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CultivarSé

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  1. 3 sacchetti a dose non lo vedevi e competeva molto male con le infestanti, 4 sacchetti aveva una copertura lentissima del terreno, poi a produrre anni che è un fenomeno e anni che resta di poco sotto i migliori di classe Fps . Da trinciato spesso è un fenomeno ma se capita gli anni di ruggine gialla è al pari degli altri anzi. Solo con frumenti davvero resistenti alle ruggini si è visto un distacco in ss da paura proprio per la sanità. Se produco e produco male tanto vale spendere alla partenza 1/4 in meno. E' un frumento ben digeribile nulla a che vedere con segale e triticale. Orzo ibrido è già ben diverso seppur soffre l'eccessivo vigore e altezza ma l'ibrido di orzo è una montagna solo che essendo alto e pesante inevitabilmente si alletta di più ma dal peso.
  2. Perchè il volume impiegato in campo è dato anche dalla velocità del trattore.... non tanto la potenza. Seppure i sistemi che ci sono oggi tipo Isobus e guide riescono a modulare l'erogazione, lo spruzzo della botte in maniera quasi costante. Un discorso è scendere col trattore in collina e un altro è salire. Vigneto trinciato e abbastanza regolare contro vigneto palta o palude oppure pieno d'erba o sarmenti.
  3. No non è così, la dose per ettaro di prodotto è sempre in chili o litri poi se si usano i mini volumi si abbassa di poco la dose di un 20% ma..... c'è un ma.... dipende dalle attrezzature e dalla forma di allevamento. Chiaro che ci vuole un certo sviluppo della vegetazione. I trattamenti a basso volume vogliono poca vegetazione o vegetazione ben legata e posizionata tale da favorire l'entrata della miscela fitosanitaria. Usare 1000 l /ha dipend ema non è più attuabile anche e solo per il rischio di deriva anche con ugelli e pressioni normali. Perchè l'acqua vince con le sue caratteristiche fisiche di tensione superficiale e tende a formare microgocce. Più acqua più forza. Paradossalmente più prodotto meno diluito più goccia media e tensione forte per via dei conformulanti dei prodotti che danno gocce grosse a pressioni standard ossia 2 atm. La dose è sempre ad ettaro oppure si ricalcola come superficie della copertura della Canopy, copertura vegetale. Più superficie da difende e poco più prodotto ma sempre dipendente dal volume e dall'attrezzatura. Molte irroratrici riescono a funzionare a medi volumi ma chiaro quelle nate da bassi o ultrabassi volumi sono fatte fisicamente apposta anche per spingere miscele più fluide. Nelle prime fasi di sviluppo si cerca di stare bassi con i volumi e parloe di insetticidi e funghicidi. I diserbanti sono cose a parte. Ricordo sempre che bagnati e tensioattivi diventano strategici se si riduce il volume a volte anche con olii ed emulsionanti come può essere banalmente l'uso della lecitina di soia. Purtroppo molto spesso i conformulanti non sono specificati nelle etichette e questo è un male. Esistono poi macchine che riescono a caricare elettrostaticamente la superfice delle goccie d'acqua e ad aumentare l'aderenza alle parti vegetali. No, non è solo questione di ridurre il volume d'acqua per i trattamenti am tutto l'insieme di come si fanno i trattamenti.
  4. Vanno letti i post precedenti, noi è da anni che ne parliamo e abbiamo provato a seminarli ma il costo del sacchetto è sempre alto, trovi gli ibridi vecchi a non meno di 67 e/ sacchetto quanto occorre in media dai 4 ai 5 sacchetti ad ettaro. Ibridi nuovi difficile averli a meno di 80-88 e /sacchetto. Molti commercianti tengono seme di 2 anni o 3 anni nell'attesa e sono prodighi a scendere del -15% di prezzo però parlando e seminando seme vecchio per essere consci o si prende o si lascia. Comunque è sempre un buon seme. La genetica del frumento ibrido è sempre una media fra i due o quattro genitori ma molto livellata, la produzione c'è ma se si cercano prestazioni da leader di Frumenti di Forza o super frumenti panificabili .... no, ci si deve accontentare. Mentre per trinciati vanno molto bene sempre che purtroppo si trattino sulle ruggini. Su fusarium tengono molto bene ma certo poi in fioritura il trattamento è da valutare. Per produrre sì sicuramente, produrre stabile e bene no sempre qualità in media. Dato il vigore sono sempre belli verdi e abbastanza lunghi di ciclo anche i precoci hanno una certa tenuta di pianta, non schiantano seppur non sanissimi, Si tagliano fra gli ultimi frumenti.
