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Nuova attività per una nuova azienda


Diego

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Ciao a tutti sono Silvia, mamma di Diego. Come al solito sono qui per imparare qualcosa e sfruttare le vostre conoscenze in un campo a me quasi sconosciuto.

La domanda che ora mi frulla nella testa è la seguente: supponendo di avere una casa con del terreno (non so quanto, nel senso che essendo una supposizione chiedo a chi mi risponderà di indicare quanto ce ne vorrebbe), in cui impiantare una piccola azienda agricola a conduzione familiare, secondo voi su quale attività si dovrebbe puntare?

Tenete presente che l'esperienza è minima e sarebbe comunque da ampliare, quindi vorrei capire se esiste una coltivazione piuttosto che un allevamento, oppure un misto di piccole attività che sia più "facile" da attuare per iniziare, con personale poco esperto. Con facile non voglio intendere che non sia faticoso, ma che non richieda profonda conoscenza ed esperienza in campo, questa arriverebbe pian piano con il tempo.

Nella zona in cui vivo, in pianura, le colture più comuni sono mais e grano.

 

Capisco che la domanda è piuttosto vasta, ma forse, essendo voi in tanti ed avendo fra tutti diverse esperienze di coltivazioni/allevamento, potreste darmi una vostra opinione.

 

Grazie per la condivisione di idee!!

ciao

Silvia

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ciao silvia, vedo che la passione e la voglia di fare non ti mancano e questo non può faci che picere!

ti renderai conto che il quesito da te posto è molto generico, di difficile risposta e molto vario, per questo cercheremo di essere più esaustivi possibile.

per prima cosa dovresti dire se l'attivita agricola sarà prioritaria o come secondo lavoro, poi il livelo di reddito che ipoteticamente dovrebbe fruttare (anche se in questo periodo il termine "fruttare" è MOOOOOLTO ipotetico).

le attivita di coltivazione di grano e mais per avere un certo reddito (ipotetico) richiedono quantità di terreno reltivamente grandi, perchè colture a basso reddito, ed una discreta meccanizzazione (se non si ricorre al terzista), altrimenti potresi interessarti alle colture di pregio, tipo orticole, vivaistiche ecc... che però richiedono buone conoscenze in materia e magari serre ecc...

un ipotesi potrebbe essere quella di orientarti su nicchie di mercato ricercate e caratteristiche della tua zona (se sono presenti), per farti un esempio del mio areale ci sono il fagiolo zolfino del pratomagno, la patata di cetica, l'allevamento di chianine, il lardo di colonnata ecc... che spuntano prezzi più interessanti perchè richiesti dal mercato e prodotti solo in loco.

altra ipotesi la coltivazione di ceci, fagioli, lenticchie, cipolla, vite.... magari affiancare, trasformazionee piccola commercializzazione.

insomma le possibilità sono molteplici, per iniziare credo che dovresti dirci di più sulla zona dove abiti, prodotti tipici, disponibilità di terreni, macchinari, prezzi degli affitti, manodopera disponibile ecc....

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"zio Puntoluce" grazie per la risposta. Dunque, il fatto è che al momento sto solo cercando di fare un progetto, una sorta di piano di azione, per poi capire se ha senso provarci davvero o se è bene tenerlo come sogno nel cassetto chiuso!! :)

Quindi, la quantità di terreno che ho adesso non è certamente sufficiente, sono circa 1000 mq, dovrei pertanto spostarmi da dove sono e l'idea potrebbe essere di vendere la casa in cui vivo e riuscire a prenderne una decisamente più ampia, a livello di terreno, spostandomi dalla città, cosa che mi piacerebbe comunque.

Come dicevo ciò che si vede nei campi della zona è mais e grano, spostandosi verso vercelli, ovviamente c'è il riso, ma per quello sono davvero ignorante!!!

Ci sono cascine con allevamento di mucche, qualcuna le alleva per vendere la carne, altre per il latte (ma le problematiche del latte degli ultimi anni mi spaventano un po'). Certamente un po' tutti allevano galline (questo anch'io), conigli e altri animaletti di questo tipo, e certamente l'idea di poter vendere frutti di questi animali mi sorride.

