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Pac 2023-2028


DjRudy

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8 ore fa, BioMauri ha scritto:

Si confermo, SRA29 sono 400 euro/ha per seminativi e 180/ha per erbaio. Fino all'anno scorso erano 420 e 200.
Nelle Marche quanto danno?

Comunque, anche seguendo le tue indicazioni dell'anno scorso, stiamo provando ad allargare la rotazione e a introdurre qualche primaverile, che qua in alta collina non sono facili. Subito prima delle piogge di questi giorni abbiamo seminato per la prima volta ceci, (varietà Lambada, 2.3 q/ha) in uno dei pochi terreni sciolti che abbiamo. Vedremo se ci esce qualcosa?!?
In autunno abbiamo anche provato colza e coriandolo ma disastro totale. Il coriandolo non cresce e per la colza abbiamo preparato male il letto di semina ed è nata poco e sovrastata dalle infestanti.

100 per erbai e 300 per altri seminativi di leguminose, cereali oleiche. Dicono che per il prossimo bando ci sarà un taglio su questi contributi 

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Se la BCCA 7 non viene derogata e quindi per non essere costretto a lavorare il terreno decido di metterla a riposo per 2 anni di seguito in modo da prendere eco4, il terzo anno posso fare impianto di erba medica oppure devo mettere un cereale a paglia e poi medica?

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3 ore fa, Mattema ha scritto:

Se la BCCA 7 non viene derogata e quindi per non essere costretto a lavorare il terreno decido di metterla a riposo per 2 anni di seguito in modo da prendere eco4, il terzo anno posso fare impianto di erba medica oppure devo mettere un cereale a paglia e poi medica?

Ma ti fidi a mettere medica in un terreno fermo 2 anni? O lo lavori di continuo? Perchè va be assestare la terra per la medica , ma in due anni o lo lavori spesso oppure devi comunque preparare da capo. La bcca7 non ti impone la rotazione? Eco 4 scade con i due anni incolti quindi al limite non lo chiedi con la medica e semini quella direttamente.

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Io sono in zona Montana, dove le rese dei cereali è di 20ql ettaro di grano tenero, poi non ci sono i trebbiatori a buon mercato, quest’anno hanno chiesto 7,5euro a ql. Quindi seminare e’ impossibile per motivi economici.

il terreno a riposo lo passo con un Morgano pesante ogni anno

Secondo voi per la BCAA7 7 e’ obbligatorio seminare cereali a paglia dopo due anni di terreno a riposo?

oppure posso fare direttamente medica?

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Se la BCCA 7 non viene derogata e quindi per non essere costretto a lavorare il terreno decido di metterla a riposo per 2 anni di seguito in modo da prendere eco4, il terzo anno posso fare impianto di erba medica oppure devo mettere un cereale a paglia e poi medica?
Puoi mettere medica.

Inviato dal mio KB2003 utilizzando Tapatalk

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7 ore fa, Mattema ha scritto:

Io sono in zona Montana, dove le rese dei cereali è di 20ql ettaro di grano tenero, poi non ci sono i trebbiatori a buon mercato, quest’anno hanno chiesto 7,5euro a ql. Quindi seminare e’ impossibile per motivi economici.

il terreno a riposo lo passo con un Morgano pesante ogni anno

Secondo voi per la BCAA7 7 e’ obbligatorio seminare cereali a paglia dopo due anni di terreno a riposo?

oppure posso fare direttamente medica?

Il problema è che la medica al 6 anno diventa prato permanente e quindi non si prende più eco4 che è solo per seminativi e non per prati permanenti. Quindi basta riseminare un nuovo prato al 5anno dalla prima semina dell'erba medica dichiarando che è stata fatta la lavorazione del terreno e la nuova semina. E' chiaro che dal punto di vista agronomico non è il massimo fare medica su medica. In alternativa si può fare prato polifita seminato con lavorazione e semina e si può andare avanti cosi per altri 5 anni o fare una coltura annuale che interrompe i 5 anni consecutivi di medica anche per un solo anno (non servono due anni basta uno per la pac, per l'agronomia meglio due o anche di più!!), coltura annuale può essere anche foraggera come un erbaio sia in purezza che misto e poi 5 anni di medica o come hai scritto tu un anno di riposo e poi di nuovo lavorazione e risemina del prato. Il terreno a riposo si può anche solo sfalciare o trinciare l'importante e poi lavorare per seminare il prato o l'erbaio che azzera gli anni che fanno scattare il prato permanente. 