  5. Leggi bene, dipende ma in molti casi il frumento ibrido non produce come il tradizionale e costa solo alla semina ben di più. Poi come è messo oggi non ha le resistenze selezionate in anni come il tradizionale, resistenze ai funghi. Tre e quattro anni di coltivazione sono sufficienti, meglio il tradizionale spendendo 1/4 sul costo del seme. L'ibrido è molto lento in accestimento e mangia nettamente di più se parte bene nulla, anzi un fenomeno ma in questi due anni piovosi parte male e arranca non potendolo poi sfamare a dovere. In termini di qualità della granella è sempre un medio, resta sempre nella media e tende ad essere di qualità molto variabile a volte magari tende al PFS spesso al PF. Va bene da trinciato o biogas se si riesce a sopportare il prezzo ma ad oggi perde in sanità su ruggine gialla e bruna a volte su septoria dovendolo seminare presto
  6. Per aggiungere il boro e l'urea come detto da noi non succede niente per il costo basso. Sicuramente da una spinta in più e aiuta a tenere meglio la pianta, il boro in annate estreme e con le pioggie, aiuta tantissimo la tenuta e aiuta ad assorbire e usare meglio l'azoto. Aumenta anche la fecondazione.
  7. Nelle miscele di fertiirrigazione certo ma il costo non è da pieno campo. Sì pHaccametro sempre come premessa certo. E' urea e acido fosforico un pò troppo almeno, per i cereali a paglia escluderei riso. Va bene su piante che vogliono fosforo anche se usato adesso su piante grandi non ha senso. Acidi organici e togli ogni problema anche chimico perchè gli acidi minerali sono problematici se non dannosi compreso il fosforico. Si funziona ma ok i costi, Haifa è fiducia ma non hanno mai abbassato i prezzi neppure per i prodotti di uso quotidiano. Siamo nella modesta cerealicoltura seppur i conti devono tornare per tutti.
  8. Bhè, ci sia riconosciuto il merito.... sono da anni che ne parliamo e personalmente da anni li ho seminati. Però sono tornato al tradizionale varietale. In molti casi meglio la varietà sui frumenti. Gli orzi possono essere casi diversi.
  9. Sembrano danni da concimi non da malattie. Il classico colpo di concime che poco o tanto brucia essendo contatto da prodotto puro e foglie bagnate o umide. Solitamente non succede niente. Chiaro poi se uno ha lenti potenti o l'ingranditore dello smarthphone è più preciso e sicuramente qualcosa c'è ma non tale da fare già queste manifestazioni.
  10. Comunque è molto bella darei boro e urea, non darei NBlue ma ancdrei di classico insieme all'insetticida. Terreni bagnati e maltrattati per cui è veramente bella vista la partenza e direi non male neppure come omogeneità. Il boro lo darei magari azoto lo doserei ma sicuramente nitrato ammonico e solfato iniseme sono da preferire poi urea fogliare durante i trattamenti sarebbe col boro il top. La variabilità sta nei bordi e nelle vene non è colpa della varietà che è un mostro produttivo. Va tenuta bene e curata ma niente male, la semina è giusta per l'annata. I nostri climi non sono quelli nord europei, dopo settembre o meglio dopo il 20 settembre va benissimo, la colza nasce rapida. Se si semina troppo presto si hanno troppi insetti e malattie coincidendo con migrazioni di cavolaie e voli di afidi come l'afide del pesco che porta miriadi di virosi compreso i TYV. Altica omnicompresa.
  11. Attenzione che esiste Heterodera carotae che non è come i nematodi galligeni le melidoygine ma è un parente stretto della Heterodera schachtii quella della barbabietola da zucchero e dell'H. sojae della soia. Nematodi abbastanza specializzati e nematodi cisticoli a diapausa lunghissima. Fosse uno il problema ma avendo questi nemi è palese che il problema è la rotazione e la mancata conoscenza. I cisticoli poi riescono a resistere molto nel terreno anche con molti fumiganti ma non resistono alle rotazioni banali.
  12. E' certa, come lo avevano detto anni fa che la carota in Italia senza rotazione lunga fosse fottuta. L'Olanda la tiene come una coltura normale e non ha tutti i nostri problemi seppur è in rotazione con il resto. Noi a furia di intensificare alcune cose, stiamo diventando come l'Almeria.... e non è ne buona ne bella cosa. Semplicemente i fumiganti o meglio molti fumiganti da soli non funzionano più. Molti poi a Rosina o nella Piana del Fucino sono diventati commercianti e centrali acquisti che ormai hanno saltato di netto la produzione. Se continua a fare caldo sempre di più ormai la carota scompare da sola per causa climatica. Sappiamo benissimo i limiti termici. La Tropicalizzazione può solo favorire i nematodi ed è palesemente sfavorevole alla carota ed è cosa che si sa da decenni non da oggi. Se la gente riflettesse sul fatto che le Meiloydoginee sono di origine tropicale lo capirebbe da sola.
