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Giangi

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  1. Giangi

    Vacche problema

    Ciao sgra. Non lo so sai, tra i miei clienti molti mettono ancora davanti a tutto la produzione e poi i morfologici. Sto cercando di far capire che è più importante l'utile per ogni litro di latte che quanti litri mungi al giorno... ma non è semplice.
  2. Giangi

    Vacche problema

    Interessante vedere come per la scelta delle fiale ci siano 3 caratteri funzionali in cima alle priorità.
  3. Concordo in pieno con Angelillo. Per qualsiasi esigenza le soluzioni da attuare sono sempre molteplici, e se non si applicano tutte non si andrà da nessuna parte. Inoltre, sono diverse da azienda ad azienda.
  4. Avevo sentito in giro che il robot necessitava di un alimentarista "specializzato". Sarà forse vero?
  5. Giangi

    Come tornare a fare utile...

    Siamo arrivati al nocciolo della questione. I punti che hai indicato sono corretti, ma bisogna capire qual'è il prezzo da pagare per fare produzione e qualità. I dati che hai indicato sono fantastici... e tutti spendono e spandono per raggiungerli. Ma quante vacche fanno 120 q.li in 300 giorni di lattazione e vanno in asciutta con 35 litri??? In provincia di cuneo nel 2013 la media è stata di 95 q.li per capo con una media intervallo parto-concepimento di 182 giorni ed una lattazione media di 299 giorni. A parte la stranezza delle discrepanze tra la media intervallo parto-concepimento e la media dei giorni di lattazione... i numeri sono ben diversi. Una vacca che fa 95 q.li non viene asciugata che fa ancora 35 litri. A livello nazionale l'ANAFi indica una media di 93 q.li circa e 27 q.li di differenza sono un'enormità. Riguardo ad alcuni aspetti della lattazione che influenzano la redditività reputo interessante questo link: http://mangimiealimenti.it/articoli/372-la-lunghezza-della-lattazione-gli-aspetti-economici anche se ammetto che mi riesce difficile essere d'accordo, loro indicano in 350 giorni circa la lattazione economicamente ideale. Ma a quale produzione annua si riferiscono? Se si riferiscono a produzioni di 110 q.li annui, anche qui siamo lontani dalla realtà. Andando a curiosare tra i dati apa delle mie zone ho notato che sono pochissime le aziende che superano i 100 q.li anno. Allora, secondo me, quando parliamo di numeri dovremmo capire di quali valori stiamo parlando. Altri dati che secondo me sono fondamentali e spesso vengono sottovalutati dai miei clienti sono: - a quanti mesi avviene il primo parto? - media intervallo parto-concepimento? - numero di lattazioni medie? - percentuale di animali che arriva il secondo, terzo, quarto parto ed oltre? Se ho il primo parto a 25 mesi, una media parto-concepimento di quasi 200 gg, ed un terzo della mandria non mi arriva al secondo parto... poco importa se poi faccio 100/120 q.li. Ed i dati che ho indicato non sono così campati in aria e lontani dalla realtà. In verità il più distante è la produzione... che è ben più alta della realtà.
  6. Giangi

    Come tornare a fare utile...

