Ospite albe 86 Inviato 16 Maggio 2013 Condividi Inviato 16 Maggio 2013 (modificato) Green Deere di tutto ciò se ne è già parlato diffusamente in passato. Ognuno ha le proprie opinioni e penso che non sia molto interessante continuare a battibeccare tra favorevoli e contrari, anche perchè la questione mi sembra essere stata già largamente dibattuta in passato. Quindi rispondo a questo tuo intervento ma poi cercherei di limitarci a questioni più tecniche, anche perchè comunque c'è un'altra discussione più idonea a parlare di queste questioni. Detto questo non vedo come il settore del biogas "stia rovinando tutto" come tu dici. Si è già dibattuto lungamente sul fatto che il primo conto energia aveva delle criticità che hanno portato scompensi che sarebbero potuti essere gestiti molto più facilmente con una legge scritta in altro modo, ma ormai così è e ce la teniamo, mentre quella nuova ha talmente mortificato il settore che ormai il problema a mio avviso non si pone nemmeno più. L'unico vero scompenso che il settore biogas ha creato è stato quello nel mercato degli affitti, ma sempre a causa di un'errata programmazione e autorizzazione e comunque spesso limitatamente ad alcune zone. Il biogas però ha anche creato occupazione, con l'assunzione di nuovo personale aziendale, ha dato molto più lavoro a contoterzisti, meccanici, elettricisti, ditte di impiantistica e tutto un indotto che ci ruota attorno. Ma non solo, si è dato nuovo impulso alla meccanizzazione e quindi a tutti i commercianti agricoli sia di macchine che di prodotti per l'agricoltura e, cosa che spesso i coltivatori dimenticano, ha dato nuovo impulso al mercato del mais. Quindi già solo per questo si può dire che il biogas abbia avuto dei risvolti positivi sulla maggior parte dei territori coinvolti. Poi si può star qui a parlare di etica, ma allora, era etico pagare il mais 13 euro al quintale spingendo così molti a non seminare?? eppure la fame nel mondo non è una novità. Era etico il set-aside (obbligo di lasciare improduttivi i campi per il 10% della superficie)?? Sarà etico il greening che obbligherà a lasciare l'8% dei terreni "liberi" a fini ambientali e paesaggistici?? E' etico obbligare ad una rotazione in cui magari sono presenti colture industriali o comunque poco produttive, dovendo magari rinunciare al mais che è la coltura sequestra più CO2 dall'atmosfera in assoluto??? Non mi sembrano temi di poco conto, eppure guardacaso vengono trattati molto meno col dente avvelenato, chissà perchè... Sicuramente non è facile far andare l'impianto sempre al 100%, i problemi capitano a tutti e molto più sovente di quello che si possa pensare, ho già sentito molti casi di digestori bloccati. Però bisogna sfatare il tabù dei contratti con l'enel, gli impianti non sono obbligati a mantenere una certa quota di vendita e non ci sono penali come tutti dicono. Comunque fidatevi che i produttori sono loro in primis a voler essere costanti a consegnare il più possibile. Poi se sei convinto che il biogas non sia addirittura nemmeno redditizio non vedo perchè dovresti preoccupartene. Altro errore è pensare che il biogas non stia in piedi a livello energetico, ci sono molti studi in cui è comprovato che il biogas rende 5 o 6 volte tutta l'energia spesa per produrre, quindi è un processo che, a fronte di una spesa energetica, ha comunque un "ricavo" di molto superiore al consumo, perciò il bilancio è positivo e non solamente negativo come nell'utilizzo di energia da fonti fossili. Di sicuro nessuno nega che questi "costi" energetici non ci siano, però comunque è come fare un investimento per averne un ritorno, non c'è niente che abbia solo ritorni, perchè anche i pannelli fotovoltaici hanno un costo energetico a produrli, trasportarli, montarli ed infine a smaltirli eppure nessuno tende a parlarne. Stesso discorso per il prezzo dell'energia in bolletta, tutti accusano il biogas ma in realtà ci sono altre fonti rinnovabili che in bolletta incidono molto ma molto di più, come ad esempio i primi fotovoltaici che incassano 0,44 più ancora il valore netto dell'energia. A conclusione