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Ho appena finito di trebiare il mais da pastone.

BE sono molto soddisfatto....

 

Faceva ancora il 35 di umidità, meno male che ne ho tolto un bel pezzo perchè chissà quando si asciugava.

Purtroppo la produzione è stata alta e mene hanno lasciato in campo un 3-4 ettari pero mi avevano già detto che avevano posto per quei quintali.

 

La varietà era D24 della PIONER, e ho superato i 170q ettaro come detto al 35 di umidità.

 

Non male direi, il D24 non si smentisce mai. 170q di pastone al 35% di umidità a cosa equivalgono? possibile 115 q/ha di granella secca? in ogni caso hai portato a casa davvero un bel risultato anche dal punto di vista economico bel colpo! Fatti due conti hai guadagnato di più che a venderlo a 30 euro secco!!!!!!!

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BE il pastone integrale è fatto con la trincia.

Quello di granella con la trebbia.

Io l'ho dato da granella.

Si va trebbiato tranquillamente deve essere solo sopra i 30 perché deve fermentare.

 

Si infatti sono soddisfatto.

Come detto peccato che non melo abbiano ritirato tutto....

Poi è da dire che oltre al prezzo mi sono liberato, dunque aro la terra, e non ho il rischi di temporali che lo stendano....

 

Per il mais si il D24 è un bel mais sono 3 anni che lo metto, e dico sempre che non lo metto più il prossimo anno per il fatto che fa molti figli.

Poi quando vado in pesa cambio idea....

Peccato per la classe 700 lunga, se si deve tirare giù secco viene natale....

 

Adesso vedremo il 1758 anche quello negli ultimi anni mi ha sempre soddisfatto....

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Si siamo li.

Comunque devo dire che adesso che si inizia a vedere e sentire dati, pensavo peggio.

Cioè da noi chi ha seguito il mais con l'acqua sta portando a casa qualcosa.

 

Addirittura ci sono casi particolari di 120q ettaro di mais in asciutta.

Tanti che pure io non ci credevo però la zona è una delle migliori terre da mais mai viste.

 

Comunque come dicevo da noi chi ha irrigato non si sta poi trovando cosi male.

Diciamo che ho l'impressione che essendo una annata molto dura ci siano state varietà molto penalizzate.

Ma non perchè non siano all'altezza ma magari hanno avuto qualche fattore negativo che è stato amplificato dalla siccità.

 

Per ora ho appena iniziato a trebbiare dunque non ho un quadro completo.

Quando avrò finito vi farò sapere.

 

P.s. Ti ringrazio per i complimenti, ma non ho fatto nulla di eccezionale.

Abbiamo terre che in annate del genere ci aiutano.

L'unica cosa che ho fatto è stato correre come uno stupido per irrigare.....

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Come test rapido per le aflatossine sul web ho trovato questo, ma immagino ne esistano altri.

Aflatossine e DON - Kits rapidi in striscia

 

Leggendo qua e la sembra che la condizione più pericolosa per lo sviluppo di aflatossine nel mais sia lo stress idrico fra fioritura e primo riempimento e umidità combinata con alte temperature.

Queste alte temperature non sono poi altissime, per cui direi che in Italia la condizione termica è verificata ogni anno.

L'umidità (sulla spiga) non mi sembra sia stata peggiore del solito: anzi, se ho capito bene è peggio la pioggia dell'afa.

 

Altro aspetto essenziale è l'umidità alla raccolta e le modalità con cui si tratta il prodotto fino all'immagazzinaggio! E qui sembra si possa fare la differenza, per cui chi ha mais ancora umidi è bene dare un occhiata qui Agricoltura :: Come prevenire le aflatossine nel mais in fase di raccolta e stoccaggio per approfondimenti.

 

Quelli che citi tu sono test qualitativi cioè presenza/assenza di aflatossina, la discriminante sotto/sopra 20 ppb non è affidabile, io li ho usati; ci siamo poi affidati a strip quantitativi con lettore della Charm; altro kit affidabile sembra essere quello della Vicam sempre con lettore e un altro mi pare sia quello della Romer Labs. Comunque sul sito della usda degli Usa ci sono tutti i test riconosciuti dal Dipartimento dell'agricoltura degli Usa.

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Quest'anno ho avuto molti problemi di malattie(piralide,muffa verde,diabrotica etc....)in un terreno che ho preso in affitto quest'anno dove ci ho messo mais,in quel terreno hanno fatto un'avvicendamento di bietole e frumento per almeno dieci anni,e secondo mè è propio per quel motivo che ha cosi tante malattie,vorrei sapere cosa è consigliabile fare,se provare a tornare a mettere giù del mais il prossimo anno quindi ararla o fare altro......

