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Questo argomento nasce per confrontare e scambiare le nostre opinioni sui bilanciamenti trattori, sulla loro distribuzione dei pesi, sul perchè delle scelte dei Costruttori.

 

Anche per scambiare le nostre esperienze in materia e, perchè no, anche su come dovrebbe essere bilanciato il "trattore che vorrei"..

Modificato da Filippo B
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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

(nota dai Gestori: i messaggi sono stati spostati qui dalla discussione "New Holland T6000")

 

ieri ho definitivamente pesato il 6080 con il pieno e la zavorra da 900kg.

risultato

 

8010KG di cui 4310 all'anteriore e 3700 al posteriore.

 

per il momento mi fermo qui perchè per quello che ci devo fare io il peso e la ripartizione sono ottimali.

 

ora visita in motorizzazione e aggiornamento del libretto a 2.80, anche se girando i cerchi si arriva a 2,70 , tanto il permesso ce l'ho sempre.

Modificato da Filippo B
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lo dicevo io che pesavano piu sul anteriore come sui tm(ma gli assali anteriori e posteriori sono uguali al tm) .........però ho visto che sui t6000 la trazione anteriore non è cosi anticipata come era sui vecchi.

 

metti 200 kg di anelli sul posteriore cosi tira molto meglio , già visto nel 6070 del mio vicino che appena ho tempo metto delle foto !

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si ma il 6070 a meno che non abbia gli assali havy duty dovrebbe pesare di meno del mio, ma comunque se non ricordo male l'assale posteriore dovrebbe comunque essere un pelo più piccolo.

 

algi anelli ancora non ci avevo pensato perchè vista la bella esperienza con il tm non credo che con gli stessi attrezzi mi serva più peso, però in futuro non è detto che non li monti

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ieri ho definitivamente pesato il 6080 con il pieno e la zavorra da 900kg.

risultato

 

8010KG di cui 4310 all'anteriore e 3700 al posteriore.

 

per il momento mi fermo qui perchè per quello che ci devo fare io il peso e la ripartizione sono ottimali.

 

ora visita in motorizzazione e aggiornamento del libretto a 2.80, anche se girando i cerchi si arriva a 2,70 , tanto il permesso ce l'ho sempre.

 

Beh mi pare siamo un po' lontanucci dai 55 q.li dichiarati nella discussione sui motori a 4 o 6 cilindri. Per quanto riguarda la distribuzione del peso non ci capisco più niente. Una volta erano carichi dietro e scarichi davani. Poi progressivamente si è spostato il peso all'anteriore fino ad arrivare alla situazione opposta. E' buona questa cosa? In primis mi verrebba da dire di no perchè le ruote davanti son più piccole di quelle dietro. Poi però pensando all'aratura dove ho un atrezzo piantato mi viene da pensare che lo sforzo vada a caricare moltissimo il posteriore e quindi si avrebbe una ripartizione peso più carico dovuto allo sforzo di trazione ideale al 50-50.

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l aratura caricare il posteriore? ma l ultima vomera del arato ,se allunghi il terzo punto ed entra di piu cosa carica?

 

una volta non erano carichi dietro(i newholland) , il tm155 ha lo stesso bilanciamento del t6000(140-150cv ) .

 

son i same deutz che sono scarichi anteriormente tipo il deutz 150.7 del mio caro parente.....

 

sta al anticipo delle gomme anteriore sistemare i difetti del peso, infatti ho visto che sul t6000 le gomme non sono troppo anticipate come sul tm che spingevano come matte e restavi zappando.

 

ilt6000 per produttività rispetto alla sua categoria si merita il massimo dei voti e se anche l affidabilità sarà buona , penso che se ne venderanno parecchi.

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l aratura caricare il posteriore? ma l ultima vomera del arato ,se allunghi il terzo punto ed entra di piu cosa carica?

 

una volta non erano carichi dietro(i newholland) , il tm155 ha lo stesso bilanciamento del t6000(140-150cv ) .

 

son i same deutz che sono scarichi anteriormente tipo il deutz 150.7 del mio caro parente.....

