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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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E se va a 16?!

I contratti si fanno apposta per dare alle parti una sicurezza che il mercato non dà...

Fai le tue opportune valutazioni

i contratti sono impostati che se va a 16 ti pigli 16 ma se va oltre i 23€ sono sempre 23€ e non di più

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non la prendere come una critica, ma non bisogna pensare solo a se stessi e quindi il discorso che fai va esteso per tutta l'agricoltura, perchè l'agricoltura non sono solo cereali!!!!! ti voglio chiedere: il latte che usano per fare i latticini è italiano ? i pomodori che ci fanno le conserve è italiano? gli insaccati sono italiani? l'olio extravergine che trovi sullo scaffale a 4€, è italiano? il problema non è nel far scrivere o non far scrivere in etichetta made in italy, ma è la tracciabilità del prodotto, perchè basta che lavorano la materia prima in italia e te lo fanno passare come prodotto italiano!!! Per concludere vorrei sapere ma al posto dell'olio di palma cosa ci mettono???:cheazz:

 

 

olio di semi........

il migliore a buon mercato è l'olio di semi di girasole

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non la prendere come una critica, ma non bisogna pensare solo a se stessi e quindi il discorso che fai va esteso per tutta l'agricoltura, perchè l'agricoltura non sono solo cereali!!!!! ti voglio chiedere: il latte che usano per fare i latticini è italiano ? i pomodori che ci fanno le conserve è italiano? gli insaccati sono italiani?

come è andata a finire la questione dell'etichettatura del latte?

l'olio extravergine che trovi sullo scaffale a 4€, è italiano? !!

addirittura adesso sto vedendo che "olio extravergine di oliva" è scritto in inglese (diffidate dell'olio dell'unione europea, non è italiano)

Per concludere vorrei sapere ma al posto dell'olio di palma cosa ci mettono???:cheazz:

ci mettono l'olio di girasole in alcuni casi, in altri casi l'olio di mais.Basta leggere l'etichetta dei prodotti senza olio di palma.

Modificato da Argilloso
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Non sono d'accordo, nel nostro settore non succederà mai. Il consumatore finale farà il prezzo, se per il made in Italy sceglie di pagare di più allora anche noi otterremmo più profitto. Lo stesso varrà per le aziende che trasformano, se vogliono il made in italy e sono costrette ad usarlo lo pagano quello che è stabilito dai mercati

sì è così, il mio scrivere il produttore fa il prezzo è riferito a quei casi in cui il produttore tiene i terreni a riposo visto che le spese sono più alte dei ricavi, il produttore non le tiene a riposo se i ricavi sono più alti delle spese: in questo senso!

Anche perchè credo che le piccole aziende (che sono la maggioranza in Italia) non campano di reddito agricolo! L'Italia è anche apprezzato per il suo paesaggio e il paesaggio agricolo ha un costo che lo stato italiano non ci riconosce! Qui in Valdichiana non è un bello spettacolo vedere i campi abbandonati, i turisti se non avranno da fotografare i campi dorati e coltivati con cura cosa fotograferanno?

Modificato da Argilloso
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Sono stato in umbria da un amico che ha oliveto, frantoio e vende col suo marchio. Bene, ha ricevuto una sanzione perché ha scritto in etichetta che l'olio è ottenuto esclusivamente da olive della sua azienda agricola. Ma ci rendiamo conto a che livelli siamo? Come possiamo accettare leggi che favoriscono l'aleatorietà a danno di chi si fa il mazzo per produrre qualità?

Lui quest'anno ha raccolto la metà dei suoi olivi causa mosca (è in regime biologico) mentre immagino che gli olii da 3 4 euro al litro vedano l'acidità portata da olive bucate corretta in frantoio...

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Nel mio piccolo per cercare di salvaguardare i prodotti italiani, ho iniziato a comprare la ''pasta dei coltivatori toscani'' commercializzata dal consorzio agrario di Siena tramite la sua bottega online. La pasta è molto buona ed il prezzo anche, mezzo kg costa 0,89€ e spedizione gratuita sopra i 65 € di spesa.

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sì è così, il mio scrivere il produttore fa il prezzo è riferito a quei casi in cui il produttore tiene i terreni a riposo visto che le spese sono più alte dei ricavi, il produttore non le tiene a riposo se i ricavi sono più alti delle spese: in questo senso!