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Andiamo bene....

 

Anche io ho avuto piralide e diabrotica.

E tutti mi dicono che è perchè faccio mais su mais, e che devo fare rotazione.

Fai tù....

Non ci si capisce più nulla.

Anche io vorrei fare più grano l'anno prossimo per questi motivi.

Però mi sa che il prossimo anno il prezzo del grano vada sotto ai tacchi.

Bò non sò adesso raccolgo questo e poi ci penso un pò su...

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massì con calma tanto c'è tutto l'inverno per pensare!! secondo me bertolini dovresti continuare a mettere mais in quel terreno lì, perchè il mais ridona sostanza al terreno e te lo mette a posto anche dalle malattie!! 15 anni che in un campo abbiamo mais, zero problemi, talvolta senza usare il geodisinfestante! fai tu.. nessun calo di produzione.. a parte quando hanno voluto farci seminare il mais a 15 cm di distanza tra una pianta e l'altra!

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per tutti gli appassionati delle alte produzioni...Casella Macchine Agricole - Un nostro cliente attento e innovativo

secondo i più esperti è meglio seguire le indicazioni di questo tipo o andare alla ricerca dell'unità marginale (intendo sia per il concime ma più per l'acqua)...con "solo "5 irrigazioni o meno non penso si dimezzi la produzione...per tutti gli altri aspetti lo stimo....immagino anche i vicini che lo guardano bagnare 13 volte......

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per tutti gli appassionati delle alte produzioni...Casella Macchine Agricole - Un nostro cliente attento e innovativo

secondo i più esperti è meglio seguire le indicazioni di questo tipo o andare alla ricerca dell'unità marginale (intendo sia per il concime ma più per l'acqua)...con "solo "5 irrigazioni o meno non penso si dimezzi la produzione...per tutti gli altri aspetti lo stimo....immagino anche i vicini che lo guardano bagnare 13 volte......

 

certo...facile parlare con la terra di roverbella, struttura ideale e profilo profondo .

comunque...vorrei vedere le produzioni di quest'anno, hai voglia a dare acqua, con le temperature avute in estate tutti i mais sono andati in stress..

mio papa' in terra buona nel veronese ha fatto 130 qli/ha al 22% di umidità (già venduti a 22e/qle) con p1758..., con 10 irrigazioni. + di cosi' non si puo'.

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ma chi è quello mago merlì? 200 q.li/ha.. la sua tecnica agronomica non fa neanche una virgola, ma così tanto mi sembra un po' una bufala.. se mi dici 150-170 q.li in annate buone li abbiamo fatti anche noi in terre schifose piene di ghiaia e acqua a manetta! ma quest'anno se arriva a 140 deve ritenersi più che soddisfatto, anche noi abbiamo bagnato nove volte, ma se faccio 120 q.li all'ettaro vado a lourdes!

Modificato da green deer
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A Roverbella in genere è tutta ghiaia.

Ed irrigano per scorrimento....

 

La conosco bene perchè mio nonno veniva da là.

E da giovani frequentavo un amico.

Per quello dico spesso che ho visto terre dall'argilloso al sabbioso passando per il ghiaioso....

Per l'articolo non l'ho letto ma già dalla partenza non ne varrebbe la pena.

Comunque quando ho tempo lo leggo.

 

 

A per la mia produzione 1758 sono sui 135 q ettaro al circa il 22 di umidità.

Dati provvisori, perchè adesso con il tempo addosso penso ad arare poi ci faro i conti più di preciso....

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Come la pensavo io...ragazzi...ci prendono in giro...

 

VARIE - Mais, la speculazione dietro l’allarme tossine?

«Non vogliamo pensar male, ma, guarda caso, proprio quando il mais schizza a oltre 28 euro/q con la prospettiva di rincarare ulteriormente, gli operatori cerealicoli, soprattutto quelli fuori dal mondo cooperativistico, gridano allarme micotossine, tentando di far passare per un problema generalizzato e grave quella che è invece una realtà conosciuta e controllata in tutta Italia.

Non ci sarà un fine speculativo in questo? Non ci sarà un tentativo di abbassare i prezzi in un momento in cui l’offerta è scarsa in tutto il mondo a causa degli eventi siccitosi?».

