pinox Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 8 minuti fa, 409 vario ha scritto: Io come figlio di Cobas a casa mia la PAC e psr zero fino al 2015 , zona piena di allevamenti e irrigua da 1000€/ha di media e ho 5 fendt , vabbè che 3 hanno tra i 30 e i 40 anni ,ma sempre di marca premium sono. Quindi si può vivere anche senza pac , nessuno obbliga a seminare grano quando non và , saranno cavoli dei pastifici e mulini tagliare il prodotto estero con qualcosa di buono se ne trovano. Giusto!! perchè non ci avevo pensato e ho seminato sempre grano? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
409 vario Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Ricordate che in agricoltura se si è pionieri in una coltivazione e ci si azzecca si cavalca l'onda e si guadagna da ripagare e avanzarne , se ci si avvicina a una coltivazione nel momento di picco si avrà solo una discesa della marginalità . Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tripleboss Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Perchè lasciare i terreni incolti? Ci sarà sempre qualche imprenditore, non agricoltore, disposto a comprarliSe arrivi ad un livello di non redditività per nessuno la prospettiva è possibile.Se pensi ciò allora reputi che ci siano ancora ampi spazi di miglioramento e redditività anche con questa pac.Inviato dal mio SM-G525F utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
409 vario Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Esempio stupido ma che coglie l' idea il teff cereale etiope che si coltiva in seccagna vera viene considerato dai ricconi e salutisti come il vero cereale integrale ovvero l'unico non manipolato e perciò sano , riuscire ad aggredire quella fetta di mercato europeo senza intaccare il corno d'Africa a livello monetario e di immagine potrebbe garantire redditi interessanti, mia idea magari sbaglio. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pinox Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 1 minuto fa, tripleboss ha scritto: Se arrivi ad un livello di non redditività per nessuno la prospettiva è possibile. Se pensi ciò allora reputi che ci siano ancora ampi spazi di miglioramento e redditività anche con questa pac. Inviato dal mio SM-G525F utilizzando Tapatalk Mi spiego meglio: io con 50 ha pur attivando tutti i psr possibile devo valutare se riesco ad ottenere un reddito sufficiente per campare, uno che ha già 450 ha, investe qualcosina, arriva a 500 e fa finta di lavorare in biologico, non deve neanche produrre 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
409 vario Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Unica è trovare colture nuove e pionieristiche in grado di attrarre l'attenzione e il portafoglio del consumatore , fare estensivo in Italia specie di commodities è una partita perdente nel medio-lungo periodo ammesso che la superficie sia tutta di proprietà. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luigite Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 20 minuti fa, 409 vario ha scritto: Unica è trovare colture nuove e pionieristiche in grado di attrarre l'attenzione e il portafoglio del consumatore , fare estensivo in Italia specie di commodities è una partita perdente nel medio-lungo periodo ammesso che la superficie sia tutta di proprietà. il margine delle commodities e dell'estensivo è minimo e in molte situazioni (come nel caso di aumento dei costi di produzioni, diminuizione possibili contributi, etc) diventa ancora più piccolo, quindi possono continuare su quella strada solo aziende grandi con molti ettari, le altre che non sono ne piccole ne grandi se prima potevano fare qualcosa con le estensive ora o cambiano colture (colture con più valore aggiunto) e canali di vendita o chiudono (o vengono accorpate da altre). Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tripleboss Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Mi spiego meglio: io con 50 ha pur attivando tutti i psr possibile devo valutare se riesco ad ottenere un reddito sufficiente per campare, uno che ha già 450 ha, investe qualcosina, arriva a 500 e fa finta di lavorare in biologico, non deve neanche produrre Ok.Anzichè competere con lui, tu non potresti diventare un suo satellite e collaborarci?È un ipotesi nè...A lui manca sicuramente della manodopera qualificata, prende tè, ti paga bene e ti paga l'affitto dei tuoi 50 ha, oppure fate accordi diversi, camperesti meglio?