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Tecniche di aratura in funzione della tessitura e della morfologia


Filippo B

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ma il problema è che se volessi arare anche a 30-35cm su terreno duro con quell'aratro non ce la fai , non si pianterebbe,o come dice cat power gli ultimi corpi tenderebbero a galleggiare, te lo garantisco

Modificato da ale76
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Scusate, ma il parallelo del fuori solco per aiutare il trattore a stare fuori non vorrebbe fissato qualche cm dalla parte opposta al vomere?

Ho cercato una foto ma non l'ho trovata.

 

Tolusso illuminami....

Salve, non riesco a valutare se sia o meno un soprasolco, per esserlo trovo al biella un poco cortina, per il resto niente da dire, come il solito, ogni aratro o tipologia cerca una nicchia di mercato, la difficoltà di questa scelta penso sia quella di scontrarsi con marchi prestigiosi, già presenti da tempo con queste caratteristiche, il tempo come il solito è galantuomo.

Per Tony il ragionamento vale per il soprasolco, per il resto, ragioni costruttive o di funzionamento impongono scelte diverse, ciao Gabriele.

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Io non vorrei fare polemiche (visto pure che il fine settimana ne è già stato pieno).

Però io ho un aratro da scasso come dici tù.

E ti posso assicurare che i miei problemi per farlo stare giù li ho.

Ok come aratore ho i miei limiti, e pure come lauree, ma gli anni che devi fare tutte le testate con il ripuntatore (Parolin Lo dovresti conoscere) per evitare che l'aratro ci metta 15 metri prima di arrivare alla profondità giusta, e ti fa delle belle strisce (buche che serve una livella per chiuderle).

Oppure mentre vai ti salta su di 10 cm.

Guarda sono proprio soddisfazioni.

Un anno per limitare il problema ho messo le punte nuove anche se si poteva andare avanti.

Il Prf. Rayneri dice che la teoria va bene, ma che alla terra glene frega poco di essa, e serve la pratica (una roba del genere).

Dunque prima di criticare, sempre a priori, ricordate che alla fine non è che tutti quelli che fanno diverso da noi siano tutti stupidi.

Magari non saranno fenomeni, ma non proprio rimba.

Saluti.

 

Pensavo fosse un fuori solco infatti.

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Io non vorrei fare polemiche (visto pure che il fine settimana ne è già stato pieno).

Però io ho un aratro da scasso come dici tù.

E ti posso assicurare che i miei problemi per farlo stare giù li ho.

Ok come aratore ho i miei limiti, e pure come lauree, ma gli anni che devi fare tutte le testate con il ripuntatore (Parolin Lo dovresti conoscere) per evitare che l'aratro ci metta 15 metri prima di arrivare alla profondità giusta, e ti fa delle belle strisce (buche che serve una livella per chiuderle).

Oppure mentre vai ti salta su di 10 cm.

Guarda sono proprio soddisfazioni.

Un anno per limitare il problema ho messo le punte nuove anche se si poteva andare avanti.

Il Prf. Rayneri dice che la teoria va bene, ma che alla terra glene frega poco di essa, e serve la pratica (una roba del genere).

Dunque prima di criticare, sempre a priori, ricordate che alla fine non è che tutti quelli che fanno diverso da noi siano tutti stupidi.

Magari non saranno fenomeni, ma non proprio rimba.

Saluti.

 

Pensavo fosse un fuori solco infatti.

 

Ciao, Tony non farmi riprendere il discorso dall'inizio, il fatto che non riesca a stare sotto l'aratro è dovuto a diversi fattori costruttivi, non al terreno, per il resto non entro nel ragionamento di come e perchè uno faccia o meno certe scelte, come dici tu a volte la pratica vale più della grammatica, e certi ingegneri di aratri non ne capiscono poi tanto, (parere personale)!

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Ciao, Tony non farmi riprendere il discorso dall'inizio, il fatto che non riesca a stare sotto l'aratro è dovuto a diversi fattori costruttivi, non al terreno, per il resto non entro nel ragionamento di come e perchè uno faccia o meno certe scelte, come dici tu a volte la pratica vale più della grammatica, e certi ingegneri di aratri non ne capiscono poi tanto, (parere personale)!
.

Si immaginavo che mi rispondessi cosi.

Però occhio, che in quelle condizioni ripper molto pesanti non stanno giù, pensa che dietro ho il rullo, a volte lo alzo tutto, per non scaricare il peso e usare lo stesso rullo per appesantire il tutto, briciole.

A volte capita che per farli scendere stai con una ruota sul lavorato e allora scende da una parte ma dall'altra rimane sù.

Dunque vedi il ripper messo di storto, e visto che la struttura è fissa, un pò di sforzo c'è.

L'unica cosa che sta giù in quelle condizioni è l'aratro talpa, che si parte nel fosso e la boccia lo tiene giù.

