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Pac 2023-2028


DjRudy

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4 ore fa, casemx240magnum ha scritto:

potrebbe essere un ragionamento giusto se non che 50 ettari di terra la fai con 1 trattore tuttofare e attrezzature e 1 più piccolo, diciamo che stai intorno ai 100.000 euro su roba usata 

50 ettari di proprietà sono circa , dipende dalle zone, 1.000.000 di euro.......

tu hai 1.100.000 di euro investiti per guadagnare quanto?.........

per me molti i conti non li fanno, non vogliono farli, non li sanno fare

altre aziende di qualsiasi altro settore , cosa che so perfettamente perchè ci sto dentro, se aumentano i costi , 1 ..... o aumenti i prezzo di vendita......2....cerchi di limare i costi.......

difficimente si pensa di indebitarsi per costruire nuovi capannoni e sedi per cercare di guadagnare di più perchè i margini sono sempre inferiori......questo porta a movimentare troppi soldi per ricavare meno di prima........e in annate dove gli squilibri sono inevitabili ci lasci le penne.....

si vuole "industrializzare" anche l'agricoltura?.......ben vengano ma io fin che posso resisto così........

Siamo troppo lontani dal consumatore finale. Però noi abbiamo dei costi di produzione estremamente altalenanti e comunque soggetti a fenomeni speculativi non indifferenti. Il tuo ragionamento purtroppo è vero e nessuno lo capisce. Chi commercializza il tuo prodotto ha un impianto o un punto ventita che si e no vale 1% della tua azienda. E non è che quello che produci lo esporti tu in capo al mondo però se in capo al mondo producono quello che fai tu , vai tranquillo che qua arriva a costi inferiori. Sostanzialmente è un problema di far capire ai consumatori finali , che è meglio se spargono i loro soldi il più vicino possibile a costo di acquistare meno. Ma questo non si è mai capito. Nè lo si è mai fatto capire. E questa pac continua a non proteggere la produzione nè si muove verso una certa autonomia alimentare, nemmeno allargata a tutti gli stati membri. Ora vediamo se veramente converrà continuare a produrre senza pac o se ci sarà la convenienza a seguire certe regole.

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Il 19/1/2023 at 08:41, DjRudy ha scritto:

....i casini della PAC....

Riassumo con una famosa frase:

<< Il Padre nostro contiene 56 parole, i dieci comandamenti ne contengono 279, la Dichiarazione Americana d'Indipendenza 300 e le disposizioni della Comunità Europea sull'importazione di caramelle esattamente 26.911. >> (cit Franz-Josef Strauß)

L'illustrazione sottostante ha il solo scopo di esternare il mio pensiero sulla UE.

 

carriola letame.jpg

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8 minuti fa, tripleboss ha scritto:

Se quantificassero la Cover come cultura, col psr si limitano i danni...

Inviato dal mio SM-G525F utilizzando Tapatalk
 

Sicuramente se la introducono ai fini della rotazione non la pagano e anche se la pagassero coi soldi del psr vista la quantità di superficie che verrebbe messa si avrebbe un contributo ettaro irrisorio. Ad oggi l'importante è che si riesce a introdurla in successione per il resto pazienza....

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7 ore fa, Cat power ha scritto:

Che manicomio.. Lo scorso anno ci hanno fatto diserbare le efa perché era scoppiata la guerra in Ucraina.. Niente set aside.. La parola d ordine era produrre per garantire approvvigionamenti... Ora si ritorna a parlare di set aside al 4%, forse 5%

La regola è semplice:

2023 se uno fa grano non serve lasciare 4 % incolto.

2024 va lasciato 4 % incolto, a meno che uno non abbia oltre il 75 % della SAU a foraggere.

Lasciare terra buona come quella del Nord Italia incolta è davvero una pazzia, ma tantè.

Diciamo ci è andata bene negli ultimi anni con il discorso soia-greening, ora invece si è tornati a 20 anni fa quando il set aside era davvero obbligatorio.

 

 

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Le foraggere quindi non riescono a entrare in nessun modo dentro questo 4% incolto? Neppure non diserbandole/trattandole?

Questo è valido per le az.agricole a partire da qualsiasi ettaraggio esse siano?

Ci sono novità riguardo a Ecoschema 2 ( inerbimenti tra filari?)