È possibile?O c'è chiusura mentale?Inviato dal mio SM-G525F utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 3 ore fa, DjRudy ha scritto: Purtroppo il futuro della cerealicoltura in Italia sono le aziende molto grosse, 50 anni fa con 10 ha e 10 vacche vivevano, poi le vacche sono sparite e gli ettari triplicati, 20 anni fa stavi ancora bene con 100 ha, oggi minimo 150-200 e in futuro minimo 500 o anche di più, purtroppo è un trend che è partito dagli anni 60 ed è inarrestabile, anzi con la globalizzazione, la riduzione della manodopera, i casini della PAC ecc si sta anche accellerando molto. Forse allora il problema non è che produciamo con costi troppo elevati e non riusciamo ad avere attrezzature competitive , ma che non abbiamo una percentuale di guadagno sufficiente. Ma quello non dipende da noi. Per avere un buon margine dovremmo avere accesso alla grande distribuzione , il che non ci verrà mai dato. Sui cereali che vanno lavorati in processi industriali , per lo più, posso anche capirlo ma su orticole ? Con una linea diretta con gli allevatori puoi fare reddito dalle foraggere ma sono solo una parte della rotazione e se stanno male gli allevatori inizi a perdere anche quello. Non credo sia una questione di dimensione media delle aziende. Anzi , con aziende grosse non puoi permetterti nessun errore e investimenti costanti. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianni il Folle Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Purtroppo il futuro della cerealicoltura in Italia sono le aziende molto grosse, 50 anni fa con 10 ha e 10 vacche vivevano, poi le vacche sono sparite e gli ettari triplicati, 20 anni fa stavi ancora bene con 100 ha, oggi minimo 150-200 e in futuro minimo 500 o anche di più, purtroppo è un trend che è partito dagli anni 60 ed è inarrestabile, anzi con la globalizzazione, la riduzione della manodopera, i casini della PAC ecc si sta anche accellerando molto.Esatto, è semplicemente ciò che succede in tutti i settori, e l'agricoltura in questo caso è anche rimasta molto indietro. Il grande mangia sempre il piccolo, ovunque e dovunque. È inesorabile, sarebbe come combattere contro i mulini a vento...Inviato dal mio M2007J17G utilizzando Tapatalk 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
#VG# Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Il vero problema è la valorizzazione del prodotto. Ormai produrre cercando di competere ai prezzi di mercato è una battaglia dura da combattere e ciò avviene in agricoltura e in tutti i settori. 30 anni fa da me un buon 80% delle donne lavoravano in aziende del settore tessile, aziende anche grandi ma soprattutto a conduzione familiare e piccole. Tutto andava bene finché sono arrivati i cinesi che al costo di una zip ti portavano il prodotto finito... risultato settore tessile azzerato. O meglio la produzione passatemi il termine dozzinale che veniva fatta dalla maggior parte è stata sostituita con quella cinese e sono rimasti solo coloro che si differenziavano per una qualità superiore che poi hanno iniziato a lavorare per i grandi marchi ben noti. Nel mio paese l'unica azienda rimasta infatti taglia le stoffe per tutti i marchi più famosi.... tutto questo per dire cosa, l'Italia ha un'unica cosa bella che è la sua fama nel mondo e dato che a livello agricolo siamo dei pidocchi la nostra produzione deve essere valorizzata da quella fascia di popolazione ricca. Deve cambiare il target a cui ci rivolgiamo e soprattutto c'è da saper vendere il prodotto. Per esempio la Franciacorta storicamente è sempre stata la zona agricola più povera della provincia di Brescia e una cosa sola potevano fare, il vino.... con la creazione del marchio Franciacorta e un merchandising esagerato si sono presi una fetta di mercato tale da avere dei prezzi così remunerativi che la vendita di 1 ha di terra ti permette di vivere il resto dei tuoi giorni senza troppi pensieri. Ma questo vale per il prosecco vale per il parmigiano reggiano, il grana padano ecc ecc. Ad oggi mediamente 1 litro di latte a grana padano rende il 25%di più che il latte industriale e ciò fa bene la differenza. I fondi pac qui dovrebbero andare a progetti di valorizzazione e creazione di fliliera e non a dare un reddito. Perché è vero si che i grossi se la passano meglio ma semplicemente perché sfruttano il piccolo margine su grandi volumi ma è solo questione di tempo che questo non basti più perché i veri competitors non sono fuori dall'italia o pensiamo che riusciremo a fare concorrenza alle grandi estensioni estere e ai grandi investimenti in settore agricolo anche dei paesi emergenti???....siamo tutti nella stessa barca il futuro passa per la valorizzazione del prodotto.... Mi permetto di dire una cosa sul grano duro che a quanto leggo è il settore che più si lamenta....la mancanza di competitività del settore non passa forse per una mancata filiera vera e propria che dia valore a un prodotto di qualità superiore rispetto alla concorrenza? Cioè per me non è normale non avere una pasta o una semola protetta da marchi Igp Dop docg nota a livello