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Pac 2023-2028


DjRudy

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Cioè a chi costa di piú coltivare?  Da qualche parte ho letto che il titolo medio italiano è sui 380 €, qua in giro sarà sui 200 x chi c'è l'ha.  A me andrebbe più che bene, così abbassano gli affitti e nessuno spero pagherà oltre i 7-800 € x coltivare, anche 1000
Mi riferivo a zone svantaggiate, di montagna....etc
Loro sarebbe giusto che prendano qualcosa in più di noi in pianura


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2 ore fa, Edo ha scritto:

Mi riferivo a zone svantaggiate, di montagna....etc
Loro sarebbe giusto che prendano qualcosa in più di noi in pianura


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Zone svantaggiate hanno altre agevolazioni. Da me hanno una maggiore percentuale di contributi nei psr ( quando li fanno eh ), poi hanno forti sconti sui contributi inps, cartelle esattoriali imu e simili. Non si capisce se realmente la prossima pac avrà questa direzione o è solo un'idea. Il concetto di fondo della prima era condivisibile con premi o decurtazioni per greening, rotazione colturale , produzione ( di cereali che ricordiamoci siamo in forte carenza a livello europeo come produzione ) e salvaguardia ambientale. Adesso sembra che la priorità sia l'ingresso dei nuovi giovani agricoltori. Per me così si rischia solo una marea di truffe. Il discorso quote pac ancora legato a certe colture non vedo come possa essere rimasto in vigore poi.

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10 ore fa, Pello97 ha scritto:

Chi fa pomodori ha costi di produzione più alti.. in ogni caso anche io preferirei una uniformità della pac. Perché lo trovo un po' ingiusto che chi ha storico dei pomodori o per altri trusti prendino anche dei 7-800€/ha, in zona chi fa pomodoro spara dei 1000€/ha di affitto Inviato dal mio Redmi Note 9 Pro utilizzando Tapatalk

 

 

 

 

 

Vorrà dire che se prendono 380 , poi pagheranno 700 di affitto e amen. 

Così i piccoli agricoltori, anche io, saranno concorrenziali con chi ha migliaia di ettari e spara alto di prezzi

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Il 1/11/2020 Alle 20:19, Pello97 ha scritto:

Chi fa pomodori ha costi di produzione più alti.. in ogni caso anche io preferirei una uniformità della pac. Perché lo trovo un po' ingiusto che chi ha storico dei pomodori o per altri trusti prendino anche dei 7-800€/ha, in zona chi fa pomodoro spara dei 1000€/ha di affitto Inviato dal mio Redmi Note 9 Pro utilizzando Tapatalk

 

 

 

 

 

Ma sicuramente. Il problema è che oggi la gente prende i titoli alti del pomodoro fatto 10 anni fa e il pomodoro spesso non lo fa neanche più! Ho tanti amici così......io ho un'azienda prettamente orticola ho titoli a 140 euro.....ma è giusta sta cosa? Uno decide cosa fare in base alla sua azienda (irrigua, non irrigua, montagna, pianura, ecc ecc) ma la pac deve essere uguale per tutti. O ancora meglio, dovrebbe essere modulata in base a cosa coltivi OGNI ANNO, non in base a cosa coltivavi 15 anni fa, ma capisco che questa soluzione sarebbe organizzativamente molto difficile da gestire 

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Pure l’uguale per tutti non va bene, perché quello che è al limite massimo dell’aiuto non ha certo bisogno come quello che prende per 10 ettari.

In un mondo perfetto la pac non dovrebbe neanche esistere, perché il guadagno deve essere il raccolto, non la caramellina politica, piuttosto la usassero come assicurazione, ma li poi si pestano i piedi alle banche e si rischia che chi ha il cuggggino perito prenda la grandine tutti gli anni..

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3 ore fa, mbx ha scritto:

Pure l’uguale per tutti non va bene, perché quello che è al limite massimo dell’aiuto non ha certo bisogno come quello che prende per 10 ettari.