 

sta al anticipo delle gomme anteriore sistemare i difetti del peso, infatti ho visto che sul t6000 le gomme non sono troppo anticipate come sul tm che spingevano come matte e restavi zappando.

 

ilt6000 per produttività rispetto alla sua categoria si merita il massimo dei voti e se anche l affidabilità sarà buona , penso che se ne venderanno parecchi.

 

Sicuramente allungando il terzo punto tendi ad andare a caricare maggiormente l'anteriore ma la maggior parte del carico rimarrà sempre sulle ruote posteriori. Se così non fosse i trattori avrebbero le ruote di diametro maggiore all'anteriore e le zavorre al posteriore non credi?

 

Siccome da un'altra parte si discute della qualità dei messaggi io ti invito per quanto possibile a esprimerti in modo più chiaro. Sicuramente avrai un esperienza in campo decisamente superiore alla mia, non lo metto in dubbio, ma per quanto riguarda la chiarezza dell'esposizione direi che sei veramente approssimativo. Stai riempendo il forum di zappa, anticipa, molla, tira, sale, scende in quasi tutte le discussioni. Sinceramente per chi si approccia alla lettura del forum per la prima volta trova il tutto parecchio ridicolo anche perchè non può conoscere a priori la tua esperienza e quindi valutare in modo corretto le tue esposizioni

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Effettivamente in aratura non serve molto caricare il posteriore visto e considerato che un aratro se ben regolato carica il posteriore.

Per quanto riguarda la ripartizione del peso bisogna dire che ormai tutte le case tranne alcune creative eccezioni hanno deciso di dare ai trattori delle dimensioni del 6000 (e non solo) un peso che normalmente oscillante intorno al 60-55 %sul posteriore e con un 40-45% sull'anteriore e se al peso dichiarato dal nostro amico togliamo la zavorra anteriore ecco che ritorniamo alla normalita'.

 

Questo permette un utilizzo abbastanza poliedrico della macchina e consente senza problemi il montaggio di un caricatore frontale/sollevatore anteriore senza sbilanciare la macchina posteriormente ed eventualmente consente con una normale zavorra anteriore di dare quel pizzichino di peso in più sull'anteriore che necessita nei casi di traino pesante.

Peraltro va tenuto presente che in ogni caso sono sempre trattori con la doppia trazione inseribile e che essendo in origine non isodiametrici una prevalenza sul posteriore e' normale.

 

Purche' non si arrivi pero' ad alleggerire troppo l'anteriore e trovarsi con il trattore inpennato anche montando le zavorre anteriori cosa che a volte capita su qualche modello .

 

Purtroppo il trattore essendo un elemento poliedrico per eccellenza ha una progettazione figlia di molti copromessi e questo comporta il fatto che e' difficile individuare la migliore macchina in assoluto.

 

Tanto per chiudere con un esempio a me piaccionol e macchine bilanciate (che si avvicinano ad un 50% di peso per asse o che in alcuni casi abbiano l'anteriore un pelino più carico) in modo tale che con il traino degli attuali attrezzi pesanti possano dare il meglio di se' ma questo e' valido solo nel caso siamo in presenza di un trattore che lavora per il traino, infatti se poi rapportiamo questa scelta all'aziendale al quale viene applicato magari un caricatore frontale ecco che poi ci troviamo un trattore che scodinzola ogni volta che provo a sollevare il minimo peso.

 

Certo che se con uno sforzo progettuale in più fossero installate delle semplici zavorre mobili magari ventralmente che tendessero a ribilanciare il trattore o sull'anteriore o sul posteriore semplicente scorrendo avanti o indietro delle masse non sarebbe male in quanto si potrebbe avere molte conformazioni della stessa macchina senza stare ad attaccare o staccare zavorra a seconda degli attrezzi delle attivita' e perfino dalla conformazione del terreno che si lavora; se poi a questo si abbinasse una semplice centralina elettronica con un po' di sensori ben distribuiti si avrebbe la possibilita' di avere un sistema di bilanciamento automatico che permetterebbe di avere il trattore con la ripartizione di pesi ottimali non solo per ogni attivita' ma addirittura per ogni metro di percorrenza per ogni attivita'..........

