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Tecniche di coltivazione in regime di biologico


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Il 10/3/2021 Alle 16:35, Domyx ha scritto:

Ragazzi, una domanda.
Girasole, ho previsto 250 kg/ettaro di 7/14 e 200 di solfato potassico.
Esiste qualche concime azotato da mettere sulla fila alla semina?
Granulare, microgranulare, liquido sul seme?
Boh...

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http://www.sipcamitalia.it/it/microgranulari/29/umostart-bios/F/287

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  • 3 settimane dopo...
12 ore fa, ansimoni ha scritto:

Ho letto nella discussione Colza che quest'anno ci sono grossi problemi di insetti; in biologico te li tieni oppure c'è qualcosa che si può fare?

Io compro favino e pisello bio.

Da un paio di anni ci sono grossi problemi di tonchio soprattutto su pisello. Un po' meno sul favino

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  • 1 mese dopo...
6 minuti fa, ansimoni ha scritto:

Se ho ben capito a parte la borlanda liquida non ci sono concimi ammessi in biologico che apportino azoto in copertura?
Se invece ci sono sono economicamente insostenibili?


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Ci sono concimi organici che hanno anche azoto però per come la vedo io senza un allevamento di animali per avere letame liquami ecc il bio sui cereali foraggere ha poco senso. Nel giro di qualche anno impoverisci il terreno e se vuoi mantenerlo fertile non puoi certo comprare tutti gli anni grosse quantità di pellettato organici. Per me il bio è un cerchio ovvero animali x usare i propri foraggi e avere letame e buona rotazione. Ovvio che poi si deve far rendere adeguatamente l'allevamento. Però se uno ha già la stalla il passaggio al bio è più semplice sotto l'aspetto delle concimazioni e anche x la rotazione 

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Se ho ben capito a parte la borlanda liquida non ci sono concimi ammessi in biologico che apportino azoto in copertura?
Se invece ci sono sono economicamente insostenibili?


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Concimi azotati ce ne sono parecchi.
Io uso un 7-14 Cifo e direi che fa il suo.
Come costi, siamo attorno ai 50 al quintale.
Poi ci sono i pellettati organici, a base di pollina in genere.
L'ho provato l'anno scorso, ma come costo per ettaro cambia poco, oltre al problema di spargerli (tempo e difficoltà).
Penso anch'io che la cosa migliore sarebbe avere il cerchio completo, ma soprattutto serve studiare per bene le rotazioni.
Anche perché ci sono colture che in biologico hanno poco senso, esempio il mais, proprio per le unità di azoto che richiedono: o se ne produce poco o c'è dietro qualche magheggio...

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3 ore fa, davide87 ha scritto:

Ci sono concimi organici che hanno anche azoto però per come la vedo io senza un allevamento di animali per avere letame liquami ecc il bio sui cereali foraggere ha poco senso. Nel giro di qualche anno impoverisci il terreno e se vuoi mantenerlo fertile non puoi certo comprare tutti gli anni grosse quantità di pellettato organici. Per me il bio è un cerchio ovvero animali x usare i propri foraggi e avere letame e buona rotazione. Ovvio che poi si deve far rendere adeguatamente l'allevamento. Però se uno ha già la stalla il passaggio al bio è più semplice sotto l'aspetto delle concimazioni e anche x la rotazione 

39 minuti fa, Domyx ha scritto:

Concimi azotati ce ne sono parecchi.
Io uso un 7-14 Cifo e direi che fa il suo.
Come costi, siamo attorno ai 50 al quintale.
Poi ci sono i pellettati organici, a base di pollina in genere.
L'ho provato l'anno scorso, ma come costo per ettaro cambia poco, oltre al problema di spargerli (tempo e difficoltà).
Penso anch'io che la cosa migliore sarebbe avere il cerchio completo, ma soprattutto serve studiare per bene le rotazioni.
Anche perché ci sono colture che in biologico hanno poco senso, esempio il mais, proprio per le unità di azoto che richiedono: o se ne produce poco o c'è dietro qualche magheggio...

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Sono abbastanza circondato da digestori e produttori di digestato pellettato, e tutti gli anni già distribuisco il digestato liquido ad un prezzo relativamente economico (500 Q/ha a 30 €/ha) pur essendo in convenzionale; consegnando il ceroso per il digestore da meie terreni che rimangono in convenzionale non penso che avrò problemi per la concimazione di fondo.

Il mio dubbio era relativo alla concimazione di copertura, che su girasole forse potrebbe essere utile....oppure no?

 

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13 ore fa, ansimoni ha scritto:

 

Sono abbastanza circondato da digestori e produttori di digestato pellettato, e tutti gli anni già distribuisco il digestato liquido ad un prezzo relativamente economico (500 Q/ha a 30 €/ha) pur essendo in convenzionale; consegnando il ceroso per il digestore da meie terreni che rimangono in convenzionale non penso che avrò problemi per la concimazione di fondo.

Il mio dubbio era relativo alla concimazione di copertura, che su girasole forse potrebbe essere utile....oppure no?

 

500 q.li ha di digestato ottimi, 100 130 kg/ha urea in semina o alle 4 foglie li darei lo stesso.

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Sono abbastanza circondato da digestori e produttori di digestato pellettato, e tutti gli anni già distribuisco il digestato liquido ad un prezzo relativamente economico (500 Q/ha a 30 €/ha) pur essendo in convenzionale; consegnando il ceroso per il digestore da meie terreni che rimangono in convenzionale non penso che avrò problemi per la concimazione di fondo.
Il mio dubbio era relativo alla concimazione di copertura, che su girasole forse potrebbe essere utile....oppure no?
 