In un mondo perfetto la pac non dovrebbe neanche esistere, perché il guadagno deve essere il raccolto, non la caramellina politica, piuttosto la usassero come assicurazione, ma li poi si pestano i piedi alle banche e si rischia che chi ha il cuggggino perito prenda la grandine tutti gli anni..

Questo sicuramente. La pac non dovrebbe esistere, dovrebbero esserci prezzi tali per cui se coltivi normalmente bene, guadagni il giusto. 

Quindi minimo 38-40 euro per il grano duro, 30-33 per il tenero, 9 euro per il pomodoro da industria, ecc ecc 

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  • 3 settimane dopo...

https://mattarelli.com/la-quotidiana-commedia-e-gli-insegnamenti-di-dante/

Sembra che AGEA voglia togliere la possibilità ai liberi professionisti di potere eccedere al sito e svolgere le domande Pac con tutti gli annessi.

Io nell'arco di circa 15 anni sono passato da Confagricoltura a Cia e mi sono sempre confrontato con personale + o - preparato ma con una efficienza sul lavoro molto bassa, tempi biblici per ottenere qualche cosa e soprattutto molto spesso mi sono trovato pratiche con errori e ritardi, e di conseguenza cause legali, sempre vinte. 

Nella malaugurata ipotesi che per cause agrometeorologiche dovessi cambiare i piani colturali, apriti cielo, il tecnico di turno sbraitava e si lamentava come se io lo facessi solo per fargli un dispetto.

Inoltre se provavo a fare qualche azione del PSR fuori da ciò che tutti gli altri agricoli facevano la prima risposta era: non si può fare!.

Da 3 anni sono seguito da uno studio di professionisti privato; efficiente, veloce e preciso. Ci sentiamo raramente e facciamo quasi tutto online. Nel frattempo ho avuto 4 controlli sulla condizionalità, sull'integrata e su alcuni ritiri ambientai e non ho mai avuto problemi con gli ispettori.

In ultimo ci tengo a sottolineare che spendo molto meno, sia di Cia che di Confagricoltura.

Penso di non essere l'unico ad essersi staccato dalle Organizzazioni Sindacali, e secondo me queste manovre di AGEA sono state pilotate proprio da loro, per tentare di fermare l'emorragia degli iscritti delusi e insoddisfatti.

Spero vivamente che questo boicottaggio non riesca ad avere effetto, e spero che la maggior parte degli agricoltori prenda coscienza che lo Org.Sind. non sono altro che dei carrozzoni che vivono a spese del mondo agricolo, fornendo servizi assolutamente non all'altezza delle sfide che la nuova Pac richiede. E la cosa più importante è che le alternative ci sono.

 

 

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https://mattarelli.com/la-quotidiana-commedia-e-gli-insegnamenti-di-dante/
Sembra che AGEA voglia togliere la possibilità ai liberi professionisti di potere eccedere al sito e svolgere le domande Pac con tutti gli annessi.
Io nell'arco di circa 15 anni sono passato da Confagricoltura a Cia e mi sono sempre confrontato con personale + o - preparato ma con una efficienza sul lavoro molto bassa, tempi biblici per ottenere qualche cosa e soprattutto molto spesso mi sono trovato pratiche con errori e ritardi, e di conseguenza cause legali, sempre vinte. 
Nella malaugurata ipotesi che per cause agrometeorologiche dovessi cambiare i piani colturali, apriti cielo, il tecnico di turno sbraitava e si lamentava come se io lo facessi solo per fargli un dispetto.
Inoltre se provavo a fare qualche azione del PSR fuori da ciò che tutti gli altri agricoli facevano la prima risposta era: non si può fare!.
Da 3 anni sono seguito da uno studio di professionisti privato; efficiente, veloce e preciso. Ci sentiamo raramente e facciamo quasi tutto online. Nel frattempo ho avuto 4 controlli sulla condizionalità, sull'integrata e su alcuni ritiri ambientai e non ho mai avuto problemi con gli ispettori.
In ultimo ci tengo a sottolineare che spendo molto meno, sia di Cia che di Confagricoltura.
Penso di non essere l'unico ad essersi staccato dalle Organizzazioni Sindacali, e secondo me queste manovre di AGEA sono state pilotate proprio da loro, per tentare di fermare l'emorragia degli iscritti delusi e insoddisfatti.
Spero vivamente che questo boicottaggio non riesca ad avere effetto, e spero che la maggior parte degli agricoltori prenda coscienza che lo Org.Sind. non sono altro che dei carrozzoni che vivono a spese del mondo agricolo, fornendo servizi assolutamente non all'altezza delle sfide che la nuova Pac richiede. E la cosa più importante è che le alternative ci sono.
 
