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alefriuli

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  1. Buongiorno, eccomi. Mattia3645 +1 Sten Paolo b Jd5820 Gallo88 Alan Tf42o Johndin Danieleopc +1 Fiat4ever + vari fiattari come lui Alefriuli+1
  2. Che sia come sia, nel mondo sta prendendo piede, ma, soprattutto, non concepisco l'esser contrari. La concessione al dealcolato non presuppone la soppressione del vino "normale" (definizione ardua, visto che è vino sia il Moscato che il Cannonau..). Non è che il dealcolato toglierà mercato al normale, se non forse in modo residuale. Chi vuole il dealcolato, in sua assenza, beve un succo, non un bianco fermo. Forse uno spritz..forse.
  3. Beh, oggettivamente un calo dei consumi c'è. Sul resto concordo. E c'è spazio anche per vini più economici, bisogna saperli piazzare. Ad esempio nei cocktail.
  4. "Guida poco che devi bere", proverbio fondamentale.
  5. Se posso aggiungere, la stima di 8 q.li/giorno immagino tu la faccia prendendo ad esempio la tua uva in 8 ore. Su un pinot fai una gran fatica ad arrivare ad 80 kg/ora/persona. Dipende molto dalla varietà, dal tipo di impianto, da com'è stata gestita la chioma e l' interfila.
  6. Mah, io non sono lontano dalle stime, sapevo di fare poco ma pensavo fosse colpa mia visto che tutti erano felici fino alla vendemmia. Grappoli non ne vedevo questa esagerazione però mi ero ben accorto della cascola. E quella pesa, i rimanenti recuperano, ma ne sono caduti un macello. Va a zone perché per allegare o meno bastava quella mezza giornata più o meno asciutta e facevi la differenza.
  7. Hai poco da lamentarti, va là. C'è chi non arriva ai 100/ha su pinot (e non 4 gatti, sono tanti, io compreso su qualche appezzamento) e con un grado che, ovviamente, non è assolutamente relazionato alle quantità. Irrigata o meno cambia poco. Il nocciolo della questione è stata l' allegagione. Un pomeriggio asciutto o bagnato, nuvoloso o limpido ha fatto tutta la differenza del mondo. Aspettiamo il glera, che forse darà meno sorprese, salvo MDE...
  8. Beh, aspetterei di vedere il risultato generale. Personalmente non conosco nessuno oltre i 160 di grigio, e molti sotto i 120. Borsa merci è da anni appena indicativa. Le Cantine private quest'anno devono dimostrare di poter venire incontro al conferitore. Credo che l' esodo che vedo verso le sociali aumenterà, nel settore privato, per tanto e anche comprensibili motivi, non si riesce a spalmare la redditività del prosecco sul resto della produzione, ma si viaggia per comparti stagni, oltre al problema di riuscire a remunerare le uve anche proporzionalmente alla loro qualità. Cose che una sociale ben gestita riesce a fare.
  9. Come ha allegato? Quest' anno spesso è lì il problema. Allegagione e clorosi. Qua uguale, scarsi. Ma me l'aspettavo. Quando il grappolo del pinot si muove vuol dire che non pesa.
  10. Se puoi, porta un campione in laboratorio, fai le analisi e avrai parecchie risposte precise alle tue domande.
  11. 5 kg/ha abbondanti, solo fascia grappolo la mia dose. 2,5 kg/hl. Più che sufficiente per quel che mi riguarda. Vuol dire più la concentrazione che la quantità ad ettaro.
  12. La zoxamide non toglie la pero e poco poco che se la usi per curare fai resistenze. Preventiva, ok. Per curare, solfato di rame o, mi dicono, olio di arancio a dosaggi doppi (ripeto, per sentito dire). La cosa più sicura: caldo e secco.
  13. A me par più una questione di stress in generale o comunque anomale condizioni di sviluppo vegetativo, ovviamente strettamente collegati ad anomalie climatiche.
  14. Ho i tuoi stessi dubbi e ne ho altrettanti su qualsiasi altra tecnica proposta, risultati alla mano. Resta il fatto che è quella di gran lunga più rapida ed economica. Tutto qua. Io non ho tempo di allevare ricacci né soldi in punture d'argento da fare al tronco. Ovviamente senza nemmeno discutere sui risultati: dubbi, altalenanti, indimostrabili e lontani da ogni logica attualmente conosciuta. Ergo, si va a cazzo di cane, quindi alla più sporca mi è rimasto del tempo libero e qualche soldo in tasca. 😁
  15. Mah, certamente qualcosa segna. Non lo so consiglia da post fioritura fino ad allegagione terminata, ma credo sia indicato in etichetta. Onestamente fin'ora mai usato in post fioritura, anche perché i giochi si fanno prima. Da post allegagione in poi, se devo bruciare, per esperienza solo solfato di rame a dosi massicce (per me). Ovviamente si mette in conto qualche scottatura, ma a mali estremi e solo a mali estremi... Insomma, dopo fioritura il dithianon lo lascerei in magazzino salvo davvero non abbia altre scelte.
