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attilio_at1

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Reputazione Forum

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  1. gasgas e Tiziano, vi ringrazio per l'attenzione e le indicazioni che mi avete dato e vi rispondo dopo un pò di tempo per problemi familiari e nel frattempo ho revisionato pompa e iniettori. La pompa è stata costruita dalla azienda rumena MEFIN cosi come gli iniettori.[ATTACH=CONFIG]21888[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]21890[/ATTACH] Il pompista mi ha cambiato alcuni pezzi interni alla pompa e in particolare la testa idraulica e mi ha montato una dell DELPHI, se non erro statunitense che ha comparato il marchio CAV ed è quindi da considerarsi originale e più costosa della STAR la quale è sempre costruita nei paesi dell'est Europa e si presume di qualità inferiore della DELPHI. Il pompista che mi ha revisionato la pompa d’iniezione ha sostenuto che il problema era nella testa idraulica. Infatti quando la pompa si scaldava il motore non funzionava correttamente tanto da fargli perdere anche di potenza. In particolare mi ha detto che le sedi e i pistoncini pompanti che esse contengono, [ATTACH=CONFIG]21885[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]21886[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]21887[/ATTACH]preposti al pompaggio del gasolio agli iniettori, quando si scaldava la pompa d’iniezione, a causa della dilatazione termica dei metalli, aumentavano di volume e perciò si verificava un grippaggio parziale momentaneo dei pistoncini alle pareti delle sedi, il che impediva il pompaggio adeguato del gasolio agli iniettori, fintanto che, se il motore veniva lasciato al minimo, quando questo era caldo, si spegneva. Quando la pompa d'iniezione si raffreddava per bene il motore tornava a riaccendersi!! Queste sono parole testuali del pompista!!! Quindi ambasciator non porta pena. Gli ho prospettato se avesse influenzato l’intasamento della presa d’aria-sfiato del serbatoio gasolio sul malfunzionamento della pompa d’iniezione, ma mi ha escluso questa eventualità, mentre sosteneva fermamente che un’eccessiva precisione, e quindi una bassa tolleranza, tra le dimensioni dei pistoncini e quella della loro sede, determinava il parziale grippaggio a caldo, che a freddo non si verificava, in quanto la dilatazione termica non c'è. Mi ha anche confermato che il filtrino che sta davanti alla pompa di trasferta della testa idraulica era pulito. Qualcun'altro ha voluto sostenere che il gasolio di 30 anni fa (1984 data di costruzione del mio trattore) era più ricco di zolfo e quindi più lubrificante del gasolio attuale in quanto contiene molto meno zolfo per motivi di antiinquinamento e mi ha consigliato di aggiungere 250 cc di olio motore a ogni pieno di gasolio, soprattutto con clima caldo proprio per sopperire a questa evoluzione del gasolio! Che ne pensate? Dal mio modesto punto di vista ho la sensazione che queste pompe d'iniezioni sono uscite parzialmente diffettose già alla nascita cioè al tempo della loro costruzione. Un mio vicino di casa, proprio raccontandogli le mie vicissitudini con il mio FIAT 420DT6 e della sua pompa d’iniezione, mi ha detto che tanto tempo fa, sul suo NUOVO FIAT420DT6, sempre di costruzione estera, che ha cambiato anni fa con un Fiat-agri 45-66DTS, ha dovuto sostituire la pompa d’iniezione con sole 700 ore lavorate:cheazz::AAAAH:!!! Vi ringrazio nuovamente e vi chiedo di aiutarmi con la vostra esperienza a capire i veri motivi per cui la pompa d'iniezione non funzionava a dovere.:cheazz: Ciao
  2. Ciao 80explorer Il FIAT420DT6 ha lo stesso carro del FIAT350, mentre il motore è 3 cilindri con cilindrata di 2339 cc, più grande di quello del 350, che non so che motore di cilindrata monta! Anteriormente il ponte del FIAT420 DT è anche diverso e dovrebbe essere lo stesso di quello che poi hanno montato alla serie 66. Il peso del FIAT 420DT6 si aggira intorno ai 19 quintali. Stai attento che la macchina che compri non sia di costruzione estera (Rumena, Jugoslava) perché sono di qualità inferiore di quelli costruiti in Italia. Questo lo puoi accertare leggendo la targhetta posta sotto il volante! Se poi leggi che il motore è un "FIAT/UTB" (UTB sono le iniziali dell'azienda Rumena che costruiva i motori)stai certo che è di costruzione Rumena! E non solo il motore, ma anche pompa iniezione, iniettori (costruiti dalla MEFIN azienda anche rumena), e non so se anche qualche altro componente! Insomma in quegli anni 70/80 diversi tipi di trattori la Fiat, li ha fatti costruire e assemblare all'estero con risultati tutt'altro che esaltanti. Ti allego le pagine del manuale uso e manutenzione dove ci sono le caratteristiche principali del FIAT420 [ATTACH=CONFIG]21880[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]21881[/ATTACH] Ciao