Il mio obiettivo comunque sarebbe quello di fare una fattoria didattica, quindi diciamo che nel secondo futuro, se le cose vanno come dovrebbero, le entrate dovrebbero arrivare più da questo che da altro, però la fattoria didattica può nascere solo da un'azienda agricola, e mi pare corretto che sia così, quindi è necessario impiantare una parte di lavoro agricolo o di allevamento, che frutti almeno un po'.

Non miro ad arricchirmi (se succede non mi spiace), ma almeno dare da vivere alla mia famiglia.

Quindi in fase inizialissima l'attivita agricola o di allevamento sarebbe la principale, poi verrebbe integrata e credo/spero superata da quella di ricezione di scuole e famiglie nel tentativo di sensibilizzare i bimbi al rispetto dell'ambiente e alla conoscenza della natura.

Sai, le idee non mancano, ma oggigiorno è bene non andare proprio del tutto allo sbaraglio!!!:cheazz:

 

grazie molte a tutti

Silvia

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dimenticavo di dire una cosa che forse non è così comune a tutte le zone. Qui intorno a Torino, si sente sempre di più parlare degli acquisti diretti da contadini, dei mercatini in cui si compra dal "produttore" prodotti genuini e di stagione. Sicuramente metterei in conto uno spaccio, in cui vendere frutta fresca (quando c'è) o marmellate o verdura o conserva di pomodoro o uova o non so, ma non ho molto idea se questo tipo di attività possa essere l'unica, forse dovrebbe essere integrata.

 

ciao

Silvia

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Ciao a tutti sono Silvia, mamma di Diego. Come al solito sono qui per imparare qualcosa e sfruttare le vostre conoscenze in un campo a me quasi sconosciuto.

La domanda che ora mi frulla nella testa è la seguente: supponendo di avere una casa con del terreno (non so quanto, nel senso che essendo una supposizione chiedo a chi mi risponderà di indicare quanto ce ne vorrebbe), in cui impiantare una piccola azienda agricola a conduzione familiare, secondo voi su quale attività si dovrebbe puntare?

Tenete presente che l'esperienza è minima e sarebbe comunque da ampliare, quindi vorrei capire se esiste una coltivazione piuttosto che un allevamento, oppure un misto di piccole attività che sia più "facile" da attuare per iniziare, con personale poco esperto. Con facile non voglio intendere che non sia faticoso, ma che non richieda profonda conoscenza ed esperienza in campo, questa arriverebbe pian piano con il tempo.

Nella zona in cui vivo, in pianura, le colture più comuni sono mais e grano.

 

Capisco che la domanda è piuttosto vasta, ma forse, essendo voi in tanti ed avendo fra tutti diverse esperienze di coltivazioni/allevamento, potreste darmi una vostra opinione.

 

Grazie per la condivisione di idee!!

ciao

Silvia

 

ciao a tutti

ecco il mio stesso problema...:2funny: io penserei a mettere su oliveti vigne e frutteti ( sempre in quantità limitata che se ho capito bene hai poca terra ) poi il classico orto...

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"zio Puntoluce" grazie per la risposta. Dunque, il fatto è che al momento sto solo cercando di fare un progetto, una sorta di piano di azione, per poi capire se ha senso provarci davvero o se è bene tenerlo come sogno nel cassetto chiuso!! :)

Quindi, la quantità di terreno che ho adesso non è certamente sufficiente, sono circa 1000 mq, dovrei pertanto spostarmi da dove sono e l'idea potrebbe essere di vendere la casa in cui vivo e riuscire a prenderne una decisamente più ampia, a livello di terreno, spostandomi dalla città, cosa che mi piacerebbe comunque.

Come dicevo ciò che si vede nei campi della zona è mais e grano, spostandosi verso vercelli, ovviamente c'è il riso, ma per quello sono davvero ignorante!!!

Ci sono cascine con allevamento di mucche, qualcuna le alleva per vendere la carne, altre per il latte (ma le problematiche del latte degli ultimi anni mi spaventano un po'). Certamente un po' tutti allevano galline (questo anch'io), conigli e altri animaletti di questo tipo, e certamente l'idea di poter vendere frutti di questi animali mi sorride.

Il mio obiettivo comunque sarebbe quello di fare una fattoria didattica, quindi diciamo che nel secondo futuro, se le cose vanno come dovrebbero, le entrate dovrebbero arrivare più da questo che da altro, però la fattoria didattica può nascere solo da un'azienda agricola, e mi pare corretto che sia così, quindi è necessario impiantare una parte di lavoro agricolo o di allevamento, che frutti almeno un po'.

