Giangi Inviato 6 Agosto 2014 Condividi Inviato 6 Agosto 2014 Da qualche giorno con i miei clienti l'argomento principe è "come tornare a fare utile, se non addirittura a poter ricavare uno stipendio in azienda". Tale argomento è diventato molto caldo in seguito alla comunicazione del prezzo del latte per luglio ed agosto. Molti allevatori asseriscono di avere un costo produzione/litro praticamente identico se non inferiore a quello base al quale gli viene pagato il latte. Sinceramente credo sia un po' un cane che si morde la coda, ma sono curioso di conoscere i pareri degli amici del forum. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fr@nco Inviato 7 Agosto 2014 Condividi Inviato 7 Agosto 2014 se si sapesse la risposta la domanda non esisterebbe Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tripleboss Inviato 9 Agosto 2014 Condividi Inviato 9 Agosto 2014 Difficile, comunque DEVI diventare piu bravo. Non c'è alternativa, in nessun settore non solo nel nostro. Investimenti piu accurati e piu lungimiranti. Porsi degli obbiettivi, (CR,PR, monitoraggio dei numeri della stalla). Per quanto se ne dica è la prima volta che a fronte di un calo del prezzo del prodotto finito,(latte) vi è un calo anche del costo alimentare(soia-mais-fieno). Trattare sempre tutto, rimanere fedeli ai propri fornitori, ma sempre confrontarsi con chi vuole entrare, se il fornitore abituale poi è fuori strada e non rientra si cambia. Non prendere MAI decisioni affrettate, tendenzialmente si sbaglia meno. Lavorare bene, FORMARSI,investire su se stessi, terzializzare lavori che necessitano attrezzature che non si ripagano nei 5 anni. Seguire con costanza gli andamenti del mercato in generale, e comprare quando il prezzo è basso, fare magazzino, paglia-fieno-mais da trinciato. Non ultima un pò di fortuna. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fr@nco Inviato 9 Agosto 2014 Condividi Inviato 9 Agosto 2014 Difficile, comunque DEVI diventare piu bravo. Non c'è alternativa, in nessun settore non solo nel nostro. Investimenti piu accurati e piu lungimiranti. Porsi degli obbiettivi, (CR,PR, monitoraggio dei numeri della stalla). Per quanto se ne dica è la prima volta che a fronte di un calo del prezzo del prodotto finito,(latte) vi è un calo anche del costo alimentare(soia-mais-fieno). Trattare sempre tutto, rimanere fedeli ai propri fornitori, ma sempre confrontarsi con chi vuole entrare, se il fornitore abituale poi è fuori strada e non rientra si cambia. Non prendere MAI decisioni affrettate, tendenzialmente si sbaglia meno. Lavorare bene, FORMARSI,investire su se stessi, terzializzare lavori che necessitano attrezzature che non si ripagano nei 5 anni. Seguire con costanza gli andamenti del mercato in generale, e comprare quando il prezzo è basso, fare magazzino, paglia-fieno-mais da trinciato. Non ultima un pò di fortuna. puoi fare quello che vuoi ma i conti non tornano mai ...oltretutto l'agricoltura/zootecnia è un settore che le variabili incidono troppo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 9 Agosto 2014 Condividi Inviato 9 Agosto 2014 Eccoti servito giangi.. prendi il messaggio di tripleboss lo stampi e lo attacchi sui portoni delle stalle di tutti quelli che si fanno troppe domande.. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fr@nco Inviato 9 Agosto 2014 Condividi Inviato 9 Agosto 2014 si si bisogna crederci Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tripleboss Inviato 10 Agosto 2014 Condividi Inviato 10 Agosto 2014 puoi fare quello che vuoi ma i conti non tornano mai ...oltretutto l'agricoltura/zootecnia è un settore che le variabili incidono troppo Potresti spiegarti meglio? Ok, ma se i conti non tornano mai, perchè fai questo mestiere? Io non sto certo diventando milionario, ma se i conti non tornassero mai, non sarei certo qui ad alzarmi TUTTI i giorni alle 5. