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Tecniche di coltivazione in regime di biologico


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9 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

perché qualcuno dice che il medicaio rotto rilascia di più al secondo anno e non al primo....e volevo provare....

questo dipende da come è stato rotto li medicaio (tecnica, con quale lavorazione del terreno), periodo (estate, autunno, etc) e tipologia di terreno (argilloso, medio impasto, sciolto, etc.)

9 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

Mi trovi pienamente d accordo con tipo di rotazione giusta e resa ad ettaro....solo che volevo provare l inverso....e volevo sapere se qualcuno aveva già provato....cmq visto che ho già seminato farro,vedrò poi la resa ad ettaro(se vale la pensa dopo medicaio) e poi proverò con il grano(duro o tenero)

non è tanto la resa a ettaro del farro dopo il medicaio ma lo "spreco di azoto", tanto azoto sprecato per una coltura che se ne accontenta di poco (rispetto ad esempio a grano tenero e duro). Il rischio con il farro dopo medicaio è avere una resa bassa non per difetto di azoto ma per eccesso, quindi troppa fittezza, troppo accestimento e quindi vistosi allettamenti. Altre valutazioni da fare: farro, quale farro? dicocco, varietà? Kg/ha di seme vestito? Dopo medicaio sono state fatte concimazioni?

 

9 ore fa, DjRudy ha scritto:

 e dopo il grano fare farro e infine favino.

 

 

farro come orzo e avena sono adatti come cereale a paglia dopo grano

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10 ore fa, luigite ha scritto:

questo dipende da come è stato rotto li medicaio (tecnica, con quale lavorazione del terreno), periodo (estate, autunno, etc) e tipologia di terreno (argilloso, medio impasto, sciolto, etc.)

non è tanto la resa a ettaro del farro dopo il medicaio ma lo "spreco di azoto", tanto azoto sprecato per una coltura che se ne accontenta di poco (rispetto ad esempio a grano tenero e duro). Il rischio con il farro dopo medicaio è avere una resa bassa non per difetto di azoto ma per eccesso, quindi troppa fittezza, troppo accestimento e quindi vistosi allettamenti. Altre valutazioni da fare: farro, quale farro? dicocco, varietà? Kg/ha di seme vestito? Dopo medicaio sono state fatte concimazioni?

 

farro come orzo e avena sono adatti come cereale a paglia dopo grano

Raccolta seme medica,poi fine agosto rottura medicaio in minima lavorazione,un paio di passaggi e semina farro di cocco ai primi di novembre,zero concimazione,sono in BIO , terreno medio impasto... è vario.....180 kg di seme ad ettaro....sono d' accordo su rotazione grano e poi farro....ma volevo provare,anzi provo quasi sicuramente farro e poi grano....

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13 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

Raccolta seme medica,poi fine agosto rottura medicaio in minima lavorazione,un paio di passaggi e semina farro di cocco ai primi di novembre,zero concimazione,sono in BIO , terreno medio impasto... è vario.....180 kg di seme ad ettaro....sono d' accordo su rotazione grano e poi farro....ma volevo provare,anzi provo quasi sicuramente farro e poi grano....

Il discorso cambia perchè non arando per rompere il medicaio, ma rompendolo in minima lavorazione in fine estate sicuramente cede molto ma molto meno azoto alla coltura successiva in questo caso il farro. Ad Ancona c'è un azienda biologica che ha fatto prove di semina su sodo del farro su medicaio. Il farro usato mi sembra di capire che è il tradizionale a taglia alta, quindi molto accestimento e competitivo con le infestanti. 

A livello di tecnica, in biologico, rompere un medicaio in minima lavorazione non è semplice, solo organi discissori si "sarchia" solo la medica quindi attrezzi combinati che devono tagliare la radice ad una certa profondità. Nel caso però di cereali a taglia alta come il farro tradizionale o i grani antichi avere ricrescita di medica può essere anche un non problema, invece nel caso di un grano tenero o duro il problema c'è. 

Rese da aspettarsi. Per il farro se è il tradizionale medio-basse, tanta paglia poca granella. Per il grano dopo farro dipende se poi si va a concimare o meno, e il grado di infestazione che si avrà che limiterà più o meno la resa del grano.

Per il discorso farro e poi grano è chiaro, operando sempre in minima, vanno gestite alla perfezione i le stoppie e i residui colturali per vari discorsi.

Portasemi? Portasemi solo di foraggere o anche ortive?

