
Enologo82
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Immagino che per l'acidità vi giocate tutto scegliendo il momento di raccolta migliore. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Ammetto di non conoscere il lambrusco ma io parlavo di stabilità del colore e non di quantità. A 6 gradi babo hai già estratto tutto il colore. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Ma che gradazione faceva l'uva?se svini a quel grado babo potresti avere una bassa stabilità del colore perché non hai tannini che vengono estratti dopo i 7 gradi alcool. Gli antociani che danno il colore rosso sono stabili se legati ai tannini. Se lo bevi subito potrebbe non importarti ma se lo vuoi tenere un anno o piu devi tenerne conto. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
Giusto. I distanziatori non dovrebbero esserci. Di solito i fili sono legati al palo con dei legacci. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk -
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
Con la mia ho ancora fatto pochi ettari per dire la durata. Con la 3050 del vicino quando collaboravo con lui montavamo una serie nuova all'anno e si facevano 40-50 ettari anno solo su cemento con spigolo arrotondato. Però potevano ancora andare e non erano finiti. Li cambiavamo per evitare di fermarsi a stagione in corso e per dare un servizio migliore. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk -
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
Secondo me ad influire sul consumo dei battitori è il materiale dei pali più che la presa. se hai pali in cemento con spigolo vivo li consumi con pochissimi ettari mentre su pali in ferro no. Però sull'influenza della presa non so risponderti in maniera precisa perchè non ha mai fatto di questi raffronti. -
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
Io con pali 8x8 e vegetazione abbondante ho la presa a 2 cm e non trascino niente. Ho anche fatto un vigneto con pali vecchi asolati e non ho avuto problemi. Per me tenere la presa larga è come scuotere un palo senza stringerlo in mano. Dopo 3 battute ti fa male la mano per i colpi che ricevi perché il palo sbatte all'interno della tua mano. Se lo stringi invece lo scuoti senza farti male.se tu passassi con i battitori spenti a 2 cm trascini ma il movimento di solito fa si che la vegetazione scorra comunque. Il mio consiglio è di provare. Parti stretto se trascini in un attimo la allarghi. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk -
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
Io la presa la tengo sempre tra i 10 e i 20 mm. Se allarghi oltre secondo me la vegetazione sbatte tra i battitori e ammosti di più. Prova a fare dei tentativi, questo concetto viene direttamente da un corso alla pellenc però ha ragione San che i bianchi smostano più dei Rossi. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk -
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
M@ttel, che new holland lavorava da te? Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk -
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
I colpi è una regolazione che puoi provare solo sul posto. Premetto di non conoscere il vitigno quindi non so in media se necessita di molta forza o di poca forza, però io per non sbagliare parto sempre dalle 320 battute circa, per poi salire finchè non vedo che il grappolo viene raccolto bene. con trenta metri di filare regoli la macchina e se all'inizio rimane troppo prodotto prendo le forbici e lo raccolgo a mano. poi se raccolgo un merlot è ovvio che parto direttamente sopra le 400 battute tanto so già che è duro e non cade se non lo picchi. Io però ho una braud tb15. con la tua forse potresti avere parametri diversi ma se hai esperienza con le altre varietà non avrai problemi nemmeno su questa. Altro consiglio tieni la macchina piuttosto stretta. Io li ad esempio la terrei ad 1 cm. C'è poca vegetazione e quindi se non vuoi che vada sbattendo da un battitore all'altro devi tenerla stretta. -
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Enologo82 ha risposto a SteManto nella discussione Attrezzature per colture specialistiche
Puoi tranquillamente vendemmiarlo a macchina. Io ne ho vendemmiati anche di più esili. Stai solo attento a dare il minimo indispensabile di battute e se ti è possibile visto che dalle foto sembra che tu abbia i cordoni orientati tutti su un lato evita di fargli il contropelo. Delle volte puoi rompere qualche tralcio anche solo per il fatto che si impiglia da qualche parte nella macchina. Per il resto se regoli bene la macchina nemmeno si capisce che sia passata la vendemmiatrice. -
Tutto sui ranghinatori
Enologo82 ha risposto a Filippo B nella discussione Attrezzature da campo aperto
Ciao a tutti. Per il prossimo anno avrei intenzione di sostituire il vecchio ranghinatore con uno nuovo. A me piace molto il Kuhn e sarei indirizzato sul modello GA 6501 sia per la larghezza di trasporto che per il peso complessivo visto che dovrei usarlo in alta collina. Qualcuno di voi ce l'ha? quanto dovrebbe costare?Grazie a tutti coloro che vorranno rispondermi -