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cremonese 61 Inviato 10 Agosto 2014 Condividi Inviato 10 Agosto 2014 Secondo la mia opinione, sono due le tipologie de azienda che possono sostenere in futuro il confronto con i mercati europei/mondiali, la prima si tratta di un'azienda a conduzione famigliare (no dipendenti) con vari componenti molto motivati e molto informati sulle tecniche e le pratiche da svolgere in azienda, aziende di questo tipo necessitano inoltre di ampie superfici di terreno in modo di approvvigionarsi di quasi tutte le materie prime come suggeriva il messaggio di @tripleboss,bisogna crederci, essere disposti a lavorare molto con la passione, stiamo osservando giorno per giorno che altri settori economici stanno morendo, se non crediamo nella terra in che cosa dovremmo credere,la seconda tipologia aziendale è quella dei grandi numeri ma grandi davvero cioè aziende che riescono a trasformare i loro prodotti( latte,carne) direttamente e avere una rete vendita adeguata, e questo processo avverrà in quanto ad ogni azienda medio piccola che chiude si ha un' accorpamento ad una più grande, ovvio che in entrambe le tipologie il fiuto e l'intelligenza di chi conduce è fondamentale, io sono ottimista, dobbiamo crederci, non siamo un popolo di ignoranti, ci batteremo fino all'ultimo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fr@nco Inviato 10 Agosto 2014 Condividi Inviato 10 Agosto 2014 (modificato) Potresti spiegarti meglio? Ok, ma se i conti non tornano mai, perchè fai questo mestiere? Io non sto certo diventando milionario, ma se i conti non tornassero mai, non sarei certo qui ad alzarmi TUTTI i giorni alle 5. io faccio questo mestiere sopratutto perchè mi piace non di certo per il reddito ..soldi si facevano 20/30 anni fà non ora ..a me alzarmi alle 5 della mattina non mi pesa nulla ..i conti non tornano mai perchè il margine delle entrate/uscite è sempre più sottile t credi che gli allevatori c'è l'hanno a gusto a protestare perchè il latte è stato abbasato di 1 cent cacchio solo 1 cent ...e poi ti basta una piccola variabile per farti andare sotto.. e recuperare è dura ..questa è la realtà... poi c sono le eccezioni ma purtroppo non bastano quelle a compensare ...basta vedere quante aziende stanno chiudendo...infine provocatoriamente ti dico... dai i tuoi premi PAC a me e tu continui ad andare avanti con l'elenco di cose (giustissime) che hai scritto ...e voglio vedere dove vai a dimenticavo ne ho visti parecchi di allevatori in "riunione" con l'alimentarista per trovare una soluzione perche il mais o la soia era aumentata e quindi si andava sotto...poi potete dire tutta la teoria che vi pare ma la realtà è dura se vogliamo fare gli struzzi facciamolo... @ cremonese chiudono anche le grandi aziende se t interessa c'è n'è una che fa parmiggiano di 1500 vacche in lattazione a 25milioni e ancora non hanno tolto le quote ..vedrai dopo come si balla Modificato 10 Agosto 2014 da fr@nco Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 10 Agosto 2014 Condividi Inviato 10 Agosto 2014 Franco se non ricordo male stai pensando di costruire la stalla nuova, o la stai già facendo.. Se il margine delle entrate/uscite è sempre più sottile con cosa la pagherai? Cremonese: non sono molto convinto nelle 2 tipologie che hai descritto. Pensa solo a una cosa...quante stalle c'erano nel tuo comune 15 anni fa a conduzione famigliare senza dipendenti? Ora? Qui da me su 13 stalle 5 hanno un dipendente, 2 ne hanno 2, ma 15 anni fa erano tutte senza dipendenti. La seconda opzione quella dei grandi numeri che si devono trasformare/vendere il prodotto...in olanda o in germania forse anche potrebbe funzionare ma in italia? Ci mettiamo a fare concorrenza hai supermercati o al grana o parmigiano..mah Secondo me il futuro farà rimanere in piedi le stalle che ha detto tripleboss, e cioè quelle che si tengono aggiornate, che studiano, che diventano "brave". Quello che conta veramente sono i numeri di stalla, da li poi gira tutto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cremonese 61 Inviato 10 Agosto 2014 Condividi Inviato 10 Agosto 2014 Secondo me il futuro farà rimanere in piedi le stalle che ha detto tripleboss, e cioè quelle che si tengono aggiornate, che studiano, che diventano "brave". Quello che conta veramente sono i numeri di stalla, da li poi gira tutto. Senza dubbio ciò che ha affermato @tripleboss è molto valido ed è una buona base di partenza, ma permettimi, se uno ha la fortuna di avere un nucleo di persone, affiatate, non è un notevole vantaggio?.