    @franco, purtroppo sono molti quelli che ragionano come dice @luca, oppure che preferiscono spendere di più per un trattore, ma poi quando passa il rappresentante delle fiale prenderebbero quelle da €. 0,50 se potessero. Riguardo al discorso che il discorso più importante sia il costo razione/litro sono contento di trovare qualcuno che lo tiene in considerazione e non si parla di costo razione/capo/giorno (ti assicuro che ci sono allevatori che lo fanno e dimenticano che la stessa cifra può essere pochissimo o tantissimo e vuole dire poco se presa fine a se stessa). Però secondo me ci sono altri fattori che influenzano tantissimo l'efficenza di una mandria: durata effettiva della lattazione, intervallo parto-concepimento, costi sanitari, ecc... Quoto ogni virgola. Quando parlo di investire sulla diagnostica in stalla per migliorare l'efficenza della mandria mi guardano come fossi un alieno. Purtroppo concordo, ma solo perchè in Italia prima che fare gruppo per avere gli stessi vantaggi delle grandi stalle gli allevatori si fanno castrare. Fare 25 litri con €. 2 di costi alimentare è un risultato estremamente positivo e mi piacerebbe far vedere dati di stalla ed economici a chi asserisce che se non si fanno 35/40 non si va da nessuna parte. Io sono convinto che una vacca che fa 25 litri con quella razione ha meno problemi di fertilità, di salute ed è molto più longeva. Ergo... rende di più nella sua carriera. Ma qui torniamo alla mia battaglia persa in partenza per cui non è la produzione la prima voce che fa reddito. Riguardo alla scelta di terzializzare la rimonta... se l'accordo prevede di avere la manza gravida di 8 mesi in un tempo di 24 mesi, secondo me è conveniente. Mi costerà €. 2.190 più le fiale. Ma quanto costa tenere la rimonta in stalla e portarla all'ottavo mese di gravidanza? Inoltre la media nazionale di parto delle primipare è ben oltre i 25 mesi... quindi quanto guadagno solo per questo aspetto? Se invece l'accordo prevede un periodo di tempo maggiore ai 24 mesi prima di esprimermi vorrei sapere esattamente quanti mesi prevede prima di esprimere la mia opinione. Ribadisco quanto detto sopra... potrebbe esserlo, ed alla grande!!! Sceglie lui la genetica (visto che fornisce le fiale), il tempo che dovrebbe dedicare alla rimonta lo dedica ad altro, avanza tutte le strutture dedicate alla rimonta, sa in anticipo quando avrà la manza che partorisce... direi che potrebbe essere un genio. Perchè la filosofia è che se non fai latte a fiumi non guadagni. Ma è veramente così? La cosa certa è che molti spendono e spandono rincorrendo produzioni mirabolanti che poi fanno in pochi. tutt'altro!!! E' fondamentale!!! Ma il mercato non l'ha ancora capito.
  7. Giangi

    Come tornare a fare utile...

    @tripleboss, sai quanti miei clienti quando cerco di portare l'esempio e l'esperienza delle aziende che fanno reddito mi trattano quasi male? Sembra che gli stia dicendo che loro non sono capaci a fare il loro lavoro e che devono imparare da altri... non tutti hanno l'umiltà di dire "se il mio vicino fa reddito ed io no, lavorando sullo stesso mercato, magari sbaglio qualcosa??? Fammi capire.". Le cooperative, fatte bene e con serietà potrebbero una delle cose da utilizzare per cambiare rotta. Ma parla di cooperative fatte per l'interesse dell'associato. Per esempio: io compro X ton. anno di soia ed ovviamente mi devo accontentare di un prezzo, ma se con una decina di vicini mi organizzo in cooperativa e facciamo l'acquisto in gruppo... le tonnellate diventano 10 volte X... e magari mezzo centesimo al litro di latte lo recupero. Somma la stessa cosa su tutto e magari arrivo ad un paio di centesimi. Non parlo di diventare ricchi: ma se ad ognuno di voi dessero un paio di centesimi al litro in più, non sarebbe una boccata d'ossigeno? Secondo voi un contoterzista messo sotto contratto da 10/15/20 allevatori non farebbe un prezzo inferiore? Chi vende le fiale... 100 dosi l'anno sono una cosa, ma 1000/1500/2000 sono ben altra. E se volte andiamo avanti ore. Molto spesso si, purtroppo. Ottimi allevatori magari, ma pessimi manager. Prova a chiedere quanti sanno cos'è un centro di costo (che qualche anno fa magari poteva essere poco importante ma con la situazione attuale diventa molto importante). Magari chiedigli quanto costa esattamente produrre un litro di latte, poi chiedigli se hanno inserito TUTTI i costi aziendali, gli ammortamenti, gli stipendi, i contributi (passivi ed attivi), gli accantonamenti e via discorrendo. Io mi sono sentito dire che lo stipendio non lo calcolano perchè tanto loro sono li e devono lavorare, altri mi hanno detto che non avevano pensato di conteggiare il gasolio per fare l'unifeed nella razione... e ne avrei parecchi altri. Se poi inizio a chiedere quanto costa una mastite o una chetosi, piuttosto che quanto costa aumentare di un giorno l'interparto... quasi si mettono a ridere. Poi ti faccio un'altra domanda, che ammetto essere provocatoria, tu ti lamenti ma non hai debiti... quanti dei tuoi colleghi vicini alla chiusura hanno investito decine e decine di migliaia di euro per avere il trattore che fa "figo"??? Pagati sempre per contanti? I trattori funzionano solo se sono verdi ed ipercostosi? Poi magari pagano €. 2.000 mese per la luce visto che hanno sempre considerato un impianto fotovoltaico inutile. Il problema della PAC è che troppi in passato si sono adagiati e non hanno capito che fare utili grazie a degli incentivi era allarmante e invece lo consideravano normale. Molti di quegli allevatori che non credi siano pessimi manager invece i debiti li hanno fatti per cose meno fondamentali. E spesso non hanno nemmeno preso in considerazione l'usato. Poi è ovvio che non li ritengo pessimi manager e che il settore è fortemente in crisi oggettiva. Ma qualcuno ci mette del suo... e non poco.
  8. Giangi

