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Mick97

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  1. Mick97

    La collezione di bru 59

    Le arbos sono bellissime complimenti, e anche la laverda è davvero molto molto bella! continua così!
  2. Mick97

    Restaurato o conservato?

    Buona sera a tutti, vorrei dare un mio modesto parere riguardo alla questione qui sopra citata. Premesso che sono entrato da pochissimo in possesso di un trattore d'epoca e mi sono subito reso conto di quale enorme mole di lavoro (e denaro) ci voglia per compiere un restauro come si deve, eseguire un restauro completo (almeno se lo si compie come si deve) significa rimettere le mani su tutto il mezzo senza lasciare niente al caso, dal bullone rovinato o arrugginito, ai pezzi meccanici del motore ecc. a mio avviso è da effettuare solo nel caso che il mezzo sia particolarmente usurato a causa di forze esterne, come ad esempio la continua esposizione alle intemperie, oppure se è rimasto in stato di abbandono per lungo tempo, quindi si presenta con un "forte" strato di ruggine, non dovuta di certo al lavoro che avrebbe dovuto svolgere normalmente. Al contrario se il mezzo presenta un usura regolare, data solo dal tempo e dal lavoro (la vernice sbiadita, o magari in alcuni punti la vernice stessa nn è più presente per esempio su una puleggia, o una pedana), allora è da preferire il restauro conservativo, che darà anche un certo valore alla macchina stessa. Vero è anche il fatto che trovare una macchina di 50 e più anni in queste determinate condizioni è molto difficile, molte sono rimaste fuori per anni, altre sono state completamente abbandonate, e solo alcune di esse si sono salvate grazie all'intervento di collezionisti e appassionati che li hanno riportati a nuova vita. Un altra tipologia di restauro è quella del mezzo "invecchiato" ovvero quella di riportare il modello a ferro e lavorare su quella superficie per invecchiarla, come ad esempio spruzzandoci sopra acido+olio esausto e/o nafta (per fare creare un sottile strato di ruggine), e poi uniformare l'intera superficie in modo che dia un effetto più antico. Sempre per come la vedo io, restaurare un mezzo per sperare di fare un profitto rivendendolo è un'utopia, spesso il costo di un restauro come si deve, supera il valore della macchina stessa, e quindi rende praticamente impossibile recuperare il denaro e il tempo speso in cifre ragionevoli. questa è una mia piccola riflessione su questa questione, saluti Mick97
  3. purtroppo è un marchio che non è molto presente dalle mie parti, anzi io dal vivo non lo mai vista, purtroppo non posso aiutarla
  4. Questa dell'assistenza dei landini non la sapevo, comunque è molto probabile, da quel che ho capito molte ditte anche abbastanza piccole come era la cicogna, erano dedite alla manutenzione dei mezzi di un determinato marchio, so bene che i Cesaretti erano rivenditori Orsi (ma anche Same e Nuffield se non ricordo male), la trebbia che abbiamo "restaurato" (se così lo possiamo definire) quest'estate veniva proprio da loro [ATTACH=CONFIG]25251[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]25252[/ATTACH] in queste due foto si vede, in una la trebbia, con relative aggiunte dovute al "restauro" e nell'altra si intravede la targa del concessionario, ovvero i f.lli Cesaretti (dovrete strizzare un po l'occhio purtroppo non ho una foto ben definita, magari quando ho un po di tempo libero andrò a fargliene qualcuna) Una testimonianza, quando nella prima metà degli anni 50 la orsi fallì, i rivenditori acquistarono a prezzi stracciati gli ultimi mezzi rimasti, i f.lli Cesaretti non furono da meno e in quel periodo molti si ricordano i numerosissimi trattori che erano presenti nei loro piazzali (tra cui molti orsi Argo e D30)!