del discorso e per buona pace di tutti dico comunque che con l'attuale conto energia ormai gli impianti a biomassa sono infattibili per puri discorsi economici, quindi ormai a biomasse nobili quello che è stato è stato, ed il futuro è riservato allo sfruttamento di relfui o sottoprodotti od addirittura a rifiuti. Modificato 16 Maggio 2013 da albe 86 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 17 Maggio 2013 Condividi Inviato 17 Maggio 2013 senza polemica...a me l'hanno girata e io la giro a voi. MAIS NEI BIOGAS, COPAGRI LOMBARDIA: LA NOSTRA REGIONE PRIMA IN QUESTA SCONCERTANTE CLASSIFICA. CHIESTO L'INTERVENTO URGENTE DELL'ASSESORE FAVA AFFINCHE' SI SOSPENDA L'UTILIZZO DEL MAIS NEI DIGESTORI La Regione Lombardia purtroppo è prima al mondo per quantità di mais destinato ad impianti di biogas. Un primato sconvolgente. Roberto Cavaliere, Presidente di Copagri Lombardia, ha inviato all'Assessore Fava, una richiesta di intervento urgente affinché vengano adottati provvedimenti che, almeno per il 2013, sospendano l'utilizzo del mais negli impianti destinati a produrre energia elettrica. Tale richiesta, oltre a corrispondere ad una convinzione ideologica della Copagri, è motivata da esigenze contingenti dovute alle condizioni climatiche degli ultimi mesi, infatti le abbondanti piogge non hanno consentito, ad oggi, di effettuare la semina del mais e tale situazione rischia pesantemente di ridurre la resa della produzione di mais in campo con la conseguente mancanza di prodotto medesimo. A ciò si aggiunge il pericolo di un'enorme speculazione sul mercato tale da aumentare drasticamente i prezzi. "La nostra Organizzazione ha sempre contestato l'utilizzo del mais negli impianti destinati alla produzione di energia elettrica poiché a nostro avviso è eticamente deplorevole sottrarre risorse nobili dal ciclo produttivo destinato all'alimentazione umana. Il primato ricoperto dalla nostra Regione è, a dir poco, sconcertante. Al riguardo, in considerazione anche dell'andamento climatico, auspico un intervento urgente dell'Assessore Fava. Siamo pronti a sostenere fortemente la nostra posizione anche coinvolgendo molti cittadini che condividono la nostra contrarietà a tale utilizzo e comprendono le nostre preoccupazioni relative alla continua costruzione di tali impianti e alle conseguenti ripercussioni a danno del suolo e del comparto zootecnico. Stiamo altresì predisponendo una proposta normativa da depositare in Regione." Questo il commento del Presidente della Copagri Lombardia, Roberto Cavaliere, in merito allo smisurato utilizzo del mais negli impianti di biogas costruiti sul suolo lombardo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
green deer Inviato 17 Maggio 2013 Condividi Inviato 17 Maggio 2013 Tony se mi dici che il mio messaggio non sta in piedi vuol dire che non hai capito quello che ho scritto! Con tutto il bene che ti voglio mi sembra che ti non vivi in italia.. La gente muore di fame nel mondo, cosa centrano i frutti? Destinando il mais al biogas l'italia deve importare mais e noi ci perdiamo. Il mercato alimentare ed energetico deve essere distaccato, non come ora. Le rotazioni sono etniche e non inquinano voi che girate con tutti sti trattori si.. E poi è energia pulita.. Se se.. Come vedete ora le mie tesi vengono sostenute come dice l'articolo postato da agri81.. Io ho postato quello che è venuto fuori in una serata tra amici agricoli ma come dice atzo chi vivrà vedrà. Buona serata! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 17 Maggio 2013 Condividi Inviato 17 Maggio 2013 (modificato) Pure io non voglio fare polemica... Ma mi sembra più una sorta di "facciamoci belli". Che una cosa sensata. Domanda. E cosa butterebbero dentro gli impianti? Ritorniamo alla solita domanda. Perchè gli hanno dato i permessi (e non pochi da quello che mi risulta, non penso ci siano impianti abusivi.....). Il tutto potrà essere ridicolo, come ridicolo è il conto energia fotovoltaico (che io prendo i soldi). Però è stato fatto cosi, e penso che sarebbe ancora più rave e ridicolo cambiare oggi le cose. Voglio poi precisare