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Vendemmia 2020


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Il 9/2/2021 Alle 17:39, monster ha scritto:

Ottimo direi! Se hai venduto a chi penso io, devo dire che da quel che mi diceva la bionda a settembre, si era tenuta molto margine!

Vero , la bionda (se è quella che penso anch'io) di solito si tiene moolto margine , però paga velocemente ,mica è poco .

Forse per loro problemi interni , fa comodo ricevere roba già macinata a novembre e dicembre..benchè mi abbian detto che hanno potenziato i torchi lassù

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6 minuti fa, martinaz ha scritto:

Vero , la bionda (se è quella che penso anch'io) di solito si tiene moolto margine , però paga velocemente ,mica è poco .

Forse per loro problemi interni , fa comodo ricevere roba già macinata a novembre e dicembre..benchè mi abbian detto che hanno potenziato i torchi lassù

Oddio, ho fatto parecchi scarichi conto terzi lassù nel 2020! Forse hanno potenziato a fine campagna?‍♂️

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19 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Guadagnano di più i prosecchisti, va là.

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dai Gianni non è male 10000 eurini puliti...

noi con la nostra avidità moderata ci bastavano 3/5 ettari al massimo...

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Il problema del guadagno dei prosecchisti è che spesso è volentieri provengono da un passato fatto di miseria ed i soldi, anziché permettergli di elevarsi anche culturalmente, gli hanno dato alla testa rendendoli persone oltremodo fastidiose e lussuriose. Non tutti ovviamente. Io per restare con i piedi ben ancorati a terra mi tengo masochisticamente i miei 40 50 ettari a seminativo così da non perdere il contatto con la realtà. Comunque buone quotazioni da parte del gruppo dove conferisco. Per prosecco e p. G. Quasi inaspettate direi

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1 ora fa, BIANCO86VE ha scritto:

Il problema del guadagno dei prosecchisti è che spesso è volentieri provengono da un passato fatto di miseria ed i soldi, anziché permettergli di elevarsi anche culturalmente, gli hanno dato alla testa rendendoli persone oltremodo fastidiose e lussuriose. Non tutti ovviamente. Io per restare con i piedi ben ancorati a terra mi tengo masochisticamente i miei 40 50 ettari a seminativo così da non perdere il contatto con la realtà. Comunque buone quotazioni da parte del gruppo dove conferisco. Per prosecco e p. G. Quasi inaspettate direi

Pero' la lussuria ti piace, spero.

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27 minuti fa, CBO ha scritto:

Pero' la lussuria ti piace, spero.

Molto. È quella che mi permette di "giocare" con i seminativi con meno ansia, ma non per questo con meno professionalità. E parallelamente mi ha permesso di far crescere un azienda che altrimenti, nelle intenzioni del vecchio zio proprietario, avrebbe dovuto espiantare i vecchi vigneti, vendere le quote, e chiudere. Correva l'anno 2008...

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Il problema del guadagno dei prosecchisti è che spesso è volentieri provengono da un passato fatto di miseria ed i soldi, anziché permettergli di elevarsi anche culturalmente, gli hanno dato alla testa rendendoli persone oltremodo fastidiose e lussuriose. Non tutti ovviamente. Io per restare con i piedi ben ancorati a terra mi tengo masochisticamente i miei 40 50 ettari a seminativo così da non perdere il contatto con la realtà. Comunque buone quotazioni da parte del gruppo dove conferisco. Per prosecco e p. G. Quasi inaspettate direi
Mi sembra l'identikit di qualcuno... Aiutatemi dai.

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6 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Mi sembra l'identikit di qualcuno... emoji848.pngemoji848.pngemoji848.png Aiutatemi dai.

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Non fosse per il passato potrei anche essere io.

Chi avevi in mente?