 

Così il presidente di Coldiretti Rovigo Mauro Giuriolo apostrofa le voci, anche mediatiche, che vorrebbero screditare la qualità del mais polesano, avanzando ipotesi di contaminazione diffusa da micotossine, dovuta allo stress idrico. «La possibile presenza di micotossine nel mais è una realtà nota e gestita da sempre – spiega Giuriolo – non colpisce tutto il territorio, ma può essere circoscritta ad alcune aree. Infatti, il mais viene analizzato affinché quello contaminato al di sopra una certa soglia, venga separato dal resto del prodotto e sia lavorato diversamente per gli usi previsti dalla legge».

 

«In ogni caso – prosegue Giuriolo – è appena iniziata la trebbiatura del primo mais irrigato e i dati che ci stanno pervenendo dalle cooperative maidicole e dal consorzio agrario sui conferimenti di prodotto, sono confortanti. A tal proposito, invito gli agricoltori a chiedere espressamente all’essiccatoio dove conferiscono il prodotto, l’esame sullo stato di salute del proprio mais prima che venga confuso con l’altro in deposito».

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Come la pensavo io...ragazzi...ci prendono in giro...

 

VARIE - Mais, la speculazione dietro l’allarme tossine?

«Non vogliamo pensar male, ma, guarda caso, proprio quando il mais schizza a oltre 28 euro/q con la prospettiva di rincarare ulteriormente, gli operatori cerealicoli, soprattutto quelli fuori dal mondo cooperativistico, gridano allarme micotossine, tentando di far passare per un problema generalizzato e grave quella che è invece una realtà conosciuta e controllata in tutta Italia.

Non ci sarà un fine speculativo in questo? Non ci sarà un tentativo di abbassare i prezzi in un momento in cui l’offerta è scarsa in tutto il mondo a causa degli eventi siccitosi?».

 

Così il presidente di Coldiretti Rovigo Mauro Giuriolo apostrofa le voci, anche mediatiche, che vorrebbero screditare la qualità del mais polesano, avanzando ipotesi di contaminazione diffusa da micotossine, dovuta allo stress idrico. «La possibile presenza di micotossine nel mais è una realtà nota e gestita da sempre – spiega Giuriolo – non colpisce tutto il territorio, ma può essere circoscritta ad alcune aree. Infatti, il mais viene analizzato affinché quello contaminato al di sopra una certa soglia, venga separato dal resto del prodotto e sia lavorato diversamente per gli usi previsti dalla legge».

 

«In ogni caso – prosegue Giuriolo – è appena iniziata la trebbiatura del primo mais irrigato e i dati che ci stanno pervenendo dalle cooperative maidicole e dal consorzio agrario sui conferimenti di prodotto, sono confortanti. A tal proposito, invito gli agricoltori a chiedere espressamente all’essiccatoio dove conferiscono il prodotto, l’esame sullo stato di salute del proprio mais prima che venga confuso con l’altro in deposito».

 

Vorrei invitarvi dove lavoro per assistere alle analisi che giornalmente facciamo...su 15 gg di campagna solo in 2 abbiamo trovato afla sotto al limite di 20 ppb, gli altri gg tutto sopra 20, si va dal 28 al 42, dal 50 al 90 e così via. Purtroppo non è una invenzione dei commercianti, il fatto è che i commercianti sono più attenti alla qualità del prodotto (prezzo) invece le cooperative non si fanno più di tanti problemi, se alla fine prenderanno 10, 10 verrà diviso tra i soci, se prenderanno 20, 20 verrà diviso. Può darsi che alla fine tutto verrà considerato comunque buono, non è mica detto eh, perchè la situazione è diffusa e io spero che qualche buon'anima si metta una mano sul cuore e ci aiuti perchè da mattina a sera dobbiamo spiegare il tutto a gente che crede di essere presa in giro e andiamo a casa la sera che siamo spremuti nel corpo e nell'anima. Però far finta che il problema non esista è altro conto.

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Io non dico che non è vero e che voi che ritirate ci prendete in giro...ma penso che vengano fatte manovre di questo tipo anche per mediare al ribasso le quotazioni...se per decenni è funzionato il tutto non riesco a capire come mai ora non va piu bene...

