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erpice rotante per vigneto. .


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1 ora fa, CBO ha scritto:

 

- io ma in generale in zona si lavora e si lavorera' sempre piu' il sottofila e quindi reale seminato che sia per innerbimento o sovescio mi rimane anche meno di 220

 

Mi puoi spiegare il perché lavorerete sempre di più il sottofila? Un usate più glifo e trince con ruota? 

Io avendo pendenza elevata nel campo dove rifaccio la vigna non voglio assolutamente lavorare o diserbare x non aver problemi di erosione sia il sottofila che il filare ma usare un ripuntatore x rompere il compattamento delle carreggiate e usare il trincia con ruota x l'erba. 

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Regolazioni idrauliche costano e non è fondamentale.. Sui pieghevoli grossi le mettono molto più spesso ma se non ci fossero avresti il doppio di perni da spostare che su una fissa.. Io ho un allegò 230 con rullo paker  livella e rompitraccia.. Se hai terzo punto idraulico per leggeri regolazioni usi quello senza problemi.. Rompitraccia meglio metterli se no dietro le ruote solo copri le orme senza muovere nulla e se vai più sotto da muovere consumi di più i denti dietro le ruote perché trovano terra più compatta invece con rompitraccia li aiuti a sforzare meno poi se non servono in certe condizioni basta toglierli o alzarlo per farli solamente sfiorare la terra

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3 ore fa, cuntadein ha scritto:

Quello che volevo dire é che la versione a 10 rotori, essendo più larga, in campo aperto ti permette di risparmiare qualche giro e di conseguenza fare prima. Quindi più veloce.

Nel caso dei 9 rotori si crea/nota effettivamente un accumulo di terra su un lato a causa dell'ultimo rotore "non accoppiato"? In tal caso é quindi necessario ricordarsi il verso in cui sono stati passati i filari per farli nel senso contrario la volta successiva in modo tale da ri-pareggiare il terreno?

Io ho un pegoraro (quindi alpego) 230 con 9 rotori...se per non accoppiato intendi dispari (perché comunque sono allineati) si purtroppo si nota l’accumulo di terra su un lato. Nell’utilizzo in campo aperto soprattutto, come ovvio, l’unica sarebbe girare in tondo e non alla mano per mascherare il problema. Ma poi non pareggio bene nel cavedale. Ho anche provato a modificare le bandelle laterali ma niente. Motivo per cui con i tuoi sesti ti consiglio il 250. Oltre a essere un domani molto più rivendibile . 

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Il 29/11/2020 Alle 10:34, davide87 ha scritto:

Mi puoi spiegare il perché lavorerete sempre di più il sottofila? Un usate più glifo e trince con ruota? 

Io avendo pendenza elevata nel campo dove rifaccio la vigna non voglio assolutamente lavorare o diserbare x non aver problemi di erosione sia il sottofila che il filare ma usare un ripuntatore x rompere il compattamento delle carreggiate e usare il trincia con ruota x l'erba. 

Guardando alla trasformazione in atto nel mio territorio ho validi motivi per ritenere che sempre piu' aziende passerano ad una gestione meccanica del sottofila. O come dici tu con gestione dell'inerbito o con lavorazioni vere e proprie. Queste ultime con le attuali soluzioni (in zona ci sono ditte veramente valide senza dover esportare soldini fuori confine regionale) sono diventate operazioni estremamente abbordabili. Non come un diserbo ma non piu' cosi' distanti fino a 10 anni fa.

Tu conosci il tuo terreno e tu sai quello che e' meglio fare. Non ho dubbi che per te tenere inerbito sia la soluzione migliore. Anche da noi c'e' chi tiene innerbito anzi se hai pendenze che non siano morbide, come le mie, innerbire e' la soluzione migliore.

2 cose pero':

- un vigneto ex novo andrebbe lavorato nei primi anni per non avere un radicale che si sviluppa in superficie o almeno passare in autunno con una lametta per tagliare i radicali di superficie. 

- in pendenza forse lavoreresti meglio con un decespugliatore/spollonatore. 

