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Pac 2023-2028


DjRudy

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2 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

Nel post c'era scritto eliminazione psr per il biologico. Non ha senso. Il psr dovrebbe un'arma in più per tutti. Chi vuole fare biologico lo farà come chi fa convenzionale deve avere i suoi psr . Non mi piace l'idea che qualcuno decida si spostare soldi per questo o per l'altro secondo opportunità. Cioè hai una certa distribuzione tra produzione integrata e bio? Ok lavori così. Se qualcuno vuole fare bio va bene ma non puoi indirizzare sul bio fondi psr più del necessario nè puoi toglierli del tutto. Un pò come se andassi dai produttori di mais per biogas e gli dicessi che devono fare solo pastone o granella. E il biogas che fa ? Lo elimini? Ci sono altre cose più importanti da fare. Ad esempio da me servirebbero un paio di essicatori per mais per poter usare un pò di più terreni irrigui a mais dopo foraggi. Oppure dei psr fatti come si spetta e nei tempi certi per acquisto di attrezzature di medio-piccolo importo .

perchè che psr ci sono stati finora sul convenzionale? Non so da voi ma dalle mie parti non abbiamo visto una lira, in compenso quest anno hanno seminato più di mille ha di rape, che nessuno ha interesse a raccogliere o portare a produzione perchè l'unica cosa che fa testo è la fattura del seme certificato BIOLOGICO per poter prendere il contributo supplementare sul biologico nonchè avere una corsia preferenziale per i fondi strutturali per i giovani agricoltori. Poi li vedi in giro con le botti tutti a distribuire aminoacidi e complessi algali..Io resto dell'idea che se si vuole il biologico il riconoscimento del prezzo lo deve dare il mercato, punto, è il solo sistema per evitare truffe

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Sono abbastanza sicuro che scatenerò un putiferio ma, da ultra cinquantenne, frutticultore, devo dire che di pac ne ho sempre vista poca ( per non dire niente).             Sono d’accordo sul fatto che, così non abbia un senso e,  consapevole che, l’agricoltura italiana, sia molto variegata e, per certe realtà, possa essere di vitale importanza.                                        Credo tuttavia, sarebbe molto più gratificante, poter contare su di una giusta valutazione dei prodotti, piuttosto che cercare di far quadrare i conti con dei contributi.
 
Secondo me un sostegno al reddito mirato è positivo, soprattutto per certe colture o certe zone svantaggiate. Per il resto potrebbero togliere tutto, non sono 170€ che cambiano il bilancio aziendale, ad oggi con la pac fatichi a pagarti un quintale di urea!!! Il loro problema poi sorge dal fatto che devono tenerti ancorato alle loro scelte serva farti scappare via, xké le redini del gioco le vogliono loro e il cappio al collo devono mettercelo altrimenti ognuno farebbe di testa sua, giustamente.

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Sono d’accordo con te. Ma il bio quello vero però, con controlli seri. Togliendo di mezzo gli organismi di certificazione. Il punto è questo non ci giriamo intorno. Così rimarranno poche aziende a prendere un contributo adeguato. 

Questa pagliacciata del bio come è oggi deve finire però. Non si può continuare a destinare fondi alle truffe sottraendoli alle persone oneste, demonizzando il convenzionale. 
Concordo su tutta la linea. Bravo

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10 ore fa, pinox ha scritto:

perchè che psr ci sono stati finora sul convenzionale? Non so da voi ma dalle mie parti non abbiamo visto una lira, in compenso quest anno hanno seminato più di mille ha di rape, che nessuno ha interesse a raccogliere o portare a produzione perchè l'unica cosa che fa testo è la fattura del seme certificato BIOLOGICO per poter prendere il contributo supplementare sul biologico nonchè avere una corsia preferenziale per i fondi strutturali per i giovani agricoltori. Poi li vedi in giro con le botti tutti a distribuire aminoacidi e complessi algali..Io resto dell'idea che se si vuole il biologico il riconoscimento del prezzo lo deve dare il mercato, punto, è il solo sistema per evitare truffe

E ti sei dimenticato del famosissimo Coriandolo bio.

Sono incentivi all’agricoltura di rapina e all’ assistenzialismo, fondamentali per la politica

 

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14 ore fa, 1760michele ha scritto:

Sono d’accordo con te. Ma il bio quello vero però, con controlli seri. Togliendo di mezzo gli organismi di certificazione. Il punto è questo non ci giriamo intorno. Così rimarranno poche aziende a prendere un contributo adeguato. 

Questa pagliacciata del bio come è oggi deve finire però. Non si può continuare a destinare fondi alle truffe sottraendoli alle persone oneste, demonizzando il convenzionale. 

Certo. A fare un'etichetta bio basta una comune stampante....