    Come tornare a fare utile...

    Concordo in pieno, ma sarei curioso di vedere la reazione del proprietario della stalla. Il fatto è che la stalla molto piccola farebbe la fine di mio zio decenni fa... il piatto sul tavolo non mancava mai ed era di gran qualità, ma di soldi in banca ZERO. E non parlo di tanti soldi... ma qualche migliaio di euro che permettesse di farsi la dentiera per esempio. Forse la situazione fosse diversa se affiancato ai pochi capi ci fosse uno spaccio per vendere qualche prodotto trasformato (latte, yogurt, un paio di tipi di formaggio, carne...). Riguardo alle grandi aziende sinceramente ho dubbi. Siamo sicuri che una stalla da 500/600 capi in lattazione produca reddito? Sarà vero che €. 1 al giorno di utile/capo si moltiplica, oppure si moltiplicano le difficoltà ed alla fine si va in passivo? Non scordiamoci che per gestire una stalla simile bisogna essere prima di tutto imprenditori e poi allevatori... @franco sono abbastanza d'accordo con te su alcuni aspetti. Ma @tripleboss non ha detto che mettendo in pratica la sua teoria diventi semplice, infatti ha anche parlato della componente "fortuna". Concordo con te anche sul fatto che 1 cent. di differenza mette in difficoltà diverse stalle al giorno d'oggi. Però, ragazzi, non nascondiamoci dietro un dito: quanti tuoi colleghi vedi che si infuriano perchè il prezzo del latte scende di 1 cent. al litro e poi ne spendono 2 in cose di cui si potrebbe fare a meno oppure ne sprecano 2 perchè non ottimizzano? Uno dei primi aspetti che alcuni allevatori che io incontro quotidianamente è la differenza tra "spesa" ed "investimento". Non si risolverebbe tutto, ovviamente, ma ti assicuro che in alcune stalle il cambiamento di rotta si vedrebbe abbastanza in fretta.
  9. Giangi

    Come tornare a fare utile...

    Concordo praticamente in tutto, ma ci sono altri due aspetti non trascurabili. Il primo è che bisognerebbe anche avere la palla di cristallo per capire l'andamento del mercato nei prossimi anni (di solito gli investimenti non vengono ripagati in pochi mesi, ma normalmente nell'arco di qualche anno... ma chi può sapere come sarà il mercato tra 3/4 anni?). Il secondo è che molti allevatori dovrebbero stravolgere totalmente, o quasi, la loro filosofia... e capisco benissimo che ciò non è semplice per nessuno.
  10. Giangi

    Come tornare a fare utile...

