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Emme

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  1. Sto in pianura ed abbiamo combinate da 23 anni e non vorrei manco regalata una meccanica. Già solo il togliersi la rottura di stare lì a pareggiare il seme in tramoggia soprattutto con dei sacconi lo vedo un bel vantaggio. Ora col saccone in 2 minuti si riempie subito tutto e si riparte. Per non parlare poi delle tarature per i piccoli semi, con quelle inutili scatole basse. Per la visibilità basta prendere l'abitudine con le dimensioni ed uso una telecamerina collegata al telefono.
  2. In una simile situazione capisco l'operazione, dalle mie parti nessuno trincia e tutti rullano grani sia belli ma sopratutto brutti, sperando in un qualche miracolo concimando poi sempre col braccino corto. Ho terreni con pietre ma anche nei piselli in trebbiatura non hanno mai dato grosse rogne. é un'abitudine, a marzo si rulla.
  3. Mai capita la necessità di rullare il grano, dalle mie parti lo fanno tutti e non ne ho mai capito l'utilità. Quel grano in foto tutto ha bisogno tranne che di accestire e non penso goda a farsi schiacciare in quel modo
  4. Emme

    agrivoltaico

    aggiungi anche che nonostante siano un'azienda grossa in termini di numeri di bestie ed ettari gestiti hanno un parco macchine estremamente vetuste e sottodimensionato per una realtà simile. Si salva solo il 7810 ed il merlo che li hanno dato in comodato. Durante gli insilati vanno in giro con un sametto di 30 anni fa e 15 mila ore col rimorchio, non dico di avere tutto ultimo modello, ma caspita le superfici per ammortizzare le attrezzature ci sono.
  5. Emme

    agrivoltaico

    Vicino a casa mia nell'ultimo periodo hanno iniziato i lavori su quasi 50 ha, tra cui un appezzamento da quasi 30 ha a corpo unico. Purtroppo i terreni costano poco e ci sono grosse estensioni, con proprietari che spesso sono nobili decaduti o eredi di famiglie un tempo ricchissime oggi squattrinati, che son ben contenti di intascarsi qualche soldino e togliersi il peso di far gestire o dare in affitto i propri terreni senza grossi guadagni. La mia provincia è prima nella mia regione per numero di impianti ed è una tra le province italiane con i più alti tassi di consumo di suolo agricolo, sopratutto per capannoni per logistica.
  6. Emme