Sempre pg 

https://www.google.com/amp/s/www.ilgazzettino.it/AMP/nordest/anno_covid_vendemmia_straordinaria-5753039.html

Pg rose' brut in blend.

https://www.askanews.it/cultura/2021/01/29/lungarotti-brut-rosè-per-san-valentino-pn_20210129_00086/

 

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Il 10/2/2021 Alle 07:49, CBO ha scritto:

@alefriuli pian pianino ti cerco anche il post a cui facevo riferimento.

Questo sapevo dov'era. L'altro devo cercarlo in un altra discussione.

Nel mentre

20210210_074439.jpg

I trend 2021 per chi non accetta di lavorare "pancia a tera" con una r.

Sguardo sempre proiettato verso il dopo domani. 

Per i curiosi di comunicazione e' un po' come l'oroscopo. 

http://www.biscomarketing.it/the-future-100-2021da-wunderman-thompson-intelligence/

Notate qualcosa di gia' scritto? 

Per i locali Lorenzo dovrebbe essere persona conosciuta. Avevo gia' postato una sua analisi del 2013/14 sul trend del doc. 

Usando i numeri, solo i numeri, aveva previsto il trambusto di fine 2014/15. 

Solo numeri. Il resto e' noia. 

Il nostro nuovo capo e' un ingegnere. Nulla di che. Il fatto di essere un edile e' una contraddizione. Edile e contadino hanno interessi opposti. 

Il buon giorno si vede dal mattino.

 

Modificato da CBO
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Il 28/11/2020 Alle 17:37, CBO ha scritto:

... 

Pinot grigio, the future is now. Branding together ...

 

 

https://www.italiaatavola.net/tendenze-mercato/vino-beverage/strutturato-versatile-in-tavola-ecco-perche-piace-pinot-grigio/73749/

Modificato da CBO
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La guera con una r e' un nostro tratto distintivo. 

Serve un mediatore che butti il cuore oltre i propri interessi di categoria.

La piu' antica denominazione del nostro bel paese rischia di perdere il bastone di comando

20210218_072910.jpg

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Il 18/2/2021 Alle 08:30, CBO ha scritto:

La guera con una r e' un nostro tratto distintivo. 

Serve un mediatore che butti il cuore oltre i propri interessi di categoria.

La piu' antica denominazione del nostro bel paese rischia di perdere il bastone di comando

20210218_072910.jpg

E si continua 

20210219_085625.jpg

Modificato da CBO
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  • 2 settimane dopo...

Differenza di normative sullo zuccheraggio portano a vecchie novita' che non ci devono spaventare nell'immediato ma sono da seguire attentamente.

https://www.winebusiness.com/news/?go=getArticle&dataId=241677

Seguo questo prodotto da un bel po' (ben prima di Gallo) per due motivi: affinita' di pensiero e comunicazione.

Prima il packaging, pero'. Non dico nulla di nuovo, ne abbiam gia' parlato, se ripeto che sono pro lattina: essenziale, funzionale al target di ignoranza di riferimento e considerato sempre piu' ecofriendly 

Il neo della conservazione rimane ma i formati piu' recenti aiutano tantissimo

La comunicazione. Ecco come si presentano loro

20210226_181009.jpg

Stupendo: fatto da gallinelle, ovvero bipedi di prima piuma. Dimenticavo: la traduzioni e' un gentile omaggio del mio compagno di merendine, tale Matteo Scioch.

Non so se lo sapete ma chi crede o meglio cerca di governare in modo scientifico la fortuna ha un detto quando riesce nell'intento: winner winner chichen dinner ovvero chi vince si fa la "polla" (la traduzione non mi convince ma il mio inglese non e' quello di Matteo) che altro non e' che una gallinella piu' esperenziata.

