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Lupino


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17 ore fa, Agrigalpad ha scritto:

Il seme oltre Rv lo ha anche padana sementi …se trovo qualcuno che mi fa il contratto sarei molto interessato ..non so neanche e quanto possa valere 

Sono soprattutto ad oggi mangimisti per cui la è palla per adesso è loro poi vediamo lo svolgere dello sviluppo. Vedi ceci e acquafava ceh è in uso nella nutella e nelle nutelle e creme spalmabili.... mai dare al giorno d'oggi qualcosa per morto. Gli zoombies sono quì.....

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Il 23/11/2024 at 15:33, CultivarSé ha scritto:

Ultima annotazione, lupini, soia sono tutti frutto di incroci e selezione quindi cambiano i limiti e spesso superano i limiti della specie, il Lupino albus è già di per sè una painata più tollerante rispetto agli altri lupini al pH alto e a pH come 7,8 neppure la soia campa bene anzi quasi tutti i legumi campano male..... non a caso la natura ci ha fornito di fava, sulla, lupinella, medica e molte prative leguminose.

I lupini usati (o che venivano usati) in Piemonte come sovescio per le vigne e per altre colture esigenti venivano presi da altre zone o in regione ci sono delle aree adatte alla coltura di lupini da seme, terreni acidi ce ne sono abbastanza ad esempio aree a forte vocazione castanicola.

Modificato da luigite
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7 ore fa, luigite ha scritto:

I lupini usati (o che venivano usati) in Piemonte come sovescio per le vigne e per altre colture esigenti venivano presi da altre zone o in regione ci sono delle aree adatte alla coltura di lupini da seme, terreni acidi ce ne sono abbastanza ad esempio aree a forte vocazione castanicola.

Sono ed erano lupini ormai  commerciali bianchi non necessariamente acidi che è un mito da sfatare, il lupino azzurro angustifolium è il re dell'acido ma gli altri no. Il Luteo ossia il bianco è molto più adattabile, in coillina c'è poco di acidità zona sopra Alessandria. Ad Alessandria è forse una zona dove c'è più diversificazione delle coltura e più coraggio senza troppo chiedere in incentivi e sostegni vedi anche manichette ad uso esteso. Il Lupino lì c'era in pianura da seme per granella e in collina da sovescio ormai da decenni. Il Castagno è tipico delle zone pre alpine e tutto l'appennino poi si dissemina molto da solo, la vera castanicoltura soprattutto da frutto, il marone ossia il marrone è Cuneo e poi parte del Torinese che sono provincie a terreni diversissimi con ogni minerale e piene zeppe di microzone date dai torrenti e fiumi èiù o meno tali. Es.. Orco è pieno di castagne senza neppure impianti o coltivazioni semplicemente perchè ormai è tra l'introdotto e l'essere infestante.

Il lupino ha ben tre specie botaniche senza quelle ornamentali che sono ibridi e derivate spesso da incroci con Augustifolium.

Il problema è sempre uno e uno solo, smettere di crederci per primi e lasciare le fonti proteiche, mi sembra di essere paranoico ma l'Italia, brutalmente, ha abbandonato i legumi non so se per un fatto psicologico o psiachiatrico. Ricerca e selezione sui legumi pochissima ma un gran parlare di proteine vegetali..... come sempre.... vivendo di commercio va benissimo la soia del Sud America specialmente dai fratelli di Brasile e Argentina in pratica piccole Italiette emigrate ma che.... fanno legumi  spesso repliche di legumi italici su larga scala.

Che siano legumi da seme, da granella, riproduzione, miglioramento e ricerca in Italia il tema legumi-scorrengioni è tabù..... persino in Inghilterra troviamo più legumi silenti mentre neppure quello in Italia, poco, antico e rumoroso.

Se lavorano bene viva i Polacchi ma non è possibile che neppure riadattare e rincrociare il proprio materiale riusciamo a fare, se hanno aperto una via la si segue.... gli americani lo hanno fatto con la soia dalla Kunhitz fino alla pto e basso fattore antinutrizionale di adesso.... soia che non è certo amerinda.

Ripeto che tutti i legumi hanno per evoluzine dei fattori e delle sostanze a molti animali tossiche se no come si difenderebbero? E' la selezione che ha fatto praticamente tutto ciò che vediamo castagno incluso poi certo si reincrocia si imbastardisce ma la selezione umana oltre che naturale esiste sempre. La scelta di cosa seminare spetta all'individuo chiunque sia, l'agricoltura come la prostituzione e la caccia sono i mestieri più antichi del mondo essendo anche molto aperti basta avere il capitale naturale che sia corpo o terra ma comunque ambiente.