(di realta così dalle mie parti ci sono e funzionano alla grande),poi per quanto concerne le grandi realtà ; esistono nella mia zona cooperative, gestite da persone con capacità strordinarie, hanno i bilanci in positivo, e prezzi ai conferenti da invidia (peccato che alcune non accettano nuovi soci),come mai? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 10 Agosto 2014 Condividi Inviato 10 Agosto 2014 Senza dubbio ciò che ha affermato @tripleboss è molto valido ed è una buona base di partenza, ma permettimi, se uno ha la fortuna di avere un nucleo di persone, affiatate, non è un notevole vantaggio?.(di realta così dalle mie parti ci sono e funzionano alla grande),poi per quanto concerne le grandi realtà ; esistono nella mia zona cooperative, gestite da persone con capacità strordinarie, hanno i bilanci in positivo, e prezzi ai conferenti da invidia (peccato che alcune non accettano nuovi soci),come mai? Bè ovvio che se uno ha la fortuna di avere un nucleo di persone che lavorano in az è un vantaggio, ma quante ce ne sono? Ti rifaccio la domanda per curiosità mia personale..nel tuo paese quante stalle ci sono? Di queste quante hanno operai? E quante sono gestite da persone sotto i 35 anni? Riguardo alle big farm hai cambiato e ora concordo. Associarsi in cooperative può portare buoni frutti. Quelle che non accettano nuovi soci è perchè provabilmente trasformano il proprio latte in formaggio, e molti formaggi hanno un regolamento e le quote di produzione. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tripleboss Inviato 11 Agosto 2014 Condividi Inviato 11 Agosto 2014 (modificato) io faccio questo mestiere sopratutto perchè mi piace non di certo per il reddito poi c sono le eccezioni ma purtroppo non bastano quelle a compensare e ancora non hanno tolto le quote ..vedrai dopo come si balla Mi soffermo su queste tre affermazioni: Definisci alcune aziende come delle eccezzioni, quindi riconosci che si puo fare reddito, cercherei umilmente di imparare da loro. Le quote, senza aprire un dibattito che dura da tren'anni, nel mio piccolo sono sempre stato un costo, a favore di chi le vacche non le mungeva e dei faccendieri di turno. Quel che sarà con certezza non lo sa nessuno, ma è certo che le quote, non hanno tutelato il prezzo del prodotto. Se il prezzo calera a causa della dismissione del regime quote, credo che conseguentemente calerà il latte sul mercato, perchè con la passione senza reddito non si va da nessuna parte Senza dubbio ciò che ha affermato @tripleboss è molto valido ed è una buona base di partenza, ma permettimi, se uno ha la fortuna di avere un nucleo di persone, affiatate, non è un notevole vantaggio?.(di realta così dalle mie parti ci sono e funzionano alla grande),poi per quanto concerne le grandi realtà ; esistono nella mia zona cooperative, gestite da persone con capacità strordinarie, hanno i bilanci in positivo, e prezzi ai conferenti da invidia (peccato che alcune non accettano nuovi soci),come mai? Questa categoria di aziende sopravviverà e avrà una marcia in piu rispetto le altre, (costo della manodopera basso), ma sarà comunque una minoranza o una nicchia, poichè i nuclei familiari numerosi sono pochi. Per il discorso cooperative è piu complesso, sono orgogliosamente socio di una delle cooperative piu importanti nella raccolta e da poco anche nella trasformazione del latte a