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Le foraggere quindi non riescono a entrare in nessun modo dentro questo 4% incolto? Neppure non diserbandole/trattandole?
Questo è valido per le az.agricole a partire da qualsiasi ettaraggio esse siano?
Ci sono novità riguardo a Ecoschema 2 ( inerbimenti tra filari?)

Le foraggere non rientrano in nessun modo, deve essere incolto e vale per le aziende sopra ai 10ha
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11 ore fa, fatmike ha scritto:

Le foraggere quindi non riescono a entrare in nessun modo dentro questo 4% incolto? Neppure non diserbandole/trattandole?

Questo è valido per le az.agricole a partire da qualsiasi ettaraggio esse siano?

Ci sono novità riguardo a Ecoschema 2 ( inerbimenti tra filari?)

in realtà in questo articolo http://www.ilnuovoagricoltore.it/nuova-pac-si-alle-piante-mellifere-sul-4-di-superficie-a-set-aside/ si parla di mellifere (alcune foraggere) sul 4% con tutte le regole del caso (controllo infestanti e non entrare in campo fino a ottobre). 

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12 ore fa, fatmike ha scritto:

Le foraggere quindi non riescono a entrare in nessun modo dentro questo 4% incolto? Neppure non diserbandole/trattandole?

Questo è valido per le az.agricole a partire da qualsiasi ettaraggio esse siano?

Ci sono novità riguardo a Ecoschema 2 ( inerbimenti tra filari?)

 

10 ore fa, casemx240magnum ha scritto:

 sono da capire anche le regole di questo set aside, perchè se non sono previste lavorazioni in deroga , arrivare a giugno sarà un bel porcaio di infestanti

Non so se siano impossibili le coltivazioni. Appena ci saranno regole scritte degne di poter essere lette, si vedrà però ovviamente non puoi lavorare i terreni però metti che ti diano 4-5 mesi di inattività . Niente vieterebbe di vibrare o un passaggio di erpice denti dritti, spandiconcime con  foraggera e rullatura e poi potrebbe nascere un parato naturale misto coltivato che magari a maggio riesci a sfalciare. Però sono sempre ipotesi. Da me maggio potreebbe esseremolto tardi per controllare infestanti in fiore e se vanno a seme mi fanno un puttanaio. Poi quei campi andrebbero bruciati per tenerli in ordine

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2 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

 

Non so se siano impossibili le coltivazioni. Appena ci saranno regole scritte degne di poter essere lette, si vedrà però ovviamente non puoi lavorare i terreni però metti che ti diano 4-5 mesi di inattività . Niente vieterebbe di vibrare o un passaggio di erpice denti dritti, spandiconcime con  foraggera e rullatura e poi potrebbe nascere un parato naturale misto coltivato che magari a maggio riesci a sfalciare. Però sono sempre ipotesi. Da me maggio potreebbe esseremolto tardi per controllare infestanti in fiore e se vanno a seme mi fanno un puttanaio. Poi quei campi andrebbero bruciati per tenerli in ordine

13 ore fa, casemx240magnum ha scritto:

 sono da capire anche le regole di questo set aside, perchè se non sono previste lavorazioni in deroga , arrivare a giugno sarà un bel porcaio di infestanti

Senza deroghe nel 4% a riposo per le aziende sopra il 10ha e sotto il 75%della superficie totale a foraggere) no si può fare nulla (neanche trinciatura) dal 1 marzo al 30 giugno (ne si può utilizzare quindi ne pascolare o fare fienagione).

E' logico che tutti auspicano una deroga (o ministeriale o regionale) che ti dici ok non può fare nulla dal 1 marzo al 30 giugno ma in caso di eccessivo sviluppo di infestanti per contenerle in deroga può fare queste lavorazioni di contenimento e magari le dovrai andare a indicare in domanda o richiedere  se le vuoi fare un autorizzazione ad agea.

