fendt926vario Inviato 24 Gennaio 2009 Condividi Inviato 24 Gennaio 2009 Buona sera ragazzi stamattina ho assistito ad un convegno sulla nuova normativa nitrati presso la fiera millenaria di gonzaga Mn bovimac , organizzata da APIMA mantova. Devo dire che la mia impressione personale che giorno dopo giorno sia da parte degli allevatori sia di suini che bovini che da parte degli agromeccanici (contoterzisti che hanno i carribotte e le attrezzature per spandere i reflui) diventi sempre più difficile lavorare e organizzarsi..... Un esempio è quello che per gli allevamenti dei bovini devono triplicare la superficie di spandimento (la così detta firma)....... A riguardo i suini invece la superficie aumenta ma non così eccessivamente. Il divieto invernale dello spargimento liquami e letami invernale è di 90 giorni quindi le aziende devono dotarsi di sufficienti posti di stoccaggio del materiale per tutti i 90 giorni di divieto assoluto di spandimento quindi devono subire spese aggiuntive per costruire nuove strutture....però in effetti bisogna ribadire che se si presenta un'invernata come questa con abbondanti pioggie e anche frequenti nevicate abbondanti non sarebbe una soluzione idonea. L'altro aspetto che dobbiamo essere in grado di documentare è la quantità che andiamo a distribuire nei terreni e non deve superare assolutamente i 170kg ad ettaro nelle zone vulnerabili.... sarà obbligatorio fare arrivare il materiale su tutte le superfici di spandimento dell'azienda anche quelle più lontane non contano le distante quindi in questo caso i costi aumentano perchè tutti sappiamo le tariffe orarie dei mezzi adempiti allo spandimanto quindi più è scomoda più occorre tempo. La tecnologia offre un sitema che attraverso un sitema satelitare gps si riesce a dosare la quantità distribuita a seconda della fertilità del terreno aumentando o diminuendo la velocità del mezzo oppure aumentando o diminuendo la quantità distribuita. Queste nuove normative approvate mi sembrano più che regole "norme per vietare il lavoro e di produrre alla nostra agricoltura" perchè tutti sappiamo che l'impatto ambiantale c'è ma se operiamo correttamente l'impatto ambientale viene ridotto al minimo ...... c'è ne sono di cose che inquinano seriamente e nessuno ne impedisce ciò.... bene ora colgo l'occasione di discutere con voi di queste nuove regole che verrano approvate entro l'anno 2010 e che tutti dovremmo rispettare. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GGyno Inviato 25 Gennaio 2009 Condividi Inviato 25 Gennaio 2009 si ma hai presente quanti sono 170kg ad ettaro di azoto di origine animale, su 250kg/ha distriuibili totali? non son neanche 200q.li ad ettaro di letame? considerando che il letame ha 1% di azoto e poi perche all'estero su 250kg/ha di azoto distribuibile , possono essere tutti di origine zootecnica? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianpi Inviato 25 Gennaio 2009 Condividi Inviato 25 Gennaio 2009 Queste nuove normative approvate mi sembrano più che regole \"norme per vietare il lavoro e di produrre alla nostra agricoltura\" perchè tutti sappiamo che l'impatto ambiantale c'è ma se operiamo correttamente l'impatto ambientale viene ridotto al minimo ...... c'è ne sono di cose che inquinano seriamente e nessuno ne impedisce ciò.... bene ora colgo l'occasione di discutere con voi di queste nuove regole che verrano approvate entro l'anno 2010 e che tutti dovremmo rispettare. Allora la direttiva nitrati è già entrata in vigore da un paio di anni , l'ultima regione a recepirla è stata proprio la regione FVG che ha individuato come zona vulnerabile "la pianura scolante nella laguna di marano e grado". I quantitativi massimi di azoto possono variare da comune a comune (qui è così) in base al quantitativo di nitrati trovati nel monitoraggio delle falde. Tutte le aziende zootecniche dovrebbero avere uno stoccaggio di 90 giorni, ma attualmente la regione non ha approntato un piano per chi non hanno le vasche dimensionate (si vocifera verrà fatta una correzzione al PSR). Altro punto importante: le strutture di nuova costruzione dovranno essere "preferibilmente" dotate di vasche che possano contenere i liquami 6 mesi :AAAAH: e se non sbaglio è prevista la doppia parete nelle vasche con pozzetti di ispezione per evitare perdite. Il divieto di spandimento non sussiste per i materiali di risulta industriale, l'industria può di fatto continuare a spandere nei terreni compost derivato dalle immodizie e dai depuratori fognari nonostante che i tenori analitici di azoto siano assimilabili ai letami zootecnici. Chi produce più di 4000 kg/azoto anno (dalle 35 vacche in sù) è obbligato inoltre a presentare un piano culturale quinquennale (un macello incredibile con una serie di equazioni che non vi dico). I reflui zootecnici diventano rifiuti speciali, il non rispetto delle norme è reato penale ed è previsto anche l'arresto.....:clapclap:(ridiamoci su che è meglio....) Permettetemi di fare un pò di polemica: 1. In friuli abbiamo un carico zootenico ridicolo. 2. Problema non è correlato ai liquami di origine zootecnica ma al quantitativo spasmodico di urea che si sono utilizzati in questi anni. 3. Di fatto le concimazioni chimiche non sono toccate se non per gli allevatori che sono costretti ad arrivare ad un max di 240 kg di azoto (quota reflui + chimica), gli altri possono arrivare a 300 kg/ha (?) 4. A mio modo di vedere bastava calare per legge a TUTTI le unità di azoto (una decina) e non operare distinzioni. 5. A conseguenza di questo i cerealicoltori non intendono concedere i loro terreni alle aziende zootecniche per lo spandimento dei reflui. Mi chiedo come facciano a rispettare questa normativa stati come i paesi bassi dove per ogni cittadino ci sono 10 maiali e 5 vacche.... Chiudo dicendo che la comunità europea sta studiando una serie di misure atte a limitare fortemente l'utilizzo di diserbanti e pesticidi, stime ottimistiche dicono che saranno messi al bando il 60% dei principi attivi, stime pessimistiche dicono che verro eliminati il 90% dei prodotti. A essere realisti saranno messi al bando il 70-75% dei prodotti attualmente in commercio, in parole povere lasceranno il solfato di rame e il glifosate...come se i medici potessero usare soltanto l'alcol e l'aspirina...........il brutto è che questa novità verrà presentata sotto forma di REGOLAMENTO ed entrarà in vigore su tutto il territorio immediatamente dopo la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale della comunità europea prevista per il 2011, ricordo infatti che la direttiva nitrati è nata nel 1991 come DIRETTIVA che deve essere recepita dia singoli stati con le lungaggini italiane (.....15 anni). Vabbè dai . Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
rico 91 Inviato 25 Gennaio 2009 Condividi Inviato 25 Gennaio 2009 Complimenti!!! Ci rompono i c******i con con tutte ste normative e poi ci pagano il latte 34 centesimi, a chi va bene, e dicono già che ad aprile cala ancora. Come possiamo affrontare certe spese se poi non guadagnamo più niente? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianpi Inviato 25 Gennaio 2009 Condividi Inviato 25 Gennaio 2009 La tecnologia offre un sitema che attraverso un sitema satelitare gps si riesce a dosare la quantità distribuita a seconda della fertilità del terreno aumentando o diminuendo la velocità del mezzo oppure aumentando o diminuendo la quantità distribuita. Scusami fendt se ti quoto più volte ma mi stai dando ottimi punti di rifelssione. E' vero che le tecnologie esistono ma l'industria ci sta grandemente marciando sopra e molto spesso queste non vengono prese in considerazione dalle normatiche che paiono obsolete ancora prima di entrare in vigore. Mi viene da fare l'esempio di un articolo da me letto un pò di tempo fa, si analizzava la convenienza economica di un seprataore e risultò che esso si ripaga nel giro di 6 anni, in più punti l'articolo parlava di come le normative costringano all'utilizzo di questo dispositivo, cosa assolutamente non vera, anzi questo dispositivo non viene tenuto nemmeno in considerazione (la produzione di liquame viene calcolata