Non miro ad arricchirmi (se succede non mi spiace), ma almeno dare da vivere alla mia famiglia.

Quindi in fase inizialissima l'attivita agricola o di allevamento sarebbe la principale, poi verrebbe integrata e credo/spero superata da quella di ricezione di scuole e famiglie nel tentativo di sensibilizzare i bimbi al rispetto dell'ambiente e alla conoscenza della natura.

Sai, le idee non mancano, ma oggigiorno è bene non andare proprio del tutto allo sbaraglio!!!:cheazz:

 

grazie molte a tutti

Silvia

caspita hai un sacco di idee complimenti.

al giorno d'oggi però per aprire un'azienda serve un bel capitale: considera che nella mia zona i terreni che costano meno partono da 18000 euro a ettaro, ma sono poche le zone dove hanno questo prezzo e arrivano anche fino a 40- 50000 euro nelle zone da riso.

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Si, si, so che la terra costa cara (anche se non conoscevo il costo dei campi da risaia). Però guardando in giro, anche se non approfonditamente ho visto che quando l'appezzamento di terreno è venduto con la casa il costo è relativamente più basso inquanto di solito il valore è dato di più dall'abitazione. Quello in cui non riesco molto a regolarmi è devo puntare a trovare un terreno (annesso a casa) di qualche migliaio di mq, di qualche ettaro o puntare oltre i 10 o 15 ettari??? Mi spiego meglio, da ignorantina, mi sembra che un frutteto di un paio di ettari, sia già un bel frutteto, allo stesso modo una vigna, mentre per l'orto, credo un ettaro sia anche troppo. Mi sbaglio? Capisco invece che se coltivassi grano, un paio di ettari non mi frutterebbero abbastanza. Ovviamente se poi la terra c'è, benvenga! di idee per usarla ne ho all'infinito, da cisterne per la raccolta dell'acqua piovana, a un impianto di pannelli solari, a un semplice maneggio oppure più semplicemente ed economicamente campi a erba da tagliare per gli animali. Mi piacerebbe chiarirmi le idee su cosa fare per capire il minimo necessario, onde evitare di comprare un area e poi scoprire che non è proprio sufficiente a fare quello che vorrei. La casa in cui vivo, ha un suo valore pur non avendo un gran terreno, inquanto è una casa grande, indipendente e a 10 minuti dalla città, questo è quello che la gente cerca di più. Io invece in città non ci vado mai se non per lavoro, passo anni senza andare "in Torino", non amo proprio il caos e il cemento.

L'idea del frutteto mi sorride e anche la vigna che conosco un pochino, perchè mio nonno e i miei zii ce l'avevano e quando la domenica andavo da loro, mi piaceva andarli ad aiutare. Le zone qui intorno sono buone per il vino, parlo della zona del monferrato. Gli olivi invece un po' meno, non li conosco, e non credo siano ottimali per questa zona.

Ma secondo voi ci sono corsi intensivi in cui spieghino qualche cosa riguardo questi argomenti? Anche solo a riconoscere il tipo di terreno o cose di questo tipo? Non mi posso mica iscrivere ad agraria!!! E prima che ci arrivi Diego ci vogliono ancora parecchi anni!!!

Intanto grazie e se qualcuno ha altre idee consigli e avvertimenti, sono sempre ben accetti. Devo raccogliere quante più informazioni possibili poi disporle con ordine per pesare cosa e se si possa fare.

grazie grazie grazie!

Silvia

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Ciao, Silvia mamma di Diego:).

 

Io vivo (e sono nato) tra le provinciwe di CN e AT (Canelli = spumante).

Quindi le condizioni sono piu' o meno paragonabili.

A parte il vino che qui va per la maggiore (moscato d'asti, dolcetto, barbera ecc), (pero' per fare e vendere il vino bisogna avere i preferibilmente i vigneti (cari) , l'esperienza e la cantina (carissima), vedo che ultimamente la gente si rivolge molto all'acquisto di prodotti direttamente dai produttori.

Ad esempio ci sono 2-3 aziende che vendono il latte crudo con le apposite macchinette distributrice nei negozi. Ti porti la bottiglia e 1 euro e torni a csa con un litro di latte fresco.