livello nazionale, noi lasciamo le porte aperte, non tutti lo fanno. Non è sempre facile far capire ai soci che comunque si deve crescere, rinunciando a volte a dividendi migliori, qui torna il discorso della lungimiranza. Le cooperative che fanno utili ma al contempo non aprono a nuovi soci , quindi non crescono, oggi vanno bene ma non so se nel medio lungo periodo questa strategia sarà vincente. Allo stesso modo non è facile far capire all'assemblea dei soci, di aprire le porte di casa loro, magari hanno sudato per costruirla, a terzi. Non ultimo i terzi spesso vogliono entrare, ma non vogliono pagare le quote di ingresso. chiudo OT Modificato 11 Agosto 2014 da MET80100 unione messaggi consecutivi Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cremonese 61 Inviato 11 Agosto 2014 Condividi Inviato 11 Agosto 2014 (modificato) Bè ovvio che se uno ha la fortuna di avere un nucleo di persone che lavorano in az è un vantaggio, ma quante ce ne sono? Ti rifaccio la domanda per curiosità mia personale..nel tuo paese quante stalle ci sono? Di queste quante hanno operai? E quante sono gestite da persone sotto i 35 anni? Riguardo alle big farm hai cambiato e ora concordo. Associarsi in cooperative può portare buoni frutti. Quelle che non accettano nuovi soci è perchè provabilmente trasformano il proprio latte in formaggio, e molti formaggi hanno un regolamento e le quote di produzione. Spero di essere esauriente con la mia risposta.Con le attrezzature e le pratiche odierne e con l'ausilio di un conterzista nelle fasi di maggior impegno anche essendo in pochi (penso 2/3 persone) si possono gestire grandi superfici/allevamenti,e questo amplia di molto le opportunità, è solo secondo me che si deve cambiare mentalità e operare poco alla volta una metamorfosi aziendale, accettare una buona volta di non guardare il nostro orticello, ma in futuro sarà sempre più incombente confrontarsi con realtà globali e possibilmente uscirne vincenti, e poi io sono fiducioso sul fatto che i nostri giovani una volta che non sanno dove sbatter la testa per lavorare torneranno alla terra (lo incominciamo a vedere già ora).Poi non ho cambiato opinione riguardo alle big aziende le vedo come realtà parallele alle cooperative, oppure anche cooperative di poche big aziende, (perché no?), la cosa importante è essere padroni di quello che stiamo producendo e non subire le solite vessazioni e dover accettare compromessi francamente inaccettabili.Ciao. Modificato 11 Agosto 2014 da cremonese 61 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fr@nco Inviato 11 Agosto 2014 Condividi Inviato 11 Agosto 2014 (modificato) Mi soffermo su queste tre affermazioni: Definisci alcune aziende come delle eccezzioni, quindi riconosci che si puo fare reddito, cercherei umilmente di imparare da loro. Le quote, senza aprire un dibattito che dura da tren'anni, nel mio piccolo sono sempre stato un costo, a favore di chi le vacche non le mungeva e dei faccendieri di turno. Quel che sarà con certezza non lo sa nessuno, ma è certo che le quote, non hanno tutelato il prezzo del prodotto. Se il prezzo calera a causa della dismissione del regime quote, credo che conseguentemente calerà il latte sul mercato, perchè con la passione senza reddito non si va da nessuna parte Tripleboss te le faccio io due domande che sono anche delle risposte Hai una stalla? se si chi gestisce la parte finanziaria? quante stalle stanno chiudendo da te? (qua tantissime saranno tutti pessimi manager ? chissà però io credo che c sia qualche altro problemino) e poi che tra l'altro non mi hai ancora risposto ...dove vai senza premi pac? ti sei mai chiesto perchè c'è tutta questa valanga di domande di psr? quante stalle vedi fare migliorie senza psr? sono pochissime eppure prima si facevano capannoni enormi a mutui bancari ... e ti dico questo anche se io ho una azienda sana non ho debiti ( per ora )che fa i salti mortali per migliorare e