che ho un impianto a 100 metri da casa mia, e che pure a mè hanno fatto alzare gli affitti. Dunque pure io ho avuto un danno economico. Ma non per questo devo vedere in maniera solo negativa il tutto. Allora avrebbe ragione TLA90 dicendo che siamo gelosi. @Green Deer. E' un discorso lunghissimo che come dice Albe è già stato trattato. Come detto più e più volte sono discorsi che valgono fino a sera in tutti i sensi. Il mio discorso è che la fame cera e c'è. E il mais cala di prezzo. Domanda se quest'anno non ci fossero stati i digestrori che mangiavano tutto stò prodotto cosa avresti preso del tuo mais? Guarda che io ho danni economici maggiori di qualli che prendi. PErchè mi hanno messo vicino un settore che prende i soldi, mentre la zootecnia ci va sotto. Meno male però che c'è questo settore che tiene un pò su l prezzo del mais. Perchè la zootecnia è in ginocchio in qualsiasi modo. E sai perchè. Perchè non girano i soldi per prendere la carne.... Insomma, penso che alla fine si ritorni al primo discorso vale poco le leggi sono state fatte cosi e cosi devono rimanere. Perchè altrimenti l'Italia diventerebbe veramente una bufala. Modificato 17 Maggio 2013 da tonytorri Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
green deer Inviato 17 Maggio 2013 Condividi Inviato 17 Maggio 2013 Semplice, non dovevano farli così grandi li impianti.. Va bene fare 50 ettari di trinciato, ma 300 no.. Ora se non hanno da dargli da mangiare chiudono baracca e burattini, questa è la realtà, non è gelosia. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Rizzi-JD Inviato 17 Maggio 2013 Condividi Inviato 17 Maggio 2013 Io penso che ognuno con le proprie colture faccio quello che voglia... Ma sopratutto quello che rende maggiormente visti i prezzi su ogni fronte che continuano a lievitare. E non mi sembra che dei nostri prodotti qualcuno sene preoccupi...continuate pure ad abbassare i prezzi e poi vi lamentate che si usano materie prime per altri scopi. In ogni caso anche a far essicare il mais da granella si consuma gasolio ecc. Ecc. Queste sono chiacchiere da bar e non hanno per me nessuna valenza... Noi abbinato al liquame usiamo il trinciato (con un 500 kw/h a meno che non si abbiano 5000 vacche é impensabile usare solo liquame) ma non veniteci a dire che abbiamo rovinato l'agricoltura italiana il mercato degli affitti ma sopratutto che NOI abbiamo sbagliato a costruire un impianto perché sinceramente le leggi non le dettano gli agricoltori ma i politici e noi abbiamo fatto una scelta libera e che non penso dovrebbe dar fastidio a nessuno quello che una persona fa in casa propria..La gente moriva di fame anche cinque anni fà perché in ogni caso il mais prodotto in lombardia ad esempio viene pagato da una società e non credo che questa lo regali ai poveri e ai bisoognosi... Se dovessero emanare il divieto di immettere nell'impianto mais trinciato si detterebbe la chiusura di migliaia di impianti e con conseguente fallimento di maggior parte di queste aziende che avrebbero buttato via milioni di euro... Poi percarità gli affitti vi si abbassano né Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agrivale Inviato 17 Maggio 2013 Condividi Inviato 17 Maggio 2013 hai pienamente ragione green deer! lo stato o chi per esso ha dato tutte queste concessioni per il semplice fatto che la comunità europea ha imposto all italia che entro il 2015 deve avere una percentuale (che non ricordo) di energia pulita(per modo di dire), altrimenti l italia dovrebbe pagare delle sanzioni e verrebbero bloccati tutti i contributi europei! e i politici cosa fanno?danno concessioni a dismisura pagano a dismisura i kw prodotti e appena si arriverà alla percentuale stabilita tasseranno gli impianti fino a farli chiudere così loro guadagneranno 2 volte!il futuro è tutto qua Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 18 Maggio 2013 Condividi Inviato 18 Maggio 2013 Per prima cosa voglio chiarire quel comunicato stampa di copagri che ho postato ieri. L'ho postato solo perchè un mio amico me l'ha girato, ma come ha detto giustamente toni, mi sembra assurdo. Penso che sia praticamente impossibile vietare ora l'uso del mais quando è stato concesso fin dall'inizio degli incentivi..comunque vabbè i comunicati stampa di copagri sono tutti uguali e ormai ne esconono uno ogni 10gg...non sapranno cosa fargli fare alle segretarie... Il bello è che coopagri è nata proprio per supportare gli allevamenti di bovine da latte i quali (immagino) in lombardia sono i primi che producono biogas.. Detto questo vorrei rispondere ad altre cose lette nei post precedenti.. 