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Le condizioni climatiche verificatesi nei recenti mesi di giugno, luglio e, che persistono nel ‘’inizio” del mese di agosto (assenza di precipitazioni e temperature comprese tra i 32 e i 42 gradi), sono ottimali per lo sviluppo dell’Aspergillus flavus, responsabile della produzione di Aflatossina B1 e B2. La produzione di Aflatossine è influenzata dal ceppo fungino, dall’umidità del substrato dove si sviluppa il fungo e dallo stress che lo stesso fungo subisce a causa delle condizioni ambientali. Il rischio di presenza delle tossine riguarda soprattutto la granella di mais, ma può riguardare, anche se in misura inferiore, i pastoni, siano essi di granella o integrali, e, meno frequentemente, il silomais. Per ridurre il rischio di contaminazione dovremo intervenire con alcune operazioni in campo, in fase di raccolta e di stoccaggio.

Verifica in campo:

Presenza di Aspergillus, per valutare il potenziale livello d’inquinamento.

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Da R.Causin – Dip. TeSAF – Università degli Studi di Padova.

Presenza di Piralide, soprattutto di seconda generazione (causa lesioni sia sulla pianta, sia sulla spiga, da cui il fungo può più facilmente penetrare nei tutoli e nelle cariossidi).

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Prevenzione degli stati di stress.

Allo scopo di attenuare per quanto possibile la presenza di micotossine, è di fondamentale importanza prevenire i principali stati di stress che la coltura del mais può incontrare, in particolare è necessario porre attenzione alla nutrizione minerale con una corretta concimazione, evitare lo stress idrico, con interventi irrigui adeguati e tempestivi e provvedere ad un efficace controllo delle malerbe.

 

 

 

 

In fase di raccolta:

 

 

 

• Effettuare la raccolta della granella con umidità compresa tra il 22 e il 24%.

 

Evitare la post-maturazione in pianta in campo con livelli di umidità inferiori al 20%.

 

• Coordinare le operazioni di raccolta, essiccazione e stoccaggio in modo che siano effettuate entro 48 ore dalla raccolta.

 

Anticipare la raccolta e il successivo invio all’essiccazione in caso di intense piogge previste: l’abbassamento termico e i possibili forti attacchi di Piralide aumentano il rischio di sviluppo di micotossine.

 

• In fase di trebbiatura limitare al massimo la rottura della granella, considerando la varietà, l’umidità e la forma della cariosside.

 

Evitare velocità di avanzamento elevate.

 

Diminuire i “giochi” di coclee ed elevatori, ed eliminare ad ogni cambio di partita i residui rimasti fermi negli spazi morti della trebbiatrice.

 

Dotare la parte crivellante della trebbiatrice di setacci che separano nel miglior modo possibile la granella dai residui vegetali, quali tutoli e pezzi di stocco.

 

Regolare correttamente la ventilazione per asportare le impurità senza perdite di granella.

 

Evitare la raccolta di spighe a contatto con il terreno attuando un’attenta e continua regolazione della testata della trebbia e verificare le condizioni di pulizia della granella.

 

Raccogliere a parte le zone di campo particolarmente stressate e inviare al centro d’essiccazione separatamente dall’intera partita.

 

Procedere, tra una partita e l’altra, ad un’accurata pulizia della trebbia utilizzando aria compressa, per eliminare tutti i residui fermi nelle parti fisse della macchina.

 

 

 

In fase di stoccaggio:

 

 

 

• Procedere alla pulizia e sanificazione dei sili e magazzini destinati alla conservazione del cereale.

 

• In fase di caricamento dei silos minimizzare la possibilità di rotture e fessurazioni.

 

Prevenzione dello sviluppo di parassiti all’interno dei silos.

 

Portare il cereale essiccato il più velocemente possibile ad una temperatura inferiore ai 20-22 °C.

 

Portare la massa del cereale stoccato, durante l’inverno, ad una temperatura media inferiore ai 10 °C.

 

 

 

Il Controllo durante la fase di conservazione delle contaminazioni da micotossine dipende dai seguenti fattori operativi:

 

 

 

Uniformità delle partite stoccate.

 

Bassa umidità del cereale (12-13%).

 

Bassa temperatura di stoccaggio (inferiore ai 10-12 °C).

 

Elevato stato igienico delle strutture e attrezzature di stoccaggio e di convogliamento.

 

 

 

Durante l’utilizzo:

 

 

  • Analizzare l’alimento prima di somministrarlo al bestiame in lattazione.
  • Analizzare periodicamente la presenza di Aflatossina M1 nel latte.

Modificato da agri81
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Le nuove varietà pionner sono un disastro, in primis il 1028 e poi il 1733.

L f58 seminato presto ed in asciutta sta dando ottimi risultati. In terreni pieni di sassi raccolgono 70-75 q.li ettaro con il 14 di umidità. In terra buona ci sono 120 q.li, non ha un grande peso specifico ma è sana, zero tossine.