Anche perchè credo che le piccole aziende (che sono la maggioranza in Italia) non campano di reddito agricolo! L'Italia è anche apprezzato per il suo paesaggio e il paesaggio agricolo ha un costo che lo stato italiano non ci riconosce! Qui in Valdichiana non è un bello spettacolo vedere i campi abbandonati, i turisti se non avranno da fotografare i campi dorati e coltivati con cura cosa fotograferanno?

Per fare il prezzo, il produttore deve diventare trasformatore e venditore di ciò che produce. Al momento credo ci siano poche altre alternative. Nella mia zona molti che coltivano orticole stanno iniziando ad organizzarsi e a vendersi i loro prodotti. C'è anche qualche piccolo esempio di produttori di grano che si sono organizzati e panificano la loro farina e poi vendono nei mercati di campagna amica....è una goccia sul mare, ma anche un piccolo inizio per cercare di difendere i nostri prodotti.
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non la prendere come una critica, ma non bisogna pensare solo a se stessi e quindi il discorso che fai va esteso per tutta l'agricoltura, perchè l'agricoltura non sono solo cereali!!!!! ti voglio chiedere: il latte che usano per fare i latticini è italiano ? i pomodori che ci fanno le conserve è italiano? gli insaccati sono italiani? l'olio extravergine che trovi sullo scaffale a 4€, è italiano? il problema non è nel far scrivere o non far scrivere in etichetta made in italy, ma è la tracciabilità del prodotto, perchè basta che lavorano la materia prima in italia e te lo fanno passare come prodotto italiano!!! Per concludere vorrei sapere ma al posto dell'olio di palma cosa ci mettono???:cheazz:

 

Ma io sono d'accordo con te , la tracciabilità deve riguardare tutti i prodotti anche quelli esteri , non credo che gli olandesi vogliono scrivere sull'etichetta del loro formaggio Gauda " prodotto con latte di Parma " ! Io VOGLIO sapere la salsa con cosa la fanno , le mozzarelle , il latte ecc.

Il problema dell'olio sta venendo fuori anche perchè ho sentito alla tele che in America si sono imbufaliti perchè credendo di acquistare olio extra v. italiano era una porcheria tunisina che passando dal Portogallo , mi sembra , è diventato olio comunitario ! Quello che intendevo è che se un prodotto si fregia del " MADE IN ITALY " DEVE avere specificato nell'etichetta che tutti i prodotti compresa la lavorazione sono italiani ...e non fatti in Korea ! Finche non otteniamo questo , noi consumatori Europei , saremo nelle mani dei " borsaioli " . Io il " parmisan " l'ho visto persino a Praga una decina d'anni fà e ti garantisco che mi si torcevano le budella , per altro mi faceva piacere che quei " Cechi " guardavano con rispetto quello che credevano un prodotto italiano che era il più caro del banco . Sono convinto che i più forti sostenitori del " MADE IN ITALY " li troviamo propri all'estero dove la gente cerca per le " occasioni " di mettere a tavola , tra i loro prodotti , anche una " perla " italiana !

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Per fare il prezzo, il produttore deve diventare trasformatore e venditore di ciò che produce. Al momento credo ci siano poche altre alternative. Nella mia zona molti che coltivano orticole stanno iniziando ad organizzarsi e a vendersi i loro prodotti. C'è anche qualche piccolo esempio di produttori di grano che si sono organizzati e panificano la loro farina e poi vendono nei mercati di campagna amica....è una goccia sul mare, ma anche un piccolo inizio per cercare di difendere i nostri prodotti.

 

Che le alternative siano poche lo condivido ma non sono d'accordo sul fatto che la trasformazione sia la soluzione. Forse inizialmente si perchè essendo in pochi la cosa funzionerebbe e porterebbe reddito ma proviamo ad immaginare come evolverebbe la cosa se TUTTI vendessimo il nostro prodotto, ci sarebbe un gran casino con le grosse aziende che si mangerebbero le piccole con investimenti pubblicitari importanti; inoltre risulterebbe anche difficile entrare in un discorso di export da soli. Tralasciando il fatto che l'estero continuerebbe ad invaderci coi suoi prodotti e le grandi multinazionali farebbero una gara al ribasso sui prodotti finiti.