Se siete stati a Las Vegas sono sicuro che non vi sara' nuovo ma per chi, come me, deve tenersi lontanissimo da Las Vegas, citta' famosa per ogni sorta di tentazione anche di ordine cerimoniale, ma fosse comunque interessato ad imparare la giusta pronuncia per sorprendere gli amici al baretto di paese, ecco qui:

L' affinita' di pensiero

20210226_195908.jpg

Fantastico: la cultura (non coltura) del bere e' Fot.u.a., viva l'ignoranza ispirata alla moderata avidita', al gioco di squadra e al bene comune (questa la mia traduzione in attesa di Matteo rimasto interrotto davanti al F!#%*D. Da uno che ha vinto alla Ruota della Fortuna mi sarei aspettato maggiore immediatezza ma si sa che la politica rovinavanche i migliori.

Ma non e' finita qui. Questa e' la facciata ho pensato all'inizio ma le gallinelle saranno degne compagne di pensiero?

No, non lo sono. Le gallinelle razzolano male. Sono avide e non moderatamente avide. Fanno una cosa non proprio nuova. Quello che e' nuovo e' lo sviluppo: bypassano il prodotto di origine per comunicare solo il prodotto finito, nulla di nuovo, ma  rendono il loro prodotto anche uno strumento di comunicazione trasversale dal sociale all'economico. 

Non c'e', o almeno io nell'ultimo anno e mezzo, non ho visto un solo riferimento alla materia prima. Ho ascoltato 2 brevi interviste alla gallinella che fa da chioccia e pure il giornalista era stato istruito a non chiedere l'origine del tutto.

Lo so che a voi non interessa ma il mercato vive di tendenze e il mercato americano in particolare perche' li' l'ignoranza raggiunge livelli folkloristici.

Chi mai entrerebbe a Montecitorio con in testa solo e sottolineo solo due corna? Nessuno, credo. Eppure in America e' successo e questo ci fa capire l'alta stima che il maschio americano ha di se stesso.

E' in questo mercato che da qualche tempo stanno imperversando prodotti sempre piu' spostati sul concetto di "inclusive fun" ripetendo le strategie di soggettivazione che sono tipiche di un settore come la moda. 

Strategie che puntano a creare un gruppo che si identifica con il prodotto o meglio con il brand che va oltre il prodotto stesso. 

Un prodotto che si acquista non solo e non tanto per il contenuto ma per il complesso di valori che esprime.

Mi spiego in modo piu' pratico.

Chi andava in balera a sudare negli anni 90 indossava 2 marchi di jeans: i Lee e i Levis. C'erano anche 2 codici numerici che identificavano quale Lee e quale Levis usare al di la' della propria taglia. I Lee andavano per la maggiore tra le gallinelle perche' vestivano meglio il culetto. I Levis erano per quelli che gli armati di buoni propositi.

Io indossavo i Lee. A me interessava sudare mica bau bau micio micio: tra gas agricolo per il trasporto e i free pass da monetizzare sottocosto il sabato sera per me era una comunque un mini bisniss che aiutava non poco a sudare.

Ma non e' questo il punto. 

Il punto e' che i due marchi avevano una comunicazione diversa perche' il target era diverso anche all'interno dello stesso gruppo anagrafico. 

Una comunicazione che poi e' stata malamente inflazionata con gli stessi marchi che sono arrivati a sponsorizzare anche il ritorno degli alieni sulla terra.

Ed e' cosi' che il jeans e' uscito dai palinsesti televisivi. 

Dimenticavo di darvi l'indirizzo della gallinelle

https://pitchbook.com/profiles/company/223915-24#overview

Venice Beach, localita' nota ai cultori del vino o piu' semplicemente cultori.

Si potrebbe organizzare un viaggio di gruppo per scoprire la storia recente di questa amena localita' che deve la sua notorieta' ad un italiano e ad un austriaco.

 

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Shwarzy potrebbe essere testimonial dell'ego da fatturato alto pompa pompa pompa e alla fine rimane lo zombie................... tipical american loro e i loro nomi di merda che scimmiottano posti o prodotti che se li possono solo sognare.

