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stefano57

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  1. La poltiglia disperss di UPL, da tutti tanto decantata, è tanto diversa dalle altre poltiglie industriali? Cosa ha di realmente diverso?
  2. "Folpet sarebbe già un sistemico ad ampia trattazione..." Può per favore spiegare in modo esaustivo questa caratteristica del folpet in quanto da sempre è stato considerato solo un prodotto di copertura.
  3. Leggo sempre con interesse i suoi commenti, anche se non sempre li comprendo appieno, ma così imparo e cresco anche se mille dubbi e domande irrisolte mi rimangono in testa. Al folpet aggiungo sempre un pò di urea tecnica, solfato di potassio e solfato di magnesio e acido citrico per portare il ph della soluzione a 6 (partendo da un ph dell'acqua di 7,5 ca). Come lei dice magnesio crea problemi? Infine ho cercato sul sito di Fitogest tutte le formulazioni presenti in commercio con il folpet e solo due le ho trovate abbinate con il rame di cui una abbina folpet con la poltiglia disperss.
  4. Ieri pomeriggio/sera caduti nell' est veronese dai 100 ai 150 mm di pioggia, i torrenti hanno rischiato di tracimare. Qualsiasi trattamento fatto di copertura è stato dilavato. Molti vigneti sono ora sommersi, sembrano delle paludi. Speriamo almeno per sabato/domenica di poter rientrare se le sante idrovore riescono a fare il loro lavoro. Prossima settimana pessima.
  5. Ogni anno immancabilmente a metà del mese di luglio mi becco la peronospora, che non riesco più a controllare e che mi devasta le femminelle. Le dosi normali di folpet (1,5 kg/ha) non riescono a controllare le infezioni secondarie, pensavo quindi di aggiungervi una moderna poltiglia, in modo d'avere un effetto fungicida maggiore. Noto però che sull'etichetta del "folpan" è indicato di non usarlo assieme alla poltiglia. Qualcuno ha mai provato tale abbinamento ed eventualmente perchè non si può?
  6. Per mia esperienza sconsiglio il solfato di rame per problemi di fitotossicità. Alcuni anni or sono per cercare di bloccare la peronospora in fase estiva ho usato più volte il solfato a dose di 250 - 300 gr/hl con il risultato di inchiodare la vite che ha dato gradazione zuccherina mediamente di 1,5 - 2 gradi Babo inferiori rispetto ai confinanti. Risultato finale, la peronospora ha comunque distrutto le femminelle ed io non ho raggiunto per la prima volta la gradazione minima del DOC.
  7. Da alcuni anni adopero uso il solfato di potassio a 500 gr/hl, il nitrato di potassio invece non l'ho mai usato, a che dosaggio va?
  8. Qualcuno di voi usa o ha usato il Folpan 80 WDG della Adama, io trovo estrema difficoltà a scioglierlo per poi diluirlo in acqua. Voi come fate? Quali accorgimenti usate? "Preparazione della sospensione: stemperare il quantitativo stabilito di FOLPAN 80 WDG in poca acqua in modo da ottenere una pasta omogenea: diluire quindi questa poltiglia nella rimanente quantità di acqua, agitando, sino ad ottenere la diluizione voluta"
  9. Potrebbe essere anche un eccesso di rame, il rame se dato a dosi elevate per hl rallenta la maturazione.
  10. Da poco più di un anno sono un pensionato. Ora mio suocero è invecchiato e non ce la fa più a portare avanti l'azienda agricola ( vigneto DOC di 2,3 ha con reddito lordo annuo di circa 15.000 euro). Il lavoro lo conosco, l'dea era quella di prendere i campi in affitto ed aprire la pta IVA, pur non essendo ne CD ne IAP. Lo posso fare? E in tal caso devo aprire anche una posizione INPS/INAIL e quanto dovrei eventualmente versare? Faccio infine presente che il mio reddito di pensione è ben superiore al reddito reale o tabellare derivante dal fondo.
  11. L'idrolisi alcalina, ovvero i tempi di emivita dei p.a., influenzati dal ph della soluzione, credo che sia più teorica che reale. Chiaramente si riferisce al tempo in cui si degrada il p.a. in soluzione acquosa. Ma una volta che la soluzione è stata irrorata, la parte acquosa in poco tempo evapora, eventualmente rimangono sulla foglia soli i sali contenuti nell'acqua. Il p.a. depositato sulla foglia verrà eventualmente influenzato dal ph della foglia stessa e dalle rugiade notturne o dalle piogge
  12. Finalmente qualcosa di interessante da discutere e da approfondire. Il sottodosaggio dei prodotti fitosanitari prevede o prevedeva, ma rimane una certa dose di incertezza in merito come si legge dall'articolo, sanzioni da 35.000 a 100.000 euro. Della serie cambio mestiere e mi do all'edilizia acrobatica. Ascoltare i cattivi maestri.....? Condivido pienamente invece quanto sotto riportato "L’efficacia della protezione è legata alla quantità di deposito sulla superficie fogliare, quindi il dosaggio deve essere in relazione ad essa. I dosaggi in etichetta si basano grosso modo su un’ipotetica superficie fogliare di 10.000 mq per ettaro, cioè un metro quadro di foglie per metro quadro di superficie. E’ intuitivo come tale ipotesi sia largamente sovradimensionata per un trattamento fatto a inizio stagione su una coltura a foglie caduche come la vite." http://www.gily.it/index.php/pubblicazioni/item/405-fitofarmaci-la-dose-minima-e-un-nonsenso#:~:text=In verità il testo citato,da 2000 a 100000 euro.
  13. Trattamenti fogliari con magnesio, zinco e boro in che momenti li date e con quali dosaggi?
  14. Premesso che la chimica per me è un mistero. Mi spieghi perchè proprio il cloro, presente nell'acqua potabile, crea problemi al folpet? Nella molecola vi sono altri elementi (azoto, carbonio, zolfo) che corrispondono a sostanze che si aggiungono nei trattamenti. Perchè questi non creano problemi?
  15. Che efficacia reale ha l'acido borico su tignole e cicaline? E in che dosi va dato e in che periodo per avere anche un certo effetto insetticida
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