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Il 26/11/2024 at 06:38, luigite ha scritto:

I lupini usati (o che venivano usati) in Piemonte come sovescio per le vigne e per altre colture esigenti venivano presi da altre zone o in regione ci sono delle aree adatte alla coltura di lupini da seme, terreni acidi ce ne sono abbastanza ad esempio aree a forte vocazione castanicola.

Nella mia zona si seminano in primavera per poi ararli a giugno. Coltura abbastanza da pellegrini, per fare rotazione meglio seminare pisello o cece, che magari si prende qualcosina. Vero è che quest'anno tutti i piselli hanno fatto la stessa fine dei lupini, ma la primavera è stata terribile. I lupini seminati da noi sono immangiabili, manco i cinghiali li mangiano, difatti dove ci sono selvatici è l'unica leguminosa che si può seminare. Ha senso solamente da sovescio estivo dopo loietto o simili. qualcuno si è evoluto negli ultimi anni e li semina con lo spandi, quest'anno un mio confinante ha addirittura arato prima di seminarli, quando vedo ste robe sono ancora più convinto che in agricoltura si guadagni ancora troppo. 

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16 ore fa, Emme ha scritto:

Nella mia zona si seminano in primavera per poi ararli a giugno. Coltura abbastanza da pellegrini, per fare rotazione meglio seminare pisello o cece, che magari si prende qualcosina. Vero è che quest'anno tutti i piselli hanno fatto la stessa fine dei lupini, ma la primavera è stata terribile. I lupini seminati da noi sono immangiabili, manco i cinghiali li mangiano, difatti dove ci sono selvatici è l'unica leguminosa che si può seminare. Ha senso solamente da sovescio estivo dopo loietto o simili. qualcuno si è evoluto negli ultimi anni e li semina con lo spandi, quest'anno un mio confinante ha addirittura arato prima di seminarli, quando vedo ste robe sono ancora più convinto che in agricoltura si guadagni ancora troppo. 

I lupini sono da seminare adesso fino a neppure primavera dopo è seme sprecato. Da sovescio sono ottimi in vigna e anti cinghiale difatti da decenni sono un must ad Alessandria e sono pure belli. Quest'anno le leguminose facevano pietà, la soia molto bella è rimasta una cartolina poi alla trebbia manco quella riusciva ad entrare. Ceci forse gli unici che si sono salvati per il pelo ma seminandoli molto presto. Anno davvero terribile e penoso in generale.

Arare può essere un bene specie per i legumi per avere il terreno bello piuttosto pulito e del resto se vuoi un bel sovescio deve svilupparsi al meglio, non deve essere fonte di infestanti, deve essere bello, alto anche vecchio e deve coprire bene tutto con piante appropriate al periodo ma specialmente miste. Anche una jungla ma alla fine più è e più sta meglio è. Io lupino da sovescio in pianura mai messo, solo alcuni conoscenti in vigna specie zone alte collinari di Strevi e vicino poi a poco a poco tutti si sono adeguati ma non mi piace il monopianta. In pianura ho un mistone pazzesco e devo dire che non è gelato e non si ferma essendo in fioritura ancora adesso, sinceramente non me ne frega, con il molle e l'umidità ci tengo a tenermelo anche se avvolge le robinie sulla costa per dire. Più copre, chiude e soffoca e meglio è fosse anche che nevica e lo schiaccia tanto meglio l'anno prossimo perchè invece di trincia o trinciastocchi si entra con un bel crimper e lo si llascia a seccare che tanto dove c'è copertura il terreno non secca mai.

Ripeto che dove ca un concime verde o una leguminosa ti cambia tutto il modo di lavorare il terreno e anche l'aratro ha una resa che altri non hanno. Non stacchi il timone e non impicchi il trattore e ti bastano meno cavalli per tirare una fetta che non resta ne un coppo ne un plinto.

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5 ore fa, CultivarSé ha scritto:

I lupini sono da seminare adesso fino a neppure primavera dopo è seme sprecato. Da sovescio sono ottimi in vigna e anti cinghiale difatti da decenni sono un must ad Alessandria e sono pure belli. Quest'anno le leguminose facevano pietà, la soia molto bella è rimasta una cartolina poi alla trebbia manco quella riusciva ad entrare. Ceci forse gli unici che si sono salvati per il pelo ma seminandoli molto presto. Anno davvero terribile e penoso in generale.