  5. come dice junker anche google maps è una buona idea per dare un occhiata veloce. Comunque qualche giorno fa ho nominato la ditta "Cicogna eolo" di Petrignano d'Assisi, girando nel computer ho trovato questa foto che ho scaricato da qualche parte ( non ricordo proprio da dove, se qualcuno dovesse riconoscerla chiedo scusa per non averlo nominato), ove si legge abbastanza distintamente il marchio "Cicogna eolo" [ATTACH=CONFIG]25192[/ATTACH]
  6. @ baccio56 Spello è un piccolo paese nelle vicinanze di Assisi (Umbria), non è un paese molto grande quindi se ci dovessi passare troverai sicuramente la rotatoria citata da miro filipucci, ora lo stabile non ce lo proprio presente anche se ci passo spesso da quelle parti non ci ho mai prestato attenzione, la prossima volta saprò cosa ho difronte
  7. grazie mille, appena ne avrò la possibilità andrò subito a dare un occhiata, grazie ancora!
  8. @Junker mi fa piacere poterci dare del tu, ma tengo a precisare che do del lei solo per rispetto e nn per altro comunque ritornando al discorso, posso solo immaginare la moltitudine di ditte che nacquero o si convertirono per la produzione di macchine agricole, tanto per fare un esempio abbastanza conosciuto basti pensare alla Oto Melara che nell'immediato dopo guerra si convertì nella produzione di mezzi civili quali trattori e telai. Le carioche principalmente erano costruite artigianalmente a volte bene e altre volte un po meno @ Sword Di macchine agricole estere purtroppo non so dirle più di tanto, ma sin da quando ero bambino a due passi da casa mia hanno sempre svolto una festa della trebbiatura in cui avevano (e hanno ancora anche se la festa non si svolge più ) una Hofher-Schrantz, forse sarà che è stata la prima trebbia che ho conosciuto (e probabilmente è stata proprio lei a trasmettermi questa passione) o forse sarà il suo aspetto estetico, ma mi piace da morire se potessi la porterei subito a casa,chiusa questa piccola parentesi personale, posso dirle che quella trebbie risale sicuramente agli anni '30, alcuni hanno ipotizzato che il modello sia del 1935, purtroppo il tempo e lo stato in cui è stata mantenuta l'hanno segnata moltissimo, infatti questa macchina non è proprio in condizioni eccellenti, la hofherr era una ditta austro-ungarica produttori di macchine agricole fondata nel lontano 1869, nel 1911 entrarono in società con la clayton shuttleworth e divenne così Hofher Schrantz-clayton shuttleworth. Le statistiche evidenziano che nel 1935 nell’Italia settentrionale il 92% del frumento viene trebbiato a macchina, percentuale che scende all’86% nel Centro, al 33% nel Sud e a un misero 13,5% nelle isole. In questo periodo circa la metà delle trebbiatrici è di origine straniera, con al primo posto Hofherr-Schrantz (3.363 unità), seguita da Marshall (3.323), Ruston-Proctor (3.133) e Clayton-Shuttleworth (980). Ben 32 sono i costruttori italiani, di cui solo Mais (1.767 unità), Breda (1.556) e Casali (1.354) detengono quote significative di mercato, a dimostrazione del livello artigianale del settore. Cit. Museo storico, sito forum. [ATTACH=CONFIG]25073[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]25074[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]25075[/ATTACH] questa è la macchina di cui le ho parlato qui sopra @ baccio 56 si figuri, molto bella anche la 25c, davvero un ottimo mezzo!