1)Si parlava che i bogas aumentano la "fame nel mondo" usando il mais. Cavolo già qui mi viene da ridere..basterebbe semplicemente guardare un mappamondo o aprire una cartina con il mondo intero e guardare cos'è l'italia per il mondo..siamo meno di un orto..cosa vlete che incidano gli ettari destinati al biogas italiano con la "fame nel mondo"? Ma parlando sempre di fame, ad esempio quanto incide la carne al riguardo? Pensate a quanta terra serve per fare 1 kg di cane o 1 litro di latte per non dire 1 kg di formaggio..e lo dice un allevatore. Non dico che gli abitanti dei paesi sviluppati debbano diventare tutti vegetariani ma basterebbe solo diminuire un pò il consumo, oppure consumare con più consapevolezza il cibo. Quanto cibo buttiamo perchè non riusciamo a usarlo? 2)gli incentivi sono stati troppo alti e sbagliati? Per carità non entro del merito nel dire se sono stati troppo alti o meno ma già pensare alla parola "incentivi" dovrebbe far riflettere. Il biogas come il fotovoltaico e tutta l'energia green è nato per cercare di arrivare al fatidico 20% di energiaa pulita entro il 2020. Se non si fosse incentivato chi l'avrebbe fatto? Se gli incentivi fossero partiti come sono adesso sia biogas che fotovoltaico ripeto chi l'avrebbe fatto? 3)il biogas non è energia pulita? In questo ero scettico anch'io, ma se come dice albe l'impianto rende 5/6 volte di tutta l'energia spesa per produrre quello che si consuma anche qui non ci siamo. 4)Il biogas ha umentato gli affitti? Eh qui provabilemte dipende da zona a zona. Dalle mie parti (io ho 5 impinati da un mega nel raggio di 10km) gli affitti sono sempre stati alti (io pago 700 euro/ha senza pac dal 2003) e quindi in questo almeno da me il biogas non ha inciso nulla. L'unica cosa negativa che ha inciso per me è stato il maggior lavoro del mio terzista (gestisce tutti e 5 gli impianti) e quindi le az medio piccole come la mia non dico che siano diventate un peso per lui ma ci manca poco. Concludo con una piccola osservazione per tutti voi...L'anno scorso nelle vostre aziede ha influito di più l'imu o tutto quello che gira attorno al biogas? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giovanta Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Ho letto che BTS ha sviluppato una tecnologia che permette l'impiego di residui colturali (paglia di riso, fieno, sfalci, stocchi di mais, ecc..) non precedentemente utilizzati a causa dell'elevato contenuto di lignina che creava problemi in fase di fermentazione e altri problemi come galleggiamento, ecc.. BTS BIOaccelerator di BTS Italia | QualEnergia.it BIOaccelerator s: B.T.S.® Impianti di Biogas http://upload.legambiente.org/ecosportello.org/documenti/BTS.pdf (pag. 20-27) Prima di chiedere direttamente all'azienda che ha sviluppato questa tecnologia, qualcuno di voi ha esperienze in merito o chi è ferrato in materia come djrudy, albe, green cosa ne pensa? Sarà finalmente possibile fare impianti biogas impiegando quasi esclusivamente paglia di riso/frumento o simili, con l'aggiunta magari di una minima parte di insilato o letame? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