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17 ore fa, Johndin ha scritto:

Shwarzy potrebbe essere testimonial dell'ego da fatturato alto pompa pompa pompa e alla fine rimane lo zombie................... tipical american loro e i loro nomi di merda che scimmiottano posti o prodotti che se li possono solo sognare.

Ho capito. Niente viaggio di gruppo.

Che ne dite allora di diventare la loro cover band? A me piacerebbe tanto fare l'indiano.

 

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Montpellier, visita alla fiera enologica 

Champagne giro delle cantine 

Zona del Reno idem come sopra 

Baviera Birra e stinco

Rientro in italia 

Questa sarà la mia prossima gita agricola si può andare anche vestiti da indiani volendo o poliziotto frufru

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Ma la gente non si è ancora stancata di questo pompaggio assurdo sul rosè? Voi veneti siete troppo assillanti, avete deciso di promuovere questo prodotto ma cazzarola, state diventando un incubo!!! Capisco la fame di danaro che impone questa crisi, ma così si rasenta il ridicolo. Siete peggio dei ferragnez...

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6 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Ma la gente non si è ancora stancata di questo pompaggio assurdo sul rosè? Voi veneti siete troppo assillanti, avete deciso di promuovere questo prodotto ma cazzarola, state diventando un incubo!!! Capisco la fame di danaro che impone questa crisi, ma così si rasenta il ridicolo. Siete peggio dei ferragnez...

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Cio' che conta e' parlarne. Nel bene o nel male.

La Chiara, e' di nuovo gravida tra l'altro, puo' monetizzare 60mila eurini a post sponsorizzato perche' alimenta l'interesse con altri 100 post non monetizzati che la elevano a influencer.

Idem per il rose'. Il rose' e' l'influencer di turno per la carta vini di una cantina. Prima era il prosecco generico. Oggi il rose'. 

Un richiamo per le allodole. 

Hai prestato attenzione alla prima etichetta e alla relativa azienda produttrice? Fallo, e' interessante. 

Comunque torniamo a parlare di cose serie. 

L'articolo dedicato al sugar free proposto in lattina dalle sweets chicks di Venice Beach e' piaciuto e qualcuno ha deciso di importare un idea che era gia' in casa ma che limiti normativi avevano obbligato al fermo. 

Allora pero' trattavasi di dop. Ora igp. Urge modifica. Il Tavernello e' un igp o generico?

https://winenews.it/it/consumi-e-nuove-tendenze-zai-lancia-il-vino-in-lattina-biologico-e-vegano_437994/

Ps.: c'e' un "cock borg" che mi ha lasciato interdetto nel pomeriggio. Ho pensato a J.Bond, quindi a J.Bourne e soprattutto a B.Borg, maestro di capello ma non riuscivo a capire la relazione con il Moscato.

Poi dopo aver passato senza successo poco piu' di 1/3 dei tester attenzionati dell'ultimo pg veneziano, quasi sconsolato ho buttato l'occhio su un tester laterale di 6 piante che dallo storico degli ultimi 2 anni presentava qualche evidenza e ho trovato 2 delle mie carinissime cocciniglie del corniolo che non sono ficus, mi raccomando.

Mi e' tornato il sorriso. Uno perche' ci siamo ritrovati e due per come si sono presentate all'apertura di stagione.

Che coraggio le mie piccole. Una era spiaggiata in bella vista su uno sperone. L'altra piu' riservata ma sempre in bella vista. Non posso credere che abbiano resistito li' da ottobre u.s. ma e' anche vero che la mamma non si muove una volta incupita o scudettata se preferite. Misteri della natura bella.

Comunque gli ho fatto una foto (immediatamente inviata alla mia nipotina con tanto di indicazione entomologica "no ficus ma corni". La risposta e' stata estremamente calorosa come al solito) perche' so che voi non avete familiarita' con le corni e se e quando le vedete vi spaventate. 

Ergo se volete che io condivida le miei corni con voi mettete 10 dislikes a questo post e sarete accontentati.

