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In zona chi fa soia di primo raccolto, danno 40 mm ogni 2 settimane circa, ma dipende dalle temperature. Per intenderci, noi nel mais diamo 50 mm ogni 7-10 giorni in base alle temperature.

Comunque quando le foglie sono arricciate anche alla sera quando cala il sole, è ora di irrigare. Almeno io mi regolo così.

Aggiungo che rispetto al mais la soia ha bisogno di sufficienti scorte di acqua anche per tutto agosto in fase di riempimento di beccelli. Inoltre può succedere che se tira un agosto siccitoso la pianta si blocca e se disgraziatamente poi piove a fine agosto/settembre questa riparte producendo nuovi baccelli che non faranno in tempo a maturare. Così oltre a bestemmiare con la trebbia si avrà un prodotto disomogeneo e con umidità alta, provato l'anno scorso...

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Gira e rigira saranno 20 anni che in zona facciamo soia.

Se il rizobio parte bene la soia non necessita di apporto azotato.

Qualcuno da un aiutino (50 - 80 Kg/ha di urea) se la vede gialla nelle prime fasi di sviluppo. Io non l'ho mai fatto poichè ritengo che questa disturbi la crescita del rizobio, e senza rizobio la soia necessiterebbe di ben altre dosi di azoto.

Se la soia è partita bene, la si lascia tranquilla e non ho mai sentito nessuno buttare azoto sulla stessa. Al massimo del concime fogliare. Aggiungerei che associare il concime fogliare al diserbo in post emergenza della foglia larga potrebbe accrescere la tossicità dello stesso verso la soia.

Sono d'accordo su quello tutto quello che dici ma la mia ottica è quella di puntare a produzioni più spinte che negli USA si è dimostrato essere possibili. Ma per fare questo vorrei partire da dati tecnici/scientifici e non dalle chiacchere che girano a bizzeffe nel nostro settore, prima tra tutti quella dell'azoto del quale si è detto (e si fa) tutto e il contrario di tutto.

 

Riguardo la tossicità del concime fogliare mi sono posto molte volte anch'io la stessa domanda ma la risposta la si ha solo se si fanno delle prove in campo sullo stesso appezzamento.

 

Io penso che il forum potrebbe essere anche uno strumento per sviluppare meglio le tecniche agronomiche di una coltura che ha ancora molti punti oscuri e credo potenzialità di sviluppo. Si potrebbe per esempio impostare un protocollo di coltivazione in modo da sperimentare la stessa tecnica su aree diverse o viceversa tecniche differenti su una stessa area. Ma temo che questo sia un settore più incline al piagnisteo che alla collaborazione/sperimentazione...

Modificato da Nemox
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Dopo 20 anni di mais, di concime non ne serve molto, semmai è molto importante il rizobio che attacchi.

Di più:

"l'inibizione dello sviluppo dei noduli e dell'attività enzimatica che presiede alla fissazione in presenza di elevati tassi di nitrato è generalizzata e può verificarsi nelle colture di soia che succedono, ad un mais ben concimato" da "La soia, prospettive colturali ed economiche per la Pianura Padana 1984"

 

Come dire, per carità tieni lo spandiconcime sotto il capannone!:asd:

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Vai tranquillo nemox che qui delle prove se ne fanno. Il problema che il territorio italiano ha una tale varieta' di terreno che una tecnica colturale che va bene a padova non va a torino o a bologna. Personalmente ho visto che se do 150/200 kg di urea ne faccio di piu' che se non gliene do. Pertanto cosa dovrei fare? Non darglielo l azoto solo per il fatto che pinco a pallino dice di no?

Lascerei perdere le produzioni statunitensi che fanno ridere rispetto alle nostre.

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La soia è una pianta che spende talmente tanta energia a fare proteine e grassi che giustamente ne manca per fare tanto seme... non è una pianta che accumula e produce amido e non è una pianta ad elevata conversione energetica. Una pianta C3 che risente molto del caldo e ha molti periodi critici per l'irrigazione. Azoto consuma ma va da se dove lo mette ma basta poco nitrato, l'urea a sorgo, mais e girasole.... che sono piantoni...

