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Damiano88

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  1. Ciao I trattamenti vengono eseguiti quasi totalmente a mano; Abbiamo solo un carrello [tipo teleferica] per trasportare dal fondo alla cima delle apposite cassette. Usiamo una motozappa a mano in quanto la larghezza delle piane lo permette. Aggiungo qualche foto fatta oggi che già nei post precedenti era stato chiesto.
  2. Manco da un po ma nel frattempo è arrivata l’analisi dei terreni. La allego che sicuramente sapere darmi qualche consiglio o ad occhio sapete stabilire se qualcosa non va. per le barbatelle fatte dai ceppi attuali volevo capire qualcosa in più; il vantaggio sarebbe semplicemente quello di avere una pianta già ben integrata e resistente o c’è altro che mi sfugge? doc01299320210204160522.pdf
  3. L’idea di base è proprio quella. Attualmente il terreno ospita 700 ceppi circa (all’inizio degli anni 2000 ne ospitava circa 3000) Di base vorrei fare un investimento basico; inserendo dove mancano delle barbatelle (vermentino / albarola sarebbero quelle preferite) e vedere appena riescono a produrre uva dove si va a cadere come vino. A quel punto se la cosa appare effettivamente soddisfacente lo scopo sarebbe quello di sostituire tutto. Le vecchie viti c’era già una mezza idea di dedicarle in alcune zone meno raggiungibili del terreno per mantenerle vive.
  4. Da quel che mi viene riportato so che fu registrato proprio per poter usufruire di alcune facilitazioni economiche presenti in passato; non per qualche ragione particolarmente nobile quindi ?? I muretti non ci sono; probabilmente ho usato erroneamente il termine “terrazzamenti”; intendo solo che il terreno è scosceso e suddiviso in “piane” a gradoni, ma non ci sono i classici muretti di contenimento. Proprio per questo credo fossero presenti anche gli ulivi che di sicuro posti mediamente in testa-centro-coda delle piane tendono a irrobustire il terreno per ipotetici smottamenti di terra. In ogni caso appena mi reco ad Arcola posto qualche foto! (Si arcola è posto abbastanza “colorito” diciamo! ???)
  5. Dunque innanzitutto comincio con il ringraziarti per la risposta e la disponibilità! Proseguo rispondendo per punti: - il vigneto risulta iscritto come promiscuo appunto; devo verificare bene domani gli incartamenti che non ho a casa - la superficie è circa 2900mq - buona parte del vigneto dovrebbe essere vermentino; ma di certo vi sono ceppi non autoctoni posizionati in ordine sparso e di provenienza sconosciuta ( li piantó mio nonno e nemmeno mio padre ricorda molte informazioni) - l’impianto dovrebbe essere stato registrato prima dell’82, ma mi riservo di verificarlo negli incartamenti - io personalmente non sono coltivatore diretto; attualmente mio padre è registrato come tale - il terreno si trova nel comune di Arcola (SP) Aggiungo che il terreno è uno di quelli classici Liguri a terrazzamenti, esiste anche un sistema di “teleferica” artigianale per trasportare i raccolti nella cantina. lo scopo (da qui a 10 anni posso immaginare) sarebbe quello di fare una piccola produzione di vino da vendere. È un progetto a lungo termine che mi piacerebbe ma non è necessariamente dedito all’esclusivo scopo di ricavarne qualcosa; di base ho intenzione di rendere giustizia al terreno ed alla sua storia. Se ne puó uscire qualcosa di commercializzabile ben venga; è per questo motivo che sto cercando di capire qualcosa in più. saluti Damiano
  6. Ciao a tutti, Assieme a mio padre sto pensando di dare nuova vita ad un vigneto [misto uliveto] dal quale la mia famiglia produce vino per consumo privato da oltre 70anni. L'idea di base è quella di reinserire viti dove serve [alcune negli ultimi anni sono morte e non sono state reinserite] e con il tempo valutare di sostituire le piante più anziane e/o di origine sconosciuta con barbatelle. Ci siamo già informati per effettuare un analisi del terreno che con l'ausilio di un enologo possa darci un'idea di quale tipologia di vite poter reinserire. La faccio breve per arrivare al punto che mi interessa chiedere: Se l'esperimento iniziale dovesse andare bene mi piacerebbe riuscire [da qui a 10anni] a risistemare tutte le piante con una sola tipologia [sono in liguria, e chessò sarebbe bello produrre vermentino] e produrre un vino che possa rispondere ad un disciplinare. Non riesco però a capire se è "sempre" consentito avere una coltivazione promiscua che contenga sia viti [prevalenti] sia ulivi. Mi sapete aiutare? Saluti Damiano
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