  9. Purtroppo di certo non so dirle niente, so solo che stando ad alcune testimonianze la ditta f.lli Peppoloni costruiva trebbie interamente in ferro che andavano da 0.80 sino ad un 1.10 ( forse anche sino ad 1.22 ma erano trebbie rare dalle nostre parti quindi anche ne fossero esistite alcune sarebbero rare come le mosche bianche); la ditta esisteva già da tempo ma era un officina che riparava mezzi agricoli, che poi, come ha giustamente ipotizzato lei, si specializzo anche nella costruzione di macchine agricole. tra parentesi ho trovato questo video su yt, nella prima parte si vede un trebbia Peppoloni simile a quella che ho postato qui sopra Sempre rimanendo in questo tema in un altro paesino sempre nei dintorni di Assisi ho scoperto che esisteva un altra ditta che produceva elevatori per la paglia "Cicogna Eolo", erano elevatori di qualità e venivano fabbricati presso Petrignano di Assisi, a tal proposito proprio quest'estate ho conosciuto un signore che ci lavorò a suo tempo, chiaramente non mi sono sono messo a chiedergli la storia della ditta..... ma mi ha raccontato un piccolo aneddoto, quando stavano per finire il minio (con cui verniciavano i vari pezzi) vuotavano tutto quello che era rimasto sopra il pezzo in questione e poi ci salivano sopra e con la scopa di vimini la spargevano a mo di pennello (cmq apparte questo, erano elevatori costruiti con grande cura, e venivano fatti con materiali di qualità, se riesco vi posterò alcune foto) @ baccio_56 come le ho detto nell'altra discussione i suoi mezzi sono a dir poco stupendi, la trebbia mi ha lasciato a bocca aperta specialmente per lo stato di conservazione, anche i suoi trattori sono restaurati molto bene, sarebbe bello poterli vedere e sentire dal vivo! Saluti Mick97
  10. Buonasera a tutti, torno su questa vecchio discussione per mostrarvi alcuni esemplari di trebbie, non le solite che oramai tutti conosciamo, ma quelle che nonostante il loro duro lavoro sono rimaste nell'ombra...nascoste agli occhi di molti, sto parlando di quelle ditte semi-artigianali che costruivano trebbie, scale,presse o imboccatori e che non ebbero un successo a livello nazionale come le altre ditte. Qualche anno fa ad un museo sulla vita contadina mi sono imbattuto in una foto che mi ha lasciato a dir poco basito, la foto in questione mostrava una "tradizionale" trebbiatura, ma la trebbia era di una marca che non avevo mai sentito nominare "f.lli Peppoloni Spello" per la cronaca Spello è un paese che si trova poco distante da dove abito io, quindi mi sembrava strano che non ne avessi mai sentito parlare da nessuno; quella stessa estate girovagando per qualche festa della trebbiatura mi sono imbattuto proprio in una di quelle trebbie, una superba Peppoloni da 1m. La trebbie è completamente costruita in ferro , cosa di cui avevo sentito parlare ma che nn avevo mai visto dal vivo, la ditta costruiva anche imboccatori ed elevatori per la paglia e per la pula. Probabilmente queste ditte erano presenti in ogni zona d'italia, lascio a voi i commenti, se avete visto o conoscete altre ditte semi sconosciute che costruivano macchine agricole, ah chiaramente sono graditi anche testimonianze di coloro che hanno sentito o addirittura hanno utilizzato macchine del marchio qui sopra menzionato! Saluti Mick97
  11. modello molto ben fatto, però....credo che 800 e passa euro, per quanto possa essere bello,sono davvero troppi per un modellino, anche se io una "matteria" del genere già lo fatta con il superlandini (altra opera sempre di haichette), e se devo essere sincero, non rimpiango un centesimo quindi....bhe forse ne vale la pena
  12. molte di questi venditori dell'ultimo minuto si ritrovano con questi mezzi senza aver la ben che minima idea di quello che effettivamente sia, "vedono che è un po datato? Ha pure la puleggia, ah sicuramente è anteguerra, ho la vecchiaia assicurata!" scherzi a parte, molte persone non hanno veramente idea di cosa hanno per le mani e sparano cifre davvero improponibili, tempo fa qui dalle mie parti vendevano un super in condizioni molto simili a quello che avete citato qualche post fa, alla modica cifra di 20.000 euro, un vero affare (per lui)
  13. chiedo scusa anche io, ma trovare persone con cui condividere le proprie idee a volte ti prende un po la mano, chiedo scusa ancora
  14. davvero incredibile, è rarissimo trovare trebbie di una certa grandezza ancora allo stato originale, di solito le macchine più grandi anche se avevano qualche anno sulle spalle venivano comuque modificate, con imboccatori ruote di gomma ecc. dall'immagine non si vede tanto bene, ma a vederla sembra più vecchia di quella che le ho mostrato nel mio video, non vedo la "prolunga" della galleria degli scuotipaglia... rinnovo i miei complimenti, è davvero un bellissimo esemplare, per la conservazione, bhe non penso che si potesse fare di meglio, complimenti ancora!