Le ho messe in un barattolino perche' qualcuno in famiglia pensa che esca di casa solo per cazzeggiare. E invece taaac.

Comunque viste le corni ho pensato alle ficus che avevo visto da un collega a Formeniga un mesetto fa (forse anche di piu') e ho avuto un flash: mi sono tornati in mente i bei tempi andati quando il mio istruttore sportivo, maestro di ficus immaginifiche, a fine seduta di rifinitura mi posava la mano sulla spalla e con un leggerissima pressione significativa mi sussurava "domani ti voglio a ca..o duro. Capito?".

Un severo ammonimento a non abusare di Federica, facile tentazione nei momenti di panico pregara.

Comunque minimo sindacale 13. Media 15/17 come da statistiche internazionali. Oltre solo vanteria da baretto. 

Sapevatelo.

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Scala_di_percezione_dello_sforzo

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Il 2/3/2021 Alle 08:19, CBO ha scritto:

Differenza di normative sullo zuccheraggio portano a vecchie novita' che non ci devono spaventare nell'immediato ma sono da seguire attentamente.

https://www.winebusiness.com/news/?go=getArticle&dataId=241677

Seguo questo prodotto da un bel po' (ben prima di Gallo) per due motivi: affinita' di pensiero e comunicazione.

Prima il packaging, pero'. Non dico nulla di nuovo, ne abbiam gia' parlato, se ripeto che sono pro lattina: essenziale, funzionale al target di ignoranza di riferimento e considerato sempre piu' ecofriendly 

Il neo della conservazione rimane ma i formati piu' recenti aiutano tantissimo

La comunicazione. Ecco come si presentano loro

20210226_181009.jpg

Stupendo: fatto da gallinelle, ovvero bipedi di prima piuma. Dimenticavo: la traduzioni e' un gentile omaggio del mio compagno di merendine, tale Matteo Scioch.

Non so se lo sapete ma chi crede o meglio cerca di governare in modo scientifico la fortuna ha un detto quando riesce nell'intento: winner winner chichen dinner ovvero chi vince si fa la "polla" (la traduzione non mi convince ma il mio inglese non e' quello di Matteo) che altro non e' che una gallinella piu' esperenziata.

Se siete stati a Las Vegas sono sicuro che non vi sara' nuovo ma per chi, come me, deve tenersi lontanissimo da Las Vegas, citta' famosa per ogni sorta di tentazione anche di ordine cerimoniale, ma fosse comunque interessato ad imparare la giusta pronuncia per sorprendere gli amici al baretto di paese, ecco qui:

L' affinita' di pensiero

20210226_195908.jpg

Fantastico: la cultura (non coltura) del bere e' Fot.u.a., viva l'ignoranza ispirata alla moderata avidita', al gioco di squadra e al bene comune (questa la mia traduzione in attesa di Matteo rimasto interrotto davanti al F!#%*D. Da uno che ha vinto alla Ruota della Fortuna mi sarei aspettato maggiore immediatezza ma si sa che la politica rovinavanche i migliori.

Ma non e' finita qui. Questa e' la facciata ho pensato all'inizio ma le gallinelle saranno degne compagne di pensiero?

No, non lo sono. Le gallinelle razzolano male. Sono avide e non moderatamente avide. Fanno una cosa non proprio nuova. Quello che e' nuovo e' lo sviluppo: bypassano il prodotto di origine per comunicare solo il prodotto finito, nulla di nuovo, ma  rendono il loro prodotto anche uno strumento di comunicazione trasversale dal sociale all'economico. 

Non c'e', o almeno io nell'ultimo anno e mezzo, non ho visto un solo riferimento alla materia prima. Ho ascoltato 2 brevi interviste alla gallinella che fa da chioccia e pure il giornalista era stato istruito a non chiedere l'origine del tutto.

Lo so che a voi non interessa ma il mercato vive di tendenze e il mercato americano in particolare perche' li' l'ignoranza raggiunge livelli folkloristici.