Arare può essere un bene specie per i legumi per avere il terreno bello piuttosto pulito e del resto se vuoi un bel sovescio deve svilupparsi al meglio, non deve essere fonte di infestanti, deve essere bello, alto anche vecchio e deve coprire bene tutto con piante appropriate al periodo ma specialmente miste. Anche una jungla ma alla fine più è e più sta meglio è. Io lupino da sovescio in pianura mai messo, solo alcuni conoscenti in vigna specie zone alte collinari di Strevi e vicino poi a poco a poco tutti si sono adeguati ma non mi piace il monopianta. In pianura ho un mistone pazzesco e devo dire che non è gelato e non si ferma essendo in fioritura ancora adesso, sinceramente non me ne frega, con il molle e l'umidità ci tengo a tenermelo anche se avvolge le robinie sulla costa per dire. Più copre, chiude e soffoca e meglio è fosse anche che nevica e lo schiaccia tanto meglio l'anno prossimo perchè invece di trincia o trinciastocchi si entra con un bel crimper e lo si llascia a seccare che tanto dove c'è copertura il terreno non secca mai.

Ripeto che dove ca un concime verde o una leguminosa ti cambia tutto il modo di lavorare il terreno e anche l'aratro ha una resa che altri non hanno. Non stacchi il timone e non impicchi il trattore e ti bastano meno cavalli per tirare una fetta che non resta ne un coppo ne un plinto.

Per seminare dei lupini da arare tanto vale tenere la terra vuota a parer mio. Seminando piselli in novembre con un pre rimangono puliti fino a trebbiatura e con una primavera dignitosa qualcosa si riesce a portare a casa, sono una buona coltura da rinnovo e lasciando anche un po di paglia che male non fa. Il mio discorso era legato al fatto di arare per una coltura da sovescio che nasce pure nelle sponde dei rimorchi, cosa che ha ben poco senso. il lupino è un bastardo basta una leggera discata e nasce benissimo. 

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37 minuti fa, Emme ha scritto:

Per seminare dei lupini da arare tanto vale tenere la terra vuota a parer mio. Seminando piselli in novembre con un pre rimangono puliti fino a trebbiatura e con una primavera dignitosa qualcosa si riesce a portare a casa, sono una buona coltura da rinnovo e lasciando anche un po di paglia che male non fa. Il mio discorso era legato al fatto di arare per una coltura da sovescio che nasce pure nelle sponde dei rimorchi, cosa che ha ben poco senso. il lupino è un bastardo basta una leggera discata e nasce benissimo. 

Non sono pienamente d'accordo, tutto va bene se hai terreni che non si sporcano o forti, terreni leggeri fertili come i mie si sporcano e diventano un disastro. Solo quest'anno per il sovescio non ho arato perchè era tardi e provati dalla stagione mefitica. Il lupino anche se molto spesso è uno dei più lenti a crescere, nasce rapido più del favino ma poi è una lagna dopo ramificando e infogliandosi da maledetto fa massa ma non è che cresce in altezza. Se diventa vecchiotto la massa la fa è quando vedi trinciare le insalatone, qui sovesci verdi e giovani che fanno acqua che allora vien la voglia di non arare. Ma poi il sovescio lo ari per una coltura principale specie se sarchiata che deve restare pulita noi facciamo su mais o soia o riso. Riso serve arare per spianare e fare falsa semina o pre semina totali. Non abbiamo terreni argillosi se non abbastanza limo misto e freddo a cui la minima non è molto adatta amenochè non semini tardi.

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Il lupino lo puoi seminare come i piselli ma dopo vent'anni di piselli io li ho lasciati specie se non faccio la seconda coltura. Se hai chenopodio non stanno puliti se poi piove sù anche il pre emergenza dato in autunno perde vigore. Il pisello si salva se lo raccogli secco e bene a giugno poi ogni settimana dopo giuno è una perdita compresa la predazione da piccioni, colombacci e il resto dei colombidi. Quest'anno casi particolari da cancellare. Pisello è difficilissimo da gestire alla nascita per troppa predazione anche peggio del girasole.

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Il 27/11/2024 at 22:44, Emme ha scritto:

Nella mia zona si seminano in primavera per poi ararli a giugno. Coltura abbastanza da pellegrini, per fare rotazione meglio seminare pisello o cece, che magari si prende qualcosina. Vero è che quest'anno tutti i piselli hanno fatto la stessa fine dei lupini, ma la primavera è stata terribile. I lupini seminati da noi sono immangiabili, manco i cinghiali li mangiano, difatti dove ci sono selvatici è l'unica leguminosa che si può seminare. Ha senso solamente da sovescio estivo dopo loietto o simili. qualcuno si è evoluto negli ultimi anni e li semina con lo spandi, quest'anno un mio confinante ha addirittura arato prima di seminarli, quando vedo ste robe sono ancora più convinto che in agricoltura si guadagni ancora troppo. 

nessuno li fa  la coltura da seme in zona , tutti da sovescio? quelli da sovescio che prezzo medio hanno?

