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Ciao Volevo aprire questa discusione visto che da poco ho preso il patentino per l'acquisto dei prodotti. Per quanto concerne la normativa si necessita di un armadio ventilato e con vasca di raccolta adibito ai soli prodotto fitosanitari, sono riuscito a trovare un armadio ad un prezzo decente dopo diverse ricerche su internet, ho dovuto aspettare 2 settimane ma ne è valsa la pena ottimo prodotto https://www.utilmeccanicastore.com/shop/arredamento-industriale/armadi-speciali-c-94_100.html avevo adibito uno semplice armadio ma mi hanno detto che la norma non lo prevede e da qualche amico è gia arrivato il controllo :AAAAH: ma a voi risulta? Premetto che i prodotti non li utilizzo io personamente ma li faccio irrorare a terzi. Quello che mi chiedo per far dare il prodotto sul vigneto devo fare un contratto con chi mi utilizza il prodotto (che è mio compare) o posso semplicemente farmi fare le fatture con relativa scheda prodotto? Grazie Andrea.
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Ciao a tutti, sono nuovo del forum e del mondo agricolo. Espongo la mia situazione: mia moglie ha ereditato un piccolo terreno da suo padre, insieme ad altri coeredi. Mio suocero aveva partita iva e l'attrezzatura per la coltivazione (trattore, rimorchi etc). Gli eredi sono stati consigliati da una associazione di categoria di aprire una società "eredi di..." che avrà durata massima di un anno, e cosi' hanno fatto. Finora ho dato io una mano per la coltivazione del terreno, insieme ad uno dei coeredi, ma il trattore l'ho sempre guidato io. Il trattore non è stato ancora volturato. Volevo chiedere: sono irregolare mentre guido questo trattore per strada e lo uso nei campi? Se succedesse qualcosa (incidente stradale, infortunio etc) l'assicurazione del mezzo, ancora intestata a mio suocero, coprirebbe? Chi risponderebbe dei danni in quel caso? Gli eredi? Io? E se fossi io a farmi male? In parole povere, vi chiedo che cosa dobbiamo fare per essere in regola con questo trattore, soprattutto per tutelarci in caso di incidenti. Potrei avere in comodato il trattore e l'altra attrezzatura? Come potremmo fare dato che siamo in due a lavorare questo terreno e io non sono un erede? Dovremmo fare una sociatà? Però ci hanno detto che è costoso sia aprirla che gestirla.. Oppure se prendessi la P IVa io, ad esempio, e mi volturassi il trattore, come potremmo fare per riconoscere una parte dei proventi anche all'altra persona che ci ha lavorato? PS preciso che la successione ereditaria non è stata ancora iniziata. grazie a tutti!
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Voucher in agricoltura - A chi convengono ?
Mapomac ha pubblicato una discussione in Normative agricole
Il settore agricolo italiano presenta tra i più alti tassi di lavoro irregolare; affetto da una quota quasi endemica di lavoro sommerso, si è assistito negli ultimi anni ad opere ed iniziative volte ad eliminare, o più realisticamente, diminuirei il fenomeno. Da una parte l’esigenza delle aziende di arginare l’opulenta mole burocratica in materia di assunzione e regolarizzazione dei lavoratori, dall’altra quella di uno stato che non può e non deve più sostenere livelli di lavoro nero in alcuni casi davvero elevate e superiori al 50 %. Il fenomeno si accentua per quelle operazioni di cadenza stagionale, di periodo ridotto o di imprevedibile necessità; infatti, specie per queste tipologie di lavoro, l’azienda agricola ricorre sovente a manodopera extracomunitaria (90.000 i lavoratori regolari), studenti o pensionati. Proprio per la natura di questi rapporti, risulta troppo onerosa, complicata e spesso lenta la procedura di regolarizzazione dei dipendenti. A proposito, nel 2008 in via sperimentale sono stati introdotti i così detti “Voucher per il lavoro occasionale”; oggetto di questo articolo. Premessa essenziale: gli aspetti normativi e legislativi del lavoro, non sono competenze specifiche dello scrivente. Si invitano pertanto i lettori a considerare quanto troveranno di seguito con il beneficio di verificare presso le strutture ed i professionisti preposti, la validità, la correttezza e soprattutto lo stato aggiornato della normativa in merito. Si invitano inoltre i lettori a segnalare ogni errore, incongruenze, integrazioni del caso. Cosa sono i voucher Il voucher è un buono prepagato utilizzabile dalle aziende per retribuire prestazioni occasionali di tipo accessorio; le attività sono limitate ad alcune tipologie, tra cui: attività agricole stagionali, lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione, lavori