  3. Sul discorso riguardo all'opportunita di aggredire e conquistare fette di mercati nuovi dove mancava una industria propria di macchine agricole, Tiziano, da parte della Fiat in quegli anni ('70-'80) non sono completamente d'accordo, anzi, invece sono convinto che il trasferimento della produzione di motori, pompe d'iniezione, motorini d'avviamento, iniettori e non so di quant'altro e anche dell'assemblaggio degli stessi trattori in paesi arretrati, è una politica-imprenditoriale (di imprenditori soprattutto "prenditori")meramente opportunistica e di risparmio, viste le condizioni di estrema arretratezza di nazioni, come Romania e Jugoslavia. Difatti il mercato interno italiano aveva una domanda di mezzi meccanici per l'agricoltura molto elevata di per se stessa in quell'epoca. E' noto che imprese grandi in quell'epoca e non solo, purtroppo, dove il suo proprietario sedeva su un seggio del parlamento italiano solo per privatizzare i guadagni e pubblicizzare le perdite, in modo da ottenere contributi dallo stato italiano, era poco interessato a una strategia geopolitica imprenditoriale e ahimè di offrire un prodotto competitivo di qualità. Cosa che si è trovato costretto ad affrontare anni più tardi, di quelli sopra riportati('70-'80), mano a mano che la globalizzazione avanzava inesorabilmente e, con essa, la concorrenza diveniva sempre più spietata e le distanze venivano quasi annullate per la velocizzazione dei trasporti!! A supporto e a sostegno della mia tesi viene incontro anche questa tua frase: e cioè al costruttore-imprenditore-prenditore italiano poco interessava la qualità del prodotto, quanto ,invece, di risparmiare e guadagnare! Dopotutto il principio edonistico dell'economia di mercato è: "minimo sforzo massimo risultato"!! Peccato però che il massimo risultato era la scarsa qualità del prodotto, il quale ricadeva rovinosamente nelle "tasche" sempre del povero cittadino-consumatore che lo acquistava, e tralatro "costretto", a sua insaputa, dalla politica, a finanziare quella stessa grande impresa!!! :AAAAH: Infatti dopo quella decadente esperienza di delocalizzare le produzioni già a quel tempo, la casa costrutricce è ritornata sui suoi passi soltanto quando si è accorta (o ne era consapevole già dall'inizio!?) che quei prodotti erano di scarsa qualità, ritornando a costruire in Italia o in paesi dove la tecnologia era all'avanguardia!!! Qui ti ringrazio per il tuo punto di vista e informazione :n2mu: e mi chiedo come mai, vista la delicatezza delle pompe rotative alle impurità e all'acqua, non siano stati istallati 2 filtri gasolio come vedo in altri trattori? Ho la strana sensazione che la risposta è sempre quella: del risparmio e massimizzare il guadagno sempre a scapito dell'utente-consumatore finale:tickedoff:
  4. Grazie per l'attenzione Tiziano e GasGas :n2mu: Infatti raffreddando con acqua fresca la pompa d'iniezione quando essa è calda il motore si accende bene anche da caldo con il motorino d'avviamento quindi è da revisionare o sostituire la pompa d'iniezione!! Ma credo che sia meglio sostituirla, consigliato anche da altri, perché questo trattore monta: motore, pompa d'iniezione CAV DPA, e iniettori (forse anche qualche altro componente) costruiti in Romania e, quindi, di qualità inferiore a quelli costruiti in Italia :cheazz: ed è stato assemblato in Jugoslavia(come è riportato sulla targhetta sotto allo sterzo[ATTACH=CONFIG]15820[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]15821[/ATTACH] e dalla scritta sopra al radiatore)!! Che ne pensate? Mi hanno chiesto per una pompa nuova della STAR e la sua istallazione e messa in fase 700,00 euro è un prezzo giusto? :cheazz: Per quanto riguardava il calo dei giri motore al minimo, financo allo spegnimento del motore, esso dipendeva dall' otturazione parziale, dovuto a intasamento con sporco dello fiato-presa d'aria del serbatoio gasolio, il quale non è altro che un tubicino raccordato sulla parte alta del serbatoio, a fianco e a destra del tappo serbatoio rifornimento gasolio che terminava con una valvolina(?) o meglio chiamarlo tondino in ferro terminante con un foro calibrato di 1,5 millimetri. Tubicino che