Modificato da luigite
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13 ore fa, Mattema ha scritto:

I prati permanenti prendono premio base?

 

se l'azienda è zootecnica si, mentre se non ha animali per prenderli deve dimostrare all'ente pagatore come li ha mantenuti questi prati permanenti non avendo animali e quindi la normativa prevede che l'azienda per prendere il premio base su queste superfici le può anche falciare per fienagione ma lo deve dimostrare ogni anno. In alternativa le potrebbe far pascolare a terzi però sempre con un contratto che attesta il tutto.

dalla circolare

"Se l’attività eseguita è lo sfalcio è necessario fornire anche la documentazione attestante la destinazione delle erbe sfalciate. La documentazione è sottoposta a controlli da parte dell’Organismo pagatore competente, subordinando agli esiti del controllo stesso la valutazione di ammissibilità delle superfici"

dalla stessa circolare in merito alle lavorazioni per rompere i prati e non farli diventare permanenti dopo il 5 anno consecutivo dall'anno in cui sono stati seminati:

"si precisa che, come chiarito dai Servizi della Commissione, l’aratura del terreno deve necessariamente consistere nel rivoltamento della zolla o quantomeno nella rottura profonda del terreno. Pertanto, lavorazioni minime o semina su sodo, condotte nel contesto di un cambio di coltura, non possono essere considerate alla stregua dell’aratura nell’interruzione del periodo di conversione verso il prato permanente"

praticamente se non viene fatta un aratura per cambiare coltura in automatico dal sistema vengono convertiti da seminativo a prato permanente e per riconvertirlo a seminativo bisogna chiedere una specifica autorizzazione ad agea. 

"La conversione dei prati permanenti potrà avvenire quindi solo a seguito di una particolare richiesta di autorizzazione alla conversione. Le aziende che detengono prati permanenti sono iscritte in un registro nazionale e l’autorità competente verificherà che per ogni azienda non vengano convertite in seminativi superfici senza autorizzazione, somministrando, se del caso, le pertinenti sanzioni e obbligando il produttore al ripristino dei prati stessi."

Modificato da luigite
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https://terraevita.edagricole.it/featured/aiuti-accoppiati-pac-dannosi-utili/?utm_term=906814+-+https%3A//terraevita.edagricole.it/featured/aiuti-accoppiati-pac-dannosi-utili/&utm_campaign=Campagne+B-NBM+Terra+e+Vita+(TV)+-+TV_daily_20240502&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=161667+-+79815+(2024-05-02)

 

il professorone ci insegna che gli aiuti accoppiati sono dannosi............e dobbiamo innovare in ottica imprenditoriale....cioè ci prende proprio per il culo questo

prepariamoci che prossimamente ci toglieranno pure quelli e non crediate che aumentino i premi base.....

ci rendiamo conto a chi diamo voce nel mondo agricolo in italia ?

ma questo professorone ci FA o ci E' ?

in questo momento storico manca solo il taglio agli aiuti accoppiati....... veramente incredibile come siamo messi

Modificato da casemx240magnum
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31 minuti fa, casemx240magnum ha scritto:

https://terraevita.edagricole.it/featured/aiuti-accoppiati-pac-dannosi-utili/?utm_term=906814+-+https%3A//terraevita.edagricole.it/featured/aiuti-accoppiati-pac-dannosi-utili/&utm_campaign=Campagne+B-NBM+Terra+e+Vita+(TV)+-+TV_daily_20240502&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=161667+-+79815+(2024-05-02)

 

il professorone ci insegna che gli aiuti accoppiati sono dannosi............e dobbiamo innovare in ottica imprenditoriale....cioè ci prende proprio per il culo questo

prepariamoci che prossimamente ci toglieranno pure quelli e non crediate che aumentino i premi base.....

ci rendiamo conto a chi diamo voce nel mondo agricolo in italia ?

ma questo professorone ci FA o ci E' ?

in questo momento storico manca solo il taglio agli aiuti accoppiati....... veramente incredibile come siamo messi

Prima o poi trova qualcuno che gli fa un cardato (come si dice a Pisa) che se lo ricorda per un bel pezzo...