in base al tipo di stabulazione e alla pavimentazione) anzi l'azienda che intendesse montarlo è costretta a costruirsi due concimaie, in teoria infatti il letame e il liquame andrebbe lasciato maturare un mese prima di essere smaltiti. Altro punto caldo su cui incontro spesso confusione e resistenze sono i biodigestori, essi non fanno calare assolutamente i tenori di azoto (che sono standard e tabellati) anche se gli installatori spesso se ne vanno raccontando che è la soluzione più efficace per ottemperare alla normativa nitrati. In questo pasticciato panorma all'italiana alcune regioni non hanno fisicamente la SAU per smaltire tutta la produzione di reflui zootecnici, fra qualche anno ci toccherà far correre autotreni di liquame in autostrada per spostare il carico verso altre regioni. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fendt926vario Inviato 25 Gennaio 2009 Autore Condividi Inviato 25 Gennaio 2009 guardate ragazzi io sono allibito perchè ci sono dentro anch'io nel cerchio perchè avendo 4 botti e ho molti allevamenti sia suinicoli che bovini (vacche da latte)da gestire i reflui e con queste normative diventa impossibile lavorare...... adesso quando viene tolto il fermo tutti gli allevamenti sono pieni razzi e allora qui si facciamo danno che concentriamo tutto il liquame dell'inverno su una superficie ridotta di terreno perchè oramai a fine febbraio i terreni sono tutti pronti per le semine e nessuno è disposto a rovinare tutta la superficie aziendale per lo spandimento ma viene limitato su una superficie ristretta.....invece se potevamo fare lo spargimento invernale sui terreni da arare o arati potevamo anche eseguire la concimazione così risparmiando costi di fertilizzanti.... con tutte queste regole dovrò assumere 2 impiegati che tengano la contabilità di ogni singola botte che certificano su fogli cartacei botte dopo botte la quantità dove viene presa e dove viene portata..... cose assurde.....:cheazz: Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Angelillo Inviato 25 Gennaio 2009 Condividi Inviato 25 Gennaio 2009 Ritengo giusto il discorso fatto da 926vario Senza nemmeno contare che la legge ci ha imposto di distribuire il liquame e poi sono piovuti più di 400 mm credo che più che benefici stia facendo danni questo fermo forzato invernale! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GGyno Inviato 25 Gennaio 2009 Condividi Inviato 25 Gennaio 2009 quella di concedere i terreni per portare i liquami e letami e' una storia lunga . perche non si capisce il motivo per cui , uno oltre a concimarli , deve ancora pagare il proprietario sarebbe piu giusto che che uno concima in paga della paglia , Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Fabio Inviato 28 Gennaio 2009 Condividi Inviato 28 Gennaio 2009 ciao a tutti avete ragione è un bel problema!! il fatto che appena c'è il via libera non si riesca più a controllare la situazione tenendo presente che anche coloro che hanno il carrobotte avranno bisogno dell'aiuto del contoterzista!! Tutti i vari problemi elencati li capisco però lasciatemi dire una cosa: se si è arrivati a tutto ciò secondo me dovete ringraziare coloro che per anni e anni hanno smaltito ingenti quantità di liquame su poco terreno, numero di animali superiori ai terreni posseduti. Con ciò non voglio creare cattive discussioni ma ne ho visti di grandi allevamenti di suini con pochissima terra che trasformavano i terreni in paludi!! in modo da crare danni coinvolgendo anche i medi e piccoli allevatori con il risultato che i medi e piccoli rimangono fermi nel periodo invernale e i grossi continuano imperterriti a distribuire liquame perciò........ Pienamente d'accordo, leggendo sopra, con chi sostiene che è sbagliato pagare coloro che fanno la firma nonostante gli venga distribuito oro al proprio terreno, Anzi dovrebbero imporre a loro l'obbligo di distribuire il liquame nei propri terreni facendo un accordo tra gli allevatori e coloro che non hanno gli animali in modo da diminuire l'utilizzo di fertilizzanti a discapito del terreno. I monocolturisti dalle mie parti sono parecchio scettici per questa cosa perchè sostengono che le botti nei terreni li rovinano, poi si lamentano che il prezzo dei fertilizzanti è troppo!! Ma voi dovreste vedere la struttura di quei terreni che sarà 20 anni che seminano mais in continuazione senza vedere letame/liquame.... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alfieri Inviato 28 Gennaio 2009 Condividi Inviato 28 Gennaio 2009 Posso pensarla diversamente? Cosa hanno fatto gli allevatori, con la scusa dello spandimento hanno buttato su i prezzi degli affitti che noi poveri agricoltori non riusciamo a starci dentro e rimaniamo senza terra. Io sono per la corretta applicazione della legge e cioè quella di controllare la quantità di nitrati sui terreni degli allevatori. Nella nostra zona siamo arrivati al punto che la paglia la dobbiamo arare sotto e le porcilaie prolificano.Hanno terreni in affitto anche a 30/40km di distanza. Se non hanno il terreno diminuiscano pure i capi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Fabio Inviato 28 Gennaio 2009 Condividi Inviato 28 Gennaio 2009 Posso pensarla diversamente? Cosa hanno fatto gli allevatori, con la scusa dello spandimento hanno buttato su i prezzi degli affitti che noi poveri agricoltori non riusciamo a starci dentro e rimaniamo senza terra. Io sono per la corretta applicazione della legge e cioè quella di controllare la quantità di nitrati sui terreni degli allevatori. Nella nostra zona siamo arrivati al punto che la paglia la dobbiamo arare sotto e le porcilaie prolificano.Hanno terreni in affitto anche a 30/40km di distanza. Se non hanno il terreno diminuiscano pure i capi. Hai ragione è quello che vedo anche io!! Applicare la legge ma con rigorosi controllo anche ai "grossi" non solo ai medi e piccoli. Però è ridicolo vedere per esempio due appezzamenti in cui uno è di un allevatore quindi letamato o liquamato esagerato e quello a fianco del monocolturista che è da 10-15 anni che non vede un briciolo di letame o liquame con terra divenuta rossa e a vista d'occhio povera!! Tutti e due fanno un bel danno perchè in uno c'è la palude e nell'altro per avere rese dovrà concimare molto perciò.... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alfieri Inviato 29 Gennaio 2009 Condividi Inviato 29 Gennaio 2009 Il fatto che qui da noi dei bovini c'è ne sono pochi quindi letame bovino tutti lo cercano ma non se ne trova. I padroni mettono sul contratto il divieto di spandimento liquami provenienti da allevamenti suini e poi li affittano agli allevatori di suini, a prezzi che noi non ci stiamo dentro. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianpi Inviato 29 Gennaio 2009 Condividi Inviato 29 Gennaio 2009 Posso pensarla diversamente? Cosa hanno fatto gli allevatori, con la scusa dello spandimento hanno buttato su i prezzi degli affitti che noi poveri agricoltori non riusciamo a starci dentro e rimaniamo senza terra. Io sono per la corretta applicazione della legge e cioè quella di controllare la quantità di nitrati sui terreni degli allevatori. Nella nostra zona siamo arrivati al punto che la paglia la dobbiamo arare sotto e le porcilaie prolificano.Hanno terreni in affitto anche a 30/40km di distanza. Se non hanno il terreno diminuiscano pure i capi. Ecco quello che intendevo dire. Ci mettono gli uni contro gli altri. Spero che prima o poi inizieremo a svegliarci Saluti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GGyno Inviato 29 Gennaio 2009 Condividi Inviato 29 Gennaio 2009 si ma se diminuiami i capi col mais che ci fate? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Fabio Inviato 29 Gennaio 2009 Condividi Inviato 29 Gennaio 2009 Il fatto che qui da noi dei bovini c'è ne sono pochi quindi letame bovino tutti lo cercano ma non se ne trova. I padroni mettono sul contratto il divieto di spandimento liquami provenienti da allevamenti suini e poi li affittano agli allevatori di suini, a prezzi che noi non ci stiamo dentro. scusami ma non ho capito....tu non hai animali e sei tra quelli che affittano?? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alfieri Inviato 30 Gennaio 2009 Condividi Inviato 30 Gennaio 2009 X Fabio no io sono un'affittuario. Concordo pienamente con Gianpi sul fatto che è una guerra fratricida, però delle regole ci vogliono e devono essere rispettate se no va a finire come le quote latte che chi è sempre andato in regola alla fine la presa nel solito posto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GGyno Inviato 31 Gennaio 2009 Condividi Inviato 31 Gennaio 2009 si ma anche chi non ha animali , cerca di speculare in tutti i modi , dalla vendita della paglia gia imballata, a chiedere dei soldi per lo spandimento , neanche questa e' equita', e non va neanche nell'ottica delal riuduzione dell'uso dei concimi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alfieri Inviato 31 Gennaio 2009 Condividi Inviato 31 Gennaio 2009 Il fatto è che bisognerebbe tornare indietro di almeno trent'anni quando tutti avevamo le bestie a casa, passava il commerciante o il macellaio a prendersi la bestia che gli serviva, ognuno aveva la sua paglia e il suo letame; ma purtroppo mi sà che è un'utopia. Come al solito il mondo è spartito male. Qui la paglia non la vogliono neanche regalata e magari li da voi non si sa dove sbattere il letame. Vado un'attimo fuori tema ma per rafforzare la tesi. Quest'anno ho concimato solo con ammendante perchè il terreno non ne può più di concimi chimici. Come ho già detto qui letame bovino si trova col contagocce, ci sono solo un'infinità di maiali. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
GGyno Inviato 31 Gennaio 2009 Condividi Inviato 31 Gennaio 2009 be anche il liquame di maiali , non e' male , in mancanza di altro comncima anche quello Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giuba Inviato 31 Gennaio 2009 Condividi Inviato 31 Gennaio 2009 dovresti trovare il modo di abbassare il suo contenuto in acqua. comunque non è male. non molto ammendante ma ricco di elementi minarali. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fendt926vario Inviato 2 Febbraio 2009 Autore Condividi Inviato 2 Febbraio 2009 penso che anche dopo il periodo di fermo cioè il 7 febbraio per le zone vulnerabili non si potrà effettuare lo spandimento se ci sarànno situazioni meteorologiche come pioggia nuovolosità oppure forte bagnato oppure neve come in questi giorni...... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
alfieri Inviato 2 Febbraio 2009 Condividi Inviato 2 Febbraio 2009 Leggevo un articolo oggi su una rivista specializzata che è possibile ricevere finanziamenti con lo sviluppo rurale 2007/2013 per impianti di disidratazione dei liquami con incentivi per lo spandimento oltre i quattro km dalla sede aziendale? Vi risulta o sono le solite favole? Perchè questa potrebbe essere una soluzione al problema. Diminuire la massa in volume e peso per poi trasportarla in modo più conveniente. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite albe 86 Inviato 3 Febbraio 2009 Condividi Inviato 3 Febbraio 2009 (modificato) Mi hanno detto che in Olanda hanno risolto il problema nitrati stimando il valore di mercato dei liquami/letami, poi hanno obbligato gli agricoltori a privilegiare l'acquisto di questi reflui zootecnici (che poi sono concimi organici) al posto dei minerali. Così facendo sono diventati convenienti trasporti di liquame fino a 200 km di distanza, con ricadute positive sia perchè si sono evitati gli eccessivi spandimenti (che poi sono gli unici che inquinano veramente) e le aziende zootecniche si sono trovate a produrre reddito in più e non "rifiuti", come dovrebbe essere in realtà, visto che i reflui sono ottimi fertilizzanti. Così facendo si sono ottenuti spandimenti più sensati e una diminuzione nell'utlizzo dei concimi minerali, che hanno costi energetici elevatissimi (vedi urea), senza contare i vantaggi chimico-fisici che la distribuzione di reflui comporta. In pratica un'azienda zootecnica, che oggi deve sostenere grandissime spese per gestire i reflui, spesso pagando pur di smaltirli (e quindi pagando per fertilizzare i