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3 ore fa, luigite ha scritto:

Il discorso cambia perchè non arando per rompere il medicaio, ma rompendolo in minima lavorazione in fine estate sicuramente cede molto ma molto meno azoto alla coltura successiva in questo caso il farro. Ad Ancona c'è un azienda biologica che ha fatto prove di semina su sodo del farro su medicaio. Il farro usato mi sembra di capire che è il tradizionale a taglia alta, quindi molto accestimento e competitivo con le infestanti. 

A livello di tecnica, in biologico, rompere un medicaio in minima lavorazione non è semplice, solo organi discissori si "sarchia" solo la medica quindi attrezzi combinati che devono tagliare la radice ad una certa profondità. Nel caso però di cereali a taglia alta come il farro tradizionale o i grani antichi avere ricrescita di medica può essere anche un non problema, invece nel caso di un grano tenero o duro il problema c'è. 

Rese da aspettarsi. Per il farro se è il tradizionale medio-basse, tanta paglia poca granella. Per il grano dopo farro dipende se poi si va a concimare o meno, e il grado di infestazione che si avrà che limiterà più o meno la resa del grano.

Per il discorso farro e poi grano è chiaro, operando sempre in minima, vanno gestite alla perfezione i le stoppie e i residui colturali per vari discorsi.

Portasemi? Portasemi solo di foraggere o anche ortive?

Si infatti ho messo farro per cercare di limitare ricacci di medica....hai preso in pieno....ma comunque il campo e' perfettamente pulito con il farro accestito.....visto ieri...

Dopo medica non ho mai provato,di solito con le rotazioni che faccio arrivo sui 28/30 qli/ha di farro

Gestire alla perfezione le stoppie,cosa intendi precisamente?di asportare paglia?la mia idea era sempre di fare minima,con passaggio di erpice a dischi post trebbiatura in modo da far rinascere tutto e poi vari passaggi di ripasso/false semine fino alla semina....se riesco a tenerlo pulito....

Portasemi,sia di foraggere che orticole.....ma soprattutto orticole

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18 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

Gestire alla perfezione le stoppie,cosa intendi precisamente?di asportare paglia?la mia idea era sempre di fare minima,con passaggio di erpice a dischi post trebbiatura in modo da far rinascere tutto e poi vari passaggi di ripasso/false semine fino alla semina....se riesco a tenerlo pulito....

Alla perfezione, perche? Per gestire diverse problematiche:

1) rinascite: meglio avere rinascite di grano nel farro o rinascite di farro nel grano? Sono più problematiche rinascite di farro nel grano, il grano non va decorticato a differenza del farro e quindi ci si ritrova con della granella vestita in mezzo al grano. E più un problema di chi lo ritira ma anche lo andrà a pagare.

2) stoppie/paglia: il farro produce una quantità più che doppia di paglia rispetto ad un grano comune. Tritandola si ottiene una bella massa, non arandola sotto ma o lasciandola in superfice o interrandola superficialmente sicuramente ci sono meno problemi di sottrazione dell'azoto al terreno rispetto all'aratura. La differenza lo fa il terreno se è la sostanza organica è importante, se è un medio impasto, se viene da anni di medica e c'è comunque riscrescita di medica c'è la può fare a "digerire" tutta quella paglia. Il grano in successione prevedi di non concimarlo, di vedere come viene senza apporti?

3) ricacci medica su grano: apporteranno pure azoto ma alla trebbiatura non sono il top sul grano, della massa verde e umida. Mentre il farro è a taglia alta, si può trebbiare alto eventualmente, per il grano se ci ritrova con la medica verde in fase di trebbiatura?

22 ore fa, luigite ha scritto:

 anche ortive?

cipolla da seme?

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12 ore fa, luigite ha scritto:

Alla perfezione, perche? Per gestire diverse problematiche:

1) rinascite: meglio avere rinascite di grano nel farro o rinascite di farro nel grano? Sono più problematiche rinascite di farro nel grano, il grano non va decorticato a differenza del farro e quindi ci si ritrova con della granella vestita in mezzo al grano. E più un problema di chi lo ritira ma anche lo andrà a pagare.

2) stoppie/paglia: il farro produce una quantità più che doppia di paglia rispetto ad un grano comune. Tritandola si ottiene una bella massa, non arandola sotto ma o lasciandola in superfice o interrandola superficialmente sicuramente ci sono meno problemi di sottrazione dell'azoto al terreno rispetto all'aratura. La differenza lo fa il terreno se è la sostanza organica è importante, se è un medio impasto, se viene da anni di medica e c'è comunque riscrescita di medica c'è la può fare a "digerire" tutta quella paglia. Il grano in successione prevedi di non concimarlo, di vedere come viene senza apporti?