originariamente finiva dietro alla quadro generale del trattore e quindi di difficile ispezione, in quanto il vecchio tubicino scolorito e irrigidito dal tempo e dal calore era difficile estrarlo per ispezionarlo, infatti l'ho sostituito e l'ho fatto terminare sotto al quadro generale vicino alla scatola di sterzo(vedi foto) e quindi di facile accesso per il suo controllo:[ATTACH=CONFIG]15823[/ATTACH][ATTACH=CONFIG]15822[/ATTACH] Comunque nonostante aver liberato lo sfiato-presa d'aria del serbatoio gasolio il minimo è "ballerino" dovuto molto probabilmente alla non efficenza della pompa d'iniezione! Che ne pensate?:cheazz: Ipotizzo che l'usura della pompa d'iniezione sia stata causata dalla depressione che si creava nel serbatoio gasolio, per la carente entrata dell'aria nel serbatoio, che determinava una non corretta alimentazione da parte della pompa AC alla pompa d'iniezione! Può essere verosimile questa mia ipotesi?:cheazz: Ho fatto eseguire anche un test di compressione e purtroppo i valori che sono scaturiti non sono molto confortanti infatti partendo dal cilindro vicino al serbatoio gasolio, sono: 22-22-18 bar!! Il meccanico mi ha detto che valori accettabili sono quelli superiori a 21 bar con valori massimi intorno a 30-32! Il valore 18 del cilindro vicino al radiatore mi ha detto che potrebbe derivare dal fatto che qualche valvola(aspirazione o scarico) non chiude bene al momento dello scoppio e/o che le fasce elastiche di tenuta del pistone sul cilindro possono essere posizionate nella loro parte spaccata una sopra l'altra! Qual'è il vostro parere?:cheazz: In quest'occasione ha anche registrato il gioco delle punterie. Visto e considerato il basso valore del trattore, sia per le condizioni in cui versa, sia perché questa è una macchina riuscita male alla fiat(in quegli anni '70-'80, infatti, hanno fatto la pessima scelta di delocalizzare la costruzione di motori e altri parti in paesi arretrati come la Romania e la Jugoslvia non solo per questo modello di trattore, ma anche per altri) proprio per la scarsa qualità dei materiali sia per il suo carro posteriore che altro non è che quello che montavano la FIAT 300 e 350, quali sono i lavori indispensabili per continuare a tirare avanti per non spendere troppi soldi, mentre nel frattempo cerco un trattore usato in buono stato di circa 55 CV. Sarei propenso ad acquistare un trattore fiat della serie 66 o 66DTs (50/66 - 55-66 - 60-66) che mi sembrano macchine riuscite bene. Qual'è il vostro punto di vista?:ave::n2mu:
  5. Qualcuno mi sa dire le caratteristiche del new holland 65-56 i suoi punti di forza e debolezza e da che si differenzia con il fiat 65-66 Grazie :n2mu:
  6. Salve a tutti, possiedo un FIAT420DT/6 del 1984 costruito in Jugoslavia, acquistato nel 2004, ed aveva 3400 ore, ora ne 4200 ore lavorate, - motore 3 cilindri iniezione diretta tipo FIAT 8035.01.308, - cilindrata 2339 centimetri cubici, - pompa iniezione Cav tipo DPA 3832 F050 - 46E/800/6/2350 di costruzione rumena, mentre il libretto uso e manutenzione riporta una pompa CAV DPA ma con numero identificativo diverso : CAV tipo DPA 3233 F 330 - A 47/800/6/2350. Ho questo problema con questo trattore e cioè: a freddo si accende bene, anche se la temperature esterna è sui 30 gradi devo comunque attivare il termostart per accenderlo. Se lo spengo dopo 10 minuti si riaccende anche bene, ma se lavora 1-2 o più ore quindi raggiunge le massime temperature di esercizio tende a spegnersi e riaccenderlo è quasi impossibile con il motorino d'avviamento. Ma se mi si spegne che sto in discesa lo riesco ad accendere a strappo con la quinta marcia. Altro particolare: quando lo accendo a freddo i giri motore al minuto sono 750 circa, quando è molto caldo e scende di 100 giri e + a 650 giri circa e tende a spegnersi e ripeto riaccenderlo per mezzo del motorino d'avviamento è impossibile. Ma se lo faccio raffreddare qualche ora si riaccende normalmente. Dallo spurgo del motore fuma un pò e soffia leggermente anche dal tappo delle punterie. Secondo voi da che può dipendere? Dal motore che è finito e non ha più compressione o dalla pompa d'iniezione che , se a freddo non manifesta un insufficenza di pressione di mandata agli iniettori e il trattore si accende discretamente, scaldandosi molto invece il problema si evidenzia determinando il difetto sopra riportato? O pensate a qualche altro problema diverso di 2 sopra scritti?? :cheazz: Grazie per l'attenzione e aspetto la vostra opinione
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