ingrandire e questo caro tripleboss lo fà fare la passione ..perchè la passione ti fà comprare una cosa che serve all'atività anche se quel mese il tuo stipendio è prossimo allo zero.. personalmente se andassi a vedere SOLO il reddito farei il capostalla in qualche azienda starei meglio p.s. magari sbaglio ma secondo me sei un tecnico parli troppo come un libro stamapato... Modificato 11 Agosto 2014 da fr@nco Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fr@nco Inviato 11 Agosto 2014 Condividi Inviato 11 Agosto 2014 Franco se non ricordo male stai pensando di costruire la stalla nuova, o la stai già facendo.. Se il margine delle entrate/uscite è sempre più sottile con cosa la pagherai? Cremonese: non sono molto convinto nelle 2 tipologie che hai descritto. Pensa solo a una cosa...quante stalle c'erano nel tuo comune 15 anni fa a conduzione famigliare senza dipendenti? Ora? Qui da me su 13 stalle 5 hanno un dipendente, 2 ne hanno 2, ma 15 anni fa erano tutte senza dipendenti. La seconda opzione quella dei grandi numeri che si devono trasformare/vendere il prodotto...in olanda o in germania forse anche potrebbe funzionare ma in italia? Ci mettiamo a fare concorrenza hai supermercati o al grana o parmigiano..mah Secondo me il futuro farà rimanere in piedi le stalle che ha detto tripleboss, e cioè quelle che si tengono aggiornate, che studiano, che diventano "brave". Quello che conta veramente sono i numeri di stalla, da li poi gira tutto. la stalla la devo fare agri sto aspettando il psr senza non c penso nemmeno...la notte voglio dormire ancora ... se eventualmente non entro in graduatoria o se tardano troppo l'alternativa sono i capannoni usati .. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tripleboss Inviato 11 Agosto 2014 Condividi Inviato 11 Agosto 2014 (modificato) Tripleboss te le faccio io due domande che sono anche delle risposte Hai una stalla? se si chi gestisce la parte finanziaria? quante stalle stanno chiudendo da te? (qua tantissime saranno tutti pessimi manager ? chissà però io credo che c sia qualche altro problemino) e poi che tra l'altro non mi hai ancora risposto ...dove vai senza premi pac? ti sei mai chiesto perchè c'è tutta questa valanga di domande di psr? quante stalle vedi fare migliorie senza psr? sono pochissime eppure prima si facevano capannoni enormi a mutui bancari ... e ti dico questo anche se io ho una azienda sana non ho debiti ( per ora )che fa i salti mortali per migliorare e ingrandire e questo caro tripleboss lo fà fare la passione ..perchè la passione ti fà comprare una cosa che serve all'atività anche se quel mese il tuo stipendio è prossimo allo zero.. personalmente se andassi a vedere SOLO il reddito farei il capostalla in qualche azienda starei meglio p.s. magari sbaglio ma secondo me sei un tecnico parli troppo come un libro stamapato... Eccomi Fr@anco: Inizio a risponderti, certo che ho una stalla, e di seguito trovi alcuni numeri di oggi della mia stalla:[ATTACH=CONFIG]21585[/ATTACH] [ATTACH=CONFIG]21586[/ATTACH] La parte finanziaria la gestisco io insieme a mia moglie che è ragioniera, mi occupo anche delle varie tasse e della fatturazione attiva e passiva. Stalle dalle mie parti ne han sempre chiuso, in questo periodo però a parte chi è arrivato a fine carriera, non ne stanno chiudendo. Ne han chiuse parecchie nei 2 anni precedenti a favore del business, (se lo è stato e lo sarà), del biogas, capitalizzando il valore delle quote. La pac la uso, non ho mai detto che i soldi della pac non servono. Sui psr mi chiedo come mai non venissero fatti prima,(c'erano abbastanza soldi? O meglio in tempi di gloria le banche ti finanziavano comunque?) io nei limiti delle mie possibilità li ho sempre fatti 2 volte mi è andata bene una volta no. Le banche hanno stretto, lo sappiamo, ho anche aperto un tread in un'altra area del forum per capire a che prezzo ci finanziano i $$$... In questo son daccordo con tè:" e ti