 

In passato Claas aveva presentato qualcosa di mobile ma era praticamente una zavorra anteriore che si poteva mettere idraulicamente fuori sagoma per caricare di più l'asse anteriore.

 

Saluti

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Certo che se con uno sforzo progettuale in più fossero installate delle semplici zavorre mobili magari ventralmente che tendessero a ribilanciare il trattore o sull'anteriore o sul posteriore semplicente scorrendo avanti o indietro delle masse non sarebbe male in quanto si potrebbe avere molte conformazioni della stessa macchina senza stare ad attaccare o staccare zavorra a seconda degli attrezzi delle attivita' e perfino dalla conformazione del terreno che si lavora; se poi a questo si abbinasse una semplice centralina elettronica con un po' di sensori ben distribuiti si avrebbe la possibilita' di avere un sistema di bilanciamento automatico che permetterebbe di avere il trattore con la ripartizione di pesi ottimali non solo per ogni attivita' ma addirittura per ogni metro di percorrenza per ogni attivita'..........

 

Molto, molto interessante. Ammetto la mia ignoranza, non sapevo di applicazioni simili, ne avevo mai ipotizzato l'applicabilità di un sistema simile.

Oltre alla soluzione di Claas, esiste altro ? Hai materiale o foto da mostrare ? Magari anche in campo non prettamente trattoristico...

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Ospite albe 86
Per quanto riguarda la distribuzione del peso non ci capisco più niente. Una volta erano carichi dietro e scarichi davani. Poi progressivamente si è spostato il peso all'anteriore fino ad arrivare alla situazione opposta. E' buona questa cosa? In primis mi verrebba da dire di no perchè le ruote davanti son più piccole di quelle dietro. Poi però pensando all'aratura dove ho un atrezzo piantato mi viene da pensare che lo sforzo vada a caricare moltissimo il posteriore e quindi si avrebbe una ripartizione peso più carico dovuto allo sforzo di trazione ideale al 50-50.

 

Provo ad approfondire ulteriormente l'intervento del sempre ottimo Delfo dicendo che, in condizioni dinamiche, le cose cambiano radicalmente rispetto alle condizioni statiche di cui si sta parlando qui. Un trattore, muovendosi in avanti con applicata una forza di traino al posteriore, arriva ad avere un consistente trasferimento di carico (anche fino al 20%) verso l'assale posteriore. Ne consegue che una macchina sbilanciata verso il posteriore si troverebbe, nei momenti di massimo sforzo di trazione, ad avere un anteriore decisamente "leggero", che contribuirebbe poco alla prestazione finale. Viceversa un trattore più carico all'anteriore, nelle stesse condizioni, si comporterebbe molto meglio ottenendo, come risultato delle varie forze agenti sulla macchina, un posteriore non esageratamente carico ed un anteriore con una adeguata massa aderente e di conseguenza un'adeguata trazione.

In questo mio discorso mi sto riferendo a trattori "tradizionali", cioè 4 wd non isodiametrici, mentre per i 2 wd o gli isodiametrici le cose cambiano ulteriormente.

Detto questo comunque, considerando macchine tradizionali, generalmente si ritiene ottimale, data la configurazione delle gomme e la meccanica stessa del trattore, una distribuzione dei pesi in condizioni dinamiche pari a circa il 40% all'anteriore e a circa il 60% al posteriore. Per arrivare a tale risultato, effettuando lavorazioni pesanti, è possibile che, in condizioni statiche, non basti avere il peso equamente distribuito sui due assali ma addirittura serva un anteriore più carico. Viceversa, in lavorazioni leggere e senza pesi che gravano al posteriore, un elevato peso all'anteriore potrebbe non essere necessario, risultando quindi dannoso in termini di calpestamento, consumo di combustibile e maggiore sollecitazione delle componenti meccaniche anteriori.

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In passato Claas aveva presentato qualcosa di mobile ma era praticamente una zavorra anteriore che si poteva mettere idraulicamente fuori sagoma per caricare di più l'asse anteriore.