nazionale e internazionale. Per esempio de cecco nella sua pubblicità si vanta di usare le migliori semole al mondo non (solo) italiane. Per me non è normale.... la stessa Barilla ossia la pasta nazionale popolare sicuramente non usa solo roba "nostrana" visto anche il volume di produzione. Ecco per me il problema principale è qui e se anche ci fosse un prodotto 100% italiano non viene venduto bene. In TV (per esempio cotto e mangiato) hanno fatto diverse puntate con protagonisti diversi prodotti( per esempio grana e parmigiano) e location ma possibile che non si faccia una pubblicità su una pasta del territorio? La pubblicità è l'anima del commercio e bisogna saper vendere bene ancor più della qualità stessa.... 9 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
#VG# Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Come al solito mi sono dilungato e spero di non essermi perso ma soprattutto di aver reso il concetto Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cat power Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Hai reso benissimo... Il paese Italia dove tutti i media e i politici Riconoscono l importanza Dell agricoltura italiana e dei suoi prelibati prodotti... Ma all atto pratico annaspiamo sempre di più per tirare avanti l azienda nella più totale indifferenza dei nostri connazionali. L azienda a seminativi tra riduzione contributi Pac 2023 e nuovi vincoli deve valutare nuove strategie... È un contesto dove conta aumentare la PLV con aumenti delle rese più che andare a caccia di ecoschemi (con premi calcolati quando l inflazione non era al 15% ed in costante aumento...) 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
BIANCO86VE Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Fortuna che sono nella zona del prosecco. Bene che i seminativi vadano a p.....e così ci sarà più terra da affittare per 18 anni per impianto vigneti. Sono sarcastico eh. Eee 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 19 Gennaio 2023 Autore Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 Come lotta Bianco! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
#VG# Inviato 19 Gennaio 2023 Condividi Inviato 19 Gennaio 2023 41 minuti fa, Cat power ha scritto: Hai reso benissimo... Il paese Italia dove tutti i media e i politici Riconoscono l importanza Dell agricoltura italiana e dei suoi prelibati prodotti... Ma all atto pratico annaspiamo sempre di più per tirare avanti l azienda nella più totale indifferenza dei nostri connazionali. L azienda a seminativi tra riduzione contributi Pac 2023 e nuovi vincoli deve valutare nuove strategie... È un contesto dove conta aumentare la PLV con aumenti delle rese più che andare a caccia di ecoschemi (con premi calcolati quando l inflazione non era al 15% ed in costante aumento...) È vero hai ragione nell'immediato futuro la situazione non è rosea per molti e tanti (per una volta ha ragione frascarelli) dovranno chiudere o trovare una soluzione per fare quadrare i conti ma nel lungo periodo anche chi resisterà dovrà passare per una maggiore valorizzazione del prodotto Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nye Inviato 20 Gennaio 2023 Condividi Inviato 20 Gennaio 2023 https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2023/01/19/nuova-pac-tagliato-il-valore-dei-titoli-aboliti-nel-2028/78091?utm_campaign=newsletter&utm_medium=email&utm_source=kANSettimanale&utm_term=845&utm_content=3829&refnlagn=title Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ortodib Inviato 20 Gennaio 2023 Condividi Inviato 20 Gennaio 2023 Domanda sull'ecoschema 4: in azienda facciamo di norma rotazione, al massimo orzo dopo grano ma potremo tranquillamente eliminarlo. Se volessi aderire all'ecoschema 4 e mettere in successione a grano ad esempio soia non potrei diserbarla in quanto leguminosa ma se mettessi girasole potrei diserbarlo seguendo le norme di produzione integrata? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ansimoni Inviato 20 Gennaio 2023 Condividi Inviato 20 Gennaio 2023 26 minuti fa, ortodib ha scritto: Domanda sull'ecoschema 4: in azienda facciamo di norma rotazione, al massimo orzo dopo grano ma potremo tranquillamente eliminarlo. Se volessi aderire all'ecoschema 4 e mettere in successione a grano ad esempio soia non potrei diserbarla in quanto leguminosa ma se mettessi girasole potrei diserbarlo seguendo le norme di produzione integrata? Mi sembra che abbiano inserito anche la soia nelle colture da rinnovo, quindi la potresti trattare come il girasole, sempre seguendo i disciplinari dell'integrata 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dino62 Inviato 20 Gennaio 2023 Condividi Inviato 20 Gennaio 2023 