dico questo anche se io ho una azienda sana non ho debiti ( per ora )che fa i salti mortali per migliorare e ingrandire e questo caro tripleboss lo fà fare la passione ..perchè la passione ti fà comprare una cosa che serve all'atività anche se quel mese il tuo stipendio è prossimo allo zero.. personalmente se andassi a vedere SOLO il reddito farei il capostalla in qualche azienda starei meglio". Di tecnico ho solo un diploma. Parliamo invece di numeri della stalla, son quelli che ci fan fare reddito e confrontiamoci, nelle mie tabelle trovi, gg di lattazzione, parto concepimento, pr e hdr, i miei dati sono sicuramente migliorabili e in seconda parliamo del costo alimentare, costo litro giorno. Modificato 11 Agosto 2014 da tripleboss Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 11 Agosto 2014 Condividi Inviato 11 Agosto 2014 Spero di essere esauriente con la mia risposta.Con le attrezzature e le pratiche odierne e con l'ausilio di un conterzista nelle fasi di maggior impegno anche essendo in pochi (penso 2/3 persone) si possono gestire grandi superfici/allevamenti,e questo amplia di molto le opportunità, è solo secondo me che si deve cambiare mentalità e operare poco alla volta una metamorfosi aziendale, accettare una buona volta di non guardare il nostro orticello, ma in futuro sarà sempre più incombente confrontarsi con realtà globali e possibilmente uscirne vincenti, e poi io sono fiducioso sul fatto che i nostri giovani una volta che non sanno dove sbatter la testa per lavorare torneranno alla terra (lo incominciamo a vedere già ora).Poi non ho cambiato opinione riguardo alle big aziende le vedo come realtà parallele alle cooperative, oppure anche cooperative di poche big aziende, (perché no?), la cosa importante è essere padroni di quello che stiamo producendo e non subire le solite vessazioni e dover accettare compromessi francamente inaccettabili.Ciao. In 2/3 persone si riescono a gestire grandi allevamenti? Certo se ti fai 15/16 ore al giorno festivi compresi, ma poi cominci in fretta a chiederti ma chi me lo fa fare... Se speri che i giovani tornino a mungere le vacche l'italia deve andare male ma male...Il nostro è un lavoro troppo complicato, da questo punto di vista ha ragione franco, la passione gioca un ruolo fondamentale. Non è come guidare un trattore..in una stalla ci sono una marea di variabili che le riesci a gestire solo con la passione. Il giovane di turno che non sa dove sbattere la testa in stalla anche ci viene ma quanto dura? Alla prima occasione migliore alza i tacchi...oppure spera che papino o zietto chiudano baracca per vivere di rendita o quasi. Qualche mese fa un losco figuro mi aveva mandato una foto dalla sala anafi che c'era una riunione sulla genetica del futuro..era seduto indietro e fotografando chi parlava davanti a lui ho visto solo cape bianche e pelate..Dai non raccontiamoci frottole, i giovani nel nostro settore non ci sono.. tripleboss: ottimi dati, bravo! si vede che sei stato in america:clapclap: Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bnch Inviato 12 Agosto 2014 Condividi Inviato 12 Agosto 2014 2 3 persone ce la fanno a gestire una grande stalla solo se hai i robot di mungitura, altrimenti ti devi fare un mazzo grande come una casa per non dire altro, e conosco chi se lo fa ma non ne vale la pena I giovani che ci sono almeno quelli che vedo io sono solo i figli dei padroni, basta, altri non ne vedo che lavorano in azienda... sui trattori invece ce ne sono molti di più... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tripleboss Inviato 12 Agosto 2014 Condividi Inviato 12 Agosto 2014 (modificato) Per grandi allevamenti di che numero parliamo? > 500? >1000? >2000?