 

magari tale sistema è simile ad un qualunquissimo sollevatore anteriore con applicata zavorra che, all'occorrenza, può essere abbassato un po' aumentando la distanza del peso dalla macchina e quindi, "gioco-forza", aumentando tutto il peso all'anteriore? O era qualcosa di completamente diverso?

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grande albe.........era ora che scrivessi.......infatti sul deutz 150.7 avendo troppo peso dietro e avanti ipotizzo un 40% non riesce ad arare in collina, dove il bilanciamento cambia di parecchio e se lavori sempre e solo con posteriore con un mezzo da 70 quintali non riesci proprio perchè ha il muso ballerino .

 

non esiste il giusto bilanciamento perchè ogni attrezzo vuole il suo , ma partendo da una buona base ed avendo un signor sollevatore non si faranno miracoli ma si avrà un mezzo che renderà di piu.

 

riguardo al t6000 chi mi risponde per l inversore?

L orologio al attivazione dello stacca batteria elettrico vi si resetta(il mio vicino dice che basta attaccare lo stacca batteria un paio di minuti dopo lo spegnimento del mezzo per far si che si memorizzano le impostazioni) .

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Ospite albe 86
magari tale sistema è simile ad un qualunquissimo sollevatore anteriore con applicata zavorra che, all'occorrenza, può essere abbassato un po' aumentando la distanza del peso dalla macchina e quindi, "gioco-forza", aumentando tutto il peso all'anteriore? O era qualcosa di completamente diverso?

 

Non è proprio così, in pratica le zavorre sono montate su un braccio azionato da un pistone. In posizione di "trasporto" le zavorre erano tenute in posizione verticale (con braccio verticale), in condizioni di "lavoro" il braccio viene proteso in avanti (posizione orizzontale). Trattandosi di un braccio discretamente lungo si ha un effetto superiore rispetto al normale sollevatore.

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Non è proprio così, in pratica le zavorre sono montate su un braccio azionato da un pistone. In posizione di "trasporto" le zavorre erano tenute in posizione verticale (con braccio verticale), in condizioni di "lavoro" il braccio viene proteso in avanti (posizione orizzontale). Trattandosi di un braccio discretamente lungo si ha un effetto superiore rispetto al normale sollevatore.

 

Mi pare di ricordare di aver visto questa zavorra applicata ad un claas, in una prova su MAD. Se lo trovo posto le immagini.

 

EDIT: incredibilmente ho già ritrovato l'articolo (mi stupisco pure io:2funny:), è la prova del claas Ares 697 RZ, su Mad di novembre 2006.

Ecco le immagini del curioso sistema:

t20729_File0116.jpg t20730_File0117.jpg

 

Che ne pensate? In Italia si è mai vista? Potrebbe essere utile? A voi la parola...

Modificato da B 225
aggiunta
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Che dire,mi sembra valida in posizione di lavoro,in quella di riposo un pò meno visto che alza notevolmente il baricentro,in pratica in caso di non utilizzo va giocoforza rimossa,poi quando il peso è ecessivamente a sbalzo,oltre a caricare l'anteriore,si scarica notevolmente il posteriore,ed in taluni casi non sempre è vantaggioso,per me meglio avere un pò più di zavorra e più vicina al muso.

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l'idea mi piacque molto a suo tempo ed a tuttoggi mi pare un ottimo modo per caricare l'anteriore efficacemente magari portandosi a spasso qualche piastra in meno.

mi pare però che tale optional non fosse stato omologato per l'italia.

per contro i difetti sono un certo disturbo alla visuale ed alla proiezione della fanaleria anteriore, e, come direbbe il conte, quando la zavorra arriva a catania, l'aratro ancora è a enna...........

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  • 3 mesi dopo...

Stamattina mi è venuta in mente una cosa riguardo al T7000 di cui il conte si lamenta (giustamente) per la stabilità.

 

L'amico conte sostiene che con il TM 155 ha avuto si migliaia di problemi, ma non certo quello della stabilità, e problemi di impennamento, perchè la macchina con la zavorratura originale 22x45 kg aveva una distribuzione dei pesi di quasi 60 % anteriore e 40 % al posteriore in condizioni statiche, quindi anche in condizioni dinamiche difficilmente riusciva ad andare in crisi l'avantreno (compreso nelle colline più impervie).