  13. Ma che non acidifica l'urea fosfato o meglio il fosfato biammonico. Usate per acidificare gli acidi organici senza usare acidi fosforici. C'è ac. acetico e acido citrico che vanno bene. Seguite il pHaccametro non le dosi in grammi, una volta sotto i 5,8 iniziamo ad andare bene.
  14. E' certa, come lo avevano detto anni fa che la carota in Italia senza rotazione lunga fosse fottuta. L'Olanda la tiene come una coltura normale e non ha tutti i nostri problemi seppur è in rotazione con il resto. Noi a furia di intensificare alcune cose, stiamo diventando come l'Almeria.... e non è ne buona ne bella cosa. Semplicemente i fumiganti o meglio molti fumiganti da soli non funzionano più. Molti poi a Rosina o nella Piana del Fucino sono diventati commercianti e centrali acquisti che ormai hanno saltato di netto la produzione. Se continua a fare caldo sempre di più ormai la carota scompare da sola per causa climatica. Sappiamo benissimo i limiti termici. La Tropicalizzazione può solo favorire i nematodi ed è palesemente sfavorevole alla carota ed è cosa che si sa da decenni non da oggi. Se la gente riflettesse sul fatto che le Meiloydoginee sono di origine tropicale lo capirebbe da sola.
  15. Non voglio scherzare ma spesso miscele strane sono molto efficaci ma sono sovesci estivi o comunque da caldo. Non so se si riescono a riciclare come specie di fiori da campo. Provato per anni miscele originali seppur conosciutissime solo che se non si fa lunga rotazione pianificata, non si migliora nulla e inevitabilmente sono terreni a non reddito. Non sono veri incolti ma non danno reddito, forse adesso spacciandoli come sed-aside o sovesci ma a premio minimo. Su moltissimi nematodi provavo miscele particolari, qualora ho trovato il seme buono, usavo tagete+ziini+facelia ma poi si deve continuare con SO, compost repressivo, funghi antagonisti e altri sovesci diversi, fino ad avere coltivazioni di piante da reddito non ospiti giusto per non rimanere squattrinati. Chiaro che diserbo e pulizia vanno fatti a tappeto. L'incognita sono i vicini e l'ambiente. I nematodi si spostano poco ma restano nell'ambiente per decenni, un conto è fare tutti così ed evitare monocolture di zona. Di casi così ce ne sono a iosa quindi è indispensabile che serva la mano pubblica per reintegrare il reddito. Strano che l'attuale gestione veneta non ci pensi, visto che su altri insetti e malattie è intervenuta in scivolata, vedi ferretti. In Barena o in vicinanza di zone sabbiose o dune o altro ci sono pure da valutare le piante spontanee come gli agretti e molto altro. Ogni pianta anche stupida che si ha sott'occhi può essere un serbatoio. Prima si interrompono questi casi e meglio è ma va fatto da tutti
  16. I Cyperus sono fra i tanti ospiti essendo parenti delle cipolle. Ma vere bombe serbatoio sono molte altre, anche insospettabili e del resto lo zero infestanti non esiste poi anche sì nei terreni salini il pericolo nemi è ben maggiore. Anche nel seme arrivano specie il Ditylencus. La caduta della Sostanza organica peggiora le cose. Fumiganti ... ormai se possono i nematodi o diventano furbi e scappano approfondendosi oppure si selezionano per essere più tolleranti se non proprio resistenti. Le colture da radice urgono la rotazione o l'avvicendamento più lungo possibile. Anche parlare delle piante biofumiganti non è cosa da fare a cuor leggero, all'interno delle singole specie ci sono varietà più p meno efficenti o peggio sensibili. Il fatto è che molte belle piante per la lotta, sono primaverilo estive. Non esistono solo le brassicacee. La lotta è tutto un complesso ma serve la rottura produttiva se no si arriva al disastro come in Almeria, in Mursia o in molte zone del Vercellese o delle zone come Padovano o fascia sotto Po dove dominavano i nematodi di Barbabietola e Pomodoro. Attenzione anche all'uso delle piante o varietà resistenti.... con certi numeri nel terreno meglio avvicendamento e la lotta va sempre fatta. Ripeto va usato tutto ma se si può pochissima chimica o meglio evitare chimica ed evitare le piante ortive. Diserbo diventa imprescindibile ma sulle ortive il diserbo è un'impresa titanica. Per dire che anche le veroniche e le stellarie sono comunque bombe e l'uso dei fumiganti mascherava solo il problema ma ricordiamoci che questi nemi in particolare durano decenni nel terreno e spesso sono nei resisdui colturali che peggio, possono fare da ruderi infestati. Il fatto è che inevitabilmente si perde reddito.