    agrivoltaico

    Premetto che non sono contro il fotovoltaico, anzi la mia famiglia ne ha diversi su tetti e non, ma la scelta di fare un impianto agrivoltaico su 70 ha sotto pivot la vedo una follia, specialmente se da quei 70 ha ci devo ricavare gran parte della razione dei miei animali. Seguo spesso i ragazzi de Le Rogaie e mi sembrano veramente in gamba, dal padre a Dadi, penso che siano l'unico canale di agricoltura in Italia che merita di essere seguito, in quanto spesso fa veramente divulgazione, ma questa scelta non la condivido fino in fondo.
  7. La seminatrice sul coltivatore a molle la vedo come una forzatura, il terreno non sarebbe spianato come se usassi un classico roterra o dischiera, ed in più sarebbe parecchio lungo e pesante come cantiere. Penso sia meglio usare un carrier per le false semine e poi la combinata per seminare. Noi abbiamo una combinata con dischiera, e per le false semine usiamo un chisel vecchio stile che spiana molto bene il terreno ed è veloce da tirare. Come lavorazione principale dipende dall'umidità o classico morgano o ripper. Se hai terreni argillosi/limosi l'ideale è una combinata con rotante in annate piovose dischiere e coltivatori li vedrei poco indicati. Caso diverso è il mio nelle pietre in cui si va sempre bene.
  8. Il problema di queste proteste sta nel modo con cui gli agricoltori partecipano, qui la maggior parte degli agricoltori che lo scorso anno parteciparono erano lì per cazzeggiare, fare storie su instagram, fare i pirloni ed ostentare i trattori. Nella piazza in cui c'era il presidio sono arrivati a girare con un'apina con sopra una mega cassa solo x disturbare. Dopo corteo in tangenziale con i trattori e tutti a fare storie a nastro. Se provavate a chiedere a qualcuno di questi una proposta seria x migliorare la situazione del settore l'unica risposta erano i soliti slogan triti e ritriti, nulla di concreto. A me è sembrato che la protesta sia stata vista come un'attività con cui tenersi impegnati nelle settimane in cui c'è meno lavoro dell'anno, girare un po a vuoto col trattore e cazzarare. Ah dopo al presidio erano andati a parlare i soliti politicanti locali, (a 6 mesi dalle regionali) accolti con tappetti rossi, dopo che la maggior parte degli slogan erano contro i politici e rappresentanti delle associazioni.
  9. Sicuramente la zootecnia è fondamentale sia per il continuo apporto di concime organico che per le colture foraggere che sfalciandole fanno si che le infestanti non vadano a seme. Purtroppo la medica vuole terreni profondi e nelle terre rosse superficiali non è molto adatta, ci esce solo un taglio in maggio, in estate magari un taglio se fa mezzo temporale, ma ci esce mezzo ballone. Per cui come alternative rimangono i classici erbai e loietto che però vengono venduti allo stesso prezzo del convenzionale (regalati).Il grano invece seminato in autunno tardi facendo porcai ed a marzo è già soffocato da avena. L'unica coltura primaverile possibile è il cece, ma tra cinghiali ed estati siccitose fa ben poco. Molte aziende nelle aree medio collinari della mia provincia lavorano così, ma solo x i contributi. Sicuramente in convenzionali avrebbero rese migliori per i cereali a paglia, ma per il resto delle foraggere che vengono regalate non starebbero in piedi, con i contributi del bio rimangono un minimo in piedi.
  10. Se alterni colture autunnali con primaverili, foraggere in cui non fai andare a seme le infestanti e sopratutto medicai ci riesci senza grossi problemi. La difficoltà maggiore è nelle stagione piovose come questa dove si fa fatica a gestire la massa di infestanti solo con le lavorazioni e senza disseccanti. Un'altra cosa utile che noi facciamo è trinciare laddove ci sono grosse macchie di avena e loietto, una perdita di produzione di pochi metriquadri è sempre meglio che avere infestanti ingestibili per anni. Per quest'anno una parte sicuramente torna convenzionale, almeno c'è maggiore libertà nell'avvincendamento colturale, vediamo in futuro come si evolverà la situazione prezzi, negli ultimi anni si sono sempre più appiattiti verso il convenzionale e la cosa inizia a perdere di senso.
  11. Esperienza fatta a lungo, terreni che dal prossimo anno torneranno convenzionali, ma non per impossibilità gestione malerbe, ma perchè non c'è più convenienza a fare bio: troppa burocrazia, controlli ed obblighi di rotazioni stringenti a fronte di una differenza di prezzo con il convenzionale non più così elevata. Terreni con rotazione tra colture autunnali, pisello, grano, farro, orza, colza e foraggere. Il problema è a mio avviso nelle colture primaverili o semina tardiva in cui nascono infestanti a seguito delle piogge, difficili da far morire solo con le lavorazioni, se non con parecchie false semine. Infatti a parte cece non abbiamo mai fatto colture primaverili. Ho conoscenza di terreni bio in aree marginali (terre rosse collinari) in cui arano tutti gli anni a 30 cm con macchie di loietto ed avena ingestibili, in cui manco più i prati ci escono, terreni magri in cui la medica non rende, facendo solo un misero taglio in primavera.
  12. la calce timac granulare non serve a nulla, usata tre anni e nei miei terreni non cambiava nulla, faceva comunque un bel polverone anche quella. Avevamo uno spandi trainato fontana venduto 20 anni fa, quest'anno abbiamo preso un classico spandicalce da 3 mt di 40 anni pagato due lire che comunque fa il suo onesto lavoro. Usiamo calce viva in sacchetti presa da un rivenditori di prodotti per l'edilizia della zona, a sacconi qua non si trova più nulla dato che nessuno la distribuisce più. é un lavoro gramo, ma dove ci sono macchie d'acidità è l'unica soluzione che migliora un minimo la situazione in assenza di reflui. Spandi usati trainati si trovano solo in condizione da rottamaio purtroppo. Da me il problema acidità si è risolto totalmente smettendo di arare.
  13. Emme