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Ciao, Tony non farmi riprendere il discorso dall'inizio, il fatto che non riesca a stare sotto l'aratro è dovuto a diversi fattori costruttivi, non al terreno, per il resto non entro nel ragionamento di come e perchè uno faccia o meno certe scelte, come dici tu a volte la pratica vale più della grammatica, e certi ingegneri di aratri non ne capiscono poi tanto, (parere personale)!

 

io darei ragione a gabriele, (e parlo così perchè qualdo l'ho conosciuto l'ho trovato molto preparato e parlo anche per esperienza con certi ferri vecchi...)

 

spesso ci sono attrezzi studiati male che fanno sfigurare i trattori e fanno diventare "imbecilli" chi li usa (perchè nn lavorano bene, non si riescono a regolare, non si fanno tirare giusti, o tendono a galleggiare o a infossarsi troppo), poi ovviamente ogni attrezzo dovrebbe essere destinato a un tipo di terreno e su questo non si discute.

 

stavolta nn trovo coerente toni perchè sostenendo la tesi di chi va fondo fondo, ha avuto problemi ugualmente con l'aratro che galleggia come gli aratrini da terretta (come si dice qui) e quindi il problema è di altra natura e non di profondità non adeguata...

 

poi parere mio (in generale senza riferimenti a nessuno) oltre che pratica bisogna avere delle conoscenze un po' di elasticità mentale e se possibile un po' di occhio nelle cose, altrimenti ci si sta una vita a provare delle cose che si sarebbe potuto evitare di fare perchè già in partenza si sarebbe dovuto capire che non erano adatte.

Modificato da iL vErOnEsE
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Da noi girano Pietro moro moro aratri Ermo Lemken, ecc.

E aziende con gente che ara diverse centinaia di ettari anno.

Challenger che fanno quasi 1000 ore anno di aratro, e il problema li hanno tutti.

E alla fine questi problemi chi più chi meno li hanno tutti.

E tutti fanno quel che possono per limitarli.

Dunque come detto, ci può stare che sia impedito e che abbia attrezzi sbagliati.

Ma che lo siano tutti mi sà dura, da credere.

E che tutte le macchine vadano male, idem.

Mi sembrano un pelo coincidenze strane.

Comunque se volete la prima annata simpatica faccio un fischio, e invito tutti, a scendere, e poi si tiran le somme....

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senza conoscere le tue terre tony dico che è un difetto dell'aratro che non si pianta.. posso dirlo io che non riesco a piantare l'aratro col 680 perchè il sollevatore ha la stessa forza di una femminuccia, ma tu col jd grosso che ti ritrovi non puoi non riuscire a interrare l'aratro.. capita che il mio si pianta 5m dopo che l'ho piantato, ma allora correggo il terzo punto e boom va sotto.. oppure capita come quest'autunno che aravo un pezzo maltrattato lo scorso anno e per metà campo aravo per il restante si piantava di 10cm.. allora ho aspettato che fosse bagnato.. sarebbe la terra giusta da bietole!!!

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senza conoscere le tue terre tony dico che è un difetto dell'aratro che non si pianta.. posso dirlo io che non riesco a piantare l'aratro col 680 perchè il sollevatore ha la stessa forza di una femminuccia, ma tu col jd grosso che ti ritrovi non puoi non riuscire a interrare l'aratro.. capita che il mio si pianta 5m dopo che l'ho piantato, ma allora correggo il terzo punto e boom va sotto.. oppure capita come quest'autunno che aravo un pezzo maltrattato lo scorso anno e per metà campo aravo per il restante si piantava di 10cm.. allora ho aspettato che fosse bagnato.. sarebbe la terra giusta da bietole!!!

 

Ciao, mi spiace contraddirti ma il sollevatore non abbassa, quindi la potenza pe l'affondamento è irrilevante,

per Tony, considera che tutta la mancata penetrazione dell'aratro si trasformi in mancata aderenza, quindi, mancata trazione per il trattore, se bada dico se, fosse cosi traineresti una montagna col tuo trattore, invece devi abbassare il sollevatore perchè l'attrezzo si affondi, cosa non logica, trattandosi di un sollevatore non di un abbassatore, non trovi?

Quindi il problema o i problemi devono essere altri, buona riflessione e saluti Gabriele.

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si ho capito cosa intendi ma per i primi metri è il sollevatore che deve schiacciare giù, poi una volta che è piantato praticamente lo traini.. ma ti giuro le mazze erano nuove e l'aratro non si piantava.. perchè il sollevatore non riusciva a tenerlo giu e non riuscivo a rompere la suola che si era formata.. quindi diciamo che per il 30% il sollevatore incide.. non può essere il contrario.. per il resto nulla da dire, per essere un hobbye ariamo fin troppo bene, meglio di chi ha il trattorone e il trivomere che lasciano i residui fuori..

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Si immaginavo che mi rispondessi cosi.

Però occhio, che in quelle condizioni ripper molto pesanti non stanno giù, pensa che dietro ho il rullo, a volte lo alzo tutto, per non scaricare il peso e usare lo stesso rullo per appesantire il tutto, briciole.

A volte capita che per farli scendere stai con una ruota sul lavorato e allora scende da una parte ma dall'altra rimane sù.