20 ore fa, fatmike ha scritto:

Io ho un pegoraro (quindi alpego) 230 con 9 rotori...se per non accoppiato intendi dispari (perché comunque sono allineati) si purtroppo si nota l’accumulo di terra su un lato. Nell’utilizzo in campo aperto soprattutto, come ovvio, l’unica sarebbe girare in tondo e non alla mano per mascherare il problema. Ma poi non pareggio bene nel cavedale. Ho anche provato a modificare le bandelle laterali ma niente. Motivo per cui con i tuoi sesti ti consiglio il 250. Oltre a essere un domani molto più rivendibile . 

Oggi ho chiesto all'erede maggiore. Io non ho seminativi lo dico subito ma prima della Moreni avevo una Maschio piu' piccola che ora riposa sotto un telone. Probabilmente con numero di rotori pari che ha lavorato parecchio in semina di interfila e non mi ha mai dato questo problema. Di questo sono sicuro perche' l'impiantistica l'ho sempre seguita personalmente. Faceva anche sovescio ma interno azienda il sovescio e' una pratica che abbiamo iniziato in modo regolare solo da 2 anni e da qui il passaggio a Moreni.

Dicevo ho chiesto all'erede maggiore che segue i lotti in conversione e quindi sovesciati.

Lui dice che si vede ma non e' un problema, confermando quello che vedo. Il fatto di avere interfile piu' strette rispetto all'effettivo lavorato probabilmente riduce l'accumulo. 

Si vede di piu' nelle lavorazioni di innerbimento totale. 

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Confermo, il problema si nota se lo fai lavorare a tutta larghezza e quindi con tutti i 9 rotori. Se da quella parte incroci si nota un po’ meno.

Riguardo la tempistica della lavorazione, se io per comodità lo facessi in primavera, post concimazione organica, è un problema a tuo avviso? 

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7 ore fa, CBO ha scritto:

 

Tu conosci il tuo terreno e tu sai quello che e' meglio fare. Non ho dubbi che per te tenere inerbito sia la soluzione migliore. Anche da noi c'e' chi tiene innerbito anzi se hai pendenze che non siano morbide, come le mie, innerbire e' la soluzione migliore.

2 cose pero':

- un vigneto ex novo andrebbe lavorato nei primi anni per non avere un radicale che si sviluppa in superficie o almeno passare in autunno con una lametta per tagliare i radicali di superficie. 

- in pendenza forse lavoreresti meglio con un decespugliatore/spollonatore. 

 

Grazie 

Si I primi anni andrebbe lavorata però lo vorrei evitare x non aver problemi di erosione visto la pendenza. Se io uso un portainnesto vigoroso come il 1103 paulsen(in collina asciutta credo sia la scelta migliore) ho lo stesso il problema di un apparato radicale superficiale? 

In pendenza dici che la ruota non lavora bene? Io lo preso questo anno il trincia con ruota (cosmag usato) e ho notato che lavorando a ritocchino(su e giù a dritto) non da problemi e va bene ma andando in false pendenze o di traverso quando sei a monte delle viti se hanno un po' di piega la ruota tende a salirci sopra rovinando la base del tronco. Io vorrei poter usare questo attrezzo perché ho poco vigneto e non mi posso permettere altri attrezzi specifici mentre questo trincia lo uso anche nei frutteti e a fare CT. 

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12 ore fa, davide87 ha scritto:

Grazie 

Si I primi anni andrebbe lavorata però lo vorrei evitare x non aver problemi di erosione visto la pendenza. Se io uso un portainnesto vigoroso come il 1103 paulsen(in collina asciutta credo sia la scelta migliore) ho lo stesso il problema di un apparato radicale superficiale? 1l

In pendenza dici che la ruota non lavora bene? Io lo preso questo anno il trincia con ruota (cosmag usato) e ho notato che lavorando a ritocchino(su e giù a dritto) non da problemi e va bene ma andando in false pendenze o di traverso quando sei a monte delle viti se hanno un po' di piega la ruota tende a salirci sopra rovinando la base del tronco. Io vorrei poter usare questo attrezzo perché ho poco vigneto e non mi posso permettere altri attrezzi specifici mentre questo trincia lo uso anche nei frutteti e a fare CT. 

Il mio e' un discorso generale. Una pianta con un radicale da sviluppare  esplora prima di tutto gli orizzonti piu' facili che sono quelli piu' vicini al piano campagna.

Il 1103 e' molto usato al sud assieme al Ruggeri e ha la caratteristiche di essere fitotonante (cioe' di suo spinge per radicarsi rispetto al Kober che qui da noi rappresenta oltre il 90% dei portainnesti).