  17. CultivarSé

    Mais

    A me già a 27 Kg sfondava le vacche.... sempre sui 24-25 Kg/ capo / giorno, si vede che da noi è molto nutriente o più alto di ss. Da dire che noi abbiamo sempre alta l'ingestione ma con alta ss. In estate le vacche si piantano e vogliono roba fresca e dolce. Il problema da noi è l'ingestione in estate con razioni alte di ss. Ma per il momento ho lasciato le native vacchette e non ne sento troppo la mancanza se non del latte, Certo un certo merito lo ha il culo delle vacche, prodotto nobile per ogni forma di agricoltura.
  18. C'è dove si fa mais e o riso come anche il merlin flexx che tutti snobbavano. Da sempre persino il merlin flexx lo preferisco su chi e per chi ha terreni leggeri su mais- Molti stanno tentando anche col Laudis ma non so, quest'anno non semino leguminose se riesco. Adesso vediamo il meteo ma sono diserbi da mais o riso, da cereali estivi.
  19. Appunto si usano ben precise varietà e poi serve strategia. Voi lì potete fare i mutui o semplicemente cercare di cambiare coltura. In molte aree da me hanno sospeso anche la coltivazione del riso per un parente asiatico delle meloydogine. Da voi su carota e barbabietole rosse o biete va di ma in paggio. Fortunato perchè hanno riautorizzato i fusti di latta se no, non c'erano neppure più. Sevono anche .... a parte tutti i tipi di riotazione e piante veramente biofumiganti, servono tanata sostanza organi e anche un certo controllo biologico.... funghetti che ormai i vostri amati fumiganti chimici hanno soppresso. Il Bacillus firmus non è male ma molti prodotti, funghetti funzionano poi ci sono molti altri prodotti anche di altre piante. Però carissimi, se continuate a fare orticoltura sulle sabbie.... Noi su alcune cipolle abbiamo anche il peggio, sempre su terreni leggeri e sabbiosetti, il Ditylencus dipsaci.... che arriva spesso anche dentro il seme. Heterodere e meloydogine ci vogliono anche decenni.....
  20. Dalle foto il momento ci sta appieno e non si è levata eccessivamente. Ottimo se non piove super. Se non piove a breve chiaro. Bella avanti.
  21. Semplicemente alla vite solitamente se ne fanno 4 o 5 giri di Folpet, al grano arrivi max a 2 giri a dose piena. Più è completa ma miscela e maglio è ma le ruggini qui prodotti li non le fanno. Se uno dice più p.a. perchè non fanno tutto tutti. Azoxistrobin non è che funzioni più troppo. Le ruote strette, le migliori sono le ruote di ferro.... danno fastidio non dico di no ma fanno assai. Anche recuperarle dal rottame credetemi che è meglio averle.
  22. E' ancora troppo alto, deve stare sotto il 6. Almeno 5,8 di media ma meglio sempre sotto il 6,2 se non si vuole strafare. La regola generale dice pH della pelle 5,5. Solo il glifosate e poco altro si arriva al 4 di Potentia Hydrogeni, algoritmo della concentrazione dell'H+ idrogeno molecolare. Sempre a 20C° sempre misure fatte verso lo standard. Sotto il 20 legge anche di meno. Buon apparecchio, complimentissimi.
  23. No no, dipende dal terreno e dall'umidità. Terreni bagnati se dura tanto possono dare problemi ma No, assolutamente. Parlo perchè l'ho seminato l'anno scorso poco prima di Natale. In generale su ceci ci han raccontato tantissime balle. Le gelate tardive non danno nulla perchè durano poco e poi su germinello e appena seminato non le sentono. In fioritura è un altro mondo. Per sentire il freddo deve gelare giorni almeno sui -7C° continui. Poi se il terreno era umido e o bagnato essendo terreni caldi o che assorbono calore, qualcosa di calore cedono e quindi fino a 10 Cm non dovrebbero vere problemi finchè solo vicini al suolo. Poi chiaro la brina e la galaverna ci cade in testa ma poi sciogliendosi cede calore.
  24. Buono a essere sicuri, neppure a sapersi, le mie terre lo tollerano meglio ma che peccato che se ne freghino dei ceci. Meno male che c'è qualcuno che non ha paura e cerca e muove le gambette... Lodevolissimo.
  25. Purtroppo non c'è mai stato un prodotto, si tentano ufficiosamente vie ma nulla. Non c'è in generale un prodotto per le perenni e perennanti tra cui appunto il convolvolo. Non che con la soia sia meglio ma almeno gli anni scorsi c'era qualcosa che lo seccava. Su ceci ne prima ne adesso e autorizzato nada de nada.
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