valtra Inviato 30 Novembre 2022 Condividi Inviato 30 Novembre 2022 5 ore fa, Gibo93 ha scritto: Per quanto riguarda le zone con scheletro, essendo punti fissi, si potrebbe agire in modo opposto "spingendo meno" in quelle zone a più basso potenziale produttivo e potenziando gli input dove il terreno può dare di più, aumentando di fatto la produzione media. Parere personale con cui sto cercando di lavorare a casa mia. Ok questa può essere una soluzione,che però per esempio io non condivido Io opterei per aumentare la concimazione in queste zone e semmai frazionarla di più in modo da intervenire più volte con dosi minori ma comunque con dose Totale maggiorata Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikolas Inviato 30 Novembre 2022 Condividi Inviato 30 Novembre 2022 Il 29/11/2022 Alle 13:20, Primo ha scritto: Sinceramente non so se è tutto così semplice come si dice. Oggi abbiamo le macchine in grado di effettuare qualsiasi operazione a rateo variabile (profondità lavorazione, fertilizzazione, irrorazione, semina), ed abbiamo numerosi sistemi di raccolta dati (satelliti, sensori prossimali, sistemi di mappature delle rese)... in qualche modo siamo praticamente sommersi dai dati; ma li sappiamo interpretare? Secondo me è lì che sta il problema. Parlando di semina a rateo variabile, su quale base vado a delimitare le differenti zone (problema semplice) e successivamente su quale base vado a decidere su quale zona aumentare la dose e dove diminuirla? Ad esempio sul frumento il fatto di dover uniformare il numero di piante per unità di superficie non lo vedo un grande risultato, in quanto è un "aggiustamento" che già il grano fa da solo durante l'accestimento dove la pianta che è grassa ed in salute origina 5 culmi secondari, mentre invece la pianta 2magra" ne originerà 2. Questo solo per fare un esempio riguardo la semina. Per la fertilizzazione a rateo variabile, dire che con questa si corregge la variabilità in campo, o per lo meno ci si può provare, a me pare qualcosa di utopico; magari fosse così facile il nostro lavoro! Dal satellite o con sensori prossimali vedo della differenza di vigore della coltura: come intervengo? quale concimo di più? con quale differenza di dosaggio? siamo sicuri che sia solo un problema di dosaggio del concime che sto apportando? Sinceramente, sulla concimazione di fondo quasi quasi la vedo più semplice, ma in copertura secondo me c'è da studiarci su. Concludendo, altrimenti si potrebbe andare avanti per ore, abbiamo fin troppi strumenti che ci stanno fornendo dati georeferenziati ed abbiamo macchine che possono fare esattamente ciò che decidiamo noi, ma nel mezzo c'è di tutto: secondo me lavorando in dose variabile è altamente probabile commettere degli errori tanto quanto lavorando a rateo fisso. @Primo Secondo me la chiave è esattamente nelle prime frasi che hai scritto..."analisi e interpretazione dei dati"...È proprio li il vantaggio dell'agricoltura di precisione e della tecnologia che ad oggi c'è sulle macchine. Ed analizzare i dati, ad oggi non è una cosa impossibile o solo alla portata di pochi luminari, specialmente se si crea tutto un percorso che agevola la creazione e analisi dei dati, magari ci vogliono degli anni per diventare più pratici ma di sicuro non è impossibile. Il come fare la prescrizione, su che basi parto, dove di più dove di meno sembra assurdo ma è inutile se poi non vado ad analizzare quello che faccio. Nel caso che vi ho condiviso di semina grano in variabile ne io ne l'azienda abbiamo la certezza di aver preso la decisione giusta al 100%, alla raccolta grazie alle zone di semina a rateo fisso vedremo se ci saranno dei vantaggi e di quanti euri o q.li saranno. In ogni caso danni catastrofici non ne dovremmo causare al massimo saranno stati sprecati i 20-30 kg/ha in più di seme nelle zone con più seme ? Riguardo alla tua conclusione sono assolutamente d'accordo che si possono commettere "errori" con entrambe le tecniche, solo che con una delle due tecniche gli errori li posso analizzare,capire,correggere fino a ribaltare la situazione portando l'errore ad un vantaggio. A rateo fisso se faccio errori ho due sole opzioni...tenersi l'errore o cambiare tecnica. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikolas Inviato 30 Novembre 2022 Condividi Inviato 30 Novembre 2022 Il 29/11/2022 Alle 18:01, Simone 83 ha scritto: Altra considerazione, riferita al mio areale: quando si trebbia, ci sono zone all'interno del campo dove la produzione è minore, a causa ad esempio di terreno con molto scheletro, o con strati di pietra poco sotto la superficie, o per ristagni idrici, o per zone grufolate da cinghiali. In un contesto del genere, ha senso buttare più concime in queste zone secondo quello che detterebbero le mappe di prescrizione, o è sprecato già quello che si darebbe normalmente? Dal mio punto di vista, la risposta è ovvia... Invece comprendo bene che in altre zone, dove la produttività inferiore è data solo da una minore fertilità del terreno, e non sono presenti le problematiche di cui sopra, allora li il rateo variabile inizia ad avere senso Attenzione @Simone 83 che non è la prescrizione o la piattaforma che ti dice i dosaggi da apportare nelle varie zone (perlomeno nel caso della piattaforma che supporto), è l'agricoltore stesso o l'agronomo che segue l'azienda che decide il dosaggio delle varie zone. Quindi se c'è una zona brutta a causa delle cose che hai elencato, visto che il fertilizzante ovviamente non risolve ne il problema cinghiali (purtroppo??) ne cambia la situazione scheletro/rocce, andrò a distribuire un quantitativo inferiore di fertilizzante ed in quella zona il vantaggio sarà dato dal risparmio di fertilizzante. Esempio classico quando ci sono zone in cui il grano non è nato causa ristagni idrici, una qualsiasi mappa satellitare ovviamente identifica che in quella zona c'è un problema solo che lo devo gestire in modo diverso rispetto alle zone dove il grano c'è ed è bruttino...in quelle zone dove il grano non è nato il guadagno stà nel risparmio. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 18 Gennaio 2024 Condividi Inviato 18 Gennaio 2024 Ma è vero che le rotopresse con isobus sono in grado di raccogliere dati per creare mappe per il rateo variabile? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikolas Inviato 23 Gennaio 2024 Condividi Inviato 23 Gennaio 2024 Il 18/1/2024 at 12:28, Ricc95 ha scritto: Ma è vero che le rotopresse con isobus sono in grado di raccogliere dati per creare mappe per il rateo variabile? In linea di massima si, non è una cosa automatica come una mappa di resa di una mietitrebbia o una trincia, però è fattibile. Le presse generano vari tipi di info tipo dove sono deposte le balle, peso/balla, umidità, pressione pistone (bigbaler), peso totale appezzamento etc..da tutti questi layer con un pò di pazienza e fantasia si può ricavare una sorta di mappa di resa e quindi poi una prescrizione. Una premessa importantissima però, le andane devono essere create perfette andanando sempre la stessa superficie inteso come larghezza per tutto l'appezzamento, altrimenti casca il palco. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 23 Gennaio 2024 Condividi Inviato 23 Gennaio 2024 7 ore fa, Nikolas ha scritto: In linea di massima si, non è una cosa automatica come una mappa di resa di una mietitrebbia o una trincia, però è fattibile. Le presse generano vari tipi di info tipo dove sono deposte le balle, peso/balla, umidità, pressione pistone (bigbaler), peso totale appezzamento etc..da tutti questi layer con un pò di pazienza e fantasia si può ricavare una sorta di mappa di resa e quindi poi una prescrizione. Una premessa importantissima però, le andane devono essere create perfette andanando sempre la stessa superficie inteso come larghezza per tutto l'appezzamento, altrimenti casca il palco. E cosa si dovrebbe applicare alla rotopressa per mandare i dati che formano la mappa di prescrizione? Ci vorrebbe un software che legge la posizione e lo scarico di ogni singola balla e creare una mappa giusto? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 23 Gennaio 2024 Condividi Inviato 23 Gennaio 2024 Perché per chi ha foraggio e vorrebbe creare una mappa sulla resa, che dopo andrà a utilizzare sia con la seminatrice sia con lo spandiconcime non è fattibile appunto se le rotopresse non lo fanno Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikolas Inviato 25 Gennaio 2024 Condividi Inviato 25 Gennaio 2024 Bè innanzitutto la rotopressa dovrebbe essere una di quelle isobus con già tutto installato, non credo esistano sistemi aftermarket. Servirebbe che il trattore sia isobus con guida oppure che ci sia un monitor isobus con ricevitore satellitare collegato. E questo servirebbe per generare i dati. Poi si servirebbe un software in grado di gestire quelle informazioni e tramutarle poi in una prescrizione. Una delle combo con cui sono quasi sicuro si possa fare tutto questo è: pressa isobus CNH + trattore isobus CNH + piattaforma CNH (PLM o omologa rossa). Per quanto riguarda altri marchi non sono aggiornato. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 25 Gennaio 2024 Condividi Inviato 25 Gennaio 2024 45 minuti fa, Nikolas ha scritto: Bè innanzitutto la rotopressa dovrebbe essere una di quelle isobus con già tutto installato, non credo esistano sistemi aftermarket. Servirebbe che il trattore sia isobus con guida oppure che ci sia un monitor isobus con ricevitore satellitare collegato. E questo servirebbe per generare i dati. Poi si servirebbe un software in grado di gestire quelle informazioni e tramutarle poi in una prescrizione. Una delle combo con cui sono quasi sicuro si possa fare tutto questo è: pressa isobus CNH + trattore isobus CNH + piattaforma CNH (PLM o omologa rossa). Per quanto riguarda altri marchi non sono aggiornato. Si ovviamente con pressa isobus di ultima generazione collegata con l’isobus a una guida satellitare, questo ovvio, però è il software quello che, come hai detto tu, deve tramutare i dati e creare una mappa, vorrei capire se ci sono in commercio questi tipo di software Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Calle 89 Inviato 25 Gennaio 2024 Condividi Inviato 25 Gennaio 2024 Personalmente nn la vedo utile nella fienagione,troppe variabili a partire dalla forma dei campi che possono richiedere l unione di più andane per essere comodi,quando c’è poco prodotto cosa fai?,giri a raccogliere delle andanine di roba invece che metterle insieme?Mi sembra molto esasperata come cosa e soprattutto troppo vincolanteInviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 25 Gennaio 2024 Condividi Inviato 25 Gennaio 2024 1 minuto fa, Calle 89 ha scritto: Personalmente nn la vedo utile nella fienagione,troppe variabili a partire dalla forma dei campi che possono richiedere l unione di più andane per essere comodi,quando c’è poco prodotto cosa fai?,giri a raccogliere delle andanine di roba invece che metterle insieme? Mi sembra molto esasperata come cosa e soprattutto troppo vincolante Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk E per creare una mappa di resa se ho fieno come faccio? Anche perché se devo utilizzare il rateo variabile quando semino è l’unica soluzione considerando che andrò a seminare frumento per poter fare la rotazione Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 25 Gennaio 2024 Condividi Inviato 25 Gennaio 2024 Penso che sia più utile con il frumento o con il mais il rateo variabile che no con il foraggio, se la mietitrebbia raccoglie i dati e crea la mappa del raccolto a poco mi serve se l’anno dopo ho il foraggio, considerando la poca comcimazione che andrò a fare addirittura quasi nulla 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Calle 89 Inviato 25 Gennaio 2024 Condividi Inviato 25 Gennaio 2024 Penso che sia più utile con il frumento o con il mais il rateo variabile che no con il foraggio, se la mietitrebbia raccoglie i dati e crea la mappa del raccolto a poco mi serve se l’anno dopo ho il foraggio, considerando la poca comcimazione che andrò a fare addirittura quasi nulla Sono totalmente d’accordo,per foraggio è un esasperazione,meglio saperla usare bene dove serve e fineInviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Pello97 Inviato 26 Gennaio 2024 Condividi Inviato 26 Gennaio 2024 Penso che sia più utile con il frumento o con il mais il rateo variabile che no con il foraggio, se la mietitrebbia raccoglie i dati e crea la mappa del raccolto a poco mi serve se l’anno dopo ho il foraggio, considerando la poca comcimazione che andrò a fare addirittura quasi nulla Fai una mappatura delle proprietà chimico fisiche del campo stile pioneer Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikolas Inviato 27 Gennaio 2024 Condividi Inviato 27 Gennaio 2024 (modificato) 17 ore fa, Pello97 ha scritto: Fai una mappatura delle proprietà chimico fisiche del campo stile pioneer Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Potrebbe