Se hai digestori nelle vicinanze e magari qualche terzista attrezzato per lo spandimento in copertura nei cereali vernini potresti approfittarne.


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1 ora fa, Brog ha scritto:


Se hai digestori nelle vicinanze e magari qualche terzista attrezzato per lo spandimento in copertura nei cereali vernini potresti approfittarne.


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Sono ancora in fase di programmazione, ma al posto del grano come coltura invernale preferirei dedicarmi alla colza.

Come cereale vernino penso che impiegherò la segale come cover prima della soia; la termino con il crimper seminando su sodo (mi sembra che tu già lo faccia)

In rotazione poi metterei il girasole sempre anticipato da una cover "geliva" seminata a metà settembre che spero di terminare con il crimper durante una gelata di gennaio (se viene). Dopo questa cover procederei con un passaggio di Carrier quando il terreno lo permette ed eventuali strigliate o rompicrosta per mantenre pulito; chiaramente se non piove per fare nascere il girasole sarà necessaria un'irrigazione, mentre se pioverà si tarderà con la semina.

A parole sembra facile, ma sono convinto che l'anno prossimo in questi giorni sarò in panico.....

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Sfrutto questo bel video di BROGI per chiedere se è meglio usare l'orzo o la segale prima della soia; 

Se fosse indifferente preferirei l'orzo per la precocità di maturazione, magari seminato un po' più fitto per limitare lo sviluppo delle infestanti...

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Il 22/5/2021 Alle 07:31, DjRudy ha scritto:

Meglio l'orzo anche perchè rimane un po più basso e lo gestisci meglio con la seminatrice, la segale fa ancora più tappeto che poi ti da problemi alla semina.

E poi mi sembra di avere capito che costa molto meno

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Su girasole, per quel poco che ho imparato direi:
strigliatore una passata dopo la semina ma pre emergenza, se sono grandicelli si rompe troppo;
poi sarchiatore almeno un paio di passaggi.
Io quest'anno ho fatto un passaggio dopo circa un mese, erano piccoli, con due o tre foglie, ed era rimasta l'erba sulla fila;
oggi, due mesi giusti dalla semina passaggio con i Kress, e direi che sono abbastanza puliti

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54 minuti fa, Domyx ha scritto:

Su girasole, per quel poco che ho imparato direi:
strigliatore una passata dopo la semina ma pre emergenza, se sono grandicelli si rompe troppo;
poi sarchiatore almeno un paio di passaggi.
Io quest'anno ho fatto un passaggio dopo circa un mese, erano piccoli, con due o tre foglie, ed era rimasta l'erba sulla fila;
oggi, due mesi giusti dalla semina passaggio con i Kress, e direi che sono abbastanza puliti

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Domani vado a Rovigo a vedere lo strigliatore Treffler in prova, costa molto ma mi sembra molto più efficace dei vari austriaci

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Domani vado a Rovigo a vedere lo strigliatore Treffler in prova, costa molto ma mi sembra molto più efficace dei vari austriaci
Stavo guardando i video ora...mi pare notevole veramente.
Soprattutto il controllo della profondità costante.
Ho paura a chiedere il listino...

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1 ora fa, Domyx ha scritto:

Stavo guardando i video ora...mi pare notevole veramente.
Soprattutto il controllo della profondità costante.
Ho paura a chiedere il listino...emoji849.png

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Mi è piaciuto molto, ma non so se ne valga la pena....

per il 6.20 mt completo di denti rinforzati, ruote posteriori, regolazione dalla cabina, bimolle, passi i 18.000; tieni presente che solo di denti rinforzati ci sono 2.800

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2 ore fa, ansimoni ha scritto:

in biologico, per fare eventuali trattamenti con prodotti consentiti, si può usare la stessa irroratrice che si usa in convenzionale, oppure bisogna destinare una macchina da utilizzare solo in bio?

no no usi la stessa irroratrice

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c'è qualcuno che in bio non dava nessun fertilizzante ed ha cominciato a farlo (o, viceversa, prima fertilizzava ed ha smesso)? Noi siamo in bio da una ventina di anni, l'agronomo è sempre lo stesso, non abbiamo mai dato nulla su suo consiglio (ossia che in bio sono soldi buttati). Chiaramente limitiamo molto le colture (di fatto frumento duro, tenero, orzo, favino, lenticchia, trifoglio, cece), mentre quando non eravamo bio facevamo anche tabacco, mais, girasoli, colza. Le facciamo ruotare sempre.  Aratura ogni 5 anni, altrimenti solo ripuntatura e morgano, poi vibro e/o erpice rotante. due o tre false semine e semina molto tardiva (a volte problematica, tipo quest'anno che a dicembre non siamo riusciti a finire causa pioggia). Vorrei capire, all'incirca, se continuare su questa china o provare a fertilizzare.  Vorrei un'idea grezza dei costi/ettaro per fertilizzare e se qualcuno è mai riuscito a misurarne i benefici in termini id incremento di resa. Se avete consigli sul tipo di fertilizzante da dare.  Provincia di Viterbo, terreno tufaceo, piove poco, terreni non irrigui, piuttosto consistenti. Per dervi un'ìdea sulel attuali rese,  di grano duro nei campi migliori e nelle annate buone  riusciamo a fare 28/30 q.li/ha, in quelli peggiori 20/24.

Grazie a chi vorrà rispondere.

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