    L'altro giorno sono stato da un cliente che ha fatto una scelta abbastanza radicale rispetto alla sua vecchia gestione. Invece di cercare di produrre tanto ha deciso di fare una razione basata principalmente sui foraggi di alta qualità (che si autoproduce), integrando giusto il minimo indispensabile. Oggi fa circa 30kg, con 4,4 di grasso e cellule intorno ai 90/110.000. Quello che mi ha colpito è un intervallo parto-concepimento medio di 93 giorni. Inoltre asserisce di aver diminuito moltissimo le spese sanitarie ed di aver migliorato di circa 1 lattazione la media/capo. Ovviamente non si arricchisce... ma dice che le cose sono migliorate nonostante nel frattempo sia diminuito il prezzo del latte alla stalla.
  11. Ho alcuni clienti che stanno passando a razioni a base di foraggi autoprodotti e di alta qualità. Spingono meno, ma ho visto medie interessanti e un notevole aumento della salute in stalla.
  12. Se vuoi vedere un Lely all'opera lo trovi molto più vicino. Poi, se vuoi anche farti una gita è un'altra cosa...
  13. Giangi

    Come tornare a fare utile...

    Da qualche giorno con i miei clienti l'argomento principe è "come tornare a fare utile, se non addirittura a poter ricavare uno stipendio in azienda". Tale argomento è diventato molto caldo in seguito alla comunicazione del prezzo del latte per luglio ed agosto. Molti allevatori asseriscono di avere un costo produzione/litro praticamente identico se non inferiore a quello base al quale gli viene pagato il latte. Sinceramente credo sia un po' un cane che si morde la coda, ma sono curioso di conoscere i pareri degli amici del forum.
  14. Giangi

    prezzo latte

    Secondo me è senza qualità. Non ne ho idea, ma se avessi una stalla in quella zona conferirei il latte a chi fa gorgonzola... prendono di più.
  15. Giangi

    prezzo latte

    Ieri ad un mio cliente è arrivata la lettera con il nuovo prezzo. Calcolando il costo del ritiro ed il fondo solidarietà alla fine viene 41,8 cent./€
  16. Giangi

    Allevamenti Vacche da Latte

    Anche in Italia ci sono stalle che fanno 40lt e 3 parti di media. Certo, non hanno 1700 capi in lattazione... Comunque credo sia un problema di mentalità: ieri parlavo con una persona che pensa sia normale che salendo il numero di vacche in lattazione cali sensibilmente la produzione media/capo e che sia quasi impossibile che una stalla con 800 capi in frigo faccia le stesse medie di una con 200.
  17. Giangi

    Vacche problema

    Ho riflettuto molto su questa filosofia e devo dire che alla fine mi trovi perfettamente d'accordo. A questo punto, tra l'altro, ha un senso usare sessuato di alta qualità su questi animali per continuare la linea di sangue e cercare di migliorarla ulteriormente. La cosa curiosa è che è l'esatto contrario di quanto vedo fare in molte aziende dove per quanto riguarda la riproduzione puntano molto sulle manze mettendo in secondo piano capi che hanno dimostrato la gran qualità della linea di sangue.
  18. Giangi