 

forse perchè nei decenni scorsi non si teneva conto delle tossine per i mangimi e per l'alimentazione umana..probabile che non esistessero neanche normative. è come l'inquinamento e le emissioni dei trattori, perchè far fare sistemi complicati come l'EGR johndeere o SCR con urea degli altri costruttori? perchè cambiano le normative e ci si deve adeguare.

io mi ricordo che una ventina di anni fa c'era del mais nei piazzali con delle muffe da far venire il mal di pancia solo a guardarlo. eppure andava tutto bene. oggi come oggi se uno manda in mangimificio mais con tossine fuori legge ti rimandano indietro il carico.

certo è evidente che quest'anno si sono verificate condizioni di clima e siccità particolari e in molti casi l'agricoltore non ne ha colpa.

con questo non voglio prendere le parti nè dei commercianti consorzi o cooperative che siano, nè difendere per partito preso la categoria dei maiscoltori a cui appartengo. però ci vuole obiettività.

mi capita, dalle mie parti, di vedere negligenza agronomica (del tipo concimazioni azotate eccessive, liquami buttati nel mais in estate mentre irrrigano,..oppure mais lasciati soffrire siccità quando basterebbe seminare un ibrido piu precoce per togliersi il problema) e poi ci credo che saltano fuori tossine varie. eppure quando accade l'agricoltore dà la colpa a tutto e tutti tranne che a se stesso.

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Per m'è i commercianti stanno facendo molto casino.

Se come dicono il mais quest'anno diventerà introvabile fra qualche mese porteranno via tutto, anche quello con la muffa fidatevi.

 

Adesso sella stanno un pò tirando...

Però vorrei capire (o chiarire un paio di cose).

1° come fanno le nostre associazioni accettare leggi di valori di tossine inferiori a Tot, senza l'esistenza di un sistema per controllarle.

Cioè è come dire andiamo in macchina con i limiti e togliamo il conta KM....

 

2° le tossine per ora danno fastidio solo al latte.

Come mai tutti le temono?

Cioè chi alimenta bestiame tori polli ecc. cosa gli frega?

 

3° come mai il mais estero non le ha?

E la non irrigano.

Da noi chi a vacche è da anni che tribolano.

Uno addirittura si è fatto mettere il mais da parte.

Fatte le analisi della granella niente.

Macinava il tutto alimentava le vacche e le trovava.

L'unica soluzione è di vendere il loro mais e prendere quello estero.

Fatto ciò si sono scordati del problema.

 

Comunque vedremo.

Anche il fatto del prezzo.

Cioè continua a crescere, ma da noi nessuno compera...

Perchè se trovo chi compera io a 28.5 inizio a vendere.

Perchè sperare nei 30 mi sembra troppo, poi non vorrei prenderlo post.

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Per m'è i commercianti stanno facendo molto casino.

Se come dicono il mais quest'anno diventerà introvabile fra qualche mese porteranno via tutto, anche quello con la muffa fidatevi.

 

Adesso sella stanno un pò tirando...

Però vorrei capire (o chiarire un paio di cose).

1° come fanno le nostre associazioni accettare leggi di valori di tossine inferiori a Tot, senza l'esistenza di un sistema per controllarle.

Cioè è come dire andiamo in macchina con i limiti e togliamo il conta KM....

 

2° le tossine per ora danno fastidio solo al latte.

Come mai tutti le temono?

Cioè chi alimenta bestiame tori polli ecc. cosa gli frega?

 

3° come mai il mais estero non le ha?

E la non irrigano.

Da noi chi a vacche è da anni che tribolano.

Uno addirittura si è fatto mettere il mais da parte.

Fatte le analisi della granella niente.

Macinava il tutto alimentava le vacche e le trovava.

L'unica soluzione è di vendere il loro mais e prendere quello estero.

Fatto ciò si sono scordati del problema.

 

Comunque vedremo.

Anche il fatto del prezzo.

Cioè continua a crescere, ma da noi nessuno compera...

Perchè se trovo chi compera io a 28.5 inizio a vendere.

Perchè sperare nei 30 mi sembra troppo, poi non vorrei prenderlo post.

 

I limiti ci sono e vanno rispettati, chi non ha vacche da latte bensì tori ecc ha limite 20 ppb però se glielo dai con limite più alto poi vengono in cerca e ti chiedono come mai i tori zoppicano (già capitato) e non vogliono nè farina nè granella del raccolto di quest'anno; chi ha un disciplinare da seguire tipo quello del Grana Padano, Parmigiano o Crudo di Parma sa già che quest'anno i problemi ci sono e infatti ad un allevamento di maiali della zona hanno già comunicato che è vietato comperare e alimentare i maiali con mais di quest'anno...Per il discorso mais estero in Ungheria Romania Austria ecc devono ancora trebbiare ma quest'anno l'incognita vale anche per loro perchè a quanto pare anche lì ha fatto caldo e secco e quindi andrà analizzato pure quello quando arriverà. Solitamente con il clima che hanno sono aposto però quest'anno...Per il discorso analisi, i metodi di analisi ci sono, basta spendere soldi, non credete ai consorzi che dicono agli agricoltori che il problema non c'è e non è possibile quantificarle o le quantificano con la lampada UV...con la lampada UV mi faccio chiaro sui maroni...è il fungo che se presente emette luce fluorescente, NON la tossina; e se non c'è la fluorescenza non vuol dire quindi che non ci sia la tossina...purtroppo le analisi bisogna farle e richiedono tempo e soldi, cosa che coop e consorzi non ci sentono...Se uno non ha il kit rapido di analisi (e non intendo la lampada, intendo i kit rapidi che sono con metodo immunoenzimatico ELISA antigene anticorpo e l'estratto diluito del campione macinato va posto in uno stick, incubato a tot gradi per tot minuti e poi messo in un lettore che mi quantifica la contaminazione) esistono comunque i laboratori di analisi che solitamente la fanno con metodo HPLC (high performance light cromatograph) che è il più usato e a detta di molti il più affidabile (ripetibile e riproducibile).