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2 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

 

Non so se siano impossibili le coltivazioni. Appena ci saranno regole scritte degne di poter essere lette, si vedrà però ovviamente non puoi lavorare i terreni però metti che ti diano 4-5 mesi di inattività . Niente vieterebbe di vibrare o un passaggio di erpice denti dritti, spandiconcime con  foraggera e rullatura e poi potrebbe nascere un parato naturale misto coltivato che magari a maggio riesci a sfalciare. Però sono sempre ipotesi. Da me maggio potreebbe esseremolto tardi per controllare infestanti in fiore e se vanno a seme mi fanno un puttanaio. Poi quei campi andrebbero bruciati per tenerli in ordine

Le regole per i terreni a riposo sono quelle della precedente programmazione: se non le variano rimangono quelle: Il tempo minimo per essere considerato terreno a riposo sono 6 mesi continuativi:  quindi 1 gennaio-30 giugno (tempo in cui quel terreno non deve dare nessuna produzione agricola).  Dal 1 gennaio al 1 marzo ti permettono di intervenire sulla copertura del terreno a riposo (es,trinciatura), dal 1 marzo al 30 giugno non può intervenire più. 

Penso che il problema principale sia il fatto che seminare puoi anche lavorare e seminare entro il 31 dicembre o andare di spandiconcime entro il 1 marzo ma poi se puoi falciare solo dal 1 luglio in poi, non è più fieno in molte regioni e tutta robba secca. Quindi senza deroghe regionali o ministeriali con le regole attuali dei terreni a riposo si faranno tante di quelle disseminazioni di infestanti..... in definitiva o faranno deroghe o devono cambiare la definizione di terreno a riposo anche solo a livello italiano con un dm.

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Sono in tanti che pensano di non firmare la Pac aziendale 2023.. Gli trema la penna in mano a quando pensano a tutti i balzelli burocratici che si portano a casa in cambio di pochi spiccioli.. È poi c è chi sui social e in tv si mette in mostra correndo col trattore a 70km.. Dando l impressione che l agricoltura del 2023 sia giocare coi trattori nei campi

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56 minuti fa, Cat power ha scritto:

Si niky.. L agricoltura di sussistenza sta per finire tra qualche anno

ma magari finisse cosi i prodotti avrebbero il loro prezzo di mercato e i fancazzisti che passano il tempo al bar mentre coi pascoli campano di rendita finalmente gli toccherà lavorare.

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Il 26/1/2023 at 14:32, marvi1 ha scritto:

 non era dal 1 marzo al 30 settembre?

1 marzo-30 settembre è per l'ecoschema 5 quello per gli impollinatori no per la bcaa che impone il 4% di terreni obbligatorio per tutte le aziende sopra il 10 ha:

preso da articolo: Ecoschema 5, ecco l'elenco delle specie ammesse per i miscugli - Terra e Vita (edagricole.it)

sui seminativi:

"  non esecuzione di operazioni di sfalcio, trinciatura o sfibratura delle piante di interesse apistico su tutta la superficie oggetto di impegno, per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura (dall’1 marzo al 30 settembre);

- periodo dall’1 marzo al 30 settembre, in cui le piante di interesse apistico devono rimanere in campo, senza possibilità di essere eliminate anche se hanno completato la fioritura."

dal decreto ministeriale:

"Ai fini del presente eco-schema, per le piante di interesse apistico, il periodo tra la germinazione e il completamento della fioritura è da considerarsi coincidente con tutto l’arco temporale compreso tra il 1° marzo e il 30 settembre."

 

 

Modificato da luigite
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il problema è che sta diventando sempre più a favore di pochi. i foraggeri stanno devastando il mercato dei terreni pagando affitti che altri nemmeno si sognano e comprando tutto quello che gli capita attorno, tutto coperto dai contributi. per chi fa cereali è un dramma

qui da me hanno battuto l'asta dei terreni della partecipanza agraria e hanno fatto man bassa con rialzi del 180%

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4 ore fa, paolocappo ha scritto:

il problema è che sta diventando sempre più a favore di pochi. i foraggeri stanno devastando il mercato dei terreni pagando affitti che altri nemmeno si sognano e comprando tutto quello che gli capita attorno, tutto coperto dai contributi. per chi fa cereali è un dramma

qui da me hanno battuto l'asta dei terreni della partecipanza agraria e hanno fatto man bassa con rialzi del 180%

Noi sono anni che triboliamo con questo problema.

Oltre a questo, essendo la nostra terra di mulini foraggeri, i prezzi dei foraggi grazie al loro cartello sono più bassi che in molte altre zone d'italia

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