  16. Si, le spacco. Con una grossa tenaglia, poi metto un sasso al centro dello spacco (20/30 cm) per tenerlo largo. Nessun miracolo, non si fa ovviamente su quelle secche ormai irrecuperabili. Resta il sistema di gran lunga più veloce ed economico a mio avviso. Tutto il resto è molto più macchinoso e/o costoso, a parità di risultati. Quelle che segnano appena non le bado neanche più, spesso l' anno successivo tornano sane. Si può tagliare (nel senso della lunghezza ovviamente) con cosa si vuole, anche con una piccola motosega.
  17. Boh, a Casarsa fan tutto loro, te non paghi nulla. O meglio, spalmeranno i costi su tutti i soci, ma diventa un costo irrisorio. Chiederò se hanno mai quantificato il costo.
  18. Non è un discorso che può valere per tutti, però ad esempio alcune cooperative fanno certificazione collettiva e il socio sostanzialmente non ha alcun aggravio di spese. Ci sono tecnici preparati che danno indicazioni molto puntuali sugli interventi da effettuare. Si ha un mese (mi sembra) per registrare le operazioni sul quaderno di campagna telematico ( programma fornito sempre dalla cantina) e peraltro è un obbligo anche per chi è fuori certificazione, oltre che operazione di buonsenso.
  19. Se pensi che tanti colleghi usano ancora fare i 3 vie per combattere le malattie (vietati da disciplinare) non mi pare si possa dire che sia unicamente una grandissima cazzata, secondo me. Oltre al fatto che tu e i colleghi che conosci seguirete al meglio tarature, manutenzioni, stoccaggi, utilizzo dpi..ma più di qualcuno, anche nell' avanzatissimo nord Est, è abbastanza border line ancora. Un po' di inquadramento non farebbe male a parecchi di noi. Poi possiamo discutere sull'enfasi che si dà alla cosa, possiamo discuterne. Certo che ci sono certificazioni più serie, tipo il Globalgap o Equalitas, ma hai presente farci balzare direttamente lì tutti quanti? Mi viene da ridere per non piangere.
  20. Tra globalgap e SNQPI è oltre 10 anni che sono in certificazione, mai avuto più problemi di altri. Forse sugli insetticidi si è un po' più limitati e sui diserbi. Sulle malattie assolutamente no. Il metiram e il dimetomorf saranno revocati per tutti, non solo per chi è in certificazione. Riguardo a quest' anno, possiamo parlarne quanto vuoi. Non mi sembra siano mancati i prodotti. Al limite sono mancate le finestre d'intervento, ma quelle non le stabilisci a disciplinare, purtroppo. I disciplinari sono facili da applicare nel senso che non ci vuole un genio per saperli leggere, questo intendevo.
  21. Ah, ok. Per il bio storco un po' il naso a dire il vero. Su SNQPI c'era da aspettarselo. Tempo qualche anno e diventerà standard, come Globalgap su frutta. Non mi dispiace come idea, i disciplinari sono facili da applicare e con dotazioni che, al momento, consentono di portar fuori annate anche complesse come questa (nel mio areale). Coop Vittorio Veneto sta già provando, tramite aziende pilota, lo standard Equalitas, discretamente più severo. Non lo vedo un male, la categoria non brilla per sapienza e lungimiranza nel corretto utilizzo dei farmaci (io prima di tutti), quindi delle briglie più stringenti, per non permettere abusi insensati (che si traducono poi in un risparmio per l' agricoltore a parità di risultato) non mi sembra una cattiva idea. Peraltro, per ora, almeno in Friuli, l' adesione alla certificazione è finanziata in modo cospicuo dal PSR.
  22. Che danno priorità a SNQPI e bio?
  23. Su che basi questa sicurezza? Cos' è che ti fa dire che non lo sia? Foglie cadute, germogli con un verde in filo più scuro, soprattutto assenza di frutti e viticci seccati, pianta già malata che ricaccia da sotto.. escludendo mde sicuramente, carenze non direi, virosi no, diserbo no... secondo me. Son curioso.
  24. Giallume della vite. Che sia Legno Nero o Flavescenza poco cambia, è impossibile riconoscerle se non tramite esami di laboratorio. Quindi estirpare il prima possibile.
  25. Concordo. Se perde l' uva, poi, flavescenza DOCG.
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