    Carrier

    i carrier marchiati Fontana sono di produzione polacca, materiali pessimi e dopo pochi anni sono da buttare. Ho avuto tra le mani un 3 metri usato di pochi anni sembrava si dovesse disintegrare da un momento all'altro. Considerando che non si fa pagare poco meglio andare su altro. questo nel video sembra faccia un bel lavoro, ma vorrei vedere in che condizioni è tra 6 anni e centinaia ettari di lavoro
  14. Salve, domanda forse stupida. Devo pubblicare un annuncio di vendita di un macchinario su Agriaffaires. Dall'app dice che fino ai 3000 euro di valore della macchina non bisogna pagare per pubblicarlo. Allora ho messo prezzo su richiesta, e comunque nell'ultima schermata prima della pubblicazione compare la richiesta della carta di credito. Conoscete un modo x pubblicarlo gratuitamente. Francamente trovo assurdo dover pagare per pubblicare un annuncio. Se la discussione è fuori tema eliminate pure.
  15. Emme

    Lupino

    Per seminare dei lupini da arare tanto vale tenere la terra vuota a parer mio. Seminando piselli in novembre con un pre rimangono puliti fino a trebbiatura e con una primavera dignitosa qualcosa si riesce a portare a casa, sono una buona coltura da rinnovo e lasciando anche un po di paglia che male non fa. Il mio discorso era legato al fatto di arare per una coltura da sovescio che nasce pure nelle sponde dei rimorchi, cosa che ha ben poco senso. il lupino è un bastardo basta una leggera discata e nasce benissimo.
  16. Emme

    Lupino

    Nella mia zona si seminano in primavera per poi ararli a giugno. Coltura abbastanza da pellegrini, per fare rotazione meglio seminare pisello o cece, che magari si prende qualcosina. Vero è che quest'anno tutti i piselli hanno fatto la stessa fine dei lupini, ma la primavera è stata terribile. I lupini seminati da noi sono immangiabili, manco i cinghiali li mangiano, difatti dove ci sono selvatici è l'unica leguminosa che si può seminare. Ha senso solamente da sovescio estivo dopo loietto o simili. qualcuno si è evoluto negli ultimi anni e li semina con lo spandi, quest'anno un mio confinante ha addirittura arato prima di seminarli, quando vedo ste robe sono ancora più convinto che in agricoltura si guadagni ancora troppo.
  17. semine finalmente terminate, dal 30 Ottobre ha fatto continuamente sole. Lavori venuti molto bene, a discapito di quanto si pensava in Ottobre. Temperature bassine, nel giro di 20 giorni dovrebbe venire fuori tutto, speriamo in una primavera clemente.
  18. Emme