 

Il T7000 invece ha una distribuzione dei pesi con zavorratura standard sempre 22x45 di 50%-50% circa, a questo il conte ha aggiunto circa 350 kg per ruota posteriore, sbilanciando il trattore al posteriore, per cercare di ribilanciare il tutto, ha messo la controzavorra all'anteriore, raggiungendo i 100 q.li di peso con una ripartizione di 50-50, appunto 50-50 e non 60-40 come aveva sul TM 155. Nello specifico trattore e nelle condizioni dove lavora il conte, forse la riparzione 50-50 non è l'ideale per lavorare, in quanto in condizioni dinamiche (aratura in salita ad esempio) l'avantreno si alleggerisce troppo e il trattore non è molto sicuro da usare in collina.

 

Forse quindi levando le zavorre al posteriore, e lasciando la controzavorra anteriore, si ritornerebbe a una distribuzione dei pesi vicina al 60 ant e 40 post, riducendo l'impennamento della macchina in condizioni dinamiche.

 

Matteo sicuramente mi risponderà, ma l'axion aveva i contropesi dietro (da 400 kg a ruota) eppure non si impennava, e io rispondo, quello è un progetto diverso e forse anche con i pesi dietro va bene, ma non bisogna guardare sempre l'altro, il problema ce l'ha il T7000 e bisogna cercare di risolverlo su quel trattore e non pensare sempre alla concorrenza.

 

Ecco il T7060 del tractorum in campo:

 

t30804_IMG12901024x768.jpg

 

Tra tutti quelli che sono montati a provarlo nessuno è riuscito a impennarlo con un aratro da 25 q.li al posteriore, e anche in condizioni statiche non stava così tanto impennato, certo il sollevatore davanti aiuta, ma sono sempre 10 q.li dietro in più del quadrivomere del conte. Ma senza zavorre dietro, e con le zavorre portate così in avanti dal sollevatore sicuramente questo T7060 avrà una distribuzione di almeno 55 ant e 45 post e quindi in condizioni dinamiche non vi sono problemi di impennamento.

 

Per cui forse davvero il trattore del conte ha bisogno di ulteriore peso davanti, oppure di essere alleggerito dietro.

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Il tm155 è una macchina bilanciatissima per la collina, 45 quintali avanti e 35 quintali dietro pesava il mio. non aveva anelli dietro ma era capace di fare numeri da circo dove altri...... potevano solo star a guardare.

 

 

So bene che se tolgo gli anelli pesa avanti di piu.

So pure bene che se allungo il porta zavorre di 30cm e la controzavorra esce dalle gomme anteriori , lui sta col muso giu.

Oltretutto i 10 quintali del t7060 del raduno , son piu pesanti dei pesi che ho io, perchè i miei son messi malissimo . oltretutto quello è stato portato cosi perchè già sanno come son bilanciati.

 

Però vedi carissimo djrudy, 1600 euro ho speso per i miei anelli posteriori e non sai il grande aiuto che mi danno, vuoi per la stabilità laterale (se si alza una ruota in una zolla con l arato alzato poggia immediatamente) vuoi per la ruota esterna al solco che tira di piu .

 

Ti dico che è capace in pianura sul cemento , con l arato alzato, a toccare il battente del fine corsa del ponte sospeso(immagina l arato quanto peso gli ruba al anteriore). Ho parlato pure col papa , nessuno mi da un aiuto e nessuno mi fa cambi alla newholland, me la devo vedere da solo e ci vuole un patrimonio.

 

 

Per farti capire che ammiro chi mi da consigli, farò la prova di togliere gli anelli esterni dietro e vediamo quanto migliora. Oltretutto oltre a non averlo potuto usare, ora si ci è messa pure la pioggia ed ho avuto grossissimi problemi, senno credimi che non avevo la voglia di far casino qui.

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Per cui forse davvero il trattore del conte ha bisogno di ulteriore peso davanti, oppure di essere alleggerito dietro.

 

A dirti la verità Dj anch'io avevo pensato una cosa del genere, ossia togliendo del peso al posteriore, la macchina si bilanciava meglio con attrezzi a seguito tipo aratro.