Le proteiche e peggio le proteicoleaginose fanno già tanto e mi sembra anche tantissimo che arrivi ai 106q/ha secchi americani...record non media, caso di punta episodico con genetiche sviluppate in Usa...le soie che abbiamo noi sono quelle che si trovano non sono sviluppate o adattate in Italia, il 90% sono indeterminate continuano a crescere e chiudono tardi comunque il ciclo continuando a far pianta..... sono genetiche ben diverse da quelle che anche solo il buon senso o l'osservazione vorrebbe. L'italia è il paese dei legumi che sono stati selezionati per sfamare non per riempire i granai ma la pancia..... che c..... me ne faccio di piante che non posso usare per usare-sfamarmi (tanto vale andar nei boschi)???? Si pretende un po' troppo in un mondo scollegato dalla realtà. Ricordo che le varietà a bassi o nulli antinutrienti in Italia sono arrivate dopo 30anni dalle prime negli Usa.

Attenzione le malattie incidono moltissimo noi non abbiamo campi omogenei stile tavolo da biliardo. E' una pianta da tenere in rotazione perché se si fanno altri sistemi come ci si comporta all'atto della vendita..... il prato a chi si dà??? Bello pensare in grande ma diamo merito a questa piantina che ha già fatto tanto.

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Sono d'accordo su quello tutto quello che dici ma la mia ottica è quella di puntare a produzioni più spinte che negli USA si è dimostrato essere possibili. Ma per fare questo vorrei partire da dati tecnici/scientifici e non dalle chiacchere che girano a bizzeffe nel nostro settore, prima tra tutti quella dell'azoto del quale si è detto (e si fa) tutto e il contrario di tutto.

 

Riguardo la tossicità del concime fogliare mi sono posto molte volte anch'io la stessa domanda ma la risposta la si ha solo se si fanno delle prove in campo sullo stesso appezzamento.

 

Io penso che il forum potrebbe essere anche uno strumento per sviluppare meglio le tecniche agronomiche di una coltura che ha ancora molti punti oscuri e credo potenzialità di sviluppo. Si potrebbe per esempio impostare un protocollo di coltivazione in modo da sperimentare la stessa tecnica su aree diverse o viceversa tecniche differenti su una stessa area. Ma temo che questo sia un settore più incline al piagnisteo che alla collaborazione/sperimentazione...

 

Mi spiace, io non sono un agronomo.

Però le mie non sono chiacchere da bar, ma la descrizione di come si comporta questa strana coltura dopo una ventina di anni di coltivazione in Canavese. Mie e dei miei amici.

 

Ognuno è libero di fare e di credere ciò che vuole.

Prove ed esperimenti sono graditi e benvenuti.

 

Certamente la soia, a differenza del mais, non è una coltura che risponde in modo lineare alle concimazioni. Soprattutto a quelle azotate, che in certe situazione pare possano anche essere deleterie per il rizobio.

 

E' anche vero che i nostri terreni hanno una struttura, un PH ed una situazione di base nutritiva diametralmente opposta a quella, faccio un esempio, dei terreni di Alfieri.

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Dopo 45 di astinenza stanotte ha piovuto 20/30 mm,e anche oggi forse molla qualcosa,una manna per

chi come me non ha possibilita' di irrigazione,stava soffrendo molto specialmente il 2 raccolto,per 20

giorni dovrei essere a posto,poi si ritorna a fare la danza:clapclap::AAAAH:

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Qui da me ora piovigina, poca roba sta notte sembrava avesse fatto chissa cosa invece sta mattina sotto le macchine era ancora asciutto.

meno male che ieri sera ho dato 40mm alla soia,ora comincia ad avere i primi bacelli e se non viene dall'alto occorre irrigare per fare produzioni dignitose...

