prima volta. Buon raccolto anche se in parte rovinato da una grandinata nella prima metà di giugno che ha fatto esplodere parecchie spighe: 58 q/ha di media con punte di 75. Peso specifico stimato 0,78-0,8: davvero alto (mi dicono). La stima è approssimativa ma si può discostare di poco avendo l'abitudine, con maie e riso in particolare, di stimare il volume in base al n° di carri e alla % di riempimento dei carri e per esperienza alla fine ci prendo molto bene. L'alto peso specifico, secondo il tecnico della ditta sementiera, si ottiene con azoto e solfati dati nelle fasi precedenti alla spigatura: vorrei anch'io una conferma o smentita di questo. Qualcuno ha altre informazioni? -
Si ma l'8420 ha tutto il peso in avanti: è ovvio che non va zavorrato con la livella, ma secondo me è una eccezione. La mia personale esperienza è che la zavorra serve: il trattore slitta meno, è più bilanciato, è più produttivo. Anch'io inizialmente pensavo fosse il contrario ma ho dovuto ricredermi. Probabilmente dipende anche dal fatto che il peso che arriva all'occhione non è quello della livella scarica: quando si raccoglie e trasporta terra questa viene spinta in continuazione verso l'alto (per via dell'angolo di incidenza della lama stessa) provocando il tipico rotolamento. Vista la posizione della lama è facile ipotizzare carichi aggiuntivi che passano tranquillamente i 10-15 Q.li già su livelle di 4-4,5m. Certo se il terreno è già in piano e si tratta solo di un pareggiamento, operazione tipica in risaia, puoi togliere le zavorre e magari anche la DT. Volete una contro-prova? provate a disinserire la doppia trazione quando la livella carica e vi accorgete quanto quelle ruote anteriori collaborano!
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Ti dico come la vedo io. Con la rotazione ti salvi dalle larve ma non dagli adulti: non bastano 100 m e spesso nemmeno 1-2 Km. Il problema è che se il vicino non fa rotazioni le larve non muoiono e diventeranno adulte. Se il mais del vicino fiorisce insieme al tuo avrai un po' di insetti che migrano dai suoi campi ai tuoi. Se fioriscono prima dei tuoi arriveranno ad avere le sete nere quando il tuo è ancora in fecondazione e allora ne arriveranno tanti di adulti. Il consiglio quindi è di seminare presto, in modo che all'arrivo dell'insetto hai già le sete scure e quasi tutti gli adulti rimarranno dal vicino e i pochi arrivati non faranno danni. Se non puoi seminare molto prima o addirittura fai un secondo raccolto tieni d'occhio la popolazione di adulti (trappole) e se necessario vai di trampolo.
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Mi è stato detto che è un difetto proprio del seme: non dovrebbe accadere, è un errore. Quest'anno ne ho visto qualcuno anch'io su P1114. Il tuo che mais è?
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