3) ricacci medica su grano: apporteranno pure azoto ma alla trebbiatura non sono il top sul grano, della massa verde e umida. Mentre il farro è a taglia alta, si può trebbiare alto eventualmente, per il grano se ci ritrova con la medica verde in fase di trebbiatura?

cipolla da seme?

Si esatto,l idea sarà di concimarlo.....l idea è quella.....

Ricacci della medica non credo che avrò problemi.....non sono sicuro,ma credo è.....però non ho idea,non l ho mai fatto....ad oggi non c'è un ricaccio,ed il farro non credo che la farà ricacciare....anche perché,ad oggi non ho mai trebbiato farro in piedi,mai....sempre allettato....

Rucola,cime di rape etc etc

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12 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

ad oggi non ho mai trebbiato farro in piedi,mai....sempre allettato....

farro dopo trifoglio? trifoglio alessandrino? Da seme o affienato? 

12 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

ad oggi non c'è un ricaccio,ed il farro non credo che la farà ricacciare

adesso no, a 180kg/ha dopo medicaio con l'accestimento che fa il farro non ricaccia niente.

Gestione residui colturali: nella rotazione che hai sempre fatto (=trifoglio-farro-portaseme) come hai gestito quelli del farro? e soprattutto se non asportati si sono decomposti con tempistiche accettabili? (Da non trascurare l'apporto di sostanza organica stabile)-

12 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

cime di rape 

come disponibilità in biologico c'è solo la sessantina, come se in Italia le ditte (o meglio una sola credo) fa fare solo quella a chi fa seme bio, confermi?

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54 minuti fa, luigite ha scritto:

farro dopo trifoglio? trifoglio alessandrino? Da seme o affienato? 

Si esatto,entrambi.....

adesso no, a 180kg/ha dopo medicaio con l'accestimento che fa il farro non ricaccia niente.

Gestione residui colturali: nella rotazione che hai sempre fatto (=trifoglio-farro-portaseme) come hai gestito quelli del farro? e soprattutto se non asportati si sono decomposti con tempistiche accettabili? (Da non trascurare l'apporto di sostanza organica stabile)-

Come ti dicevo con erpice a dischi post trebbiatura x fare rinascere tutto....poi ripuntatura leggera.....ho avuto solo problemi un anno,in cui ho messo trifoglio post farro

come disponibilità in biologico c'è solo la sessantina, come se in Italia le ditte (o meglio una sola credo) fa fare solo quella a chi fa seme bio, confermi?

Si all incirca si....

 

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Un prato di 5 anni, dove però c’era ancora medica, l’ho rotto in “minima” con il coltivatore (10 ancore su 3 metri con zampe d’oca) per cavare tutte le radici. Però fine estate per cercare di avere un periodo ancora “abbastanza “ soleggiato . Non lo romperei a Marzo per seminare una coltura estiva perché secondo me ricaccia alla grande


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1 minuto fa, FedericoAgri ha scritto:

Un prato di 5 anni, dove però c’era ancora medica, l’ho rotto in “minima” con il coltivatore (10 ancore su 3 metri con zampe d’oca) per cavare tutte le radici. Però fine estate per cercare di avere un periodo ancora “abbastanza “ soleggiato . Non lo romperei a Marzo per seminare una coltura estiva perché secondo me ricaccia alla grande


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No no,ho rotto post trebbiatura seme medica, a fine agosto.....poi a novembre ho seminato farro.....e anno prox vorrei mettere grano.....

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19 minuti fa, Mirco1984 ha scritto:

No no,ho rotto post trebbiatura seme medica, a fine agosto.....poi a novembre ho seminato farro.....e anno prox vorrei mettere grano.....

per rompere il medicaio stesse lavorazioni delle stoppie quindi erpice a dischi e ripuntatore leggero? Prato di medica quanti anni lo hai fatto durare?

22 minuti fa, FedericoAgri ha scritto:

Un prato di 5 anni, dove però c’era ancora medica, l’ho rotto in “minima” con il coltivatore (10 ancore su 3 metri con zampe d’oca) per cavare tutte le radici. 

con coltivatori con ancore a zampe d'oca o attrezzi combinati si riescono a fare meno passaggi, d'altro canto passaggi ripetuti aiutano a fare diverse false semine consecutive. In generale dipende dalla finestra temporale che si ha a disposizione e del periodo dell'anno in cui si eseguono. Invece in assenza di problemi di infestazioni da perenni o dopo prati, in biologico, più si tiene il terreno coperto da colture e/o da intercalari meglio è, apporto continuo di sostanza organica e limitazione emergenze infestanti che nascono da seme.