essere una strada anche questa, una strada cieca ma pur sempre una strada. Mi spiego meglio, l'analisi del suolo identifica la disponibilità dei macro e micro elementi, della tessitura, disponibilità sostanaza organica e altri parametri. Però va appunto a guardare solo quei parametri e solo uno alla volta. Analizzando invece la resa analizzi tutti i fattori insieme che hanno portato la coltura ad avere una determinata resa. Ovvio che per essere in una botte di ferro servirebbero sia le mappe di resa che le analisi del suolo georeferenziate ma tra le due specialmente per le colture "normali" tipo mais, cereali da granella, soia etc moooolto meglio le mappe di resa. E non dimentichiamoci poi che proprio grazie alle mappe di resa posso analizzare e capire se le operazioni che ho fatto mi hanno portato ad un beneficio o ad una perdita di soldi. Modificato 27 Gennaio 2024 da Nikolas 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikolas Inviato 27 Gennaio 2024 Condividi Inviato 27 Gennaio 2024 Il 25/1/2024 at 10:32, Ricc95 ha scritto: E per creare una mappa di resa se ho fieno come faccio? Anche perché se devo utilizzare il rateo variabile quando semino è l’unica soluzione considerando che andrò a seminare frumento per poter fare la rotazione Per mappare le rese e creare prescrizioni da "mappe di resa" da foraggio pressato l'unica soluzione di cui sono al corrente è appunto la piattaforma PLM di New Holland o l'omologa rossa AFS connect. Che però, per quanto riguarda rotopresse, credo siano in grado di gestire solo dati provenienti da attrezzatura e trattori CNH. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 27 Gennaio 2024 Condividi Inviato 27 Gennaio 2024 13 ore fa, Nikolas ha scritto: Potrebbe essere una strada anche questa, una strada cieca ma pur sempre una strada. Mi spiego meglio, l'analisi del suolo identifica la disponibilità dei macro e micro elementi, della tessitura, disponibilità sostanaza organica e altri parametri. Però va appunto a guardare solo quei parametri e solo uno alla volta. Analizzando invece la resa analizzi tutti i fattori insieme che hanno portato la coltura ad avere una determinata resa. Ovvio che per essere in una botte di ferro servirebbero sia le mappe di resa che le analisi del suolo georeferenziate ma tra le due specialmente per le colture "normali" tipo mais, cereali da granella, soia etc moooolto meglio le mappe di resa. E non dimentichiamoci poi che proprio grazie alle mappe di resa posso analizzare e capire se le operazioni che ho fatto mi hanno portato ad un beneficio o ad una perdita di soldi. Giusto, anche perché quello che interessa è la produzione e il risparmio Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ricc95 Inviato 27 Gennaio 2024 Condividi Inviato 27 Gennaio 2024 13 ore fa, Nikolas ha scritto: Per mappare le rese e creare prescrizioni da "mappe di resa" da foraggio pressato l'unica soluzione di cui sono al corrente è appunto la piattaforma PLM di New Holland o l'omologa rossa AFS connect. Che però, per quanto riguarda rotopresse, credo siano in grado di gestire solo dati provenienti da attrezzatura e trattori CNH. Ma sicuramente fra poco uscirà qualcosa anche per altri marchi e che si possa collegare con tutto, vabbè che alla fine basta che la rotopressa registra i dati e li manda sulla sua piattaforma per creare la mappa, alla fine ciò che fa la mietitrebbia con il peso e l’umidità, cioè non è una cosa chissà che Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nikolas Inviato 30 Gennaio 2024 Condividi Inviato 30 Gennaio 2024 C'è ancora un alternativa...un sistema che potrebbe essere molto più semplice e veloce ed economico sarebbe quello di basarsi sulle mappe satellitari che identificano la biomassa. Ormai è stata pluri dimostrata l'affidabilità delle mappe satellitari nel rilevare il volume di biomassa e zone omogenee degli appezzamenti, e funzionano anche su fieno medica etc purchè non siano allettati. Da qui si può creare in pochi minuti una mappa di prescrizione. Resta però il problema della validazione che come detto prima se non analizzo le rese dopo l'applicazione a rateovariabile non saprò mai di quanto è stato il vantaggio. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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