 

Tuttavia mi sono poi ricreduto poichè in realtà, ai fini del "non-impennamento", il peso in più al posteriore, che ci sia o meno è ininfluente perchè in realtà l'attrezzo tende a sollevare solo l'anteriore della macchina quindi che nelle ruote posteriori ci siano 0 Kg o 20 quintali di peso cambia ben poco, SEMPRE SE CI RIFERIAMO AL DISCORSO "MACCHINA CHE NON S'IMPENNA".

 

Di questo però vorrei avere qualche conferma perchè non ho avuto modo nè di provarlo concretamente nè di vederlo scritto da qualche altra parte.

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Credo che il tuo discorso sia perfetto dal punto di vista della stabilità statica, cioè a macchina ferma con aratro alzato l'asse delle ruote posteriori è il fulcro della leva (intesa come sistema macchina+attrezzo) ed il fatto che nel fulcro ci sia applicato del peso non influisce sul comportamento; nel caso invece di stabilità dinamica, dove la geometria del sollevatore tende a scaricare lo sforzo di traino principalmente sull'asse posteriore, avere del peso aggiuntivo sulle ruote può aiutare ad amplificare la tendenza a rinculare della macchina. Poi giustamente come dici tu solo una prova del Conte a zavorre levate potrà confermare o meno l'effettiva validità di questo dicorso.

 

Ciao

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Anch'io concordo pienamente con mala, il discorso di massey è giusto in condizioni statiche, ma in condizioni dinamiche più peso hai sulle ruote posteriori più tende a far trazione dietro e a far alzare il davanti.

Caro matteo lo so bene che a te servono i pesi dietro per stabilizzare il tutto, il mio discorso era in generale per capire il perchè del comportamento "impennante" della macchina.

 

Vedremo il conte come sistemerà il suo T7000 e magari ora che si va nella stagione bagnata e tutto quel peso al posteriore non è più indispensabile se farà la prova da me consigliata.

Modificato da DjRudy
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Leggendo le numerose discussioni e baruffe innescate dall'annoso problema di cui soffre il T7000 del Conte, sembra emergano diversi assiomi riconducibili alle seguenti equazioni:

 

Passo + lungo = + aderenza

+ peso sul ponte anteriore = minor tendenza all'impennamento

+ peso complessivo = + aderenza e + potenza di trazione

 

Considerazioni queste che se considerate con superficialità possono apparire innegabili ed inequivocabili.

 

Le suddette equazioni sono però da riconsiderare radicalmente a seconda dell'intensità dello sforzo richiesto dall'attrezzo commisurato al trattore alla velocità operativa e, soprattutto, a seconda che operi con attrezzi trainati e portati.

 

Consideriamo i diversi casi:

 

- Lavori con attrezi trainati a velocità operative elevate: erpice coltivatori, erpici a dischi, seminatrici, vibro coltivatori ecc.

Tipiche lavorazioni per grandi estensioni.

La configurazione di macchina più indicata è quella articolata tipo John Deere 9000, Case STX ecc. in quanto la trattività è esaltata dall'elevato carico sul ponte anteriore. Il trasferimento di carico indotto dallo sforzo di trazione dell'attrezzo è relativamente ridotto rispetto alle masse ed ai carichi in esame. Non a caso i trattori a configurazione convenzionale ad elevata potenza di estrazione americana (dove normalmente sono utilizzati con attrezzature di questo genere), prima fra tutti la serie 8000 JD, sono caratterizzati dal motore posto molto avanti, appunto per rendere simile a quella degli articolati la loro distribuzione dei pesi....appare palese invece come le macchine di matrice europea in questa classe di potenza siano molto meno "estremi" da questo punto di vista, in ragione proprio dalla loro, storica minor vocazione per le lavorazioni con attrezzi trainati.