Chi mai entrerebbe a Montecitorio con in testa solo e sottolineo solo due corna? Nessuno, credo. Eppure in America e' successo e questo ci fa capire l'alta stima che il maschio americano ha di se stesso.

E' in questo mercato che da qualche tempo stanno imperversando prodotti sempre piu' spostati sul concetto di "inclusive fun" ripetendo le strategie di soggettivazione che sono tipiche di un settore come la moda. 

Strategie che puntano a creare un gruppo che si identifica con il prodotto o meglio con il brand che va oltre il prodotto stesso. 

Un prodotto che si acquista non solo e non tanto per il contenuto ma per il complesso di valori che esprime.

Mi spiego in modo piu' pratico.

Chi andava in balera a sudare negli anni 90 indossava 2 marchi di jeans: i Lee e i Levis. C'erano anche 2 codici numerici che identificavano quale Lee e quale Levis usare al di la' della propria taglia. I Lee andavano per la maggiore tra le gallinelle perche' vestivano meglio il culetto. I Levis erano per quelli che gli armati di buoni propositi.

Io indossavo i Lee. A me interessava sudare mica bau bau micio micio: tra gas agricolo per il trasporto e i free pass da monetizzare sottocosto il sabato sera per me era una comunque un mini bisniss che aiutava non poco a sudare.

Ma non e' questo il punto. 

Il punto e' che i due marchi avevano una comunicazione diversa perche' il target era diverso anche all'interno dello stesso gruppo anagrafico. 

Una comunicazione che poi e' stata malamente inflazionata con gli stessi marchi che sono arrivati a sponsorizzare anche il ritorno degli alieni sulla terra.

Ed e' cosi' che il jeans e' uscito dai palinsesti televisivi. 

Dimenticavo di darvi l'indirizzo della gallinelle

https://pitchbook.com/profiles/company/223915-24#overview

Venice Beach, localita' nota ai cultori del vino o piu' semplicemente cultori.

Si potrebbe organizzare un viaggio di gruppo per scoprire la storia recente di questa amena localita' che deve la sua notorieta' ad un italiano e ad un austriaco.

 

Sul fatto del vino in lattina ci si potrebbe tranquillamente passare sopra, ma sul vino "diet" ? Cioè ho seguito una video intervista alla direttrice scientifica di una rivista Millevigne e questa cosa delle esigenze dietetiche dei consumatori mi ha un tantino destabilizzato. Stanno arrivando all'ignoranza assoluta ( e a 360 gradi perchè anche sulla "direttrice scientifica" ci sarebbe da discutere ) e questo non è un bene a prescindere. Non ho ancora capito se conviene assecondarla o combatterla magari con un vaccino adatto......

Modificato da superbilly1973
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Ormai siamo al cazzeggio acrobatico, sta pandemia ha degli effetti collaterali sui coglioni che non avrei mai pensato.

La libertà di elaborazione legata alle costrizioni casalinghe e la libertà negata dovuta alle imposizioni delle costrizioni coercitive hanno amplificato la possibilità di creazione di teorie senza previa verifica delle capacità di elaborazione della ram................ con ovvie ripercussioni sul riscaldamento della crosta terrestre e ampliamento del buco neuronale.........

UN DISASTRO

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3 ore fa, Johndin ha scritto:

Ormai siamo al cazzeggio acrobatico, sta pandemia ha degli effetti collaterali sui coglioni che non avrei mai pensato.

La libertà di elaborazione legata alle costrizioni casalinghe e la libertà negata dovuta alle imposizioni delle costrizioni coercitive hanno amplificato la possibilità di creazione di teorie senza previa verifica delle capacità di elaborazione della ram................ con ovvie ripercussioni sul riscaldamento della crosta terrestre e ampliamento del buco neuronale.........

UN DISASTRO

Anche perchè la ram è una memoria volatile, una volta disconnessa, quando viene riconnessa non ricorda più niente :)

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