purin Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Ho letto che BTS ha sviluppato una tecnologia che permette l'impiego di residui colturali (paglia di riso, fieno, sfalci, stocchi di mais, ecc..) non precedentemente utilizzati a causa dell'elevato contenuto di lignina che creava problemi in fase di fermentazione e altri problemi come galleggiamento, ecc.. BTS BIOaccelerator di BTS Italia | QualEnergia.it BIOaccelerator s:*B.T.S.® Impianti di Biogas http://upload.legambiente.org/ecosportello.org/documenti/BTS.pdf (pag. 20-27) Prima di chiedere direttamente all'azienda che ha sviluppato questa tecnologia, qualcuno di voi ha esperienze in merito o chi è ferrato in materia come djrudy, albe, green cosa ne pensa? Sarà finalmente possibile fare impianti biogas impiegando quasi esclusivamente paglia di riso/frumento o simili, con l'aggiunta magari di una minima parte di insilato o letame? in pratica si macina finemente il tutto, anche per avere una maggior superficie di contatto.. quanto sono i consumi reali di tutto questo? tenendo conto che l'autoconsumo costa parecchio, in quanto sono mancat introiti a tariffa agevolata purtroppo non ho risposte ma altre domande: non è che tra stocchi di mais raccolti da terra, paglia di fieno, ecc.. si rischi di portare troppa terra nel digestore? ho comunque l'impressione che la sola paglia sia un po' scarsina per avere buone produzioni di biogas, anche per il fatto che servono volumi di digestione un po' grandi.. ciao Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Ho letto che BTS ha sviluppato una tecnologia che permette l'impiego di residui colturali (paglia di riso, fieno, sfalci, stocchi di mais, ecc..) non precedentemente utilizzati a causa dell'elevato contenuto di lignina che creava problemi in fase di fermentazione e altri problemi come galleggiamento, ecc.. BTS BIOaccelerator di BTS Italia | QualEnergia.it BIOaccelerator s:*B.T.S.® Impianti di Biogas http://upload.legambiente.org/ecosportello.org/documenti/BTS.pdf (pag. 20-27) Prima di chiedere direttamente all'azienda che ha sviluppato questa tecnologia, qualcuno di voi ha esperienze in merito o chi è ferrato in materia come djrudy, albe, green cosa ne pensa? Sarà finalmente possibile fare impianti biogas impiegando quasi esclusivamente paglia di riso/frumento o simili, con l'aggiunta magari di una minima parte di insilato o letame? Da quello che sò BTS ha sempre spinto tanto su questi sistemi. Tempo fa avevano gli estrusori. Non sò se sia la stessa cosa. Per dire che sia buono o meno di certo non sono io in grado di farlo. Di certo si aumenta il costo dell'impianto, e si hanno più auto consumi. Sugli impianti che ho visto nessuno li ha montati (nella mia zona esperienza ridotta....). poi c'è da tener conto di tutti gli altri fattori. La paglia stocchi ecc. Fanno comunque poca energia, e hanno costi di stoccaggio imballaggio ecc. non indifferenti. Poi altro fattore, non indifferente. Se fai mais da granella e butti sotto gli stocchi ridai parte di elementi nutritivi alla terra. Se li raccogli tutti per anni devi spandere bene il digestato, e comunque (Per mè....) si ha un peggioramento degli elementi nutritivi. Dunque + concimi. Per carità le mie osservazioni sono buttate li nel mucchio. Perchè senza conti alla mano valgono poco. Però per m'è non da futuro al Biogas con gli incentivi attuali, questo sistema. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giovanta Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Infatti si tratta del bioestrusore, poi gli hanno dato quel nome commerciale (Bioaccelerator S). Da quello che ho capito puntano molto sulla paglia di riso. Sono infatti in corso diversi studi per utilizzare questo sottoprodotto per la produzione di biogas. Non sarà certo come usare il liquame che è una materia a costo zero, ma poco ci manca. L'unico costo è la pressatura e il trasporto delle balle pressate in trincea. Guardate questa presentazione che è interessante e spiega tutto nel dettaglio e confronta differenze tra paglia tradizionale ed estrusa dopo il trattamento: http://www.bts-biogas.com/uploads/media/1.Lehmann.pdf Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