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Il problema non èla guerra. Anche se , continuando così, ci converrebbe andarci veramente in guerra. Almeno avremmo una qualche probabilità di sopravvivere. Ilpunto è che prendono per sacre le regole del libero mercato dimendicando che invece lì vige la legge della giungla e non hanno nessuna intenzione di fare nulla. Siamo davanti a speculazioni al limite del mercato nero e forse anche oltre come prezzi. Se una merce non c'è , la razioni oppure finisce e basta, non è che la cntinui a vendere , sempre meno si e a un prezzo sempre maggiore.

Questo con la pac non c'entra proprio nulla. E' inutile che stanzi più soldi per poterci permettere di comprare mezzi, sementi, concimi e carburanti a prezzi ancora più alti perchè c'è il governo che tanto ci mette i soldi lui , che poi sono nostri debiti che non sappiamo neanche a chi li dobbiamo restituire

Modificato da superbilly1973
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La pac sentendo qualcuno vicino al sindacato è stata fatta per la Merkel che ha un'aziendina di appena 7000 ettari....che produce pochissimo e per i cugini francesi che con 20 vacche hanno aziende grandi tutto a pascolo riesco a campare...

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Certo. A fare un'etichetta bio basta una comune stampante....
Oddio...a fare un'etichetta bio ci va un anno di tempo, una montagna di carte e dei gran soldi a dire la verità...

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La pac sentendo qualcuno vicino al sindacato è stata fatta per la Merkel che ha un'aziendina di appena 7000 ettari....che produce pochissimo e per i cugini francesi che con 20 vacche hanno aziende grandi tutto a pascolo riesco a campare...
Dai, questa pare una voce da bar.
Sicuramente la PAC è fatta per le aziende grandi/enormi di Francia, Germania e Est Europa.
Che infatti sono in gran parte se non certificate bio sicuramente già organizzate per minime lavorazioni e tutto quello che serve per minimizzare i costi.
Producono poco? bisogna vedere i margini che hanno però.
Il discorso è che sono organizzati da anni perché da anni si sa che queste sarebbero state le linee guida della riforma PAC.
Vivono di contributi? Forse meno di molti in Italia.
La differenza è che all'estero si è fatto il possibile per continuare a prenderli quei contributi, in Italia al solito la gran maggioranza spera in un rinvio o nell'intervento dello stato.
Io sono convinto che non ci sarà nessun rinvio né intervento dello stato, che non può andare contro le direttive europee.
I prezzi sono alla follia?
Vero, ma potrebbe essere uno dei tanti modi che ha lo stato italiano per recuperare almeno una parte della montagna di soldi che ha buttato in bonus vari per tutti.
Oh, aspettando i primi controlli sul 4.0 che nel giro di sei mesi faranno una mezza strage (ma qui andiamo OT)

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10 ore fa, 409 vario ha scritto:

Auguri , in Europa e specialmente in Italia non ci sono più terreni a sufficienza , hanno pensato a cementificare e asfaltare dal dopoguerra ad oggi

Quando vedo che qui intorno i comuni aprono a nuove lottizzazioni sottraendo terreno all'agricoltura e lasciano invece altre aree già esistenti (e decadenti) da ristrutturare o da rimodernare... mi viene il vomito!

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6 minuti fa, 1760michele ha scritto:

A me invece quando vedo migliaia di ettari coltivati a rapa bio o coriandolo bio. 

Comincio a pensare che il bio di Basilicata e Puglia sia un mondo a parte

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Comincio a pensare che il bio di Basilicata e Puglia sia un mondo a parte
In che senso, il mercato e gia da un po' che non premia gli onesti. Molti guardano ad ottenere il massimo risultato col minor sforzo, io stesso operatore del bio ho rinunciato al sogno del grano. Le istituzioni premiano i furbi e condannano al rogo gli onesti, poi altra utopia e il tetto alle produzioni vissuta in prima persona, ma questa e un altra storia.
Ritengo ke ad oggi la strada potrebbe essere ancora percorribile, bisognerebbe premiare la produzione a discapito dell' estensione, che si parli di convezionale e di bio. Credo che il consumatore finale abbia il diritto di scegliere

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53 minuti fa, 1760michele ha scritto:

A me invece quando vedo migliaia di ettari coltivati a rapa bio o coriandolo bio. 

Ma si consumano così tante rape e coriandolo? Tra l'altro il coriandolo non è una spezia che vada più di tanto qua.

Comunque stanno già iniziando a sparare cazzate. Della serie togliere superficie ai foraggi e al mais biogas per seminare grano , a marzo.....Ma almeno  un abc della coltivazione , chi si occupa di queste cose e chi ha il coraggio di parlarne , non dovrebbe averlo? Dopo aver visto come vanno le cose perchè non iniziano a pensare di mettere in un polo petrolchimico una piccola fabbrica di concimi, magari alimentata anche a carbone chi se ne frega tanto non devi mica fare un mega impianto, ma così giusto per far capire che anche in maniera antieconomica , il concime si può fare anche in italia. Il discorso di fondo è che non possiamo essere assolutamente dipendenti dall'estero perchè poi ti prendono per il collo e  te lo tirano per bene

Modificato da superbilly1973
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