domestici, consegne porta a porta, vendite ambulanti di stampa, insegnamento privato, parchi e monumenti, attività sportive e culturali, attività caritatevoli o solidarietà. E’ bene specificare come per prestazione occasionale, s’intenda un rapporto di lavoro appunto occasionale (ovvero non continuativo), ed accessorio, non riconducibile ai normali contratti di lavoro subordinato normato dai rispettivi contratti di categoria; i vuocher non devono e non possono sostituire né la retribuzione, né la regolarizzazione dei dipendenti. In campo agricolo possono essere attività come: vendemmia, potatura, raccolta di prodotti stagionali, manutenzione di parchi e giardini ecc. Valore dei voucher Un voucher è essenzialmente un ticket di valore complessivo di 10 €, il quale può essere riscosso presso tutti gli uffici postali; il valore è così ripartito: -13 % gestione separat Inps -7% antinfortunstica Inail -5% rimborso spese Inps Totale 25% = 2,5 € Il netto derivante è di quindi 7,5 €, ovvero la cifra che effettivamente verrà corrisposta al lavoratore. Il valore è nominale e non corrispondente necessariamente ad un ora di lavoro, sarà cura di lavoratore ed azienda agricola stabilire la paga oraria e stabilire in che termini e proporzioni far “gravare” la percentuale tassata. Il pagamento ricevuto è quindi già tassato, pertanto esente da imposizione fiscale, non è legato allo stato di disoccupazione del lavoratore e non concorre a maturare i requisiti per i sussidi di disoccupazione. Ogni lavoratore può ricevere pagamenti per 5.000 € intesi al netto della tassazione al 25 %, per anno solare, per azienda. Pertanto ad ogni lavoratore possono essere corrisposti voucher per un totale complessivo di 6.660 €, corrispondenti quindi a 4.995 € netti. Chi ne può usufruire Mentre i privati possono impiegare i voucher per retribuire qualsiasi categoria di lavoratore, le aziende agricole hanno le seguenti limitazioni: - studenti: età inferiore ai 25 anni regolarmente iscritti ad un istituto d’istruzione, compatibilmente con i calendari scolastici e gli impegni scolastici. - casalinghe: soggetto sia maschio che femmina, il quale svolge normalmente lavori non retribuiti in seno alla famiglia e che non svolge lavori autonomi o da dipendente in favore di terzi. Inoltre, non deve aver contratto rapporti di lavoro in campo agricolo nell’anno in corso e quello precedente. - pensionati: soggetto titolare di pensione sociale o assegno di invalidità civile. Va specificato come le limitazioni esposte non si applicano per quelle aziende con volume d’affari annuo inferiore ai 7.000 €; queste possono impiegare i voucher per ogni tipologia di attività agricola e con ogni tipologia di lavoratore. Utilizzo I voucher si presentano o in forma cartacea o virtuale. Nel primo caso, adatto soprattutto ai privati, è possibile reperirli nelle sedi provinciali dell’Inps; per quanto riguarda le aziende è invece possibile delegare il tutto alle associazioni di categoria. L’acquisto virtuale è invece disponibile tramite l’apposita procedura telematica presso il sito http://www.inps.it, mediante pagamento tramite modello F24. In sede di acquisto dei voucher il datore di lavoro è tenuto a comunicare i dati del lavoratore comprensivi di data di inizio e fine attività. Cosa non risolvono i voucher Com’è possibile vedere, la procedura è obiettivamente semplice e veloce. Di certo un’ottimo strumento per consentire a lavoratori ed aziende di regolarizzare le prestazioni. E’ bene ribadire però, come proprio in considerazione della natura occasionale dei lavori in oggetto, questo strumento di pagamento deve essere impiegato solo in quei specifici casi. E’ doveroso da parte del lavoratore rifiutare questa tipologia di retribuzione in caso di prestazioni diverse; va infatti ribadito come senza una tipologia di assunzione (contratti a tempo determinato, indeterminato ecc) sia negata ogni forma di assistenza in caso di malattia, maternità, non da inoltre diritto alla disoccupazione agricola o assegni familiari e non concorre a maturare la pensione. Non risolve inoltre le forme di caporalato tristemente diffuse in alcune zone d’Italia; essendo come detto nominale il valore del ticket, non da alcuna garanzia al lavoratore di una paga minima, cosa invece prevista nel caso di assunzioni regolari. Concludendo: i voucher sono ottimi strumenti e semplificano gli adempimenti delle aziende nei confronti dei lavoratori; sono nati per una ristretta e ben definita tipologia di lavoro e come tali si auspica un loro corretto e coerente utilizzo.- 45 risposte
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