campi altrui) si ritrova con un introito in più, mentre le aziende non zootecniche hanno ricominciato ad apportare ai terreni equilibrate quantità di concime organico con rilevanti benefici ambientali. Questa cosa però mi fa venire ancora di più il nervoso, perchè vuol dire che in altri posti sono riusciti ad affrontare positivamente e risolvere il problema senza gravare sulle aziende zootecniche, ormai sull'orlo del collasso. Senza contare che siamo tutti cittadini eruopei adesso, volenti o nolenti, quindi mi dà ancora più fastidio sapere che, pur facendo tutti parte della stessa comunità, dobbiamo subire questa disparità di trattamento, sottostiamo sempre alle norme più assurde e penalizzanti, e mai una volta che sfruttiamo le cose buone che vengono fuori. p.s. ho visto parecchi video in questi giorni in cui addirittura i liquami, con appositi utensili, sono applicati addirittura anche in copertura a cereali autunno-vernini. Modificato 3 Febbraio 2009 da albe 86 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Fabio Inviato 3 Febbraio 2009 Condividi Inviato 3 Febbraio 2009 Mi hanno detto che in Olanda hanno risolto il problema nitrati stimando il valore di mercato dei liquami/letami, poi hanno obbligato gli agricoltori a privilegiare l'acquisto di questi reflui zootecnici (che poi sono concimi organici) al posto dei minerali. Così facendo sono diventati convenienti trasporti di liquame fino a 200 km di distanza, con ricadute positive sia perchè si sono evitati gli eccessivi spandimenti (che poi sono gli unici che inquinano veramente) e le aziende zootecniche si sono trovate a produrre reddito in più e non \"rifiuti\", come dovrebbe essere in realtà, visto che i reflui sono ottimi fertilizzanti. Così facendo si sono ottenuti spandimenti più sensati e una diminuzione nell'utlizzo dei concimi minerali, che hanno costi energetici elevatissimi (vedi urea), senza contare i vantaggi chimico-fisici che la distribuzione di reflui comporta. In pratica un'azienda zootecnica, che oggi deve sostenere grandissime spese per gestire i reflui, spesso pagando pur di smaltirli (e quindi pagando per fertilizzare i campi altrui) si ritrova con un introito in più, mentre le aziende non zootecniche hanno ricominciato ad apportare ai terreni equilibrate quantità di concime organico con rilevanti benefici ambientali. Questa cosa però mi fa venire ancora di più il nervoso, perchè vuol dire che in altri posti sono riusciti ad affrontare positivamente e risolvere il problema senza gravare sulle aziende zootecniche, ormai sull'orlo del collasso. Senza contare che siamo tutti cittadini eruopei adesso, volenti o nolenti, quindi mi dà ancora più fastidio sapere che, pur facendo tutti parte della stessa comunità, dobbiamo subire questa disparità di trattamento, sottostiamo sempre alle norme più assurde e penalizzanti, e mai una volta che sfruttiamo le cose buone che vengono fuori. p.s. ho visto parecchi video in questi giorni in cui addirittura i liquami, con appositi utensili, sono applicati addirittura anche in copertura a cereali autunno-vernini. Ben detto Albe Questa mi sembra un'ottima soluzione anche se non è il massimo trasportare i liquami a quelle distanze però in zone dove le aziende confinano o a pochi chilometri hanno a disposizione campi i cui proprietari non hanno animali è un'ottima soluzione. é possibile vedere questi video? grazie Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giuba Inviato 3 Febbraio 2009 Condividi Inviato 3 Febbraio 2009 Questa cosa però mi fa venire ancora di più il nervoso, perchè vuol dire che in altri posti sono riusciti ad affrontare positivamente e risolvere il problema senza gravare sulle aziende zootecniche, ormai sull'orlo del collasso. mi sembra che i problemi si siano spostati sulle aziende impegnate nelle produzioni erbacee o mi sbaglio. secondo me ci vuole una seria cooperazione e una gestione collettiva del problema. con gli obblighi penso che si risolva poco. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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