> 5000? Pò valley: qualche grande allevamento c'è(700-1000), se dovessimo stilare un grafico di come vanno le cose in questi allevamenti, l'efficenza dell'allevamento diminuisce all'aumentare dei capi, il personale diminuisce all'aumentare dei capi, risultato,i grandi allevamenti vanno in crisi prima dei piccoli. In america questo non succede, perchè la redditività dell'allevamento non va in funzione al numero di animali, ma è molto piu random, è figlia del buon o cattivo managment,la manodopera costa meno e non si fa economia sul personale. Concludendo non credo che poche persone possano seguire grandi allevamenti con reddito, anzi... Per seguire gli animali ci vuole tempo voglia e ancora tempo, ci si può affidare al personale, ma a parte la mungitura e la cura della pulizia degli ambienti, poi ci vuole personale qualificato, personale che usi il pc, conosca l'alimentazione, faccia test per la chetosi, sincronizzi gli animali,( ovsync o i podometri), mascalcia,ecc, senza contare tutto l'iter dei vitelli... E come dice Agri i nostri quando trovan di meglio vanno, e quelli che vengon da fuori raramente ne sono all'altezza. tripleboss: ottimi dati, bravo! si vede che sei stato in america:clapclap: Di solito sto tra il 18 e il 20, ma le ultime tre tornate di diagnosi sono state una m. Allora sono andato all'attacco delle manze per recuperare parti. Modificato 12 Agosto 2014 da MET80100 unione messaggi consecutivi Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio03 Inviato 12 Agosto 2014 Condividi Inviato 12 Agosto 2014 Sui giovani sono d'accordo con @bnch... Quasi nessuno in classe con me è appassionato di animali e d'allevamento...quelli che hanno passione sono quelli che sono cresciuti in stalla diciamo...che questa passione ce l'hanno nel sangue...come me... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cremonese 61 Inviato 12 Agosto 2014 Condividi Inviato 12 Agosto 2014 2 3 persone ce la fanno a gestire una grande stalla solo se hai i robot di mungitura, altrimenti ti devi fare un mazzo grande come una casa per non dire altro, e conosco chi se lo fa ma non ne vale la pena I giovani che ci sono almeno quelli che vedo io sono solo i figli dei padroni, basta, altri non ne vedo che lavorano in azienda... sui trattori invece ce ne sono molti di più... Si la mia considerazione era fatta su stalle e aziende che adottano tecnologie all'avanguardia, cosa che ritengo quasi indispensabile per coadiuvare alla tenuta del reddito aziendale, sicuramente gli anni a venire, con la nuova pac, la situazione dei mercati ed economica,porterà ad una nuova scrematura delle aziende attive, questa sarà tanto minore quanto più riusciranno ad ingegnarsi e porsi all'avanguardia le nostre aziende. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Luca88SD Inviato 12 Agosto 2014 Condividi Inviato 12 Agosto 2014 Da me è il contrario, tantissimi giovani hanno messo aziende con bestiame, chi maiali, pecore, mucche, capre, magari cose che i padri hanno lasciato perdere, ed era roba dei nonni, da me si sta credendo nel bestiame e lasciando perdere il resto. I miei "vicini d'azienda" sono tutti giovani, anno più o anno meno, ed è una grande cosa. Pensa che io ho 25 anni (26 tra poco) e i miei vicini che hanno pecore, mucche, capre ed altro hanno 18,19,23,27 e ogni uno con la sua azienda, io sono l'unico che non ha bestiame li in mezzo ed ho il vivaio con le altre lavorazioni. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marbury Inviato 12 Agosto 2014 Condividi Inviato 12 Agosto 2014 Per mettere su l'azienda ci vuole poco ma poi ci campi? Anche da me parecchi erano partiti mille e ora cercano di restituire i contributi.. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fabio03 Inviato 12 Agosto 2014 Condividi Inviato 12 Agosto 2014 Per mettere su l'azienda ci vuole poco ma poi ci campi? Anche da me parecchi erano partiti mille e ora cercano di restituire i contributi.. Esatto. Secondo me per tirare avanti devi già avere un'azienda...se dovessi cominciare da zero sicuramente lascerei perdere con le condizioni economiche odierne di questo paese. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.