  15. @ luca80r-argo le ruote di ferro ci sono, però come potete capire trasportare un mezzo con ruote in ferro e trasportarne uno con ruote in gomma ce una bella differenza, a questo proposito le potrei anche raccontare un piccolo aneddoto riguardo le ruote di ferro, circa 30 anni fa era state smontate e messe sotto una pianta (una quercia) nel giro di 30 anni la natura a preso il sopravvento, la pianta si è praticamente inglobata con le ruote, per toglierle è stato necessario tagliarla , il numero di matricola della trebbia è 22386, io sono umbro abito a bastia Umbra, poco distante da Assisi per il fattore estetico è un gusto personale (ma lo condivido in pieno ) ma come macchina da lavoro non penso ci sia un trebbia migliore della Saima @ Baccio56 la ringrazio moltissimo per gli auguri, la sua orsi è un vero gioiello, solo una domanda il palco è originale o è stato rifatto?
  16. le porto un esempio che mi è capitato proprio quest'estate, con mio padre ed un nostro amico abbiamo "restaurato" (se così lo possiamo definire) un trebbia Orsi con battitore da 1 m, questa trebbia aveva lavorato per 10 anni, nei pressi di Roma, nel 1979 è arrivata dalle nostre parti, a lavorato per molti anni anche nei pressi di assisi, poi è andnata a lavorare dalle parti di Nocera, dopo quasi 30 anni è ritornata nuovamente nei pressi di assisi propio là dove lavorava 30-35 anni prima per questo "restauro" molti ancora se la ricordavano, si ricordavano i vecchi propietari e le aie in cui lavorava. questa che per molti potrebbe essere una semplice, o stupida storiella per me a un grande valore, in primis perchè una storia così, senza quella macchina, quello per molti è un semplice oggetto, sarebbe andata perduta, ma ogni macchina a la sua storia, i suoi protagonisti.... inoltre ogni trebbia è meraviglia della meccanica, quando la si vede per la prima volta si rimane sempre un po "sbalorditi" tutti quegli intrecci di cinghie, puleggie che sembrano che girino senza senso, poi la si guarda meglio, e si comincia a comprendere il suo funzionamento (senza nulla togliere ai gloriosi cavalli di ferro che hanno fatto la storia dell'agricoltura italiana) Dite pure che sono strano o matto, ma io la vedo così
  17. Buonasera a tutti, vorrei intervenire in questa discussione se posso, premetto che non sono un collezionista, ma sono un ragazzo di 17 anni, grande appassionato della meccanizzazione agricola, in particolare di quella italiana, purtroppo non ho mezzi dato che come ho detto è una passione e come tale deve essere rispettata entro un certo limite (ovvero quello finanziario), per ora mi sono limitato a recuperare, quando ho potuto, e restaurare vecchi motori di vario genere, motopompe ecc. A mio avviso non è giusto fare il prezzo di una macchina in base all'innovazione che portò nel periodo in cui fu prodotta, o meglio, è da tener conto ma in modo relativo, in questa discussione ho notato che non l'avete prese in considerazione, ma pensate alle trebbie allora, loro non hanno portato una vera e propria rivoluzione nel mondo agricolo? eppure le quotazioni per queste macchine sono relativamente basse, di solito non si vendono a più di 5000-6000 euro (a dirla grassa) girando in qua e là se ne trovano ancora molte esposte alle intemperie, o completamente abbandonate, macchine che meriterebbero davvero un restauro o perlomeno una conservazione degna, in modo che si possa ancora raccontare di loro e di tutte le storie che l'hanno resa protagonista ai suoi tempi... per quanto riguarda i testacalda il discorso è un po diverso, i trattori in generale sono stati presi di mira da molti collezionisti sin dagli anni '90 e da allora le quotazioni di certi mezzi non hanno fatto altro che aumentare ( questo da quanto ho potuto constatare da alcune testimonianze di alcuni miei amici collezionisti). Le macchine che non erano facilmente reperibili, un esempio per tutti il landini L 55 (che francamente è praticamente identico al L45 solo con qualche cavallo di più ), hanno