green deer Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Secondo me non può funzionare più di tanto I residui di paglia almeno che non è bagnata o non ancora secca ha potenziale di fermentazione ma non così elevato come servirebbe, poi ci sono tutte le controindicazioni che ha elencato tonytorri.. Se proprio si vuol fare un digestore conviene destinare il tutto a trinciato, visto che si fa 30 facciam 31.. Voi non avete sentito nulla a riguardo degli impianti che hanno chiesto una proroga per rallentare i motori al fine di consumare meno trinciato visto che il triticale non si può trinciare perchè si affonda e perchè il mais è stato seminato tardi?? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Infatti si tratta del bioestrusore, poi gli hanno dato quel nome commerciale (Bioaccelerator S). Da quello che ho capito puntano molto sulla paglia di riso. Sono infatti in corso diversi studi per utilizzare questo sottoprodotto per la produzione di biogas. Non sarà certo come usare il liquame che è una materia a costo zero, ma poco ci manca. L'unico costo è la pressatura e il trasporto delle balle pressate in trincea. Guardate questa presentazione che è interessante e spiega tutto nel dettaglio e confronta differenze tra paglia tradizionale ed estrusa dopo il trattamento: http://www.bts-biogas.com/uploads/media/1.Lehmann.pdf Come detto messi cosi sono solo parole. Cioè servono dati e garanzie. BTS non è l'ultima arrivata. PErò servono dati per ragionarci sù. Di certo la paglia à energia. Basti guardare il liquame e letame. Sul sito di Rotra una volta avevo trovato le tabelle che davano i dati. Dati molto alti perchè è molto secca e vanno al MQ dunque per fare 1 metro cubo di paglia ne serve. Io nel mio piccolo se fossi riuscito a farmi un mini impianto avrei raggirato il problema. Avendo bestie su lettiera permanente, avrei aumentato magari di un 30% l'uso di paglia o stocchi facendo più letame. Magari più leggero ma con più SS. Non sò se e come avrebbe funzionato, è rimasta solo una idea. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marco Grandi Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 (modificato) x Giovanta da quello che ho capito si tratta l'uno di un mulino a martelli e l'altro di un estrusore a vite (come ben dicevi tu) .... ti porto la mia esperienza indiretta su quanto ho potuto constatare dall'impianto che c'è nella mia zona....macinare il prodotto in entrata da comunque i suoi vantaggi in termini di miscelazione e rendimento in quanto come scriveva giustamente purin si aumenta la superficie di contatto e quindi la degradazione anaerobica..... nell'impianto gestito da mio fratello e soci fin dall'inizio macinavano tutto quello che veniva immesso, ora solo l'insilato di triticale, sorgo, erba medica, loiessa ecc.... (con un semplice mulino a martelli collegato ad un trattore)..... e poi il tutto passa in una pompa maceratrice più volte prima di essere immesso nell'idrolisi .......... ma come scriveva in precedenza tonytorri anche loro mi dicevano che comunque o hai una certa quantità di insilato di mais oppure solo con paglia, stocchi ecc. non si riesce ad avere una produzione soddisfacente (d'altra parte senza mais i vitelli non ingrassano........ ) Si erano anche interessati all'installazione dell'estrusore che citavi ma poi come detto hanno optato per un semplice mulino a martelli (leggermente modificato) azionato da presa di potenza perchè meglio gestibile ed economicamente sostenibile ............ Modificato 10 Giugno 2013 da Marco Grandi Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giovanta Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 (modificato) La resa della paglia è questa: [ATTACH=CONFIG]13320[/ATTACH] Quindi facendo i conti della serva a fronte di circa 2.500.000kWh prodotti da un impianto biogas 300kw, e di una produzione per tonnellata di paglia di riso trattata di 864kWh, sono necessari meno di 2.900t di paglia di riso, calcolando il dato medio di 5t/ha sono necessari meno di 600 ettari. Se la cosa sta in piedi 3-4 aziende risicole di media dimensione potrebbero mettersi in società e valorizzare questo sottoprodotto per avere un'integrazione notevole al reddito aziendale. Se poi vogliamo mettere dell'insilato per avere una produzione soddisfacente di biogas, si può fare ma rispettando il 30% richiesto per ottenere la tariffa massima attuale, cioè 0,236€/kwh. E 30% non mi sembra poco o no? Per il discorso consumi dal primo articolo che ho messo si parla