 

Pienamente d’accordo


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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...
GUARDATE LA TABELLA E VEDRETE CHE ESATTAMENTE IL 50 % DEI BENEFICIARI PRENDONO DI PAC MENO DI 1.250 €,    IL 7,43 % DEI SOLDI.  
 
Analisi di Coldiretti sui beneficiari dei pagamenti diretti della Pac: rimangono molti gli agricoltori che ricevono poche migliaia di euro

A chi va la Pac? Un'analisi di Coldiretti, riportata in un articolo di Terra e Vita n.37/2020 a firma di Stefano Leporati e Giada Mastandrea fa un po' di chiarezza.

Per gli autori i pagamenti diretti costituiscono un elemento chiave della Politica agricola comune, a sostegno del reddito degli agricoltori che riescono ogni giorno a coniugare la tutela dell’ambiente, la qualità delle produzioni e la sostenibilità economica.

Nella programmazione 2014-2020, l’Italia ha scelto di attivare 5 tipologie di pagamenti diretti (pagamento di base, greening, pagamento per i giovani agricoltori, pagamento accoppiato, pagamento per i piccoli agricoltori).

All'Italia 3,7 miliardi di euro

Nel 2019 il massimale totale dei pagamenti diretti a disposizione per l’Italia ammontava a 3,7 miliardi di euro. Ogni anno, la Commissione europea presenta un report sulla ripartizione del sostegno al reddito per paese e per classe dimensionale di aiuto. I dati del Report del 2019, evidenziano che il numero di beneficiari di pagamenti diretti nell’Unione europea è in diminuzione (-1,2% tra il 2018 e il 2019). L’importo complessivo dei pagamenti diretti è rimasto relativamente costante negli ultimi anni, ciò ha determinato un aumento dell’importo medio per beneficiario a livello Ue.

In 15 anni beneficiari in calo (-44%)

Nell'articolo di Leporati e Mastandrea si sottolinea che in Italia tra il 2005 e il 2019 il numero di agricoltori beneficiari dei pagamenti diretti ha subìto una riduzione del 44% circa (da 1.419.110 nel 2005 a 795.190 beneficiari nel 2019), mentre l’importo totale dei pagamenti diretti versati ai beneficiari si è mantenuto più o meno stabile nel periodo considerato, con una riduzione tra il 2010 e il 2019 (di circa il 12%, passando da 4,13 miliardi di euro a prezzi correnti nel 2010 a 3,64 miliardi di euro nel 2019).

Coldiretti_fig1-1.jpgL’Italia, è al quarto posto nell’Unione europea (dopo Francia, Spagna e Germania) per ammontare totale di pagamenti diretti della Pac.