avuto un rialzo dei prezzi che sommato al prezzo effettivo della macchina a fatto arrivare il prezzo di vendita a cifre improponibili. Nella situazione in cui ci troviamo al giorno d'oggi è normale che le richieste, e le vendite in generale, di questi mezzi siano in declino, come è stato detto in questa discussione infatti una passione è quello che possiamo definire "superfluo" e con i tempi che corrono è meglio andarci cauti con certe spese (ameno che non abbiate le tasche piene di soldi ) A mio parere ogni trattore che è stato prodotto in Italia, ha fatto la storia del nostro paese qualunque esso sia, per me trattore d'epoca significa ogni mezzo che ha contribuito ad elevare sempre di più il livello di meccanizzazione agricola. è chiaro, anche io sono uno di quelli che vorrebbe un superlandini o un velitè in garage (o meglio un qualunque testacalda ) ma questo per quanto mi riguarda è un ragionamento abbastanza utopico, nelle condizioni attuali potrei ambire al massimo ad un fiat 25r o ad un oto c25, che cmq sono macchina che adoro e che mi piacerebbe davvero trovare in condizioni accettabili e restaurarli come si deve. Questo è il mio pensiero su questa discussione prendete quello che ho detto con pinze, spero di non aver offeso nessuno un saluto Mick97
  18. è una arbos, probabilemte un 125 giaguaro o una 100 lince, dovrebbe essere della seconda metà degli anni '70
  19. @ Gian81 grazie tanto, come dici ce sempre spazio per migliorare, quindi basta rimboccarsi le maniche @ bru59 grazie anche a te, ma i miei modelli non sono niente a confronto dei tuoi oggi vi presento un altro dei miei modelli, sta volta è un carro agricolo Umbro, stile anni '50 [ATTACH=CONFIG]20067[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]20068[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]20069[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]20070[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]20071[/ATTACH] lo costruito in circa 3 mesi, i disegni sono stati copiati da uno reale,per il resto o dovuto fare di nuovo a "naso" purtroppo non ho avuto modo di misurare quello vero..... =( cosa ne pensate?
  20. ciao Lodi 300, complimenti bell'esemplare! questo è un piccolo video del restauro e dell'accensione [video=youtube;KIU-XZDou8w] come o già detto in un altra discussione sono alla ricerca della marmitta originale e del tappo del serbatorio, in quanto ne è presente soltanto uno, qualcuno sa dove posso reperirli? ah un altra cosa, dalla cannelletta del serbatoio perde carburante, o provato svariate volte a smontarla pulirla e montarla ma perde ugualmente, avete qualche consiglio? grazie in anticipo!
  21. buonasera a tutti, ritorno su questa vecchia discussione per mostrarvi il mio modellino di trebbiatrice Saima 110 pl il modello lo costruito in circa 9 mesi, mi sono basato il più possibile su quella originale, il modello non è interamente in scala, solo alcune misure sono scalate, allora non ero molto preciso.....XD cosa ne pensate?
  22. Salve a tutti, mi inserisco in questa discussione perchè qualche settimana fa sono entrato in possesso di questa motopompa slanzi, il modello era in cattivo stato di conservazione, era quasi completamente bloccata, dopo circa 2 settimane di assiduo lavoro, sono riuscito a metterlo in moto, allego qualche foto del modello... motore slanzi sa16 pompa ??? carburatore Cozette N.16560 magnete scintilla S.A. NAK1 AL52 9M [ATTACH=CONFIG]20002[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]20003[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]20005[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]20006[/ATTACH] qualcuno sa dirmi di che anno è? il numero di matricola del motore è 42293
  23. Mick97

    Ciao a tutti =)

    ciao a tutti, mi sono appena iscritto a questo stupendo forum, sono un ragazzo di 17 anni, abito a Bastia Umbra, e sono un grande appassionato di trattori e attrezzature agricole d'epoca, spero di trovarmi bene!
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