    Vacche problema

    Credo sia il modo migliore, anche se ormai le manze le pagano poco. Veramente sto cercando di fargli capire quanto sia sbagliato... :muro: Al momento non so risponderti. Appena avrò qualche dato in più ti dirò cosa ne penso, ora mi limito a riferire.
  19. Concordo al 100%. Per rispondere ai tuoi quesiti... se ne trovi 5 puoi organizzare una festa, secondo me siamo a 3, forse 4. Io sto facendo una fatica immane a far capire ai miei clienti che devono iniziare a ragionare in termini di litri di latte di costo al giorno. Mi spiego meglio: secondo me è più immediato e corretto ragionare pensando che una razione ti costa 15 litri/giorno per animale in lattazione, piuttosto che €. 6,00. Così come bisogna avere bene a mente quanti litri/giorno per animale ti costa la rimonta, il gasolio, la gestione dei terreni (aratura, semina, irrigazione ecc...), gli stipendi (grosso errore di molti allevatori non conteggiare il proprio stipendio nei costi) e via dicendo. Se inizi a ragionare in questo modo prima di tutto svieni, e poi molto spesso metti in atto grossi cambiamenti in azienda. Anche perchè, come dice agri81, senza reddito non vai avanti. Provate a comprare un trattore con la passione. :n2mu: Dimenticavo di risponderti sui rivenditori. Alcune aziende stanno cambiando filosofia. Ora, prima di accettare l'ordine di un nuovo cliente, prendono informazioni commerciali grazie a società specializzate, poi si informano in zona (tanto il tam tam su chi ha problemi funziona benissimo) e poi mi dicono se accettano ri.ba a 30 o 60 giorni oppure se accettano solo pagamento alla consegna (contanti o assegni circolari). Credo sia un segnale abbastanza chiaro. Solo a luglio mi hanno "rifiutato" 2 clienti nuovi...
  20. Infatti si parla di calce idrata ventilata. Scusate per l'imprecisione.
  21. Giangi

    Vacche problema

    Non lo so, nei prossimi mesi vedrò da vicino come funziona e se da risultati. L'allevatore dice di si, vedremo.
  22. Che la calce aiuti molto a tenere le cuccette asciutte lo sto vedendo con i miei occhi in alcune stalle che visito periodicamente. E devo ammettere che tali stalle hanno anche valori di cellule mediamente sotto i 100.000 (per precisione devo dire che la calce viene aggiunta nelle cuccette una volta al giorno). Non credo sia solo grazie alla calce che il livello sia così basso, ma credo che aiuti. Il mio dubbio, però, è che a lungo andare la calce sia dannosa per la salute dei bovini. Volevo sapere se c'è qualcuno che la usa e cosa ne pensa. Sia in generale, che per quanto riguarda eventuali danni alla salute (nel lungo periodo).
  23. Giangi

    Vacche problema

    A mio parere non giova nulla. Sinceramente non ho visto vantaggi ed alla fine quegli animali sono stati eliminati lo stesso, dopo aver speso non poco nel tentativo di recuperarli, aver perso denaro a causa della mancanza di produzione e per le penali date dall'aumento delle cellule totali del frigo (arrivate anche a 1.000.000). Ora ho conosciuto degli allevatori che utilizzano una pratica di "eliminazione" del quarto interessato. Sono curioso di vedere a lungo andare cosa accade. Nel breve evitano di eliminare il capo e non escludono il latte degli altri quarti dal frigo.
  24. Giangi

    Vacche problema

    Una cosa che mi colpisce della vostra filosofia è la predilezione per le vacche pluripare rispetto alle manze, visto che la media in Italia, per la frisona, è sotto le 3 lattazioni/capo (che tra l'altro rappresenta forse il maggior problema della razza.). Voi avete una media maggiore, immagino. @Cremonese61, certo che eliminare i capi che superano un valore di 600.000 è una filosofia quasi estrema. Ho clienti che non lo fanno per capi che superano i 5.000.000...
  25. Giangi

    Vacche problema

    Cremonese81, tu hai giustamente parlato della soglia delle 300.000 cellule oltre la quale, se non ho compreso male, fai dei tentativi per salvarla. Hai una soglia oltre la quale la elimini direttamente senza perdere tempo? Se un capo presente il problema in una lattazione, lo risolvi ma a causa dei costi sostenuti quella lattazione risulta economicamente ininfluente, e lo stesso capo ripresenta il problema nella lattazione successiva... come ti comporti? Agri81, quindi tu tieni le manze migliori per sostituire vacche che vanno in "pensione" e quelle che elimini per problemi diversi e cedi le altre?
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