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Sicuramente il peggiore è A46, F73 o un T56 così averne su suoli drenanti e leggeri anche se alla fine ci perdi comunque dai 600, ma se semini presto non c'è che dire...problemi meno ovunque. Comunque qualcosa di bellino c'è e molte vecchie glorie reggono meglio dei siglati nuovi.

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Sicuramente il peggiore è A46, F73 o un T56 così averne su suoli drenanti e leggeri anche se alla fine ci perdi comunque dai 600, ma se semini presto non c'è che dire...problemi meno ovunque. Comunque qualcosa di bellino c'è e molte vecchie glorie reggono meglio dei siglati nuovi.

 

Differenze di posti e terreni.... nei miei terreni A46 è un must....sano bello e produttivo... qualche problemino di allettamento ma basta seminarlo un pelo più rado...mai sceso sotto i 135ql/ha secco...in annate piovose arrivato oltre i 150ql.... F73 da me sempre disastroso.... che a vedere le tabelle dei campi prova dovrebbe essere tra i più produttivi....

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Sulla sanità no sempre al top delle micotossine persino senza muffe evidenti anche con le muffe rosa al gambo...uno dei motivi che si ribalta, F73 regge in vallata figuriamoci uno degli ambienti più estremi solo il Baika reggeva e non solo lì anche in zone più grasse e meno sfigate e instabili. Il vero problema è che manca un buon precoce da trinciato.

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Se ti fa un paio di temporali in giugno e luglio, il precoce produce in asciutta, viceversa non si porta a casa gran che. Il mais è una coltura che va irrigata se si vogliono far quintali.

L'ho fatta anch'io questa scoperta di fare l'F58 in asciutta.

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Se ti fa un paio di temporali in giugno e luglio, il precoce produce in asciutta, viceversa non si porta a casa gran che. Il mais è una coltura che va irrigata se si vogliono far quintali.

L'ho fatta anch'io questa scoperta di fare l'F58 in asciutta.

Qui con f58 seminato presto raccolgono mediamente 75 q.li ettaro (almeno così dicono), e la granella è bella.

Il Ronaldinho è un disastro, è andato in stress già i primi di giugno mentre l f58 reggeva ancora. Io vedo che quando va in stress non resiste, si seccano subito le prime foglie.

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Qui con f58 seminato presto raccolgono mediamente 75 q.li ettaro (almeno così dicono), e la granella è bella.

Il Ronaldinho è un disastro, è andato in stress già i primi di giugno mentre l f58 reggeva ancora. Io vedo che quando va in stress non resiste, si seccano subito le prime foglie.

Che produzioni ti attendi nella tua zona?

Qua zona portogruarese credo che si salvino le classi più precoci, i classe 400 credo che i 100 q.li ettaro li portano a casa, classi più tardive con alcuni600 che non hanno nemmeno butatto fuori la pannocchia. ovviamente in asciutta.

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Quest'anno il ronaldinho nel basso veneto con le piogge di fine giugno in piena fioritura non ha sofferto moltissimo, però anche i classe 500 non erano distanti e ai primi di luglio hanno fiorito con il terreno ancora molto umido.

Ergo quest'anno il ronaldinho farà discretamente, come nel 2013, ma credo che qualsiasi classe 500 seminato in terreno non umido al momento di semina, i 110-120 qli secco li porta a casa.

 

Personalmente mi sta impressionando il dkc 5830, ottimo stay green e con delle belle pannocchie, vedremo il responso della pesa

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Che produzioni ti attendi nella tua zona?

Qua zona portogruarese credo che si salvino le classi più precoci, i classe 400 credo che i 100 q.li ettaro li portano a casa, classi più tardive con alcuni600 che non hanno nemmeno butatto fuori la pannocchia. ovviamente in asciutta.

In irriguo il più precoce che abbiamo è il 423, li ci sono q.li, non lo do via per meno di 150 secco al 14%. Così come il 1570. Le altre varietà nuove pionner sono il disastro. Ottime sono le vecchie Kelada e Lolita.

 

Il punto è che da metà giugno ci sono 35 gradi fissi (con punte di 38-40) e borino che asciuga ogni angolo nascosto. I 100mm di pioggia di 15 giorni fa in 6 giorni sono svanini nel nulla.

 

In asciutta qui c'è solo f58 e qualche Ronaldinho

Modificato da JD7810
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Qui con f58 seminato presto raccolgono mediamente 75 q.li ettaro (almeno così dicono), e la granella è bella.

Il Ronaldinho è un disastro, è andato in stress già i primi di giugno mentre l f58 reggeva ancora. Io vedo che quando va in stress non resiste, si seccano subito le prime foglie.

Dipende molto anche dalla tipologia di terreno...e dalla piovosità di questo ultimo periodo. Qui tra giugno e luglio accumulati in totale 44 mm...e siamo stati fortunati ad avere 33 mm a metà giugno...

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