Modificato da luigite
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5 minuti fa, luigite ha scritto:

per rompere il medicaio stesse lavorazioni delle stoppie quindi erpice a dischi e ripuntatore leggero? Prato di medica quanti anni lo hai fatto durare?

Prato di medica in purezza di 5 anni.....le lavorazioni per il medicaio si....a volte x le stoppie,ma dipende dalle colture che andrò a mettere e dal terreno,vado solo di erpice a dischi....

con coltivatori con ancore a zampe d'oca o attrezzi combinati si riescono a fare meno passaggi, d'altro canto passaggi ripetuti aiutano a fare diverse false semine consecutive. In generale dipende dalla finestra temporale che si a disposizione. Invece in assenza di problemi di infestazioni, in biologico, più si tiene il terreno coperto da colture e/o da intercalari meglio è, apporto continuo di sostanza organica e limitazione emergenze infestanti che nascono da seme.

Concordo.

 

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2 minuti fa, Mirco1984 ha scritto:

 

Portasemi sono tutte a semina autunnale o fai anche qualcuna a semina fine inverno-primaverile? Se fai tutte colture a semina autunnale compresi i cereali è abbastanza impegnativo come lavorazioni e gestioni varie, mettere in rotazione un prato avvicendato come la medica a semina primaverile e che ha bisogno di sfalci ripetuti nel corso dell'anno aiuta molto a non ritrovarsi in situazioni difficili da gestire.

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9 minuti fa, Mirco1984 ha scritto:

Si si....infatti tengo medica anche per quello,poi secondo me,nelle rotazioni,soprattutto in bio è indispensabile.....ed orticole le faccio a primavera....

Fai anche tu orticole?

si anche orticole ma non da seme, è quando è disponibile il seme certificato biologico, prodotto in Italia e soprattutto in regione limitrofe preferisco quello, perciò chiedevo della cima di rapa se nelle Marche si moltiplicano anche altre varietà oltre la sessantina. Quindi sia la rucola da seme che la cima di rapa da seme si fanno a semina primaverile, semina diretta di precisione a febbraio-primi di marzo? C'è molto tempo per pulire il letto di semina in maniera ottimale dopo un cereale in definitiva, invece come infestanti a ciclo primaverile su queste colture non sia hanno grossi problemi es. infestanti che possono determinare scarti sul prodotto trebbiato ?

Modificato da luigite
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1 minuto fa, luigite ha scritto:

si anche orticole ma non da seme, è quando è disponibile il seme certificato biologico, prodotto in Italia e soprattutto in regione limitrofe preferisco quello, perciò chiedevo della cima di rapa se nelle Marche si moltiplicano anche altre varietà oltre la sessantina. Quindi sia la rucola da seme che la cima di rapa da seme si fanno a semina primaverile, semina diretta di precisione a febbraio-primi di marzo? C'è molto tempo per pulire il letto di semina in maniera ottimale dopo un cereale in definitiva, invece come infestanti a ciclo primaverile su queste colture non sia hanno grossi problemi es. infestanti che possono determinare scarti sul prodotto trebbiato ?

Si di solito infestanti un po' ci sono....poi dipende dagli anni e soprattutto dello scarto che poi daranno alla consegna....più questo incide,che le infestanti....

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1 minuto fa, Mirco1984 ha scritto:

Si di solito infestanti un po' ci sono....poi dipende dagli anni e soprattutto dello scarto che poi daranno alla consegna....più questo incide,che le infestanti....

si è sempre la stessa problematica che si ha con le colture da seme anche convenzionali, le ditte che ritirano il prodotto se va oltre quello che serve a loro, trovano sempre mille motivazioni per aumentare lo scarto e pagare di meno l'agricoltore!

Dal punto di vista agronomico invece l'alternare colture a semina autunnale con colture a semina primaverile, dove possibile, aiuta molto a limitare le infestanti.

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3 minuti fa, luigite ha scritto:

si è sempre la stessa problematica che si ha con le colture da seme anche convenzionali, le ditte che ritirano il prodotto se va oltre quello che serve a loro, trovano sempre mille motivazioni per aumentare lo scarto e pagare di meno l'agricoltore!

Pura verità.......purtroppo hanno il coltello dalla parte del manico come si dice....

Dal punto di vista agronomico invece l'alternare colture a semina autunnale con colture a semina primaverile, dove possibile, aiuta molto a limitare le infestanti.

Vero....io ho seminato seme di rucola 20 giorni fa....