    Carrier

    In francia ce ne sono tanti, ma il rischio di prendere sonore inculate è alto! La roba è veramente sfruttata e spesso non sono attrezzi tenuti al riparo in inverno. Il grosso rischio è andare fin là pagando magari un trasportatore per prendere una gran ciofeca. Ogni tanto x curiosità gli do un'occhiata, ma di sano ho sempre trovato poco ed anche i prezzi sono alti. Carrier usati purtroppo è molto raro trovarli, magari da Casella qualcosa di aziende che chiudono si può trovare.
  19. Argilla poca, pietre tante, terre rosse. Il problema dell'acidità è venuto fuori 50 anni fa, smettendo di portare letame ed arando sempre le terre. Siamo in pianura, purtroppo non è un'area viticola, anche se fino ad 80 anni fa c'erano parecchie vigne, poi con la fillossera è stato tolto tutto. Con la minima e senza reflui un stato di fertilità decente lo si riesce a mantenere.
  20. erpice a dischi in estate, chisel o ripper prima di seminare. avendo terreni sciolti in queste aree di base si ara, si passa un vibro e si semina. in un anno come questo se uno ha più macchine ad arare e seminare viene anche bene. il problema è quando fa gli autunni secchi che ha fatto negli ultimi 10 anni. aratri che non si piantano mai e zolle enormi, e si è obbligati ad attendere le piogge di novembre con semine ritardate e cali di produzione non indifferenti ed ulteriori rischi di fare porcate. fino a 15 anni fa qui tutti aravano, ora tranne pochi convinti sono tutti passati alla minima perchè i terreni si adattano molto bene. Qui abbiamo terreni molto acidi, arando con l'ossidazione della sostanza organica più veloce e senza apportare nulla i terreni alla lunga diventano veramente improduttivi. con le solite macchie rosse in cui non cresce letteralmente nulla. Unica soluzione è la calce, ma ha un costo ed è anche un lavoraccio.
  21. Esattamente ciò che noto anch'io, l'aratro migliora la situazione ma non risolve. Sulle graminacee è efficace sul brometto e loietto, già sull'avena che nasce in maniera molto più scalare è inutile. nelle nostre terre acide arare non fa altro che impoverire i terreni ed obbligare a calcitare annualmente, con tutti i costi annessi e connessi.
  22. Il mio discorso era legato alle frane causate dai fenomeni che arano le terre con il sol leone di Luglio, facendo zolle che manco con la dinamite rompi, ed al primo temporale in Settembre partono delle gran frane dai loro appezzamenti. Andando a causare enormi disagi alla viabilità e non solo. Per non parlare dell'erosione e del dilavamento che si crea lasciando mesi e mesi un terreno nudo...
  23. La tua realtà aziendale è quella ideale x fare bio. Certo è che se ari a fondo terreni collinari alla prima pioggia il poco strato di terra buona che c'è va a fondovalle. Bio o non bio questo è il miglior modo per impoverire terreni già poco dotati ed aumentare fenomeni di dissesto idrogeologico, frane ed alluvioni.
  24. Sono convinto che il bio sia una bellissima occasione per chi si trova in aree montane o di alta collina svantaggiate, in cui con il convenzionale per varie cause le rese sarebbero bassissime comunque. in terreni fertili ed irrigui di pianura in cui si riesce a fare buoni raccolti, il passaggio al bio non lo vedo come la soluzione ideale. Noi abbiamo una parte di terreni bio da più di 20 anni, in cui abbiamo colture specializzate di nicchia, che senza certificazione bio non avrebbero mercato. Ormai da dieci anni anche una parte a seminativo è bio.tra prezzi non troppo diversi dal convenzionale, stringenti obblighi di rotazione con leguminose che non sempre si riesce a portare a casa, dallo scorso anno stiamo riportando a convenzionale diversi terreni. La moda del bio purtroppo o per fortuna è passata, fino al 2017 il divario di prezzi col convenzionale era altissimo, oggi meno. Nei nostri terreni non irrigui il ventaglio di colture da poter seminare è molto ristretto, ed alla fine si seminano sempre colture autunnali che non fanno altro che riempire d'erba i terreni. Se hai acqua puoi sempre tentare la soia che in bio viene bene e si riesce a tener pulita, il prato per tenere a bada le infestanti è una buona soluzione, ma il foraggio è invendibile. Se sei in terre buone cerca di puntare su alti raccolti, risparmiando sulle lavorazioni, questa è l'unica occasione x avere un minimo di utili.
  25. Qui nessuno ha ancora seminato nulla al 18 di Ottobre, fatto piuttosto raro, non ci sono state proprie le finestre per poter entrare. Ho la netta sensazione che vada a finire come nell'autunno 2019. Solo che ai tempi si veniva da un settembre ed un pezzo di ottobre di totale siccità in cui qualcuno aveva seminato qualcosa. Speriamo nelle previsioni della prossima settimana.
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