Dunque vedi il ripper messo di storto, e visto che la struttura è fissa, un pò di sforzo c'è.

L'unica cosa che sta giù in quelle condizioni è l'aratro talpa, che si parte nel fosso e la boccia lo tiene giù.

 

Ciao, il ripper come l'aratro, viene "trainato" sotto fino al parallellismo delle stegole con il terreno, oltre non può andare, non c'entra peso o non peso, attacca il traino al foro più allto e vedrai la differenza, il terzo punto sarà traingolato basso, perchè li fanno con misure troppo basse per i miei gusti, certo lo alzrai poco, er ovviare a ciò il foro lato attrezzo del terzo punto,dovrebbe essere 20 cm più alto, saluti Gabriele.

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però da lì a fare scasso ogni anno con aratroni da 50 e passa cm ne passa... per far cosa... per tirar su terra vergine e scovolgere la micro flora e impoverire di s.o. il terreno...

......[ATTACH=CONFIG]11245[/ATTACH]......

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Ciao, il ripper come l'aratro, viene "trainato" sotto fino al parallellismo delle stegole con il terreno, oltre non può andare, non c'entra peso o non peso, attacca il traino al foro più allto e vedrai la differenza, il terzo punto sarà traingolato basso, perchè li fanno con misure troppo basse per i miei gusti, certo lo alzrai poco, er ovviare a ciò il foro lato attrezzo del terzo punto,dovrebbe essere 20 cm più alto, saluti Gabriele.

 

veramente esistono delle misure standart che solo noi italiani non rispettiamo, gli attrezzi esteri sono quasi tutti uniformati...

 

http://www.cardantec.it/dati/schede_tecniche/pro-off-wal-tas-192.pdf

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si ho capito cosa intendi ma per i primi metri è il sollevatore che deve schiacciare giù, poi una volta che è piantato praticamente lo traini.. ma ti giuro le mazze erano nuove e l'aratro non si piantava.. perchè il sollevatore non riusciva a tenerlo giu e non riuscivo a rompere la suola che si era formata.. quindi diciamo che per il 30% il sollevatore incide.. non può essere il contrario.. per il resto nulla da dire, per essere un hobbye ariamo fin troppo bene, meglio di chi ha il trattorone e il trivomere che lasciano i residui fuori..

 

Mh...guarda, senza entrare in tecnicismi che non conosco a fondo provo adire due cose che forse sono sciocchezze ma forse posso aiutare a riflettere.

Il sollevatore del trattore solleva, non è capace di abbassare. La discesa è comandata dal peso stesso del sistema (cilindri, traverse, attrezzo...).

Poi la profondità max di lavoro dipende dall'attrezzo: con un aratro fatto per fare 25 cm non riuscirai mai a farlo lavorare a 40 a meno di chissà quale modifica da star trek.

Quando metti l'attrezzo a terra affonda grazie al suo peso e alle geometrie delle forze in atto: peso dell'attrezzo (dall'alto verso il basso), resistenza all'avanzamento dell'attrezzo (parallela al terreno e di verso contrario al moto), trazione alle parallele (anche questa parallela al terreno ma concorde con l'avanzamento e una componente verticale quando il sollevatore richiama l'attrezzo) e infine il mitico terzo punto con la sua trazione inclinata tanto quanto lo stelo del cilindro (la cui risultante è scomponibile in una forza diretta verso il basso e una concorde con il moto e parallela al terreno. E' solo nella fase di interramento che entra il gioco la risultante del 3° punto (perchè a profondità raggiunta si annulla e se usi l'asola ti appare ovvio); in questo stato le restanti forze di cui ho accennato si bilanciano.

Mentre affonda l'aratro spinge a terra il trattore ma se questo non può affondare, è l'aratro che affonderà.

 

Potrei aver detto una marea di tavanate ma mi pare che abbiano senso!

 

Quando non riuscite ad interrare l'aratro provate a fare un paio di metri arando ortogonalmente per ammorbidire il terreno e facilitare l'affondamento.

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il sollevatore non affonda un bel niente perchè il sollevatore ha forza solo nel SOLLEVARE...è tutto il resto che conta condizioni terreno come lo si impronta per arare e sopratutto le condizioni dei vomeri e scalpelli....altrimenti gli aratri a carrello o trainati non dovrebbero scendere proprio!

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intanto grazie alfieri che mi fai da badante! :asd: scherzo..

è giusto quello che dite voi perchè è il peso dell'attrezzo e l'inclinazione e tutti gli altri fattori che permettono l'interramento, ma secondo me non è del tutto sbagliato anche quello che dico io, non so se mi capite, mi sembra una cosa logica.. non avete mai visto il sollevatore del vostro fiat che se prende una pietra torna su?!?! è questa la forza che dico io! ora ho fatto l'esempio di un trattore qualsiasi dei vecchi tempi, anche se possedendolo a parte in condizioni particolari non ho mai problemi..è logico che dal nome il sollevatore ha più forza a sollevare che a schiacciare..

Modificato da green deer
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