Oltre 600mila agricoltori ricevono meno di 5mila euro

Volendo analizzare, evidenziano gli autori, la distribuzione dei pagamenti diretti nel 2019 per classi di pagamento, notiamo che circa l’81% degli agricoltori in Italia (più precisamente 646.615 agricoltori) riceve meno di 5.000 euro; ciò significa che all’81% degli agricoltori in Italia è destinato il 24% della spesa totale dei pagamenti diretti nel 2019. Il dato italiano è superiore alla media Ue, poiché in Ue il 75% dei beneficiari riceve meno di 5.000 euro e tale dato rappresenta il 15% della spesa totale dei pagamenti diretti in Ue. In Italia circa la metà della spesa, circa 1,8 miliardi di euro (il dato sale al 58% in Ue) è concentrato nelle tre classi di pagamento che vanno da 10.000 a 100.000 euro; tali risorse sono destinate al 9,5% dei beneficiari totali (75.767 agricoltori).

Coldiretti_fig2.jpgI “superbeneficiari”

Lo 0,3%, cioè circa 2.500 agricoltori (lo 0,5% in Ue) di tutti i beneficiari dei pagamenti diretti della Pac riceve più di 100.000 euro. Tale dato corrisponde al 12,5% (circa 457 milioni di euro) della spesa totale dei pagamenti diretti in Italia nel 2019.
Considerando un orizzonte temporale più ampio (2005-2019), è la conclusione di Leporati e Mastandrea, il numero di beneficiari che riceve importi molto ridotti di pagamenti diretti (fino a 1.250 euro) è diminuito (passando dal 69% con 984.210 agricoltori nel 2005 al 51% con 409.252 agricoltori nel 2019), portando principalmente a un aumento dei beneficiari nelle successive classi di pagamento (da 1.250 a 5.000 euro; da circa il 20% nel 2005 a circa il 30% nel 2019).

Modificato da valeriol25
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Quindi?
Cosa vogliamo dire?
Dobbiamo dare più soldi a chi prende qualche briciola e togliere ai super beneficiari, oppure togliere le briciole e aumentare in proporzione il resto per creare aziende più competitive?
Pensiero personale, a chi prende qualche briciola la pac non crea valore aggiuntivo al sistema, ma costi di gestione proporzionalmente alti.
I super beneficiari dovrebbero avere un assegnazione %mente inferiore.
Poi forse vivremmo meglio senza...ma questo è un un'altro discorso e adesso vado a dormire .



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Non so nelle altre zone ma qua è pieno di pensionati che tengono aperta la p.iva giusto per tirare i 2 soldi di pac e la terra la fanno lavorare. Per me gli unici che ci guadagnano sono proprio le associazioni e si continuerà così!!!

Da me neanche la lavorano e dicono “se la do via cosa faccio poi?”continuano a gognarci dentro un ora al giorno e fine....anche questo è un bel problema


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Di casi simili c'è ne dappertutto ho dei vicini che hanno anche dei bei campi e sono pensionati(facevano altri lavori medico e infermiere) che hanno una p. I. Agricola e tirano PAC e compensativo e i campi li fanno macinare ogni tanto. Si risolverebbe dandola solo agli agricoltori veri regolarmente iscritti all'imps (dopo voglio vedere chi paga 4000€ x prenderne 500 di PAC) ma come detto da Davide lei alle associazioni fanno comodo. 

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Di casi simili c'è ne dappertutto ho dei vicini che hanno anche dei bei campi e sono pensionati(facevano altri lavori medico e infermiere) che hanno una p. I. Agricola e tirano PAC e compensativo e i campi li fanno macinare ogni tanto. Si risolverebbe dandola solo agli agricoltori veri regolarmente iscritti all'imps (dopo voglio vedere chi paga 4000€ x prenderne 500 di PAC) ma come detto da Davide lei alle associazioni fanno comodo. 
Esatto, e aggiungo anche che le associazioni raccontano anche un sacco di cavolate pur di non perdere un cliente.
Quest anno stavo per prendere in affitto 10 ettari praticamente incolti da anni, ma in associazione hanno convinto il proprietario a non darla in affitto perche con la nuova pac rischia di perdere i titoli...