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Comunque se uno vuole avere produzioni dignitose la soia ha gli stessi costi del mais perche comunque in una stagione in cui non piove mai si va ad irrigare minimo 3 volte ..noi avendo terreni irrigui possiamo irrigare a scorrimento e nello stesso giorno in cui si irriga il mais irrigo la soia.. Tra dieci giorni se continua a non piovere terzo e ultimo giro forse...

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Comunque se uno vuole avere produzioni dignitose la soia ha gli stessi costi del mais perche comunque in una stagione in cui non piove mai si va ad irrigare minimo 3 volte ..noi avendo terreni irrigui possiamo irrigare a scorrimento e nello stesso giorno in cui si irriga il mais irrigo la soia.. Tra dieci giorni se continua a non piovere terzo e ultimo giro forse...

Meglio che cambi calcolatrice

alla soia basta molta ma molta meno acqua del mais

io quest anno l ho irrigata 1 volta e solo perché ho irrigato il vigneto affianco

l anno scorso 1 raccolto in asciutta ho fatto 38qt/ha

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Fabio perchè metti un ciclo così corto a fine maggio?

per alvin io ho sempre irrigato la soia con 20/30 mm alla volta dalle 2 alle 5 volte (nel 2012 /2015) ma ho sempre fatto ottime produzione 2° raccolto 38 qli/ha - 1° raccolto oltre 50qli/ha

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Ognuno alla fine fa i suoi conti io sono l'ultimo che puo parlare sulla soia perché è la prima volta che la semino. Però leggo e mi sono letto tutte e 439 la pagine di questo forum e gira che ti rigira le grandi produzioni sono state su terreni irrigati minimo 2 volte . Che poi si vuole dire che anche in asciutta la soia viene fuori e produce un tot a differenza del mais che senza acqua neanche esce ok.. Però se uno può irrigare e non irriga perché è legato alla teoria che la soia ha bisogno di poca o zero acqua secondo me è sbagliata perche io non rischio di perdere una media di 15 quintali a ettaro su un terreno irriguo perche kon ho voluto irrigare.

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Vai tranquillo nemox che qui delle prove se ne fanno. Il problema che il territorio italiano ha una tale varieta' di terreno che una tecnica colturale che va bene a padova non va a torino o a bologna. Personalmente ho visto che se do 150/200 kg di urea ne faccio di piu' che se non gliene do. Pertanto cosa dovrei fare? Non darglielo l azoto solo per il fatto che pinco a pallino dice di no?

Lascerei perdere le produzioni statunitensi che fanno ridere rispetto alle nostre.

Nessuno ti ha detto di non dare azoto, o almeno non io. Io però vorrei sapere, sempre nello spirito del forum che è quello di condividere esperienze e sopratutto numeri, qual'è nel tuo caso la differenza di produzione tra soia azotata e non azotata nello stesso anno e possibilmente in appezzamenti omogenei. Oltre naturalmente alla modalità di somministrazione.

 

Lo so che le tecniche sono diverse da zona a zona, non certo per la provincia di appartenenza ma per le caratteristiche del suolo che entro certi limiti, sono determinabili analiticamente. Quando negli anni 70 Lino Ferruzzi bonificò e mise a reddito migliaia di ettari di palude negli USA lo fece armato di bulldozer e analisi del terreno.

 

 

Mi spiace, io non sono un agronomo.

Però le mie non sono chiacchere da bar, ma la descrizione di come si comporta questa strana coltura dopo una ventina di anni di coltivazione in Canavese. Mie e dei miei amici.

 

Ognuno è libero di fare e di credere ciò che vuole.

Prove ed esperimenti sono graditi e benvenuti.

 

Certamente la soia, a differenza del mais, non è una coltura che risponde in modo lineare alle concimazioni. Soprattutto a quelle azotate, che in certe situazione pare possano anche essere deleterie per il rizobio.

 

E' anche vero che i nostri terreni hanno una struttura, un PH ed una situazione di base nutritiva diametralmente opposta a quella, faccio un esempio, dei terreni di Alfieri.