 

Cos'è successo oggi a Bologna? E' salito tutto pure l'acqua calda...:???:

 

Scoprono che il grano canadese fa pietà e quello buono costa troppo allora fanno dietrofront e tornano a farci la carità. Ma il nostro grano non aveva bassa qualità??? Per quel prezzo va bene però è.....maledetti

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Che le alternative siano poche lo condivido ma non sono d'accordo sul fatto che la trasformazione sia la soluzione. Forse inizialmente si perchè essendo in pochi la cosa funzionerebbe e porterebbe reddito ma proviamo ad immaginare come evolverebbe la cosa se TUTTI vendessimo il nostro prodotto, ci sarebbe un gran casino con le grosse aziende che si mangerebbero le piccole con investimenti pubblicitari importanti; inoltre risulterebbe anche difficile entrare in un discorso di export da soli. Tralasciando il fatto che l'estero continuerebbe ad invaderci coi suoi prodotti e le grandi multinazionali farebbero una gara al ribasso sui prodotti finiti.

 

 

 

Scoprono che il grano canadese fa pietà e quello buono costa troppo allora fanno dietrofront e tornano a farci la carità. Ma il nostro grano non aveva bassa qualità??? Per quel prezzo va bene però è.....maledetti

Chiaro che non potrebbe essere la soluzione x tutta la produzione, però un po salvaguarderebbe le piccole aziende e forse anche i consumatori che avrebbero certezza di consumare prodotti locali, non chissà cosa...come succede spesso x i prodotti delle grosse aziende, sopratutto delle multinazionali.

 

Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk

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Tutto vero, niente da ridire. Cosi come e vero che anche lo stipendio di un operaio in fabbrica e rimasto lo stesso nonostante l aumento del costo della vita. Con questo non voglio dire "va cosi quindi accontentiamoci e basta", pero purtroppo cosi stanno andando le cose. E i risultati infatti di vedono, l economia non gira piu perche non ci sono piu soldi da spendere!

Già questo è il punto....se si permette al gruppo industriale di fare man bassa e concentrare i guadagni di molti nelle tasche di pochi questo è quello che succede....

Per me consorziarsi alla raccolta è ancora una soluzione ottimale. Poi si decide se, quando e a quanto vendere. Il punto è che il suddetto consorzio e quindi chi realmente va a vendere su mandato dei soci deve fare gli interessi dei soci e non del consorzio e quindi salvaguardare i suoi personali guadagni. Io ho conferito al cocesa e a quanto pare per dare l'anticipo a settembre hanno già venduto il grano.....ed i prezzi salgono. Guardate che se i prezzi continuano a salire vuole anche dire che la truffa che ci hanno fatto ha funzionato.....Tre mesi fa ritiravano il grano a 18 euro/q.le o ce lo siamo già dimenticato? Se sale ora vuole dire che qualcuno che si è preso il mio garno brinda con fiumi di champagne.....e grandi fuochi d'artificio ( ma questo lo capiscono solo i sanluresi...:perfido: ) Se poi si vuole fare un discorso del made in italy vi devo ricordare la depenalizzazione del reato di frode alimentare che ha fatto il nostro ( non so di chi poi ) primo ministro giusto in occasione dell'inchiesta sugli olii extra vergine di oliva o presunti tali? ( Altro che tracciabilità...) Ma con un buffone simile secondo voi perchè era titubante la comunità europea a dare il via libera alla totale tracciabilità dei prodotti italiani? Se i nostri politici se ne fregano del made in italy perchè dovrebbe pensarci la comunità europea?

Modificato da superbilly1973
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ancora un timido tentativo di rialzo per tutti i cereali alla ager........

 

mi aspettavo anche questa volta un balzo più deciso, ma pare che bologna fatichi a recepire il mondo (ed è il punto di riferimento in italia)

 

stranissimo che il girasole sia rimasto invariato, visto che la soia ha fatto un bel balzo avanti.......anzi più che strano........OVVIO.......leggasi CARTELLONE

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Io ho già venduto, ma chi deve ancora vendere... sarà "il momento buono" o meglio aspettare?

 

Se vuoi dirlo a chi hai conferito? Da me c'erano solo due opzioni : da Cellino a 22 ( che visto come sono andte le cose era uno dei prezzi più alti ) oppure al consorzio ( COCESA ) "al buio " :ave:

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