 

Il 28/11/2024 at 21:48, CultivarSé ha scritto:

Il lupino lo puoi seminare come i piselli ma dopo vent'anni di piselli io li ho lasciati specie se non faccio la seconda coltura. Se hai chenopodio non stanno puliti se poi piove sù anche il pre emergenza dato in autunno perde vigore. Il pisello si salva se lo raccogli secco e bene a giugno poi ogni settimana dopo giuno è una perdita compresa la predazione da piccioni, colombacci e il resto dei colombidi. Quest'anno casi particolari da cancellare. Pisello è difficilissimo da gestire alla nascita per troppa predazione anche peggio del girasole.

nel Nord il lupino come leguminose da granella alternativa al pisello, lo ferma la produzione bassa ottenibile (senza miglioramento genetico specifico solo importazione)? 

 

Il 28/11/2024 at 21:44, CultivarSé ha scritto:

Ma poi il sovescio lo ari per una coltura principale specie se sarchiata che deve restare pulita noi facciamo su mais o soia o riso. 

quindi sovescio che in questi terreni e zone particolari diventa fondamentale la funzione rinettante sulle infestanti rispetto a quello concimante?

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11 ore fa, luigite ha scritto:

nessuno li fa  la coltura da seme in zona , tutti da sovescio? quelli da sovescio che prezzo medio hanno?

 

nel Nord il lupino come leguminose da granella alternativa al pisello, lo ferma la produzione bassa ottenibile (senza miglioramento genetico specifico solo importazione)? 

 

quindi sovescio che in questi terreni e zone particolari diventa fondamentale la funzione rinettante sulle infestanti rispetto a quello concimante?

Non andiamo nel fantascientifico, coltura rinnettante non vuol dire che diserba per mesi, pulisce e ostacola ma meglio dire limita lo sviluppo. Neppure il callistemon citrino da cui deriva il Callisto diserbo del mais pulisce totalmente... poi hai voglia a piantare e tritare callistemoni che sono piante bella ma arborre. Aiuta ma non è totale.

Se poi semini un autunnale da concime verde e va una primaverile come coltura principale di certo non agisce pienamente sulle infestanti estive, serve a sfasare un pò le infestanti non a farle evaporare.

Il prezzo del seme è quello del commerciante al quintale, zona pavese e tortonese volevano come i piselli 80 e contro i 88-90 dei piselli ma chi li semina non so, legumi quest'anno un pò tutti li hanno accantonati.... hai voglia con tutta la soia che c'è ancora da raccogliere.

Rese basse delle leguminose, insomma non è che siano paragonabili tutte al mais, i legumi in generale quando fai 54 q /ha sono tante, i 64 q/ha della soia li vedi poche volte ma vanno coltivati. Quando senti certe rese non sono certo zone fertili e campi coltivati. Se uno coltiva diserba anche, sarchia ecc.... non basta seminare i legumi e via..., il fashion bio. No, l'agricoltura non è quello che fanno i nomadi, semini e vai, si chiama nomadismo. Costa come tutto, inutile pretendere... il problema che a te, agricoltore non riconoscono il prezzo.... ma del resto in Italia il passatempo è non pagare e tenere gli stipendi bassissimi. In Europa facciamo schifo dagli stipendi alle pensioni e  non di meno i prezzi delle materie agricole.... Non sono solo gli agricoltori, è tutti il sistema ad essere andato in corto circuito, il giro di moneta non c'è più se si pretende di essere mosso da un'oligarchia.... difatti in Russia con gli oligarchi non se la passano meglio degli anni '90. Ma chi possiede materie prime può glissare... chi ha poco se non un pugno di terra e acqua... non può glissare su niente. Neppur più gli operai agricoli abbiamo.... 

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Il 28/11/2024 at 21:44, CultivarSé ha scritto:

Non sono pienamente d'accordo, tutto va bene se hai terreni che non si sporcano o forti, terreni leggeri fertili come i mie si sporcano e diventano un disastro.

lupino da sovescio è ottimale per terreni leggeri con poco calcare, quindi fino a 7-7,5? Come dose kg/ha per il sovescio?

