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Pac 2023-2028


DjRudy

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29 minuti fa, Simone 83 ha scritto:

https://terraevita.edagricole.it/pac-psr-csr/ecco-tempi-e-cifre-degli-anticipi-pac/

 

Leggete pure...

Una cosa su tutte: ecoschema 5, il premio minimo doveva essere 250€... ci ritroviamo un premio inferiore del 30% al minimo previsto dalla Pac...

Giusto per rammentare che paese di pagliacci siamo, e che gli obblighi valgono solo per noi

Veramente è tra i 224 e i 186 €   quindi meno della metà di quelli previsti cioè 500 € ( 2023 era  6-700€ almeno).

Dal 2025 inoltre serve seme certificato quindi non lo farà più nessuno.   lavorazioni, semina , seme, trinciatura per il nulla

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Era chiaro che le cifre sarebbero state queste al secondo anno, e bene o male il secondo anno ancora non c'era l'obbligo di seme certificato, dal 2025 c'è anche questo obbligo che riduce ulteriormente il margine anzi direi lo azzera del tutto.

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3 ore fa, DjRudy ha scritto:

Era chiaro che le cifre sarebbero state queste al secondo anno, e bene o male il secondo anno ancora non c'era l'obbligo di seme certificato, dal 2025 c'è anche questo obbligo che riduce ulteriormente il margine anzi direi lo azzera del tutto.

Il fatto  che ci saremmo attestati sul valore più basso della forbice, era ovvio... La cosa intollerabile è che se sulla Pac c'è scritto Massimo 500-minimo 250, non puoi uscire con un premio di 187€. Ossia, puoi farlo se sei in un paese di buffoni come l'italia...

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Il 20/9/2024 at 18:57, Mattema ha scritto:

Ma secondo voi cosa cambierà con questo provvedimento tra 100g?

Che le api i fiori se li scordano. Comunque quest'anno poca produzione di miele nella mia zona ma non credo che si risolva con eco5.

Il 20/9/2024 at 09:43, DjRudy ha scritto:

Era chiaro che le cifre sarebbero state queste al secondo anno, e bene o male il secondo anno ancora non c'era l'obbligo di seme certificato, dal 2025 c'è anche questo obbligo che riduce ulteriormente il margine anzi direi lo azzera del tutto.

Si ma dopo che ti sfanculano tutti che cosa serve? Dato per scontato che le api hanno una loro funzione e vanno salvaguardate , se fai una misura per agevolarle che poi si rivela una misura a perdere o la trasformi in obbligo oppure è inutile farla. Cioè non stai facendo nulla per la api.

Io comunque ad oggi non ho ancora visto la mia domanda unica. Mi dicono già presentata ma se hanno fatto errori?

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22 minuti fa, superbilly1973 ha scritto:

Che le api i fiori se li scordano. Comunque quest'anno poca produzione di miele nella mia zona ma non credo che si risolva con eco5.

Si ma dopo che ti sfanculano tutti che cosa serve? Dato per scontato che le api hanno una loro funzione e vanno salvaguardate , se fai una misura per agevolarle che poi si rivela una misura a perdere o la trasformi in obbligo oppure è inutile farla. Cioè non stai facendo nulla per la api.

Io comunque ad oggi non ho ancora visto la mia domanda unica. Mi dicono già presentata ma se hanno fatto errori?

cambia associazione/compilatore 

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  • 2 settimane dopo...
18 ore fa, valeriol25 ha scritto:

Da domani si possono trinciare le mellifere ecoschema 5

Io faccio oggi. Più che altro vorrei sapere se anno prossimo ci sarà nuovamente questo famigerato 4% e se si potrà bypassarlo con leguminosa semplice da non trattare ma da poter levare via a giugno . Coldiretti non dà niente per certo e le mellifere, se le devo lasciare fino al 30 settembre non è che mi entusiasmano troppo. A parte il "rimborso spese" ridicolo

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9 ore fa, Tiziano ha scritto:

E alè, avanti pure!

“Non si tratta di un nuovo peso burocratico sulle spalle degli agricoltori, ma di un modo per regolare e controllare la somministrazioni agrofarmaci e fertilizzanti e di tutelare l’ambiente, la sicurezza alimentare del prodotto agricolo, i consumatori e gli stessi agricoltori.  L’obiettivo è arrivare a un sistema operativo a carattere preventivo, tale da garantire la corretta gestione dei prodotti chimici, affidandola ai tecnici specialistici fin dalla fase della scelta del prodotto da utilizzare in rapporto non solo al tipo di coltura da trattare ma anche nel rispetto della situazione agro-ambientale esistente e tenendo conto soprattutto degli effetti diretti e immediati sulla tutela della salute umana, benessere animale e ambientale”. cit

...peccato che nella maggior parte dei casi, chi farà la ricetta sarà legato a quello che vende i prodotti. Sarà nel suo interesse somministrare della chimica alle coltivazioni.
La gente ci vede proprio mediamente come dei criminali, selvaggi, con dei soldi da buttare.

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14 ore fa, Agrigalpad ha scritto:

Spero sia una minkiata. e che, se fosse vero, i nostri politici abbiano per una volta un minimo di buonsenso.

paragonare "la ricetta" agricola alla ricetta del dottore è una cagata pazzesca.

il dottore ti fa la ricetta quando stai male, quando hai il problema addosso, non prima. nessun dottore mi prescriverà la chemioterapia prima di avere un cancro. ma io, in azienda, ho bisogno di sistemici prima che la malattia si presenti.

in agricoltura, quando stai male, è spesso tardi. bisogna sempre e solo prevenire se vuoi ottenere qualche cosa. quando devi curare è sempre tardi.

quindi, chi decide quando prevenire? la ragione direbbe  l'agricolo di turno, che conosce la sua situazione aziendale.

se passa sta roba, sarà proprio il solito vessante obolo da pagare a dei fancazzisti che dobbiamo mantenere, ancora una volta.