Non e' sbagliato considera pero' che il portainnesto e' come un motore, piu' cavalli ha piu' consuma. Se il 1103 sostiene un varietale medio scarso la scelta e' perfetta. Se invece il varietale e' generoso come puo' essere un glera avere un motore che gli da sfogo puo' essere un problema se mi dici che sei in asciutta. Con il tempo trovera' un equilibrio ma nei primi anni potrebbe soffrire se non dai tempo alla pianta di crescere assieme al suo motore.

Io ti butto li' degli imput. Non voglio fare terrorismo, sia chiaro ma chi mi conosce sa che io sono fissato sulla formazione del radicale che nei primi anni di vita della vite e' la mia priorita'. Fatto il motore hai una pianta che ti ripaga sempre.

Sul punto dell'attrezzo. Pensavo dovessi acquistare ex novo l'attrezzo. Ergo una prova con un decespugliatore ci stava tutta. Hai gia' l'attrezzo e quello devi usare se non vuoi fare altre spese. 

Da me il piatto si usa soprattutto in pianura. Dove c'e' pendenza, vedo il mio compare che ha pendenze anche importanti, si va di decespugliatore.

Piuttosto di toccare la vite lascia un cicino di erba e poi ripassi velocemente con un decespugliatore a mano, come fanno anche da me.  E' una rottura lo so ma ferire la pianta mantenendo viva la ferita perche' l'attrezzo batte sempre sullo stesso punto e' pericoloso. 

Perche' non metti un corrugato aperto a protezione? 

Fai due fotine delle piante e dell'attrezzo?

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13 ore fa, fatmike ha scritto:

Confermo, il problema si nota se lo fai lavorare a tutta larghezza e quindi con tutti i 9 rotori. Se da quella parte incroci si nota un po’ meno.

Riguardo la tempistica della lavorazione, se io per comodità lo facessi in primavera, post concimazione organica, è un problema a tuo avviso? 

Problema di emergenza del sovescio utile in stagione?

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  • 1 mese dopo...

Io ho preso il delfino 230 usato a 2500€ da un amico che cessava attività ma non mi da fiducia scatola piccola speriamo che regga per ora ha fatto 15 ore di lavoro
Un altro amico lo voleva fare usato ma sono introvabili in misura anche di due metri

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  • 4 mesi dopo...

Dovrei acquistare una fresa e sono indeciso fra fissa e spostabile. La traslabile mi farebbe comodo per andare sotto gli alberi da frutto ma la maggior parte del tempo lo passerebbe fra i filari. Ho l'impressione che se usata sempre in posizione centrale il giunto cardanico ed il riduttore si possano usurare precocemente. È una mia fissa o chi ne possiede una conferma la cosa?

Grazie 

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spostabile assolutamente, almeno per il mio pensiero.

per il cardano non è un problema, ci sono frese che traslano la parte rotante ma tengono fisso il cardano (sempre dritto). se non si muove non vedo come possa usurarsi di più.

la mia MERITANO serie pesante (macchina non troppo dispendiosa ma nemmeno troppo economica) è in funzione dal 2003 ed ha ancora il suo cardano originale (con bullone di sicurezza) e il suo riduttore che non ha nessun problema.   https://meritano.it/product/fresatrice-con-spostamento-mod-tlsi3p/

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Fresa in terreni sassosi no grazie, col rotante puoi andare a patto che bisogna capire che tipo di sassi hai.

Noi abbiamo sassi grossi come un pugno e non molti e poi dei bei pietroni che normalmente tiriamo via prima di piantare ma ogni tanto un giro di raccolta lo devi fare.

Tutto terreno morenico e quindi ci sono sassi argilla un bel mix.

Sui rotanti abbiamo le protezioni sono dei cunei dove i denti si incrociano saldati alla cassa, almeno sul moreni (che è di qua) ci sono e anche se ti porti dietro qualche pietrone non ci sono problemi quando il rumore rompe allora scendi e li carichi sulla cassa  

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 mesi dopo...

Prego ci mancherebbe, comunque parlo di spalliera nel mio caso, tendoni non ne abbiamo più da un bel pezzo, se posso darti un consiglio qualsiasi marca tu vada a comprare, prendilo con i rompitraccia o provvedi a farteli caserecci che sono una santa cosa!

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  • 1 mese dopo...

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