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3 ore fa, luigite ha scritto:

lupino da sovescio è ottimale per terreni leggeri con poco calcare, quindi fino a 7-7,5? Come dose kg/ha per il sovescio?

Direi che va bene anche per i medio impasto fino ad un certo punto di argilla, l'argilla dopo 8-9% si sente già, il resto è limo e forse nei terreni con tanto limo i sovesci e la tecniche di conservativa vanno anche meglio. I lupini per sovescio vanno bene se si supera la dose per la granella ma mai come ho visto fare, arrivare a 200 Kg/ha di seme che è troppo. Dai 120Kg va già bene ad ettaro ma non oltre i 150-160. Il seme è piccolo ma la pianta è una cosa intermedia simile ad una pianta di favino che non è proprio piccola. Se mi dite che si semina troppo seme ecco, sono d'accordo, spesso si semina troppo anche da sovescio che deve crescere. Chi sovescia presto e semina fitto fore non ha capito che ci vuole un certo grado di maturità anche a sovesciare..... che è comunque coltivare con il verbo concimare in senso totale del termine-

Il sovescio è concime a tutti gli effetti, concime nutritivo, ammendante, biostimolante ecc....  

Poi ragà spesso si usano piante non prorpiamente attinenti al suolo per avere qualcosa in più o diverso, non facciamoci attrarre dal mono, la natura non è mono specifica, monopianta, monoditta ecc... Persino le infestanti vanno in compagnia. Duettano almeno.

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Il 4/12/2024 at 12:22, CultivarSé ha scritto:

, non facciamoci attrarre dal mono, la natura non è mono specifica, monopianta, monoditta ecc... Persino le infestanti vanno in compagnia. Duettano almeno.

insieme al lupino (sempre da sovescio non da seme) si può pensare di associare una graminacea o anche una crucifera?

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15 ore fa, luigite ha scritto:

insieme al lupino (sempre da sovescio non da seme) si può pensare di associare una graminacea o anche una crucifera?

Solitamente insieme ai lupini no ma abbastanza di rado si mette il favino e l'avena bassa o media altezza. La moda delle crucifere, i mescoloni è una cosa francese nata non so.

I maestri del sovescio i tedeschi e austriaci solitamente ricalcano molto le usanze antiche degli italiani solo che in Italia andavano da foraggio... pratiche che sono dai tempi antichi. In Usa sono arrivati con i migranti tedeschi ma mai, loro, padroni delle crucifere, si sono mai sognati mi seminare insieme crucirere, graminacee e leguminose o linacee ossia lino.

La cultura centroeuropea che è italia-austria- germania ha da migliaia di anni codificato i sovesci se poi c'è un certo revanscismo, un modernismo ma è una cosa che non ha senso scientifico. Meglio, un senso ce lo aveva con le rape e le cime di rapa in miscuglio forse per via della minor competizione e minor produzione di composti allelopatici e sicuramente la bassa statura, In versione moderna i rapanelli e il daikon che è un rapanello ma insfastidisce il fittonazzo, la grossissima radice, ha senso nel lupino ma altre crucifere no. Le graminacee quelle più aggressive o molto veloci o molto compatte come il frumento non ha senso del lupino che è pianta comunque più lenta nel suo sviluppo totale essendo una coltura comunque di per se lunga ben più lunga del favino base nord e ovest. Lupino è assia fotoperiodico quindi se uno volesse tentare di far miscele deve tener presente anche di questo. 

I Lupini sono molto legati alla letteratura ma come piante da sovescio sono legate alla Sicilia che non di certo ha terreni tantissimo acidi. Sono piante che si è perso l'uso non che non ci sia mai stato ma appunto essendoci fame e povertà proteica ovvio che andavano in primi a granella o foraggi essendo pianat molto duttile fino a dicembre per essere seminata, la fava e favino erano già piante più nobili per cui meno adatte ad altri usi. Il lupino era pianta legata a snack salati e contorni non tanto come legume principe forse per questo che in molte zone povere era il sovescio da poveri.

Volendo io conosco moltissimi che sovesciano soia, anch'io ce l'ho in miscela aspettando che geli in un mix tra pianate resistenti e gelive. Attualmente non gela niente per cui è lì che vegeta insieme e bellamente ai selvatici di colza ma appunto un mix naturale non cercato. Tengo questo melting pot nella speranza che facciano massa insperata e la colza abbia un incentivo a nascere ben sapendo che è una pianta rompicoglioni, ne approfitto per pulirmi dai selvatici ma non di certo la infilavo spontaneamente nel miscuglio.

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