https://info-imageline.musvc2.net/e/t?q=0%3dIQBZJT%26v%3dZ%266%3dSHaP%26E%3dAZJXBa%26C%3d84Q8_Hazh_Sk_OisZ_Yx_Hazh_Rp8yHyK7JsW15.sJs7oI1DoKwJ7L0A.mL5_Hazh_Rp8yHs07B4R01-o07DyJ11-zL494Fu1_2xkp_BCJZBZ_0qcw_J6JX_0qcw_J6Af_0qcw_J6xR7Lk-Ms3-48yBs8BE-sI-D1vL05-nB1-JsQ7Bs-8tEvFB9-xB4-RJYP_Hazh_RpdPZIX_0qcw_K65Q5_3kJ81sD6_Hazh_SnKwM3IwJ4B0_Hazh_RFRBC_wBv95J_0qcw_K4oJs9v_OisZ8s1k_YNK4J_AE5Ou5_2xkp_CA3aXzwJ4F51x845_2xkp_BcCJw_QwHw_OisZ_ZvXDb_0qcw_JV5Q5_3yKB5xQ_0qcw_K4CeJY_2xkp_Bc05pK41qK_0qcw_K44FBBo%26A%3d5K3SuR.xBB%2693%3dXPUDe&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ricky75 Inviato 20 Gennaio 2023 Condividi Inviato 20 Gennaio 2023 Il 19/1/2023 at 09:32, pinox ha scritto: Mi spiego meglio: io con 50 ha pur attivando tutti i psr possibile devo valutare se riesco ad ottenere un reddito sufficiente per campare, uno che ha già 450 ha, investe qualcosina, arriva a 500 e fa finta di lavorare in biologico, non deve neanche produrre e però scusatemi, ma torno ad una mia domanda da sempre. con tutto il rispetto per il lavoro di tutti, però.... se hai 50 ettari a seminativo cerealicolo, mi chiedo quante giornate di lavoro impieghi. lavorare in perdita, va da sè che non è ammissibile, ma probabilmente nemmeno pensare di guadagnarsi da vivere lavorando solo ----- mesi l'anno ( la cifra mettetela voi) detto questo, la mia è un'azienda ancora più piccola..... 4 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Irvine180-90 Inviato 21 Gennaio 2023 Condividi Inviato 21 Gennaio 2023 Offtopic: Se con 50ha non si riesce a campare c'è qualcosa che non va nel modo di lavorare. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
casemx240magnum Inviato 21 Gennaio 2023 Condividi Inviato 21 Gennaio 2023 potrebbe essere un ragionamento giusto se non che 50 ettari di terra la fai con 1 trattore tuttofare e attrezzature e 1 più piccolo, diciamo che stai intorno ai 100.000 euro su roba usata 50 ettari di proprietà sono circa , dipende dalle zone, 1.000.000 di euro....... tu hai 1.100.000 di euro investiti per guadagnare quanto?......... per me molti i conti non li fanno, non vogliono farli, non li sanno fare altre aziende di qualsiasi altro settore , cosa che so perfettamente perchè ci sto dentro, se aumentano i costi , 1 ..... o aumenti i prezzo di vendita......2....cerchi di limare i costi....... difficimente si pensa di indebitarsi per costruire nuovi capannoni e sedi per cercare di guadagnare di più perchè i margini sono sempre inferiori......questo porta a movimentare troppi soldi per ricavare meno di prima........e in annate dove gli squilibri sono inevitabili ci lasci le penne..... si vuole "industrializzare" anche l'agricoltura?.......ben vengano ma io fin che posso resisto così........ 1 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pinox Inviato 21 Gennaio 2023 Condividi Inviato 21 Gennaio 2023 11 ore fa, ricky75 ha scritto: e però scusatemi, ma torno ad una mia domanda da sempre. con tutto il rispetto per il lavoro di tutti, però.... se hai 50 ettari a seminativo cerealicolo, mi chiedo quante giornate di lavoro impieghi. lavorare in perdita, va da sè che non è ammissibile, ma probabilmente nemmeno pensare di guadagnarsi da vivere lavorando solo ----- mesi l'anno ( la cifra mettetela voi) detto questo, la mia è un'azienda ancora più piccola..... Hai perfettamente ragione, infatti per far "quadrare" il tutto faccio 6-700 litri di olio, 400 di vino, ortaggi e frutta per uso familiare, l'ovetto fresco e fino a un paio di anni fa anche un po' di carne. Di campare si campa, ma i limiti per reinvestire in azienda si assottigliano sempre di più, ergo strutture e attrezzature deperiscono anno dopo anno. Si tira finchè si può, a quasi 55 anni non è che la voglia di rimettersi in gioco sia poi tanta 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pinox Inviato 21 Gennaio 2023 Condividi Inviato 21 Gennaio 2023 7 minuti fa, pinox ha scritto: Hai perfettamente ragione, infatti per far "quadrare" il tutto faccio 6-700 litri di olio, 400 di vino, ortaggi e frutta per uso familiare, l'ovetto fresco e fino a un paio di anni fa anche un po' di carne. Di campare si campa, ma i limiti per reinvestire in azienda si assottigliano sempre di più, ergo strutture e attrezzature deperiscono anno dopo anno. Si tira finchè si può, a quasi 55 anni non è che la voglia di rimettersi in gioco sia poi tanta e comunque mi autocito per puntualizzare: ci siamo un po' perso nei ragionamenti, quello che cercavo di dire, semplicemente, che non mi lamento più di tanto della redditività della mia azienda, stavo cercando semplicemente di riflettere sul fatto che forse per massimizzare il reddito, nella mia situazione, percorrere la strada dei contributi non è la strada più giusta 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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