Purtroppo in questa discussione non giova nemmeno portare studi concreti. A dire il vero penso sia meglio ignorare certi commenti. Avevo già spiegato a Paolosame che stava dicendo delle fesserie e nonostante i richiami del moderatore qua si continua a dire cavolate basate solo su giudizi soggettivi. Questa discussione la trovavo interessante perché molto probabilmente in futuro L'ingegneria genetica avrà sempre un peso maggiore come sta succedendo in campo medico, ma alla fine succederà come accade in molti altri settori. Il veto di pochi finirà per condizionare tutti. Questa discussione con sondaggio allegato purtroppo ne è la prova! Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Ripetiamo per chi non lo avesse chiaro come concetto cosa si può fare oggi con gli OGM disponibili. Per quelli che hanno il gene roundup ready, invece che usare i normali diserbi selettivi in pre o post emergenza usi solo glifosate in post. Nessuno ha mai parlato in questo caso di non trattare ma di usare un principio attivo più sostenibile a livello economico ed ambientale. Per ciò che riguarda le piante che hanno la resistenza ai parassiti in quel caso il trattamento non si fa per niente ma per evitare resistenze si deve seminare accanto ai campi ogm il 10% di convenzionale che se lo vorrai raccogliere sano dovrai trattarlo come nel convenzionale. Però in sostanza tratti il 10% della superficie e non tutto. Spero sia più chiaro. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Ti rispondo io. Le varietà ogm sono molte meno rispetto alle convenzionali. Considera che un ogm parte sempre dalla scelta di una varietà normale al quale viene aggiunto il gene per la resistenza che interessa. Questa operazione è costosa e di solito si fa solo su varietà super collaudate. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Aspetta Paolosame, diciamo come stanno realmente le cose. Il glifosate in seguito ad uno studio dello IARC è stato dichiarato potenzialmente cancerogeno anche se al momento non ci sono studi sufficienti a testimoniare la cosa. Come conseguenza è stato inserito nell'elenco delle sostanze potenzialmente cancerogene dell'OMS denominato 2A elenco dove figurano ad esempio anche le patate fritte o le onde elettromagnetiche dei cellulari. Fin'ora in quarant'anni di storia del principio attivo è il primo studio che giunge a queste conclusioni e di sicuro la materia merita un approfondimento, ma dire che è cancerogeno non è corretto.
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Per chi vuole farsi un'idea in maniera autonoma allego il link dell'EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare). http://www.efsa.europa.eu/it/gmo/gmoscdocs.htm In questa pagina troverete numerose ricerche scientifiche sugli ogm dove ognuno può farsi un'idea leggendo i risultati delle varie prove fatte nel corso degli anni. è un po' dispersivo, ci sono moltissimi studi, però se uno ha pazienza e voglia di informarsi può trovare spunti utili.
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Se si vanno a leggere i testi delle sentenze si evince che chiunque sia stato condannato aveva ottenuto raccolti di soia o colza ogm senza pagare la tassa alla multinazionale. Che poi la semente ogm la si vada a prendere in un magazzino dove è stato stoccato il raccolto oppure si sfruttino quelle piante che rinascono naturalmente e la si selezioni con il glifosate non cambia nulla. Ad essere coperto da brevetto è il gene e non i semi. Se hai un raccolto al 95% ogm mi sembra impossibile dimostrare che è colpa della contaminazione. Ma poi come mai se queste colture hanno gli stessi problemi delle altre c'è così tanta gente che si ingegna per seminarle senza pagare la tassa? Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Magari ci saranno altre cause ma in questo caso chi stava nel torto era l'agricoltore e il tribunale ha emesso una sentenza giusta e condivisibile che comunque non ha accordato i risarcimenti che chiedeva la Monsanto. Ci sono altri esempi di cause?bravo a TomCat che ci ha riportato questa notizia che la dice lunga su tante chiacchiere che si fanno su questi ogm. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Una certa resistenza da parte degli insetti o funghi nel corso del tempo ci sarà sicuramente. Le buone pratiche agricole servono a ridurre al minimo anche questi fenomeni e le colture ogm vanno trattate sotto questo aspetto come tutte le altre. Negli Stati Uniti comunque ogni azienda ha l'obbligo di seminare, nel caso produca mais, se non vado errato, il 10% semente non ogm per salvaguardare la biodiversità. comunque a me spaventa meno un seme con DNA leggermente modificato che il lancio di specie nuove su un areale dove non ci sono. Ne hanno fatti di casini in nome della lotta biologica Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Io comunque non mi soffermerei molto su questo aspetto delle contaminazioni tranne i casi in cui si va a produrre semente. Ai fini del raccolto non è influente. Prima invece leggevo che dove c'è mais ogm c'è più moria di farfalle. Ritengo la cosa possibile ma volevo chiedervi: nel caso si faccia mais convenzionale e lo vado a trattare con il bacillus non ottengo lo stesso effetto?ricordo che tale pratica sarebbe ammessa nella conduzione bio. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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TomCat provo io a risponderti. Premesso che se ogni anno acquisti il seme delle tue colture non corri alcun rischio. La contaminazione può esserci e la differenza la fa il metodo di impollinazione delle varie colture. Nel caso in cui i fiori maschili e femminili siano all'aperto ditte sementiere che producono ibridi vogliono almeno 1 km di margine per via della capacità di trasporto del polline da parte delle api. Nel caso di piante tipo il grano con impollinazione allogama (tramite lo stesso fiore) i rischi sono molto minori. Altro discorso è la contaminazione su flora e fauna terricola per mezzo dei residui, ma su questo c'è anche da chiedersi che percentuale di DNA modificato c'è... Le ditte come la Monsanto non permettono che si coltivi una loro varietà senza che abbia acquistato il seme da loro, ma non possono denunciarti perché su in raccolto c'è il 5% di semi che ha il loro carattere per via di una contaminazione. Non facciamo terrorismo! Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Senti Nhsard qua se c'è qualcuno che legge e capisce quello che vuole sei tu. Innanzi tutto se questa è la discussione degli ogm vai a parlare delle multinazionali in un'altra discussione. Se non la trovi aprila e poi vedremo quanta gente verrà a discorrere con te. Io non ho mai detto che voglio far sparire le multinazionali ma vorrei che gli ogm non fossero solo nelle loro mani. Ti faccio un esempio: l'istituto agrario di san michele all'adige ha codificato il dna della maggior parte delle varietà di vite italiana. Per loro non sarebbe difficile correggere il gene della sensibilità a peronospora e oidio ma non lo fanno perchè l'italia non ammette ogm. Allora se lo stato permettesse la coltivazione dei soli ogm ottenuti dalle nostre università cosa ci vedi di male?guarda che con tutti i soldi che si spendono in italia per i trattamenti dei vigneti le ingrassiamo e non poco le "tue" multinazionali. inoltre apri gli occhi; l'agricoltura cresce solo nei telegiornali. In campagna ogni anno vengono lasciati a riposo nuovi terreni, il numero delle aziende cala e non è vero che cresce e i margini si assottigliano sempre di più. inoltre è l'unico settore che non si può delocalizzare ed è per questo che non è collassato. La fabbrica delle magliette la fai dove vuoi. Il terreno se ce l'hai qui non te lo metti in tasca e lo porti dove vuoi. In tutto questo cosa ci vedi di buono?io nulla. E poi sulla crescita del biologico mi viene da ridere. Premettendo che credo nel bio (come uva mentre come vino è una vera e propria presa per i fondelli) e anche i miei vigneti sono a biologico, la crescita di un settore di nicchia è facile. Il bio sara il 6% dell'agricoltura italiana. Se passa al 7% ha fatto una crescita del 20%, ma è pur sempre il 7% del totale. Il nostro made in Italy se continuiamo come oggi nell'arco di qualche decina di anni sarà morto. per battere la concorrenza mondiale devi portare la miglior qualità possibile, devi essere sostenibile anche a livello ambientale-energetico, devi essere inattaccabile su ogni punto e si devono usare tutte le strade disponibili. L'ingegneria genetica è solo una di queste, ma che lo si voglia riconoscere o meno è quella che da i risultati più vistosi e immediati. Ps: le offese lasciale da parte qui si scrive per confrontarsi e non per offendere. La pensiamo diversamente e se mi offendi invece che convincermi ottieni l'effetto contrario...
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Scusa nhsard ma questa è la discussione sulle multinazionali o sugli OGM? Inoltre non ti far sentire da nessuno quando dici che l'agricoltura oggi cresce e va bene. I prezzi sono più bassi di 30 anni fa e i costi nel frattempo sono almeno quadruplicati. E sai qual'è il problema? Che c'è gente come te che reputa il made in Italy inattaccabile e pensa che si possa vivere di rendita a tal punto da tagliare ogni fondo alla ricerca agricola. La politica non si occupa più di agricoltura da una vita ed è più comodo vietare invece di investire nella ricerca. Degli OGM delle multinazionali possiamo farne a meno ma dell'ingegneria genetica no. Nel campo della medicina stanno facendo grandi progressi usando la genetica e lo stesso potrebbe essere fatto in agricoltura. Ma tanto il made in Italy va a gonfie vele... Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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Secondo me bisognerebbe scindere il no alle multinazionali dal no agli OGM. Anch'io sono in contro le multinazionali ma qui si parla di OGM e non rifiuto la ricerca. L'Italia dovrebbe fare la sua ricerca sugli OGM semplicemente facendo funzionare le università e applicando a ciò che gli è più confacente. Per difendere il made in Italy bisogna anche investire. Credere che si possa vivere sempre di rendita come qualcuno pensa è la cosa più sbagliata. Inviato dal mio D5503 utilizzando Tapatalk
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