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Beh da questo articolo si evince senza alcun dubbio da che parte sta, quella degli industriali. Prima ci dice che facciamo tanta pasta che ce ne avanza da esportare e poi ci dice che se i costi di produzione sono maggiori del prezzo del prodotto vuol dire che la domanda è scarsa, quindi bisogna innovare in “ottica imprenditoriale”, ovvero basta seminare grano duro che tanto la pasta la facciam saltar fuori lo stesso senza tutte ste pippe.

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O non ce la fa o è colpa del Tavernello. Non ci sono altre spiegazioni.
"No la scarsa produzione di materie prime nazionali è una balla perché esportiamo tanti prodotti processati e finiti", ma che discorso è?
Visti i grandiosi risultati a dare per scontata la produzione agricola Europea.



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3 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

Vi risulta che nelle istanze di pagamento (parlo di Artea), ancora da chiudere e deliberare in pagamento, l'aiuto accoppiato per le oleaginose sia di soli 10,00 €/ha quando invece sapevo di 101,00 €/ha?

Mi sembra strano una riduzione così marcata. Cioè vorrebbe dire che la superficie delle oleaginose è decuplicata rispetto alle previsioni. Oppure che si sono fottuti i soldi per altri psr

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800 aziende molisane, tra cui la mia, dopo aver accettato una serie di condizioni e di incentivi, decidono di aderire al piano dell'integrato o del biologico e ad un anno dall'adesione, dalla sera alla mattina, scoprono che le carte in tavola sono cambiate, taglio totale dell'indennità compensativa: 160 euro/ha.

Alla regione Molise si sono svegliati dal torpore ed hanno scoperto che hanno sballato le previsioni e non di poco (complimenti per la lungimiranza). Mancano un bel po' di fondi e invece di ridurre in percentuale il pagamento a tutti, gettano la monetina e decidono di tagliare il 100% dell'indennità compensativa per le suddette aziende, alla faccia delle zone svantaggiate e alla faccia di chi contava su quell'introito quando ha deciso di aderire.
Nella mia azienda, in cui rispettiamo in maniera seria i vincoli del bio, sono 4 anni che non arriviamo neanche lontanamente ai 20q/ha di grano duro, questo vuol dire che i 150 euro/ha dell'indennità comp. rappresentano il 25/30% dell'introito totale (aiuti compresi) che questo tipo di terreni riescono a dare.
Quindi uno poi si chiede: a cosa serve stare a limare il capello, cercando di ottimizzare i costi e le produzioni per forse tirare fuori quei 30/40 euro in piu all'ettaro quando poi ti arriva tra capo e collo una mazzata del genere?!

https://www.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20521

 

Modificato da BioMauri
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1 ora fa, BioMauri ha scritto:

800 aziende molisane, tra cui la mia, dopo aver accettato una serie di condizioni e di incentivi, decidono di aderire al piano dell'integrato o del biologico e ad un anno dall'adesione, dalla sera alla mattina, scoprono che le carte in tavola sono cambiate, taglio totale dell'indennità compensativa: 160 euro/ha.

Alla regione Molise si sono svegliati dal torpore ed hanno scoperto che hanno sballato le previsioni e non di poco (complimenti per la lungimiranza). Mancano un bel po' di fondi e invece di ridurre in percentuale il pagamento a tutti, gettano la monetina e decidono di tagliare il 100% dell'indennità compensativa per le suddette aziende, alla faccia delle zone svantaggiate e alla faccia di chi contava su quell'introito quando ha deciso di aderire.
Nella mia azienda, in cui rispettiamo in maniera seria i vincoli del bio, sono 4 anni che non arriviamo neanche lontanamente ai 20q/ha di grano duro, questo vuol dire che i 150 euro/ha dell'indennità comp. rappresentano il 25/30% dell'introito totale (aiuti compresi) che questo tipo di terreni riescono a dare.
Quindi uno poi si chiede: a cosa serve stare a limare il capello, cercando di ottimizzare i costi e le produzioni per forse tirare fuori quei 30/40 euro in piu all'ettaro quando poi ti arriva tra capo e collo una mazzata del genere?!

https://www.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20521

 

Hanno sbagliato o li hanno dirottati verso altri lidi. Ci sarebbe da fargli causa

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2 ore fa, BioMauri ha scritto:

800 aziende molisane, tra cui la mia, dopo aver accettato una serie di condizioni e di incentivi, decidono di aderire al piano dell'integrato o del biologico e ad un anno dall'adesione, dalla sera alla mattina, scoprono che le carte in tavola sono cambiate, taglio totale dell'indennità compensativa: 160 euro/ha.