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29 minuti fa, samuele macerata ha scritto:

Esatto, e aggiungo anche che le associazioni raccontano anche un sacco di cavolate pur di non perdere un cliente.
Quest anno stavo per prendere in affitto 10 ettari praticamente incolti da anni, ma in associazione hanno convinto il proprietario a non darla in affitto perche con la nuova pac rischia di perdere i titoli...

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A me fanno controlli un anno si e uno no. Non sarà tutto come dite voi,  se vuoi prendere la PAC devi essere agricoltore attivo, dovrai pure dimostrarlo con fatture, piani colturali, ecc.. 

Eliminerei i piccoli agricoltori sotto i 1000 €

Modificato da valeriol25
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A me fanno controlli un anno si e uno no. Non sarà tutto come dite voi,  se vuoi prendere la PAC devi essere agricoltore attivo, dovrai pure dimostrarlo con fatture, piani colturali, ecc.. 
Eliminerei i piccoli agricoltori sotto i 1000 €
Con "incolto" in realta intendevo che ci butta un po di favino o orzo a spaglio giusto per far vedere che li coltiva, ma per me la sostanza non cambia.

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28 minuti fa, valeriol25 ha scritto:

A me fanno controlli un anno si e uno no. Non sarà tutto come dite voi,  se vuoi prendere la PAC devi essere agricoltore attivo, dovrai pure dimostrarlo con fatture, piani colturali, ecc.. 

Eliminerei i piccoli agricoltori sotto i 1000 €

Tengono tutto a prato e fare qualche fattura non è impossibile....

 

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27 minuti fa, valeriol25 ha scritto:

A me fanno controlli un anno si e uno no. Non sarà tutto come dite voi,  se vuoi prendere la PAC devi essere agricoltore attivo, dovrai pure dimostrarlo con fatture, piani colturali, ecc.. 

Eliminerei i piccoli agricoltori sotto i 1000 €

I terreni di cui parlavo io sono dichiarati a prato stabile. Non so che fatture facciano ma la PAC la prendono e lo so per certo è so anche che non ci viene fatto nulla se non una macinata. 

Io di controlli mai avuti e sono agricoltore attivo iscritto imps e fatture... Ameno che non li abbiano fatti a mia insaputa. 

Cmq ripeto basta darla solo a chi è iscritto all'imps.....

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51 minuti fa, davide87 ha scritto:

I terreni di cui parlavo io sono dichiarati a prato stabile. Non so che fatture facciano ma la PAC la prendono e lo so per certo è so anche che non ci viene fatto nulla se non una macinata. 

Io di controlli mai avuti e sono agricoltore attivo iscritto imps e fatture... Ameno che non li abbiano fatti a mia insaputa. 

Cmq ripeto basta darla solo a chi è iscritto all'imps.....

Perfetto, mi piace, già solo con l'INPS ci sarà lo sterminio

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1 ora fa, valeriol25 ha scritto:

Perfetto, mi piace, già solo con l'INPS ci sarà lo sterminio

Che poi se si fanno i conti a chi ha pochi ettari e non è un agricoltore a titolo principale conviene affittarla... Va bene che prendono la PAC ma poi c'è il costo della domanda la tessera dell'associazione la camera di commercio alla fine micca son puliti i soldi di PAC. Per contro secondo me è l'iscrizione all'imps quello che deve far fede non la superficie. Magari ci sono aziende con pochi ha ma che sono coltivazioni specializzate come fiori vivai ecc e lo fanno a tempo pieno. In quel caso è giusto che anche loro la prendono se sono agricoltore iscritti imps. Ma vedremo che succederà. Secondo la tecnica della mia associazione l'Italia manterrà il sistema attuale dei titoli. Vedremo 

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Con "incolto" in realta intendevo che ci butta un po di favino o orzo a spaglio giusto per far vedere che li coltiva, ma per me la sostanza non cambia.

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Nelle campagne intorno a Roma sto giochetto lo fanno anche aziende da centinaia di ettari. L'importante è che dalle foto aeree si veda coltivato.

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