Oppure c'e' un'aziendina che fa anche ristorazione e in piu' ha una piccola macelleria.

Vendono solo carne dei loro animali (allevano loro) maiale, vitello, asini ecc...la domenica c'e' sempre la coda fuori dal negozio.

C'e' anche chi alleva ad esempio capre e vende i formaggi (famoda tuma di Roccaverano..)

O chi fa il miele....

Insomma bisogna secondo me puntare su queste cose qua...genuine, fatte in casa, ecc.

Tutto cio' per darti una panoramica...

Qui ad esempio fattorie didattiche ce ne sono poche poche...sarebbe un'idea.

Se vuoi trasferirti da queste parti.....

 

Roberto.

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Beh, ciao Roberto, quello che dici è ciò che penso anch'io. Anche la mia idea era più di vendere i miei prodotti, cercando di capire quali possono essere più interessanti, mi chiedevo se questo basta per dare una base a quella che poi sarà l'attività della fattoria didattica. Non so esattamente dove sia canelli (poi vado a vedere) comunque sì, la zona di Asti potrebbe essere interessante, per esempio ho visto cascine e case a Moncucco e a villafranca d'asti, buone come prezzo e con buoni spazi.

Vorrei capire dove buttarmi, quindi informarmi e imparare a fare bene (non tutto, ma quello che ho deciso di fare) quel lavoro e poi appoggiarci sopra la "didattica" per la quale ho invece in mente un sacco di idee ben chiare e organizzate (ho un diplomino di maestra, mai utilizzato, magari è la volta buona che mi serve a qualcosa!!!) e nelle indagini che faccio tra la gente che incontro mi danno ragione delle mie idee. Qui in città vedo cosa non va e cosa cerca la gente e so che potrebbe funzionare.

Ma certo, la decisione di cambiare vita implica non solo rischi (che purtroppo oggi ci sono anche restando in azienda, visto come vanno le cose), ma anche un certo coraggio e una certa forza di volonta per avere abbastanza convinzione da trascinare con se' la famiglia in un salto nell'ignoto, anche se sto cercando di renderlo meno ignoto possibile!!:asd:

Anche l'idea delle mucche da carne non mi spiace, però credo che dovrei appoggiarmi a qualcuno per la macellazione, ma credo che questo sia fattibile, anche il mio vicino fa così, anche se la carne la fa solo per se' e per qualche amico.

Comunque sono d'accordo con te, sempre più la gente va a cercare cose "genuine"!! E questo potrebbe aiutarmi.

Tu di cosa ti occupi?

ciao e grazie

Silvia

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Ciao,

 

Bhe io mi occupo di altro...sono perito metalmeccanico e lavoro come impiegato tecnico in un'azienda che produce macchine per imbottigliamento 8tra l'altro in crisi nera ........).

Nel tempo libero coltivo alcuni ettari di vigneto moscato con mio padre e faccio un po' di legna per uso famiglia. il tutto per non "perdere il contatto con le radici".

Fare l'agricoltore (per la precisione il viticoltore) è il sogno di una vita ..(va ben, ho solo 32 anni eh...:asd:).

pero' buttarsi seriamente in agricoltura in questi periodi......

Gia' servono molti soldini, e poi c'e' da sperare in bene....

E purtroppo con 2 figli piccoli....non posso permettermi certi colpi di testa.....

 

Ciao.

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per prima cosa io andrei dalle associazioni di categoria a sentire se si puo accedere ad alcuni contributi come primo insediamento psr e cose varie nei quali in genere le donne vengono privilegiate pero attenzione che quando si accede a tali contributi si deve avere la partita iva agricola e quindi nn potresti fare altri lavori.detto questo bisogna partire dal presupposto che stai intraprendendo una strada difficilissima se nn impossibile comuque ditemi adesso cosa sia facile a questo mondo.....:cheazz::cheazz::cheazz:io azzarderei per esempio un piccolo bed and breakfast e chi volesse mangiare si potrebbe scegliere per esempio i prodotti nel orto e tu glieli potresti cucinare insieme alla carne di eventuali galline maiali e mucche poi io farei un bel vigneto dato che il piemonte è ricco di vini pregiati,potresti prendere in considerazione anche la coltivazione di erbe officinali che nn richiedono ettaraggi elevati pero nn ho idea di quale possa essere il ritorno economico tutto questo lo potrsti fare anche con 3 4 ettari questa potrebbe esere un idea poi non so............