Alla regione Molise si sono svegliati dal torpore ed hanno scoperto che hanno sballato le previsioni e non di poco (complimenti per la lungimiranza). Mancano un bel po' di fondi e invece di ridurre in percentuale il pagamento a tutti, gettano la monetina e decidono di tagliare il 100% dell'indennità compensativa per le suddette aziende, alla faccia delle zone svantaggiate e alla faccia di chi contava su quell'introito quando ha deciso di aderire.
Nella mia azienda, in cui rispettiamo in maniera seria i vincoli del bio, sono 4 anni che non arriviamo neanche lontanamente ai 20q/ha di grano duro, questo vuol dire che i 150 euro/ha dell'indennità comp. rappresentano il 25/30% dell'introito totale (aiuti compresi) che questo tipo di terreni riescono a dare.
Quindi uno poi si chiede: a cosa serve stare a limare il capello, cercando di ottimizzare i costi e le produzioni per forse tirare fuori quei 30/40 euro in piu all'ettaro quando poi ti arriva tra capo e collo una mazzata del genere?!

https://www.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20521

 

Roba da matti...

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14 ore fa, BioMauri ha scritto:

800 aziende molisane, tra cui la mia, dopo aver accettato una serie di condizioni e di incentivi, decidono di aderire al piano dell'integrato o del biologico e ad un anno dall'adesione, dalla sera alla mattina, scoprono che le carte in tavola sono cambiate, taglio totale dell'indennità compensativa: 160 euro/ha.

Alla regione Molise si sono svegliati dal torpore ed hanno scoperto che hanno sballato le previsioni e non di poco (complimenti per la lungimiranza). Mancano un bel po' di fondi e invece di ridurre in percentuale il pagamento a tutti, gettano la monetina e decidono di tagliare il 100% dell'indennità compensativa per le suddette aziende, alla faccia delle zone svantaggiate e alla faccia di chi contava su quell'introito quando ha deciso di aderire.
Nella mia azienda, in cui rispettiamo in maniera seria i vincoli del bio, sono 4 anni che non arriviamo neanche lontanamente ai 20q/ha di grano duro, questo vuol dire che i 150 euro/ha dell'indennità comp. rappresentano il 25/30% dell'introito totale (aiuti compresi) che questo tipo di terreni riescono a dare.
Quindi uno poi si chiede: a cosa serve stare a limare il capello, cercando di ottimizzare i costi e le produzioni per forse tirare fuori quei 30/40 euro in piu all'ettaro quando poi ti arriva tra capo e collo una mazzata del genere?!

https://www.regione.molise.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/20521

 

150 euro/ha fino a quanti ettari di SAU aziendale? In altre regioni l'importo ad ettaro diminuisce proporzionalmente all'aumentare della superficie aziendale altrimenti si rischierebbero serie speculazioni con i terreni montani. 

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Buongiorno, quest'anno in alcuni campi dove l'anno scorso c'era medica e adesso c'è grano per poter rimettere grano il prossimo anno, volevo seminare una volta tolto il grano dei lupini, poi se vengono da trebbiare bene altrimenti li interro basta che restano 90 giorni.

In associazione mi hanno detto che i lupini servono certificati... a voi vi risulta?

Non faccio ecoschema 4 e misure agroambientali 

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14 minuti fa, Ale25 ha scritto:

Buongiorno, quest'anno in alcuni campi dove l'anno scorso c'era medica e adesso c'è grano per poter rimettere grano il prossimo anno, volevo seminare una volta tolto il grano dei lupini, poi se vengono da trebbiare bene altrimenti li interro basta che restano 90 giorni.

In associazione mi hanno detto che i lupini servono certificati... a voi vi risulta?

Non faccio ecoschema 4 e misure agroambientali 

Considerando le modifiche in arrivo sulla bcaa7 sarebbe meglio aspettare prima di prendere decisioni affrettate

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