di una potenza dell'estrusore di 90kw per un impianto da 1MW quindi facendo le proporzioni con la nuova taglia ideale di impianto allo stato attuale, cioè 300kw, la potenza è meno di 30kw, quindi meno del 10% dell'impianto. Poi certamente per avere certezze bisognerebbe sentire BTS e oltre a farsi fare un business plan comprensivo di tutti i dettagli di cui abbiamo discusso ovvero considerare costo aggiuntivo dell'estrusore, consumo energetico per trattare la paglia, ecc.. e vedere se la cosa sta in piedi. Poi farsi portare da qualche loro cliente che hanno impianti di questo tipo parlare di persona con loro e sentire le loro esperienze. Modificato 10 Giugno 2013 da giovanta Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bahcwm Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Il concetto e giusto se non fosse per il costo dell'impianto che CREDO debba essere molto più grande di un impianto tradizionale a mais Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonytorri Inviato 10 Giugno 2013 Condividi Inviato 10 Giugno 2013 Per m'è il problema è sempre quello. Gli incentivi. Con i soldi che si prendono adesso e i costi che hanno gli impianti, si fa fatica a trovare un senso. Se poi si devono aggiungere altre macchine peggio ancora. LA paglia di riso da quello che sò è molto dura da macinare. Simili quantità daranno una usura forse elevata. Comunque se interessa Vortice fa macchine per macinare le balle rotonde di fieno paglia o latro. Altro problema di impianti del genere è il mescolare. La paglia è leggera e tenderà a galleggiare. Se si usano quantità elevate non è che si possa avere problemi? Non stò dicendo che non si possa fare. Ma solo i presunti contro che vedo. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
green Inviato 11 Giugno 2013 Condividi Inviato 11 Giugno 2013 Il bioacceleretor è essenzialmente l'estrusore che a quanto ne so io hanno sempre dato in comodato d'uso e praticamente tutti lo hanno restituito al mittente a quanto ne so. Le mie considerazioni sono essenzialmente 3: 1) mi devono spiegare come vanno a toccare una molecola grossa come un globulo rosso con un trattamento prevalentemente meccanico. 2) la lignina non viene fermentata dai batteri, ma da alcuni ceppi fungini che in un impianto a biogas non ci sono a meno che non venga effettuata integrazione con enzimi (ma qui si apre un'altra discussione). 3) per quanto riguarda gli autoconsumi avevo guardato direttamente quelli della casa costruttrice tedesca un annetto o due fa, e per l'insilato davano 6-7 Kw per tonnellata prodotta solo l'estrusore, se sommi i costi di manutenzione della macchina non è propriamente poco ( e stai trattando insilato di mais non paglia) l'effetto positivo che loro molto spingono è sulla velocità di feremntazione (vero) e sul risparmio di miscelazione (forse dipende anche da altri fattori) anche perchè BTS ha mixer se non ricordo male da 22 Kw l'uno in immersione. Che si fermenti più fibra in parte può anche essere vero che si sfrutti anche la lignina dubito, essenzialmente a naso dico che è uno specchietto per nascondere un altro problema, cioè l'indigerito in fondo al processo che molti impianti aimè hanno, dovuto non alla biomassa ma a errori di dimensionamento. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
409 vario Inviato 17 Giugno 2013 Condividi Inviato 17 Giugno 2013 ho un paio di domande stupide sui minibiogas quelli a solo effluenti : la necessità di rimuovere il più velocemente le deiezioni ha impatto anche sulla densità della mosche nel periodo estivo ? nel caso di digestato separato le mosche trovano lo stesso un habitat ideale per riprodursi anche se il digestato dovrebbe essere un prodotto già stabilizzato e privo di fermentazioni ? . ha senso per 120 bovine su cuccette a paglia e 100 capi tra rimonta e asciutte su paglia alla luce degli incentivi e dei futuri rincari delle fonti energetiche dotarsi di un impianto ?! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 18 Giugno 2013 Condividi Inviato 18 Giugno 2013 ho un paio di domande stupide sui minibiogas quelli a solo effluenti : la necessità di rimuovere il più velocemente le deiezioni ha impatto anche sulla densità della mosche nel periodo estivo ? nel caso di digestato separato le mosche trovano lo stesso un habitat ideale per riprodursi anche se il digestato dovrebbe essere un prodotto già stabilizzato e privo di fermentazioni ? Ehm..ha senso pensare al biogas per le mosche?:cheazz: Guarda che per la tua stalla non servono montagne di letame per far ripopolare le mosche..bastano solo le cuccette e qualche box dei vitelli.. Ma comunque non penso che prevenire e curare il problema mosche incida così tanto sulla tua realtà.. ha senso per 120 bovine su cuccette a paglia e 100 capi tra rimonta e asciutte su paglia alla luce degli incentivi e dei futuri rincari delle fonti energetiche dotarsi di un impianto ?! Per chi te lo vende ha sicuramente senso..per te la vedo dura... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 18 Giugno 2013 Condividi Inviato 18 Giugno 2013 Non concordo con Agri81, anzi 409 vario la tua dimensione di stalla è proprio adatta a fare un 100 kw che non ha bisogno di permessi, andresti solo a reflui zootecnici (senza dover fare insilati aggiuntivi), quindi per te l'unico costa aggiunto sarebbe impalare il letame una volta in più e metterlo nel digestore che lavorerebbe tutto l'anno con un entroito netto pagato il mutuo ecc di oltre 100.000 € annui. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
purin Inviato 18 Giugno 2013 Condividi Inviato 18 Giugno 2013 Qui da me invece qualcuno due conti se li è fatti e per come stanno le cose adesso vale la pena spendere in altro.. Penso che federico marconato sappia pure a chi mi riferisco.. I 100 mila euro di guadagno netto una volta ammortizzato l'impianto (e già qua voglio vedere) mi sembrano un po' altini, sarebbe interessante vedere da che conti escono.. A mio parere il biogas da reflui può ancora essere un bell'investimento, ma prima di tutto ci vuole una stalla che funzioni BENE, poi sicuramente può aiutare chi ha problemi di smaltimento reflui, specie se si faseparato.. ciao Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
agri81 Inviato 18 Giugno 2013 Condividi Inviato 18 Giugno 2013 Non concordo con Agri81, anzi 409 vario la tua dimensione di stalla è proprio adatta a fare un 100 kw che non ha bisogno di permessi, andresti solo a reflui zootecnici (senza dover fare insilati aggiuntivi), quindi per te l'unico costa aggiunto sarebbe impalare il letame una volta in più e metterlo nel digestore che lavorerebbe tutto l'anno con un entroito netto pagato il mutuo ecc di oltre 100.000 € annui. Si ok intanto però ti devi pagare il mutuo, quindi per anni gli unici che ci guadagnano sono chi te l'ha venduto e la banca...Ma vabbè ipotiziamo di essere imprenditori e a questo non ci pensiamo. Tutte le variabili dove le metti? 409 vario in un inverno/primavera iper piovoso come questo quanta acqua riesce a non far entrare nel biogas? Solo questo quanto incide nell'anno? E come giustamente dice purin le sue vacche come vanno? Quanto incide avere vacche che digeriscono tutto e vacche che ti buttano fuori mezzo mais? E fidati dj che è un parametro che cambia totalmente da stalla a stalla...E il letame com'è? E' solo paglia perchè si vogliono gli animali puliti o è l'inverso? A me solo a pensare a tutte le variabili che ci sono mi viene mal di testa.. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
purin Inviato 18 Giugno 2013 Condividi Inviato 18 Giugno 2013 Quello che intendo dire io non è la digestione più o meno completa, non ho le conoscenze per dirlo, intendevo che prima di puntare al biogas andrei a ottimizzare la stalla, inutile avere un motore che fa 8400 (!) ore annue perchè sono il master del biogas e poi ho le vacche che si trascinano in giro.. Spenderei prima su altro, poi se avanzo soldi (succede a tutti, no?) ben venga il biogas.. Per un impianto simile comunque valuterei bene anche quanto si può portar a casa con la parte termica, potrebbe essere interessante.. ciao Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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