Modificato da alexbrown
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14 ore fa, Nick670H ha scritto:

.......“Non si tratta di un nuovo peso burocratico sulle spalle degli agricoltori, ma di un modo per regolare e controllare la somministrazioni agrofarmaci e fertilizzanti e di tutelare l’ambien......

HA! HA! HA! HA!

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Il 1/10/2024 at 13:10, Simone 83 ha scritto:

L'unico modo per fa quadrare i conti dell'ECO5 è lasciarlo 4 anni nello stesso posto.

Mmmm no prima di tutto perchè salta il discorso rotazione e poi il seme certificato va afrsi benedire. Non solo non è detto che quello che semini e che trinci ai primi di ottobbre sia germinabile, pensa solo al favino o alla veccia . Io ad esempio dove avevo eco5 vedo rinascere solo la cicoria da pascolo.

Il 2/10/2024 at 08:56, Nick670H ha scritto:

“Non si tratta di un nuovo peso burocratico sulle spalle degli agricoltori, ma di un modo per regolare e controllare la somministrazioni agrofarmaci e fertilizzanti e di tutelare l’ambiente, la sicurezza alimentare del prodotto agricolo, i consumatori e gli stessi agricoltori.  L’obiettivo è arrivare a un sistema operativo a carattere preventivo, tale da garantire la corretta gestione dei prodotti chimici, affidandola ai tecnici specialistici fin dalla fase della scelta del prodotto da utilizzare in rapporto non solo al tipo di coltura da trattare ma anche nel rispetto della situazione agro-ambientale esistente e tenendo conto soprattutto degli effetti diretti e immediati sulla tutela della salute umana, benessere animale e ambientale”. cit

...peccato che nella maggior parte dei casi, chi farà la ricetta sarà legato a quello che vende i prodotti. Sarà nel suo interesse somministrare della chimica alle coltivazioni.
La gente ci vede proprio mediamente come dei criminali, selvaggi, con dei soldi da buttare.

 

Il 2/10/2024 at 11:12, alexbrown ha scritto:

Spero sia una minkiata. e che, se fosse vero, i nostri politici abbiano per una volta un minimo di buonsenso.

paragonare "la ricetta" agricola alla ricetta del dottore è una cagata pazzesca.

il dottore ti fa la ricetta quando stai male, quando hai il problema addosso, non prima. nessun dottore mi prescriverà la chemioterapia prima di avere un cancro. ma io, in azienda, ho bisogno di sistemici prima che la malattia si presenti.

in agricoltura, quando stai male, è spesso tardi. bisogna sempre e solo prevenire se vuoi ottenere qualche cosa. quando devi curare è sempre tardi.

quindi, chi decide quando prevenire? la ragione direbbe  l'agricolo di turno, che conosce la sua situazione aziendale.

se passa sta roba, sarà proprio il solito vessante obolo da pagare a dei fancazzisti che dobbiamo mantenere, ancora una volta.

 

Il 2/10/2024 at 19:34, Niky199 ha scritto:

L'ho detto io che troppa gente esagera col tavernello prima di partorire certa roba

Io direi che qua la coltivazione per uso proprio di marjuana  e/o piante simili si sta diffondendo a livelli assurdi. Prima di tutto decidiamo chi è che coltiva e che è responsabile della coltivazione e dei prodotti che vengono raccolti. Poi cosa fanno vengono a controllarmi i campi ad uno ad uno? Ma secondo loro io metto alle mie colture quello che non gli serve? Caso NON gli metto tutto quello che potrei o dovrei mettere. ad esempio io quest'anno ho concluso la campagna difesa uva da vino a metà giugno con soli 3 trattamenti perchè non vedevo segni di malattia e me ne sono fregato. Zero insetticidi e zero cimature. L'uva era buona , grado buono ma quantità scarsa. E poca lo era sin dall'inizio. Il problema è cosa fare per fargli capire che non possono andare a fare quel caxxo che gli pare senza sapere nemmeno dove hanno i piedi. Per finire il medico è penalmente e civilmente responsabile degli errori che fa ( vedi fughe dai pronto soccorsi ) . Qua come funzionerebbe?

Modificato da superbilly1973
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18 minuti fa, superbilly1973 ha scritto:

Mmmm no prima di tutto perchè salta il discorso rotazione e poi il seme certificato va afrsi benedire. Non solo non è detto che quello che semini e che trinci ai primi di ottobbre sia germinabile, pensa solo al favino o alla veccia . Io ad esempio dove avevo eco5 vedo rinascere solo la cicoria da pascolo.

Se rinascere poca di roba mi interessa poco, l'importante è che verdeggia. Per il discorso rotazione non so dirti, io però il seme certificato l'ho usato anche questo anno 

Modificato da Simone 83
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14 ore fa, Simone 83 ha scritto:

Se rinascere poca di roba mi interessa poco, l'importante è che verdeggia. Per il discorso rotazione non so dirti, io però il seme certificato l'ho usato anche questo anno 

Io ho trinciato l'altro ieri e già si vedeva la ricrescita però da me ha piovuto bene in queste due settimane. Tieni presente che devi solo coprire il terreno fino al 75 % non è che devi avere una certa quantità di seme a metro quadro. Cioè per coprire con veccia o trifogli ti bastano 15-20 kgdi seme ad ettaro se nasce bene. Per me ora che lo ho trinciato nel giro di una settimana è pure pascolabile

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