Sia chiaro che io non ho dato dello "sparachiacchere" a nessuno e mi riferivo ad un atteggiamento generale che a mio parere è ancora troppo diffuso in agricoltura.

Detto questo ripeto che io ne faccio una questione di metodo, se si vuole avere una prova seppure empirica degli effetti della concimazione occorre provare metodi differenti con parametri fissi (quantità, tipo di terreno, irrigazione ecc).

I miei vicini continuano da una vita a dare via urea un mese dopo la nascita perchè, dicono, "così parte via velocemente". Bene io sul terreno di confine ho fatto delle prove con tanto di paline per delimitare il terreno e ho dimostrato che da noi, con quella modalità di somministrazione la soia non "parte" proprio un bel niente e sia la mia senza che la loro con azoto, arriva a 1,5m e poi si alletta tutta. Ma non c'è niente da fare, questi continueranno a dare via azoto a cazzo vita natural durante.

 

Viceversa, quella che aveva tutta l'aria di essere una chiacchera da bar, ovvero che la soia tempestata ramifica e produce di più, ha trovato conferma nel testo che ho citato post addietro (e che consiglio di leggere). Con la mia soia tipicamente molto alta ma con produzioni migliorabili (45-48 qli/ha) la pratica di rompere meccanicamente l'apice vegetativo sarebbe possibile un toccasana sotto molti punti di vista. Io se ci riuscirò lo farò, certo sarebbe tutto molto più facile se ci fosse una seria collaborazione da parte dei miei colleghi ma... ma... ma... c'è sempre un ma di mezzo.

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........ Con la mia soia tipicamente molto alta ma con produzioni migliorabili (45-48 qli/ha) la pratica di rompere meccanicamente l'apice vegetativo sarebbe possibile un toccasana sotto molti punti di vista. Io se ci riuscirò lo farò, certo sarebbe tutto molto più facile se ci fosse una seria collaborazione da parte dei miei colleghi ma... ma... ma... c'è sempre un ma di mezzo.

 

 

Per curiosita':

 

1) che interfila adotti x la soia?

 

2) usi varietà che ramificano o che non ramificano?

 

3) la soia ha bisogno di parecchio potassio, sostanza che normalmente favorisce la lignificazione dei fusti e combatte l' allettamento. Come sei messo a potassio?

Modificato da Alberto64
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Fabio perchè metti un ciclo così corto a fine maggio?

per alvin io ho sempre irrigato la soia con 20/30 mm alla volta dalle 2 alle 5 volte (nel 2012 /2015) ma ho sempre fatto ottime produzione 2° raccolto 38 qli/ha - 1° raccolto oltre 50qli/ha

 

Ne avevamo parlato giusto qualche pagina indietro...ho messo una soia così precoce perché mi hanno portato quella, in sostanza. :asd:

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io ero molto bassi di potassio e infatti oltre al letame butto anche 250 kg di solfato potassico ad ettaro.

Alcuni sosotengono che la soia come residui culturali lascia molto potassio, mentre il fosforo asorbe la stessa quantità che poi verra ceduta dai residui..

questo implicherebbe di poter fare monocultura di soia, ci sono amici che dopo un po di anni di monocultura soia senza buttare un grammo di concime fanno produzione pietose..

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ecco qualche foto fatta questa sera fortunatamente è sceso 30mm dal cielo ieri notte non che la soia stesse soffrendo pero è per me una bella manna visto che non posso irrigare mi preoccupa l'altezza mi sa che forse dovevo risparmiarmi quel q. di urea ha... per essere precisi il terreno non ha mai visto soia fin d'ora veniva da due anni di grano duro concimato alla semina con fosforo localizzato poi nitrato primi di marzo e urea ad aprile nell'ultimo anno ho trinciato e interrato la paglia sicuramente al raccolto sara un casino perche immagino che sarà tutta sdraiata che mi dite ...

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