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Be per i tori zoppi???

Io ho tori e ti posso dire che non sono quelle tossine che fanno male (anzi mi correggo, non solo quelle).

Cioè basta non dare mais con muffe evidenti ecc.

I tori sono ruminanti, e prima di quelle tossine ne ingeriscono molte altre.

Noi ci stiamo attenti, ai trinciati pastone ecc.

 

Comunque tralasciando il discorso zoppie, che poi diventa personale o quasi.

 

Capisco che ci sia il problema.

Però mi continua a sfuggire il rimedio.

Cioè se una cosa fa male va tolta e li non ci si discute.

Vedi polveri sottili nell'aria, e si fanno le marmitte catalitiche .

Qui mi vengono a dire che il mio mais deve rispettare dei paramenti (quasi impossibili da quello che dici....) senza darmi un rimedio?????

Mi sembra che la cosa non stia in piedi.

 

Altra cosa, dici che non vogliono ne farina e ne granella prodotta quest'anno.

Visto che l'estero è messo come o peggio di noi.

E che c'è una produzione del 30/50% in meno di prodotto.

Cosa gli daranno poi da mangiare a questi animali?

 

Come detto adesso stanno facendo un pò di confusione, correndo a dietro (giustamente ) al prodotto vecchio, e facendo un pò paura a tutti.

Poi fra un pò di tempo se vogliono dare da mangiare agli animali rischieranno le zoppie....

Altrimenti basta fare vendita senza ristalo....

 

a altra cosa anche il mio commerciante faceva questi discorsi.

Anzi peggio.

Se lo porti in un magazzino poi quando lo vendi è sempre tuo, e che le tossine quest'anno ci sono dappertutto ecc.

Poi quando gli ho proposto il mais verde è corso giù a trattarlo.

Ma dico io se ci sono per la siccità ci sono pure nel verde ho nò?

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Eh lo so, ma anche noi abbiamo problemi perchè nessuno ai quartieri alti ci dice cosa fare....la legge c'è e va rispettata ma quando si va oltre i limiti dove sono le azioni correttive?? Non si sa, si spera solo che si decida in fretta perchè con questa campagna di raccolta stiamo perdendo soldi tempo e vita e invece di raccogliere mais raccogliamo solo rogne.

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Non lo sò.

Di certo sarebbero altre spese.

Ma tanto gli allevatori ne prendono tanti ci stanno dentro....

 

Comunque per m'è continua a non tornarmi i conti.

Oggi parlando con il commerciante ancora mi ha ripetuto che ho sbagliato a non venderlo verde.

PErchè c'è il rischio tossine.

Ma dico io se questo rischio c'è perchè lui melo viene a prendere verde per seccarlo, e accollarsi tale rischio?

 

Per carità non voglio dire che non esista il problema, ma continua a non tornarmi i discorsi dei vari commercianti.

 

Voglio vedere se fra qualche mese si presenta una scarsità di mais.

E ci si trova più persone che richiedono il prodotto.

Se uno mi viene a dire che prima di acquistarlo deve fare il prelievo per le tossine.

Gli dico di ripassare l'anno prossimo perchè ho la fila che melo chiede....

 

Cioè come già detto mi sembra azzardato dire che il mais questa stagione non viene utilizzato.

Bò non so se ci fosse veramente il problema le ditte mangimistiche non riescono a risolvere nella trasformazione?

Non sò fioccando il prodotto?

 

Altra domanda, se chi secca il mais lavora bene si ha uno sviluppo ugualmente?

Cioè dove porto il mais hanno i refrigeratori.

E dicono che il fenomeno rimane più contenuto.

MA sarà vero, ho ritorniamo al discorso di prima?

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