 

- Lavori con attrezzi trainati a velocità operative relativamente ridotte. Livelle, scraoer, ripuntatori ecc. A grandi linee vale lo stesso discorso fatto in precedenza per le lavorazioni al traino in velocità...Emergono i limiti delle macchine gommate in questo caso senza l'enorme aiuto dato dalle grande inerzia indotta dalle velocità operative. In questa lacuna si inseriscono le grandi Macchine Track, John Deere serie T, Challenger, Steiger Quadtrac. Allo stesso modo, rispetto agli equivalenti gommati, il limite di queste macchine è la minor vocazione alle lavorazioni fatte in velocità assolutamente controbilanciato dalla possibilità di operare in terreni umidi ...

Vorrei sottolineare come, anche in questo caso, il comune denominatore per queste macchine è la disposizione (guarda caso) a sbalzo del motore...

 

- Lavori con attrezi portati a velocità operative relativamente elevate: erpice a dischi, vibro coltivatori ecc. Lavori molto comuni anche nelle nostre campagne e, perciò per larghezze di lavoro "umane" comunemente svolti con trattori a configurazione convenzionale.

Spesso questo tipo di attrezzature dispongono di ruote o rulli d'appoggio e difficilmente riescono a mettere in crisi la trattività e/o la stabilità del trattore. Ciò non toglie che, in presenza di forti prendenze o in situazioni critiche di aderenza il buon equilibrio o il buon funzionamento del sollevatore possa fare la differenza..

 

 

- Lavori con attrezzi portati a velocità operative relativamente ridotte. aratri, ripuntatori ecc.

Situazione tipicamente italiana, quella che mette il Conte in difficoltà. E' forse la situazione più complessa, dove entrano in gioco diverse forze e fattori:

A) la geometria del sollevatore, che può esser causa di malfunzionamenti del trattore a parità di, distribuzione dei pesi, lunghezza del passo.

B) taratura e sensibilità dello sforzo controllato del sollevatore

Tutto questo perchè durante il lavoro il sollevatore trasforma buona parte della potenza di trazione in carico sul ponte posteriore. Questi pesanti lavori da noi in pianura venivano svolti fino agli anni '80 con potenti trattori a 2 ruote motrici, perciò in situazioni che, qualora il sollevatore non trasferisse il giusto carico alle ruote motrici, in avanti non si andava..

Nonostante la comune dotazione di macchine a 4 RM abbia leggermente semplificato il lavoro degli ingegnieri, pensate quanto sia importante l'equilibrio del progetto di un trattore e del suo sollevatore, e quanto difficile sia la ricerca del giusto compromesso.

Solo in Italia viene svolta l'aratura con trattori di oltre 200 0 300 cv con aratri completamente portati di soli 3,4 o 5 vomeri, del peso a volte di quasi 4 tonnellate... in tutto il resto d'Europa e del mondo questo non avviene. Non vi è da stupirsi quindi quando si è assistito e ancor oggi si assiste, per questo tipo di utilizzo, ad eclatanti e spettacolari "flop" o rotture...quasi sicuramente dovuti ad utilizzo improprio delle macchine rispetto al loro progetto originale.

Quindi se per mole, robustezza, potenza le macchine over 300 gommate o track si sono tutte più o meno ben adattate a questo per loro singolare utilizzo, sulle macchine di potenza intermedia (180-250 cv) meno estreme come progettattazione per i lavori al traino, possono incontrare qualche difficoltà in più quando, come nel caso del Conte, se ne fa un uso in condizioni di terreno estreme, per pendenze, per tessitura, per durezza e quant'altro.

 

Mi piace ricordare come la serie 8000 John Deere dal 1994 stabilì in questo caso nuovi riferimenti, ma non tanto perchè gli ingegneri di Moline avessere studiato a fondo le esigenze italiane, ma perchè costruirono "un mucchio d'acciaio" tale che se anche usati impropriamente incontrava le esigenze di noi, poveri agricoltori Italiani.

Modificato da Andrea terratech
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Concordo con Jd Fan, anche se i primi JD 8000 qua da noi non hanno fatto un gran figura.

Un grosso terzista con parco macchine interamente JD, li ha sempre considerati un gradino sotto alla serie 55 in fatto di trazione perchè troppo sbilanciati sul posteriore a detta sua.

Ha atteso la serie 8020 per acquistarne uno.

Possiede tutt'ora un 4755 ed un 4955.

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