 

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2 minuti fa, Mirco1984 ha scritto:

 

purtroppo è cosi, però bisogna dire che con le orticole da seme in generale e con le biologiche ancor di più si riescono a fare PLV ad ettaro che con altre colture in collina sono impensabili. E' chiaro che sono colture impegnative sia come costi che lavoro e soprattutto non sono da "improvvisati", perciò si fanno in zone vocate e con aziende "preparate" tecnicamente, in grado di poterle gestire.

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1 minuto fa, luigite ha scritto:

purtroppo è cosi, però bisogna dire che con le orticole da seme in generale e con le biologiche ancor di più si riescono a fare PLV ad ettaro che con altre colture in collina sono impensabili. E' chiaro che sono colture impegnative sia come costi che lavoro e soprattutto non sono da "improvvisati", perciò si fanno in zone vocate e con aziende "preparate" tecnicamente, in grado di poterle gestire.

D accordissimo.......

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1 minuto fa, luigite ha scritto:

grano in biologico, anni passati, già fatto in precedenza? Come rese (grosso modo)?

A stucco,considerando che non ho dato concime o prodotti vari,l'ho messo soltanto 3 volte da quando sono passato in bio....sui 26/28 ed una terza volta meno....20 circa....

Tu di dove sei? Rese sono parallele alle tue....?

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18 ore fa, Mirco1984 ha scritto:

A stucco,considerando che non ho dato concime o prodotti vari,l'ho messo soltanto 3 volte da quando sono passato in bio....sui 26/28 ed una terza volta meno....20 circa....

Tu di dove sei? Rese sono parallele alle tue....?

Collina asciutta pedemontana in Abruzzo, simile cone terreno e clima a quella marchigiana. Sul non concimato le rese sono in quel range dai 15 ai 20-25q/ha. Le colture prima del grano sono in genere o medicaio, o leguminose (pisello, favino), ristoppio o riposo del terreno (di 1 anno). La variazione tra una varietà o l'altra e poca, qualche quintale in più o meno. Invece con la concimazione le rese sono differenti però dipendono molta dai quantitativi apportati, quindi sono costi aggiuntivi che devono avere poi un effettivo riscontro alla vendita(euro/q), esempio con una spesa di 100-150 euro ad ettaro alcune varietà, in annate buone, riescono a produrre anche 35 q/ha. Altri utenti del forum riportano rese maggiori con concimazioni più abbondanti, inoltre al Nord per il tenero anche con costi di concimazioni non elevatissimi si raggiungono facilmente i 50-60qli/ha. Il prezzo al quintale varia molto dipende dalla tipo di filiera e se ci sono degli obiettivi qualitativi da raggiungere. Per la mia esperienza al non concimato su terreni collinari un'alternativa molto valida sono i grani antichi a taglia alta che producono come i "moderni" non concimati ma hanno un prezzo al quintale di gran lunga superiore. Molte volte bisogna stare attenti  alle lavorazioni e all'epoca di semina per non farli allettare come il farro tradizionale, anche su ristoppio dopo medicaio al secondo anno di cereale.

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13 ore fa, luigite ha scritto:

Collina asciutta pedemontana in Abruzzo, simile cone terreno e clima a quella marchigiana. Sul non concimato le rese sono in quel range dai 15 ai 20-25q/ha. Le colture prima del grano sono in genere o medicaio, o leguminose (pisello, favino), ristoppio o riposo del terreno (di 1 anno). La variazione tra una varietà o l'altra e poca, qualche quintale in più o meno. Invece con la concimazione le rese sono differenti però dipendono molta dai quantitativi apportati, quindi sono costi aggiuntivi che devono avere poi un effettivo riscontro alla vendita(euro/q), esempio con una spesa di 100-150 euro ad ettaro alcune varietà, in annate buone, riescono a produrre anche 35 q/ha. Altri utenti del forum riportano rese maggiori con concimazioni più abbondanti, inoltre al Nord per il tenero anche con costi di concimazioni non elevatissimi si raggiungono facilmente i 50-60qli/ha. Il prezzo al quintale varia molto dipende dalla tipo di filiera e se ci sono degli obiettivi qualitativi da raggiungere. Per la mia esperienza al non concimato su terreni collinari un'alternativa molto valida sono i grani antichi a taglia alta che producono come i "moderni" non concimati ma hanno un prezzo al quintale di gran lunga superiore. Molte volte bisogna stare attenti  alle lavorazioni e all'epoca di semina per non farli allettare come il farro tradizionale, anche su ristoppio dopo medicaio al secondo anno di cereale.

Per quello che ho visto io,se si alletta è buon segno...un po' peggio per trebbiare,ma meglio come rese

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