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allora se non ho capito male abiti vicino a Torino. per fare vendita diretta (di qualsiasi cosa) un elemento essenziale è la vicinanza al consumatore, quindi io ti consiglio di non spostarti troppo. per quanto riguarda il terreno non è necessario averne tanto se ad esempio fai animali da cortile e agriturismo (ristorazione),che tutto sommato sono le cose più semplici.

PS. avete mai provato la differenza tra un pollo del vostro pollaio e uno di 35-40 giorni d'allevamento? fate provare alla gente e poi vedrete

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Ciao,

 

Teniamo conto che per quanto riguarda il terreno, se ne puo' acquistare una parte (1-2 ettari) e magari (se si trova comodo all'azienda) un'altra parte affittarla (altri 1-2).

Cosi' si riduce momentaneamente la spesa iniziale e si puo' cominciare a lavorare.

Per il resto sono d'accordo con gli altri.

Un piccolo vigneto (diciamo 1 ettaro, via) con vitigni della zona per fare un po' di vino "buono", un po' di orto e di piante da frutta, qualche animale..e un posto dove far assaporare il tutto.

Certo prima di tutto è bene informarsi bene presso associazioni di categoria circa fattibilita' , contributi vari, regole e leggi da rispettare..ecc.

Poi valutare bene il tutto.

 

Per Silvia:

P.S. Tanto per capire , oltre a Diego che sicuramente sara' il direttore , il papa' che ne pensa? Che ruolo potrebbe/dovrebbe avere?

Cioe' vi aiuterebbe nei lavori agricoli?

Perche' soprattutto nel vigneto la presenza di un uomo è quantomeno auspicabile.

 

Saluti.

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Beh, intanto grazie a tutti, sono contenta che più o meno le idee confluiscano sulle stesse scelte, che sono anche quelle che avevo pensato fra me e me.

Mi sto informando anche a livello burocratico, su cosa si possa fare e cosa si possa ottenere, nei prossimi mesi ho anche trovato due bellissimi corsi fatti dalla regione in un paese fuori Torino, purtroppo un po' lontano da me e ai quali non potrò partecipare (che terribile delusione!!!!) a causa dell'impegno di 4 ore per 3 sere alla settimana fino a fine giugno. Per me erano l'ideale, l'uno era più che altro pratico: Tecniche per l'agricoltura, produzione sostenibile, l'altro più amministrativo: Tecniche per lo sviluppo dell'agricoltura sociale, quest'ultimo tra l'altro tenuto da docenti nominati dalla regione stessa che sono anche coloro che fanno assistenza tecnica agli agricoltori, anche per la richiesta di fondi!!!!!!! Ma vi rendete conto?????? Avrei preferito non saperlo!!! Comunque spero ne facciano altri nelle altre sedi. A questi non posso partecipare perchè rientrerei verso le 23 e ho il problema dei bimbi che non saprei dove lasciare visto che mio marito lavora quasi sempre di sera.

 

Comunque a parte i corsi, sto cercando di farmi un bagaglio di informazioni e di possibilità sentendo quante più campane possibili, proprio per capire se la cosa è realizzabile o se è meglio evitare. I problemi e i dubbi sono molti, fra gli altri (per rispondere a Roberto 4-RM) il papà di Diego e Ilaria, che è fonte di dubbio, inquanto persona non troppo attiva e purtroppo priva di grinta e buona volontà. Anche questo è un punto che sto tenendo in forte considerazione, la domanda di fondo è "con chi"? e finchè non troverò risposta a questa domanda tutto restereà solo pura teoria.

 

Vorrei però continuare a pensarci e a "sognare" ancora per un po' prima di gettare la spugna completamente. sono comunque argomenti che mi interessano e se non vi è di troppo impegno mi fa piacere conoscere le vostre idee in proposito.

 

Quindi, su con il morale, non mi suiciderò!!! :) Ho i piedi per terra e lì restano!! :) E' un bel sogno, ma voglio organizzarlo al meglio, almeno nella realtà virtuale!!!:)

ciao e grazie a tutti quanti!

Silvia

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